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10.2 Orientamento e apprendimento
Una prima definizione di orientamento è riportata nella Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 18 maggio 2004 che affronta il “rafforzamento delle politiche, dei sistemi e delle prassi in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita in Europa”.
Nel contesto dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, l’orientamento viene definito come “una serie di attività che mettono in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita, di identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione nonché gestire i loro percorsi personali di vita nelle attività di formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui si acquisiscono e/o si sfruttano tali capacità e competenze”.
Questa definizione è nuovamente citata nella Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 13 dicembre 2008, relativa a come Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente. La Risoluzione, oltre a definire il termine “orientamento”, cerca anche di tracciare in modo concreto come si possa realizzare un’attività di orientamento. In particolare, si afferma che “l’orientamento comprende attività individuali o collettive di informazione, di consulenza, di bilancio di competenze, di accompagnamento e di insegnamento delle competenze necessarie per assumere decisioni e gestire la carriera”.
Entrambe le Risoluzioni, dunque, pongono l’accento sull’orientamento permanente (oppure sull’orientamento lungo tutto l’arco della vita). È evidente come tale concetto sia strettamente legato all’apprendimento permanente: in altre parole, se un soggetto può porsi in un’ottica di apprendimento permanente, egli deve essere in tutte le occasioni in cui debba compiere importanti scelte di formazione e lavorative.
Tuttavia, se si focalizza l’attenzione sul periodo di istruzione e formazione scolastica del soggetto, allora l’orientamento specifico per tale periodo “deve svolgere un ruolo fondamentale nel garantire che le decisioni dei singoli individui per quanto riguarda l’istruzione e la professione siano saldamente ancorate, e nell’assisterli a sviluppare un’efficace autogestione dei loro percorsi di apprendimento e professionali”.
Le definizioni di orientamento riportate negli atti normativi dell’Unione Europea, vengono riprese anche nei documenti ministeriali. Nelle Linee Guida 2009, l’orientamento è definito come un processo che “mira a mettere in grado i cittadini di gestire e pianificare il proprio apprendimento e le esperienze di lavoro in coerenza con i propri obiettivi di vita, in collegamento con le proprie competenze e interessi, contribuendo al personale soddisfacimento”.
Per realizzare queste finalità il cittadino deve essere in grado di svolgere alcune attività, che le Linee Guida 2009 elencano:
- identificare i suoi interessi, le sue capacità, competenze e attitudini;
- identificare opportunità e risorse e metterle in relazione con i vincoli e i condizionamenti;
- prendere decisioni in modo responsabile in merito all’istruzione, alla formazione, all’occupazione e al proprio percorso di vita;
- progettare e realizzare i propri progetti;
- gestire percorsi attivi nell’ambito dell’istruzione, della formazione e del lavoro e in tutte quelle