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L’impiego di ciascun indicatore non deve mai avvenire in modo indipendente rispetto agli altri, ma in una logica di sistema
Gli indici si influenzano tra di loro, vanno analizzati a sistema
Sostanziale unitarietà della gestione aziendale
Lezione 2, 28 settembre 2023
La capacità segnaletica del bilancio ordinario d’esercizio
La lettura critica del bilancio d’esercizio ai fini dell’analisi
Nel caso dell’analisi storica, il bilancio civilistico rappresenta solitamente il supporto documentale dal quale si sviluppa il
lavoro dell’analista
Normativa sul bilancio civilistico introdotta con il d.lgs.139/2015, in vigore dal 1°gennaio 2016
È il punto di partenza per l’analista
Nel caso dell’analisi esterna, il bilancio civilistico è spesso l’unico documento del quale l’analista può concretamente
disporre
Per le società di capitali il bilancio civilistico è destinato a pubblicazione (obbligatoria) nel registro delle imprese
Però il bilancio civilistico ha dei limiti: l’obbligo di redazione, approvazione e deposito presso il Registro delle imprese è
previsto per le sole società di capitali; per le società di persone la sua pubblicazione non è obbligatoria. È un dato che limita
la possibilità di fare un’analisi esterna
Un altro limite è la scarsa tempestività, perché i bilanci obbligatoriamente devono essere approvati entro 120 giorni dalla
chiusura dell’esercizio, e il deposito nel registro delle imprese è entro 30 giorni dall’approvazione. Molte aziende possono
approvare il bilancio dopo 180 dalla chiusura, oppure se non si raggiunge il quorum all’assemblea di approvazione e quindi
bisogna fare una seconda convocazione, allungando i tempi
Le informazioni sull’andamento dell’azienda possono quindi arrivare al mercato anche 8/9 mesi in ritardo, cioè quando si è
quasi concluso l’esercizio successivo
Il calcolo degli indici è preceduto da una fase preparatoria, che si divide in due momenti:
• Interpretazione dei dati contenuti nel bilancio. Esame preliminare dei bilanci, per valutare la reale portata informativa dei
dati, in termini di completezza e affidabilità. Il bilancio potrebbe essere più approssimativo specialmente per realtà
piccole, e inoltre c’è il problema della tempestività detto in precedenza. L’analisi del bilancio viene fatta se serve, se c’è
un interesse a farlo. Prima di tutto bisogna capire che tipo di bilancio abbiamo davanti. Nella prassi questa fase è spesso
trascurata, ma è una fase molto importante
• Riclassificazione dei prospetti. Riallocazione delle poste di bilancio (SP e CE) per conferire ai prospetti una forma di
presentazione dei dati funzionale al calcolo degli indici e agli obiettivi dell’indagine. Rendere la forma del bilancio più
funzionale alla nostra analisi, riclassificando le voci del bilancio, risistemando i prospetti.
L’analisi di bilancio vera e propria si fa applicando i vari indici
Fase 1
Principali operazioni da compiere prima di passare alla riclassificazione:
• Lettura dei prospetti di SP e CE, della nota integrativa, del rendiconto finanziario (se presente) e degli allegati disponibili.
Prendere visione di tutto il bilancio, se è sufficiente, se è un punto di partenza affidabile
• Individuazione e analisi delle principali variazioni intervenute nelle singole voci rispetto agli esercizi precedenti. Ci sono
delle voci particolari che fanno capire come l’azienda si sta muovendo, es. se l’azienda ha raddoppiato il fatturato da un
anno all’altro, se il fatturato è aumentato ma l’utile è rimasto lo stesso, se è raddoppiato il magazzino da un anno all’altro
e perché questo è successo (invenduto, volontà dell’azienda di riassortire il magazzino, …)
• Analisi dei criteri di valutazione adottati dal redattore del bilancio e delle eventuali variazioni intervenute rispetto al
passato. Se cambiamo i criteri di valutazione abbiamo una variazione del valore delle poste senza che vi sia stata una
variazione del valore sostanziale (es. cambiamo dal LIFO, che sottovaluta in caso di prezzi crescenti, al FIFO, che
sovrastima in caso di prezzi crescenti, andiamo allora ad alterare i valori)
Lezione 3, 29 settembre 2023
• Individuazione di eventuali operazioni straordinarie e degli effetti che hanno prodotto sui conti dell’impresa. Se ci sono
state operazioni straordinarie che hanno modificato la situazione dell’azienda. Il bilancio civilistico, al Conto Economico,
non fa distinzioni tra operazioni ordinarie e straordinarie, su scelta del legislatore per adeguarsi alla prassi internazionale.
Possono esserci eventi straordinari che modificano gli andamenti dell’azienda, importanti da andare a individuare e
isolare per avere certezza che siano eventi straordinari, es. una redditività altissima ad un certo punto: l’azienda è stata
brava o fortunata? O anche se i risultati sono crollati, dipende da una cattiva gestione dell’azienda o da un fatto
straordinario?
• Determinazione delle modalità e della misura con le quali la discrezionalità tecnica degli amministratori può aver influito
su consistenza e composizione qualitativa dl risultato economico. In che modo la discrezionalità degli amministratori ha
inciso sulla determinazione del risultato d’esercizio, se hanno spinto su alcune leve per far apparire delle cose diverse in
modo diverso rispetto a come sarebbero apparse se non fossero state azionate queste leve. Il codice civile e i principi
contabili suggeriscono una procedura di redazione del bilancio non estremamente rigida, ma con ampi spazi di
discrezionalità lasciati al redattore. Es. Ammortamento, la residua possibilità di utilizzazione la fissa l’azienda, l’arco
temporale in cui si deve ammortizzare un impianto/attrezzatura/… non è specificato, è a discrezionalità degli
amministratori. Gli amministratori, in modo lecito, interpretando le norme civilistiche, fanno delle scelte ben precise. Es.
Un esercizio con alta redditività che non può essere mantenuta, se ne può approfittare per accelerare gli ammortamenti,
o per fare svalutazione dei crediti (imputando dei costi, facendo così abbassare gli utili), si fa cioè una politica di
stabilizzazione degli utili, portandosi avanti per gli anni in cui le cose andranno meno bene (e a quel punto si avranno
meno svalutazioni da fare, meno ammortamenti da fare, …). Il bilancio così com’è strutturato secondo la normativa
civilistica favorisce comportamenti opportunistici, scelte discrezionali di politiche di bilancio.
Ai fini dell’indagine, è opportuno:
• Evidenziare eventuali anomalie su una serie storica di bilanci sufficientemente ampia (almeno ultimi tre esercizi) (es. cambi
di criteri di valutazione). Quando facciamo l’analisi di bilancio non la facciamo su un anno solo, es. per vedere se ha
l’azienda ha performato bene o no è importante tenere in considerazione il trend.
• Assicurare la piena comparabilità dei dati contenuti nei prospetti sottoposti ad analisi, che è l’obiettivo. Quando facciamo
l’analisi dobbiamo avere la certezza di ciò che abbiamo davanti, e la comparazione ci aiuta molto.
Esempi di possibili verifiche:
• Variazione del potere di acquisto della moneta. Un periodo di forte inflazione genera, ad esempio in un arco temporale di
5 anni, valori che non sono perfettamente confrontabili tra loro. I bilanci degli esercizi scontano un incremento dei prezzi
di un tot%. Per renderli confrontabili i valori dovrebbero essere attualizzati, depurati dall’inflazione. Dovrei riferire tutti i
risultati alla stessa epoca, e quindi valutarli a prezzi costanti, ad un determinato tasso di inflazione.
• Presenza di eventuali politiche di bilancio
• Variazioni nei criteri di contabilizzazione e di valutazione (es. dal LIFO si passa al FIFO, …)
I poteri di indagine dell’analista esterno sono oggettivamente limitati!
Possono essere quindi utili, al fine di una migliore portata informativa del bilancio
• Presenza di un organo di controllo (collegio sindacale, obbligatorio solo per le aziende di più grandi dimensioni,
facoltativo per quelle più piccole)
• Certificazione del bilancio da un soggetto indipendente
Questo vale per le società di capitali
Più l’azienda è piccola, più ci sono criticità nell’avere queste informazioni
Soprattutto nel caso di società di persone, che non hanno l’obbligo del bilancio civilistico, anche se è prassi comune farlo
per questioni di calcolo delle imposte
La riclassificazione del bilancio
Il bilancio così come si presenta, redatto correttamente in base alla normativa civilistica, non è idoneo per poter effettuare la
nostra analisi di bilancio, o meglio, non è sufficiente per poter procedere ad effettuarla.
Riclassificare il bilancio significa riordinare i dati di bilancio (se possibile e necessario, che poi in realtà necessario lo è
sempre, e qualora non fosse possibile allora converrebbe fermarsi con l’analisi di bilancio)
Perché si riclassifica: per evidenziare aggregati di valori significativi, quindi si riordina, si accorpa, si raggruppa, in categorie
omogenee, i valori del bilancio, le voci del bilancio, le quali sono sparse lungo il bilancio
Come si riclassifica: secondo criteri e schemi che tengano conto delle esigenze dell’analisi. In base quindi alle nostre
esigenze, in base a quello che vogliamo analizzare, e anche in questo caso si lascia alla discrezionalità dell’analista, in base
alle finalità che si vogliono raggiungere, agli obiettivi di analisi
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale
Stato Patrimoniale civilistico (art. 2424 cc): inadeguato per esprimere un giudizio sullo stato di salute economico-finanziaria
dell’impresa
L’analista deve riclassificare il bilancio perché vuole indagare alcuni aspetti, quelli più importanti, che possono essere
diversi da azienda ad azienda. La riclassificazione tiene conto dell’azienda che abbiamo davanti; le norme di redazione del
bilancio invece sono destinate a tutte le tipologie di aziende, quindi lo Stato Patrimoniale deve essere versatile, adattabile a
tutti. Le aziende devono redigere il bilancio allo stesso modo, almeno per cercare di eliminare la discrezionalità per quanto
riguarda gli schemi
Schema di Stato Patrimoniale -> nel libro
Suddivisione in classi indicate con le lettere A, B, …
Abbiamo immobilizzazioni che non sarebbero immobilizzazioni, o componenti dell’attivo circolante che sarebbero
immobilizzazioni
L’obiettivo dell’analisi di bilancio è capire la sostanza
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