Caverna Delle Arene Candide in Liguria
Cronologia 5800-5400 a.C.
Liguria fortemente connessa all’Italia Centrale e Francia Meridionale,
documentazione relativa agli insediamenti neolitici antichi scarsa.
Datazione più antica data da un frammento di ceramica impressa ligure →
Datazione neolitica più antica in assoluto per l’Italia Settentrionale
Dati relativi a terreno coltivato → solchi di aratura e dati ricavati dalla
flottazione.
Notevole quantità di resti faunistici → il riparo utilizzato con molta probabilità
come stallo per gli animali da pascolo.
Presenza di una sepoltura di un individuo adulto maschio cosparso di ocra.
Chiomonte – località La Maddalena
• L’importante complesso archeologico preistorico alpino di Chiomonte (TO) fu
scoperto nel 1984, in località La Maddalena, durante la costruzione
dell’autostrada del Frejus e costituisce
una delle più significative testimonianze di villaggio neolitico in ambiente
alpino con sfruttamento di ripari sotto roccia, frequentati poi fino all’età
medievale.
• L’indagine archeologica è durata dal 1984 al 1987 ed i risultati sono illustrati
nel Museo Archeologico ospitato nella Cascina della Maddalena.
• L’area archeologica occupa un ampio terrazzo caratterizzato dalla presenza di
antiche frane e ripari sotto roccia frequentati dall’uomo a partire dal
Neolitico medio (dal 4300 a.C.), con tracce della cultura transalpina “di
Chassey”, di quella elvetica occidentale e infine, fra Neolitico ed Eneolitico, di
quella di origine mediterranea.
Il villaggio neolitico si avvalse, a fini abitativi, di massi e anfratti, posti al riparo
dai venti della valle e con buona esposizione al sole.
• Grandi blocchi di roccia sono stati usati come strutture portanti completate
da aggiunte realizzate in filari di ciottoli a sostenere elevati in materiale
deperibile. Le pareti, in graticci straminei impermeabilizzati con intonaco di
argilla cruda, erano ancorate al terreno da pali di cui restano numerose fosse
di alloggiamento.
• Altre capanne erano invece autoportanti ed a pianta circolare, di minori
dimensioni e con scheletro realizzato con pali posti in cerchio e convergenti
verso l’alto.
I focolari sono, nella maggior parte dei casi, collocati al di fuori delle strutture
abitative, e numerosi materiali testimoniano dell’economia agricolo-pastorale
del villaggio.
Ben attestata nel sito di Chiomonte è l’industria in pietra levigata con
produzione di strumenti che circolavano in un’ampia rete di scambio,
coinvolgente la pianura padana occidentale e le Alpi.
• A ridosso delle capanne neolitiche è una piccola necropoli, probabilmente
dotata di un recinto e costituita da undici sepolture di inumati entro cassette
rettangolari di lastre di pietra.
Gli oggetti di corredo rinvenuti evidenziano forti contatti culturali con l’ambito
transalpino della valle del Rodano (cultura francese “di Chassey”).
• Il villaggio fu improvvisamente seppellito sotto una massa di detriti franata
dalla montagna; tracce di vita persistono, con un netto ridimensionamento, in
età Eneolitica e del Bronzo,
fino alla fine del II millennio a.C. L’area riprende ad essere frequentata nella
seconda età del Ferro, con un’occupazione esclusivamente necropolare,
attestata da un’unica tomba a fossa,
di giovane donna celtica (detta “della principessa”), databile al III secolo a.C.,
testimonianza della grande mobilità dei gruppi gallici nella zona prealpina.
• Il pianoro della Maddalena viene infine rioccupato nell’altomedioevo con la
realizzazione di cavità artificiali a scopi abitativi
Facies dei Vasi a Bocca Quadrata
Nel pieno Neolitico alle varie entità territoriali della fase più antica si sostituisce
una facies unitaria, quella dei Vasi a Bocca Quadrata, così denominata dalla
peculiare imboccatura
-
Primi insediamenti in Grecia: neolitico e Creta
-
Il paleolitico e il neolitico
-
Il Neolitico
-
Archeologia del Vicino Oriente Mediterraneo