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Dal punto di vista patrimoniale, nella Tavola 4 si può notare come, per effetto del deficit 2012, i mezzi propri che
inizialmente ammontavano a 200.000 € si sono ridotti a 199.000 €. Questo ci permette di sottolineare come, nel tempo, i
mezzi propri (che sono un elemento del patrimonio) siano influenzati dai risultati reddituali. Nel caso delle famiglie, i
mezzi propri aumentano quando la gestione reddituale porta ad un risparmio netto (ricavi superiori ai costi) o a fronte di
apporti esterni (ad esempio una donazione o un’eredità) e diminuiscono a fronte di deficit (costi superiori ai ricavi) e di
donazioni della famiglia a favore di altri istituti. dell’istituto stesso. In prima approssimazione il
Non bisogna confondere il patrimonio di un istituto con i mezzi propri
patrimonio può essere definito come segue: Patrimonio =
Insieme delle condizioni di produzione e di consumo
non personali (escluso cioè il lavoro)
di pertinenza di un istituto in un dato momento,
includendo sia gli elementi attivi (immobili, macchinari, automezzi, crediti, titoli, denaro contante, ecc.),
sia le fonti utilizzate per l’acquisizione degli elementi attivi (prestiti, debiti verso fornitori, mezzi propri, ecc.).
I mezzi propri sono invece una componente del patrimonio e (sempre in prima approssimazione) rappresentano le Fonti
che fanno capo ai “proprietari” dell’istituto. propri supponiamo che all’inizio del 2013
Per illustrare meglio la distinzione fra patrimonio e mezzi la famiglia
Piccioni decida di:
acquistare un automezzo del costo di 15.000 €;
acquistare un bilocale comunicante con l’appartamento di proprietà al prezzo di 110.000 euro;
Componenti negativi e positivi di reddito. Per i costi sospesi si utilizzano termini volti ad indicare lo specifico fattore della produzione ancora non
consumato (Appartamento, Mobili, Suppellettili, Impianti, Scorte e così via)
5 Come si vedrà più avanti, la svalutazione (ovvero la perdita di valore dei beni durevoli connessa al loro utilizzo) viene tecnicamente denominata
Ammortamento. 4
6
di 100.000 euro (garantito sia dall’appartamento già di proprietà che dal
finanziare questi acquisti con un mutuo
bilocale di nuova acquisizione);
per la parte non coperta dal mutuo o dal denaro depositato sul conto corrente, chiedere alla banca uno scoperto di
7
conto corrente .
per il momento, l’effetto di un eventuale risparmio o deficit
Trascurando, del 2013 sulla consistenza del patrimonio, in
seguito alle operazioni sopra elencate il patrimonio della Tavola 4 si modifica come descritto nella Tavola che segue.
Tavola 5 Famiglia Piccioni - Tavola del Patrimonio
Al 31-12-2013 - Versione provvisoria 1
Attività / Impieghi Passività / Fonti
Appartamento 1 148.500 Mezzi propri 199.000
Appartamento 2 110.000 Mutuo 100.000
Mobili 29.000 Scoperto di c/c 13.000
Suppellettili 9.500
Automezzo 15.000
Totale Impieghi 312.000 Totale Fonti 312.000
Come si può osservare dalla Tavola 5, le operazione di acquisto e di finanziamento sopra elencate non hanno
che continuano ad ammontare a 199.000 €. La composizione del
influenzato i mezzi propri, patrimonio, tuttavia, si è
modificata in modo considerevole. Ora le condizioni attive di consumo a disposizione della famiglia sono aumentate e
gli impieghi complessivi sono passati da 199.000 euro a 312.000. Questi impieghi sono stati finanziati per 199.000 €
con mezzi propri, per 100.000 euro con un mutuo e per 13.000 con un finanziamento a breve dalla banca (lo scoperto di
c/c). Sebbene ora la famiglia Piccioni abbia a disposizione più beni, la sua ricchezza (i mezzi propri) non è aumentata
di 125.000 € di si ritrova con l’azzeramento del precedente conto corrente (che
perché, a fronte beni in più, la famiglia
€) e con debiti finanziari per 113.000 €.
ammontava a 12.000
Concludiamo ora l’elaborazione del bilancio 2013 introducendo le altre operazioni avvenute durante l’esercizio.
All’inizio del 2013 Teodoro si laurea e trova subito lavoro (27.000 € nel 2013 al netto di tasse e contributi), mentre
Clarissa riceve un aumento (33.000 € annui al netto di tasse e contributi). Le spese domestiche ammontano a 40.000 €
(20.000 € per il vitto, 7.000 € per i divertimenti e le vacanze, 5.000 € per le utenze (acqua, telefono, gas) e le spese
condominiali, 8.000 € per l’abbigliamento). A questi costi bisogna poi aggiungere gli interessi passivi addebitati sul c/c
€). Come per il 2012,
per il mutuo e per lo scoperto di conto corrente (5.000 calcoliamo anzitutto il risparmio
“apparente”.
Tavola 6 e Tavola 7
Famiglia Piccioni - Tavola del Reddito Famiglia Piccioni - Tavola del Patrimonio
Dal 1-1-2013 al 31-12-2013 - Versione provvisoria 1 Al 31-12-2013 - Versione provvisoria 2
Componenti negativi di reddito Componenti positivi di reddito Attività / Impieghi Passività / Fonti
Vitto 20.000 Stipendio Clarissa 33.000 Appartamenti 258.500 Mutuo 100.000
Divertimenti e vacanze 7.000 Stipendio Teodoro 27.000 Mobili 29.000
Utenze 5.000 Suppellettili 9.500
Abbigliamento 8.000 Automezzo 15.000 Mezzi propri 1/1/2004 199.000
Interessi passivi 5.000 c/c bancario 2.000 Risp. apparente 2004 15.000
Tot. Comp. negativi di reddito 45.000
Risparmio "apparente" 15.000
Totale a pareggio 60.000 Tot. Comp. positivi di reddito 60.000 Totale Impieghi 314.000 Totale Fonti 314.000
il risparmio “apparente” è stato di 15.000 €. Dal punto di vista patrimoniale,
Come si può osservare, nel 2013 questo
risparmio ha consentito di azzerare lo scoperto di conto corrente (che ammontava a 13.000 €) e ricostituire un c/c attivo
per 2.000.
6 Il mutuo è una forma di finanziamento a medio-lungo termine. Chi ottiene un mutuo riceve immediatamente la somma finanziata ed effettua il
secondo rate predefinite in un periodo che, in genere, va dai 10 a 20 anni. Di regola l’ottenimento di un mutuo implica la concessione
rimborso di una
garanzia reale (ad esempio un’ipoteca su un’immobile) sul quale il creditore può rivalersi in via privilegiata in caso di mancato pagamento.
7 Lo scoperto di c/c è una forma di finanziamento bancario. Una famiglia (o un impresa) che ottiene, ad esempio, un affidamento per uno scoperto di
10.000 €, potrà andare “in rosso” sul c/c fino a 10.000 €, ovvero da un conto azzerato prelevare fino a 10.000 €.
5
Così come abbiamo visto per il 2012, per calcolare il risparmio o deficit reale, tuttavia, dobbiamo considerare anche il
dei beni durevoli inclusi nell’attivo patrimoniale. Supponiamo che per il 2013
consumo e la perdita di valore tale
svalutazione ammonti a 5.000 per gli appartamenti, a 2.000 per i mobili e a 1.000 per le suppellettili e a 3.000 per
l’automezzo. Supponiamo, inoltre che la famiglia Piccioni:
1.000 €, a saldo delle imposte sul reddito del 2013;
stimi di dover versare nel 2014
decida di regalarsi per Natale un home theater del costo di 7.000 €, approfittando di un’offerta che consente di
pagare l’acquisto interamente nel 2014 l’una.
€
con 7 rate mensili da 1.000
Il bilancio definitivo del 2013 della famiglia Piccioni è riportato nelle tavole che seguono.
Tavola 8 e Tavola 9
Famiglia Piccioni - Tavola del Reddito Famiglia Piccioni - Tavola del Patrimonio
Dal 1-1-2013 al 31-12-2013 - Versione definitiva Al 31-12-2013 - Versione definitiva
Componenti negativi di reddito Componenti positivi di reddito Attività / Impieghi Passività / Fonti
Vitto 20.000 Stipendio Clarissa 33.000 Appartamenti 253.500 Mutuo 100.000
Divertimenti e vacanze 7.000 Stipendio Teodoro 27.000 Mobili 27.000 Debiti vs. erario 1.000
Utenze 5.000 Suppellettili 8.500 Debiti vs. fornitori 7.000
Abbigliamento 8.000 Automezzo 12.000 Totale debiti 108.000
Interessi passivi 5.000 Home Theater 7.000
Sval. Appartamento 5.000 c/c bancario 2.000
Sval. Mobili 2.000 Mezzi propri 1/1/2004 199.000
Sval. Suppellettili 1.000 Risparmio reale 2004 3.000
Sval. Automezzo 3.000 Mezzi propri 31/12/2004 202.000
Saldo imposte 2004 1.000
Tot. Comp. negativi di reddito 57.000
Risparmio "reale" 3.000
Totale a pareggio 60.000 Tot. Comp. positivi di reddito 60.000 Totale Impieghi 310.000 Totale Fonti 310.000
A commento delle tavole 8 e 9 sottolineiamo quanto segue:
il valore dei beni durevoli è stato ridotto per tener conto della loro svalutazione.
Il saldo delle imposte da pagare nel 2014 sui redditi del 2013 è stato riportato nel bilancio del 2013 in quanto a
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fronte dei redditi del 2013 e, quindi, di competenza del 2013. A fronte di questo costo, che appare nella Tavola del
viene rilevato un debito vs. l’erario. In altri termini, il saldo di 1.000 € sulle
Reddito, nella Tavola del Patrimonio
imposte del 2013 presenta un risvolto reddituale (è un costo) ed un risvolto patrimoniale (comporta il sorgere di un
debito nei confronti dell’erario).
L’acquisto dell’home theater non ha avuto alcun effetto sul reddito (a fine anno è ancora nuovissimo e continua a
valere 7.000 € e, quindi, non viene svalutato) ma solo sulla composizione del patrimonio. Questo acquisto, infatti,
ha comportato un aumento degli impieghi (essendo aumentati i beni durevoli a disposizione della famiglia) ma
anche un aumento di pari importo delle fonti (fra le quali appare un debito nei confronti del fornitore dell’home
l’acquisto dell’home theater presenta due risvolti entrambi patrimoniali: da un lato fa
theater). In altri termini,
aumentare l’attivo patrimoniale e, dall’altro, fa aumentare i debiti della famiglia.
In seguito all’aggiunta della svalutazione dei beni durevoli e del saldo delle imposte, il risparmio della famiglia
Piccioni si riduce dai 15.000 € della tavola 6 a 3.000 €. Dal punto di vista patrimoniale questi risparmi si
passano da 199.000 a 202.000 €. Potremmo dire che anche il
aggiungono ai mezzi propri che, nel corso del 2013,
risparmio presenta due risvolti: dal punto di vista reddituale è la differenza fra ricavi e costi, mentre dal punto di
vista patrimoniale è rappresentato dall’incremento che i mezzi propri hanno registrato durante il 2013 (passando da
199.000 a 202.000 €).
Un altro aspetto generale che vale la pena di sottolineare è come, in tutte le tavole del patrimonio riportate in questo
paragrafo, il totale degli impieghi coincida sempre con il totale delle fonti. E’ importante capire che questo non avviene
per un artificio di rappresentazione, ma perché nella realtà non può esistere un centesimo di impieghi al quale non
faccia fronte un centesimo di fonti. Se si decide di acquistare un’auto, ad esempio, o la si acquista con mezzi propri (ad
esempio utilizzando i risparmi dei