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PROBABILITA’
▪ PROBABILITA’ DI UN EVENTO () = ≤ () ≤
= sapendo che ,
se non immediatamente deducibili dal testo del problema, casi favorevoli (numero di
combinazioni a favore del nostro evento) e casi possibili (ossia numero totale di
combinazioni) si trovano mediante il calcolo combinatorio (quindi permutazioni,
disposizioni e combinazioni).
casi favorevoli
P(E) =
La formula va applicata nel caso di un evento E casuale, ossia il cui
casi possibili
verificarsi dipende dal caso; gli eventi E non casuali, invece, si distinguono in:
▪ Se un evento è certo (cioè è possibile stabilire con assoluta certezza che si
allora essendo “casi possibili = casi
verificherà), tutti i casi sono favorevoli,
casi favorevoli
favorevoli” si avrà che P(E ) = =1
certo casi possibili
▪ Se un evento è impossibile (cioè quando non potrà mai verificarsi), non ci
sono casi sono favorevoli, allora essendo “casi favorevoli = 0” si avrà che
casi favorevoli
)
P(E = =0
impossibile casi possibili
SPAZIO CAMPIONARIO
Ω e rappresenta l’insieme
Si indica con la lettera greca dei possibili risultati di un evento E,
Ω
ad esempio, nel lancio di un dado a sei facce lo spazio campionario sarà = {1, 2, 3, 4, 5,
Ω = {testa, croce}, mentre nell’estrazione
6}, invece nel caso del lancio di una moneta sarà
da un’urna di 10 palline numerate sarà Ω = {1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10}, nel lancio di due
Ω {(1;1), (1;2), (1;3), (1;4), (1;5), (1;6), (2;1),
dadi a sei facce i possibili risultati saranno =
(2;2), (2;3), (2;4), (2;5), (2;6), (3;1), (3;2), (3;3), (3;4), (3;5),(3;6), (4;1), (4;2), (4;3),
(4;4), (4;5), (4;6), (5;1), (5;2), (5;3), (5;4), (5;5), (5;6), (6;1), (6;2), (6;3), (6;4), (6;5),
(6;6)} e così via per ogni caso. Ricorda però che spesso è impossibile (i possibili risultati
sono troppi da poterli scrivere tutti) o inutile ai fini dell’esercizio esprimere per esteso lo
spazio campionario, l’importante è avere ber chiaro quale sia (quindi nel lancio di due
dadi a sei facce, una volta compreso che i possibili risultati saranno dati dalle varie
–
combinazioni dei numeri delle due facce ad esempio se lancio i due dadi potrebbe uscire
–
nel primo 1 e nel secondo 2, nel primo 2 e nel secondo 3, nel primo 5 e nel secondo 5 ecc.
o, se non è
Ω {(1;1), (1;2), (1;3),…}
si può scrivere lo spazio campionario come =
esplicitamente richiesto, si può non scrivere direttamente).
EVENTI COMPATIBILI, INCOMPATIBILI E COMPLEMENTARI
▪ quando il verificarsi dell’uno non esclude il
Due eventi E1 ed E2 si dicono compatibili
verificarsi dell’altro (= i due eventi possono verificarsi contemporaneamente).
Sapendo che la probabilità del primo evento è P(E1) e quella del secondo evento è P(E2),
una volta constatato che i due sono compatibili, la probabilità dell’unione di questi eventi
(cioè P(E1 U E2) = probabilità che gli eventi E1 ed E2 si verifichino
– ∩
CONTEMPORANEAMENTE) è data da P(E1 U E2) = P(E1) + P(E2) P(E1 E2)
5
∩
dove il calcolo di P(E1 E2) dipende al fatto che i due eventi siano tra loro dipendenti
oppure indipendenti (concetti che verranno approfonditi tra poco).
▪ quando il verificarsi dell’uno esclude il
Due eventi E1 ed E2 si dicono incompatibili
verificarsi dell’altro (= i due eventi non possono verificarsi contemporaneamente).
Sapendo che la probabilità del primo evento è P(E1) e quella del secondo evento è P(E2),
la probabilità dell’unione di questi
una volta constatato che i due sono incompatibili,
eventi (cioè P(E1 U E2) = probabilità che si verifichi l’evento 1 OPPURE l’evento 2) è
data da P(E1 U E2) = P(E1) + P(E2) (ex. Consideriamo il lancio d un dado e chiamiamo
l’evento “esce
E1 1”, E2 = esce 3; i due eventi sono incompatibili poiché, lanciando un
dado, non possono uscire contemporaneamente sia il numero 1 che il 3, di conseguenza
la probabilità dell’evento P(E1 U E2) = “esce il numero 1 OPPURE il numero3”, sarà
data dalla somma della probabilità dei due eventi, cioè P(E1 U E2) = P(E1) + P(E2) e,
–
poiché P(E1) = P(E2) = 1/6 cioè vi è una possibilità su sei che esca il numero 1, stessa
–
cosa per il numero 3 allora risulta che P(E1 U E2) = 1/3).
▪ quando il verificarsi dell’uno esclude il
Due eventi E1 ed E2 si dicono complementari
verificarsi dell’altro (= i due eventi non possono verificarsi contemporaneamente) ma
uno dei due si verificherà di sicuro (ex. Lancio della moneta: necessariamente o esce
testa o esce croce e i due eventi non possono verificarsi insieme). La probabilità di due
–
eventi complementari è data da P(Ec) = 1 P(E) dove E è un evento (ex. Nel lancio di
una moneta E = “esce croce”) e Ec il suo complementare ((ex. Nel lancio di una moneta
E = “esce testa”) EVENTI DIPENDENTI E INDIPENDENTI
se il verificarsi dell’uno
Due eventi COMPATIBILI E1 ed E2 si dicono INDIPENDENTI
influisce sul calcolo della probabilità del verificarsi dell’altro
NON e la probabilità della
E2) = P(E1) ∙
∩
loro intersezione è data da P(E1 P(E2). se il verificarsi dell’uno
Due eventi COMPATIBILI E1 ed E2 si dicono DIPENDENTI
influisce sul calcolo della probabilità del verificarsi dell’altro e la probabilità della loro
E2) = P(E1) ∙ P(E2 P(E1 ∩ ∙ P(E1
∩ I
intersezione è data da P(E1 E1) (oppure E2) = P(E2)
I E2), a seconda dei dati forniti dal problema).
indica la probabilità che si verifichi l’evento E2 sapendo che già si è
I
Il dato P(E2 E1) significa “probabilità che si verifichi l’evento E1 sapendo
I
verificato E1, viceversa P(E1 E2) casi favorevoli
che già si è verificato E2” (ricorda che il calcolo di questa probabilità è dato dai ).
casi possibili
P(E2) ∙ P(E1 I E2) P(E1) ∙ P(E2 I E1)
P(E2 E1) P(E1 E2)
I = I =
Inoltre sappiamo che , viceversa .
P(E1) P(E2)
6