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La tesi di laurea

La tesi di laurea rappresenta il momento finale e più qualificante dell'attuale carriera universitaria; questa consiste in un lavoro originale condotto dallo studente sotto la guida del docente titolare della materia (relatore) e dei suoi collaboratori. Per sostenere la tesi su una materia occorre averne superato l'esame.

La prima fonte da consultare per orientarsi sono i libri di testo, quelli ove si sono preparati gli esami, che vanno ora osservati con un'altra attenzione e divengono utili strumenti per la tesi di laurea. Osservando alcuni aspetti, di regola tralasciati in fase di preparazione degli esami, si possono trarre molte informazioni utilizzabili proficuamente: l'Indice, la forma scritta, la forma delle tabelle e dei grafici, il contenuto dell'Introduzione e della Conclusione, le note a piè di pagina e i Riferimenti bibliografici divengono ora essenziali.

Schema generale da seguire nella stesura della tesi:

  1. Titolo ed oggetto della tesi
  2. Obiettivo che si vuole

1) Titolo della tesi: Perseguire un obiettivo

2) Descrizione dell'obiettivo: L'obiettivo che si intende perseguire è la dimostrazione o la contestazione di una tesi.

3) Strumenti che si utilizzeranno per raggiungerlo: Per raggiungere l'obiettivo si utilizzeranno strumenti di ricerca, come libri e saggi recenti, e si farà riferimento a una bibliografia in espansione.

4) Metodo di ricerca che si intende utilizzare: Si inizierà consultando libri e saggi recenti, utilizzando note e riferimenti bibliografici per risalire ai lavori più vecchi.

5) Fonti di riferimento che si intendono consultare: Si farà riferimento a libri, saggi e lavori precedenti per supportare la ricerca.

6) Principali risultati che si intende ottenere: L'obiettivo è ottenere risultati che dimostrino o contestino la tesi iniziale.

L'oggetto della tesi va scelto cercando di ripercorrere la propria carriera universitaria ripensando ai temi più stimolanti, favorendo le proprie propensioni culturali, eccetera. È necessario fare emergere un'idea. Fissato un tema, anche generale, la ricerca inizia consultando i libri o i saggi più recenti: aiutandosi con le note e con i riferimenti bibliografici reperiti, si risale ai lavori più vecchi. Ne segue lo sviluppo di una bibliografia che tende ad espandersi. All'inizio sembra che si espanda senza fine; ciò è dovuto a due elementi: l'inesperienza e la probabile genericità del tema iniziale.

La ricerca scientifica che verrà presentata grazie agli studi e alle ricerche che verranno svolte. Ciò che verrà affermato dovrà essere dimostrato.

STRUMENTI

Gli strumenti che verranno impiegati potranno essere studi su libri di testo e internet.

METODO

Il metodo di ricerca dipenderà dagli strumenti che avrete scelto per dimostrare la vostra tesi.

FONTI

Tra tutte le fonti, le biblioteche restano il primo luogo da visitare, anche se oggi le ricerche su internet sono molto valide; in esse si possono trovare le tracce per iniziare, i primi elementi bibliografici. Segnare sempre tutti i riferimenti trovati nei libri, indicati a lezione, trovati leggendo qua e là, scorrendo indici di riviste, ecc. È utile mantenere sempre in ordine la bibliografia mano a mano che si procede. Per delimitare il campo di indagine bisogna passare da un argomento generico ad un argomento generale e da questo ad un argomento preciso, formulando un'ipotesi di lavoro. Fissarla in modo chiaro.

Struttura del documento

Struttura del documento

Il documento sarà strutturato nel seguente modo:

Indice

L'indice sarà una delle prime cose da fare, in quanto rappresenta l'ipotesi di lavoro. Potrà essere modificato nel corso della stesura, ma è importante dare al relatore la possibilità di avere in mente il tema e il suo sviluppo quando ne legge una parte, specie se relativamente breve.

Introduzione

L'introduzione conterrà gli elementi fondamentali che servono a far comprendere il lavoro, anche a chi non avrà il tempo di leggerlo in tutte le sue parti. Di conseguenza, dovrà illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni sottostanti alla loro scelta, fornendo alcuni cenni iniziali.

Capitoli centrali

I capitoli centrali saranno dedicati allo sviluppo del tema principale della tesi. Saranno organizzati in modo logico e coerente, affrontando i diversi aspetti del problema in maniera approfondita.

Conclusioni

Le conclusioni rappresenteranno la sintesi del lavoro svolto e conterranno le risposte agli obiettivi prefissati. Saranno anche l'occasione per proporre eventuali sviluppi futuri o ulteriori ricerche.

Note

Le note saranno utilizzate per fornire ulteriori informazioni o chiarimenti su determinati punti trattati nel testo principale.

Bibliografia

La bibliografia conterrà l'elenco delle fonti consultate e citate nel documento.

Allegati centrali

Gli allegati centrali saranno utilizzati per inserire materiale aggiuntivo, come tabelle, grafici o immagini, che supportano e arricchiscono il contenuto della tesi.

Riassunto

Il riassunto sarà una breve sintesi del lavoro svolto, riassumendo gli obiettivi, i risultati e le conclusioni principali.

merito alla letteratura rilevante, presentare gli strumenti utilizzati (la metodologia) e l'organizzazione essenziale in parti e in capitoli. I CAPITOLI CENTRALI avranno una struttura che varia in funzione dell'ambito disciplinare e della metodologia impiegata. Qui sarà opportuno proporre una rassegna della dottrina rilevante. E' però importante evitare l'analisi dettagliata di contributi solo marginalmente attinenti all'argomento trattato nella tesi. Se si ritiene che un certo argomento meriterebbe un maggiore approfondimento è meglio rinviare alla letteratura. LE CONCLUSIONI rappresentano l'ultimo capitolo della tesi e il coronamento del lavoro svolto. Non devono sembrare un riassunto bensì un momento di verifica della struttura adoperata nell'elaborazione dei dati e delle informazioni. Le conclusioni vanno armonizzate con l'introduzione; in esse si deve dare giustificazione e dimostrazione delle prese di posizione. LE NOTE Vanno sempreUtilizzate per documentare la fonte delle proprie conoscenze. Non vanno fatte affermazioni che non siano puntualmente documentate. In generale, la nota resta un rinvio breve, ma frequente e va fatta preferibilmente a piè di pagina. Se la nota vuol indicare semplicemente la fonte dell'idea o dell'informazione, si userà il riferimento direttamente nel testo; se la medesima indicazione richiede qualche specificazione o qualche spiegazione si userà la nota a piè di pagina, molto importante perché mostra al lettore l'approfondimento della trattazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
22 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiakka87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio Tesi di Laurea e Orientamento al Lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Martino Valentina.