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- ETILISMO CRONICO CON EPISODI RICORRENTI DI PANCREATITE ACUTA
- OSTRUZIONE CRONICA DEL DOTTO PANCREATICO CAUSATO DA CALCOLI O
NEOPLASIE o MUCOVISCIDOSI (manifestazione pancreatica della fibrosi cistica)
- DANNO AUTOIMMUNE ALLA GHIANDOLA
- PANCREATITE EREDITARIA
- IDIOPATICA (40%)
CARATTERISTICHE:
- FLOGOSI CRONICA sparso infiltrato cronico all’interno di uno stroma ricco in
à
collagene con assenza di acini, ma con alcune isole pancreatiche residue. Questo
infiltrato a volte può integrarsi a strutture nervose e portare a INFILTRAZIONE FLOGISTICA
PERINEUREALE con DOLORE SORDO E PERSISTENTE.
- ATROFIA DEL PARENCHIMA che si tradurrà in variabile INSUFFICIENZA
à
PANCREATICA, mal assorbimento e DIABETE DI TIPO II se la perdita delle isole
pancreatiche è consistente.
- I DOTTI PANCREATICI POSSONO RISULTARE ECTASICI, CON CALCIFICAZIONI
DISTROFICHE O CON METAPLASIA SQUAMOSA
PANCREATITE AUTOIMMUNE nota anche come PANCREATITE SCLEROSANTE
LINFOPLASMACITICA
-Si inserisce in un quadro più generale di malattie autoimmuni comuni a pancreas, vie biliari e
fegato ed è una forma particolare di pancreatite cronica.
CARATTERISTICHE:
-elevati livelli di IgG
-INFILTRATO LINFOPLASMACELLULARE DOTTO CENTRICO (come in
colangite sclerosante primaria)
-tendenza a FIBROSI A BULBO DI CIPOLLA (come in colangite sclerosante
primaria) ATTORNO AI DOTTI ESCRETORI
-venuliti
-lesioni granulomatose (come in colangite sclerosante primaria)
-nonostante sia una patologia flogistica autoimmune tende ad essere
isolata dal resto del parenchima e ciò conferisce un ASPETTO SIMIL TUMORALE DD carcinoma
pancreatico anche per via di aspetti clinici subdoli
-risponde a terapia steroidea TUMORI DEL PANCREAS
Per la classificazione, è importante ricordare di distinguere in: epiteliali e non epiteliali, benigni
e maligni. Le più importanti neoplasie BENIGNE EPITELIALI (= CARCINOMA IN SITU) del pancreas
sono precursori delle forme maligne (adenocarcinoma classico). E’ diaicile individuare
queste lesioni nelle fasi precancerose. Unica eccezione è legata ad una tipologia che può dare
segno di sé come fenomeno di massa e può essere più facilmente individuata a delle indagini
radiologiche fatte magari per altri per altri motivi.
-NEOPLASIA PANCREATICA INTRAEPITELIALE “PanIN” (pancreatic intraepithelial neoplasia), è
una lesione che può progredire attraverso vari stadi di atipia e de-diVerenziazione: dal grado 1A,
all’1B, al grado 2, 3, fino ad arrivare al carcinoma pancreatico invasivo (=adenocarcinoma
pancreatico duttale).
-NEOPLASIA MUCINOSA PAPILLARE INTRADUTTALE “IPMN” (intraductal papillary mucinous
neoplasia)
Anche in questo tipo di tumore la lesione “cavalca” vari gradi di displasia, passando da una di
basso grado, ad un’intermedia, poi di alto grado, fino a transitare in un carcinoma pancreatico,
francamente invasivo.
-NEOPLASIA MUCINOSA CISTICA “MCN” mostra vari gradi displasia che preannuncerebbero la
sua trasformazione neoplastica maligna che comunque è meno frequente rispetto alle altre 2
tipologie di lesioni.
Le ultime due appartengono alla categoria di NEOPLASIE CISTICHE PANCREATICHE insieme
anche ad altre tipo
NEOPLASIA PANCREATICA INTRAEPITELIALE “PanIN”à CARCINOMA IN SITU
lesione che si verifica all’interno dei dotti pancreatici con dimensioni <5mm (se > di 5mm è un
à
IPMN) RADIOLOGICAMENTE NON VISIBILE!
-Spesso si riscontrano istologicamente in regioni confinanti a parti di pancreas asportati occupati
da lesioni cancerose.
perdita di polarità, atipie, mitosi frequenti, gemmazione di gruppi di cellule nel lume che
à
conferisce un aspetto papillare: TUTTO CIO’ E’ CONFINATO ALL’INTERNO DELLA MB
aspetto piatto/papillare dell’epitelio di rivestimento del lume
pancreatico con EPITELIO CHE APPARE
CUBICO/CILINDRICO E MUCOSECERNENTE (cellule con
citoplasma rosa)
Grado di atipia basso.
Grado di atipia maggiore, maggiore componente papillare
Rappresentazione schematica dei diversi gradi di
atipia:
PanIN-1A: basso grado di atipia, epitelio piatto,
cellule colonnari secernenti mucina;
PanIN-1B: medio grado di atipia, epitelio in papille
con nuclei ad altezza diVerente;
PanIN-2: marcato grado di atipia, epitelio in papille;
PanIN-3: elevato grado di atipia, epitelio in papille
con gruppi di cellule neoplastiche che si staccano
nel lume.
Rappresentazione istologica di quanto detto prima:
Nelle varie figure da Na1à3 aumento delle atipie
evidenziate dall’ipercromatismo dei nuclei.
nella figura 3 le papille si fondono assumendo un
ASPETTO CRIBRIFORME.
NB: aspetto mammellonato è sinonimo di aspetto
papillare!
Quest’immagine mostra tutti i vari gradi di de-
diaerenziazione all’interno dello stesso lume.
Se la lesione invade lo stroma sottostanteà
CANCERIZZAZIONE FOCALE
Tempo necessario aVinché diventi francamente invasivo:
5-10 anni
NB: in soggetti con mutazione di BRCA2 una si ricercano
in maniera più attenta queste lesioni e si trattano
chirurgicamente per via dell’associazione fra questa
mutazione e l’adenocarcinoma pancreatico.
NEOPLASIE CISTICHE PANCREATICHE
NON MUCINOSE, BENIGNE:
-PSEUDOCISTI (lesioni post pancreatitiche necrotico-emorragiche)
-CISTI SEMPLICI (rivestimento epiteliale semplice)
-CISTOADENOMA SIEROSO (25%): Si tratta di una neoplasia cistica a contenuto sieroso le cui
pareti sono rivestite da cellule uniformi, cuboidali, ricche di glicogeno. Nella forma tipica è
costituita da numerosissime cisti di dimensioni millimetriche (adenoma microcistico) aderenti
tra loro a formare una massa più o meno voluminosa con una cicatrice stellata centrale. Si
presentano solitamente a livello della CODA del pancreas. Può essere sporadica o far parte di un
quadro sindromico quale la sindrome di VHL
-CISTI CONGENITE: cisti a parete sottile che si ritiene siano il risultato di uno sviluppo anomalo
dei dotti pancreatici, hanno grandezza variabili da micrometri a 5cm e presentano epitelio
colonnare con capsula fibrosa e liquido sieroso limpido. Possono far parte di forme sindromiche
come VHL o la sindrome policistica renale.
MUCINOSE, POTENZIALI PRECURSORI CARCINOMI LETALI:
1. NEOPLASIA MUCINOSA PAPILLARE INTRADUTTALE “IPMN”
2. NEOPLASIA MUCINOSA CISTICA “MCN”
Tutte le principali neoplasie cistiche hanno un profilo di mutazioni relativamente specifico:
sicuramente ci sono mutazioni degli oncogeni (K-ras nel 95% dei casi) e di geni oncosoppressori
(questi sono quelli maggiormente coinvolti, es. p53 inattivato).
1. NEOPLASIA MUCINOSA PAPILLARE INTRADUTTALE “IPMN”
Sono caratterizzate dalla FORMAZIONE DI PROIEZIONI PAPILLARI PIÙ O MENO VOLUMINOSE
RIVESTITE DA CELLULE CHE PRODUCONO MUCINA. Possono essere localizzate all’interno del
dotto principale (IPMN del dotto principale) o dei dotti secondari (IPMN dei dotti secondari), o di
entrambi (IPMN misti). Il risultato è la DILATAZIONE DEI DOTTI INTERESSATI o LA LORO
PARZIALE OSTRUZIONE con formazione di LESIONI
(per via della neoplasia o del muco prodotto)
CISTICHE PIÙ O MENO VOLUMINOSE.
-Le cellule neoplastiche presentano VARI GRADI DI ATIPIA
-DIMENSIONI: >5 mm (<5 mm PanIN), questo le rende MACROSCOPICAMENTE VISIBILI
à
NELLE INDAGINI DI IMAGING
-INTERESSANO MAGGIORMENTE LA CODA DEL PANCREAS (più facilmente aVrontabile
chirurgicamente)
-POSSONO QUINDI COINVOLGERE:
• I DOTTI PANCREATICI SECONDARI: in questo caso il d del dotto
principale è <6 mm. Il pz è sottoposto a follow-up.
• Il DOTTO PANCREATICO PRINCIPALE si parla di LESIONE
à
CISTICA SE il d del dotto principale è >10 mm. Rischio di cancerizzazione
elevato!
• ENTRAMBI: d del dotto principale è >10 mm. Rischio di
cancerizzazione elevato!
NB: questa distinzione è importante perché IL RISCHIO DI
CANCERIZZAZIONE È MOLTO PIÙ ALTO X LE LESIONI CHE INTERESSANO
IL DOTTO PANCREATICO PRINCIPALE E SI ESEGUE FOLLOWUP
STRINGENTE E INTERVENTO.
-Nella maggior parte dei casi i test di routine di laboratorio sono normali.
- nel <20% dei casi si ha un aumento del CA19.9 e del CEA
-Fattori di rischio per la trasformazione neoplastica:
• SESSO MASCHILE
• ETA’
• LESIONE CISTICA DEL DOTTO PRINCIPALE
• SINTOMI
• NODULI MURALI
• INGRANDIMENTO LINFONODALE
• DISTENSIONE DEL DOTTO PANCREATICO PRINCIPALE E BILIARE PER VIA
DELL’OSTRUZIONE
• CITOLOGIA POSITIVA DI UN AGO ASPIRATO CON >CEA SOPRA 200 NEL CONTENUTO
DELLA CISTI In quest’immagine:
-parziale anello di contenzione della cisti
-invasione del pancreas periferico e grasso
peripancreatico
Le cellule di rivestimento della cisti possono
avere ISTOTIPO DIVERSO:
- In alto a sx: TIPO INTESTINALE: epitelio
ricorda l’epitelio di rivestimento degli adenomi
tubulo villosi del grosso intestino à
METASTATIZZANO MAGGIORMENTE
- In alto a dx: TIPOLOGIA PANCREATICO
BILIARE (CK7+, CK20+), caratterizzata da un
aspetto cribriforme METASTATIZZANO
à
MAGGIORMENTE
- In basso a sx: OSSIFILO SCARSA
à
AGGRESSIVITA’
- In basso a dx: GASTRICO: cellule cilindriche
con scarse atipie e nuclei più o meno alla stessa
altezza
A seconda dell’istotipo, esistono diverse tipologie di mucine: MUC1, 2 e 5. Queste si esprimono
diversamente nei 4 istotipi, fornendo informazioni per poter classificarli al meglio, ma,
soprattutto e ciò è importante in vista della diversa capacità di evolvere in senso maligno e
metastatizzare.
Quando si ha la possibilità di fare l’aspirato delle cisti in fase precoce, avere queste informazioni
aiuta nella sorveglianza dei pazienti o nel prendere la decisione clinica del procedere o meno
all’intervento.
NEOPLASIA CISTICA MUCINOSA “MCN
2 . ” (chiamato anche CISTOADENOMA MUCINOSO)
-E’ tipica della donna >90% è DONNA, dai 20 ai 30 anni
-CORPO-CODA (più facilmente aVrontabile chirurgicamente)
-intorno ai 10 cm di diametro come dimensioni
-NON COMUNICANO CON IL DOTTO (DD neoplasia mucinosa papillare intraduttale e neoplasia
pancreatica intraepiteliale)
-spesso è MULTILOCULARE
-RIPIENE DI MATERALE MUCINOSO E DENSO RIVESTITO DA EPITELIO COLONNARE/CUBICO,
CON VARI GRADI DI ATIPIA, MUCO SECERNENTE ASSOCIATO A STROMA DENSO (ALTAMENTE
CELLULATO) SIMILE A QUELLO OVARICO CD10+ che è tipico appunto di stroma ovarico (ciò
à
potrebbe spiegare la frequenza di ques