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Boyle
L'inglese Robert Boyle fu molto attivo in questo campo, e fu tra i primi ad applicare
il metodo scientifico rigoroso allo studio della materia e delle sue trasformazioni,
oltre che ad identificare la chimica come scienza.
Torricelli e Boyle definiscono la chimica come scienza sperimentale.
La nascita della Chimica
La nascita della chimica si deve a Lavoisier considerato il padre della chimica
moderna.
Nonostante l'opera di numerosi emeriti studiosi, ancora alla fine del XVII secolo si
consideravano validi alcuni concetti del tutto errati, come ad esempio la teoria del
flogisto.
Nel 1700 emerse la necessità di una teoria che riunisse le varie scoperte nel
campo dei gas. L'uomo che fece questo lavoro fu Antoine Lavoisier, il quale demolì
la teoria del flogisto con la sua legge di conservazione della massa nel 1789. Egli è
considerato il padre della chimica moderna: fra i suoi meriti vi sono, oltre alla
citata legge di conservazione (che demolì definitivamente l’alchimia), il metodo di
lavoro (con attenzione alla purezza dei
reagenti, e l'uso della bilancia di precisione), l'opera di nomenclatura di composti
binari, la corretta determinazione della composizione dell'aria, l'analisi sulla
composizione di grassi, oli e zuccheri, scoprendo la costante presenza di
idrogeno, ossigeno e carbonio
La teoria del flogisto
La teoria del flogisto, sostenuta da Stahl, si basava sull’osservazione sperimentale
di quello che succedeva ad alcune sostanze, specialmente metalli, quando
venivano riscaldati.
In seguito al riscaldamento di un metallo si ha una formazione di un composto, la
calce (una scoria): Stahl osservò che questa aveva una massa superiore rispetto
La nascita della chimica e la teoria atomica di Dalton 2
al metallo di partenza.
Effettuando il processo inverso, ovvero dalla calce al metallo di partenza (che non
aveva più le caratteristiche di quello originale), in quest’ultimo veniva osservata
una diminuzione di massa rispetto alla calce.
Secondo Stahl, quindi l’alchimia, la variazione nella massa di questo metallo in
calce e della calce in metallo era dovuta alla presenza, in alcune sostanze, di un
particolare fluido chiamato flogisto.
In altre parole, il misterioso flogisto sarebbe stato una sostanza, non meglio
identificata, presente nei corpi combustibili od ossidabili, la quale, invece di
possedere un peso, sarebbe stata caratterizzata da una “leggerezza”; per cui una
sostanza, perdendo di flogisto, aumenterebbe di peso, come si può osservare
nelle ossidazioni.
Secondo l’alchimia, questo processo di variazione di massa delle sostanze
combustibili era dovuta quindi a questo flusso di flogisto, ritenuto responsabile
degli effetti termici delle trasformazioni chimiche, quali la combustione e la
calcinazione.
Legge di conservazione della massa (o Legge di
Lavoisier)
Con Lavoisier, considerato il padre della chimica moderna, ci sarà l’abbandono
dell’alchimia: riuscì, infatti, tramite esperimenti che seguivano il metodo
scientifico, a dimostrare l’assenza di fondamento scientifico nelle teorie
dell’alchimia e in particolare nella teoria del flogisto.
Lavoisier arrivò a definire la legge di conservazione di massa perché continuò a
fare quello che avevano fatto Torricelli e Boyle, ovvero analizzare la materia e le
sue trasformazioni senza ricorrere a teorie astruse che spesso trascendevano
quasi nella magia.
Lavoiser quindi enuncia la sua legge nel 1789→
La nascita della chimica e la teoria atomica di Dalton 3
nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma (la somma
delle masse dei reagenti in una reazione chimica è uguale alla
somma delle masse dei prodotti).
Se ho dei reagenti in una reazione chimica, questi non possono né scomparire né
comparire di nuovi, ma le specie chimiche che reagiscono tra di loro le posso
trovare come prodotti combinati in altro modo: a sn e dx devo continuare ad avere
gli stessi elementi nelle stesse quantità.
Il metallo compare sotto un’altra forma, ma senza né creare né distruggere
qualcosa.
Ciò che succedeva ai metalli riscaldati era l’ossidazione.
Legge delle proporzioni definite (o legge di Proust)
Grazie agli studi di Lavoisier, altri chimici alla fine del ‘700 continuarono a fare
esperimenti utilizzando il metodo scientifico: permette di analizzare in maniera
scientifica le trasformazioni della materia, e ci si mette nelle condizioni di poter
ripetere in laboratorio gli esperimenti cambiando una variabile per volta per
dimostrare o meno una teoria.
Viene quindi definita la legge delle proporzioni definite che, insieme a quella di
Lavoisier, costituirà le basi della prima teoria atomica di Dalton.
La nascita della chimica e la teoria atomica di Dalton 4
Un composto puro, qualunque sia l’origine o il modo di
preparazione, contiene sempre quantità definite e costanti
degli elementi, proporzionali alla loro massa
La teoria atomica di Dalton (postulato)
Le leggi di Lavoisier e di Proust rappresentarono la base
sperimentale che permise a Dalton la riproposizione dell’ipotesi atomica come
spiegazione dei fenomeni chimici. Tuttavia, non ci dice nulla sulla struttura
dell’atomo
La materia è composta da particelle indivisibili chiamate atomi. Un
atomo è una particella estremamente piccola che mantiene la sua
identità durante le reazioni chimiche
Un elemento è un tipo di materia composto da un solo tipo di atomo. Tutti gli
atomi dello stesso elemento hanno la stessa massa e le stesse proprietà
Un composto è un tipo di materia costituito da atomi di due o più
elementi chimicamente uniti in proporzioni fisse. Due tipi di atomi in un
composto si legano in proporzioni espresse da numeri semplici interi
Una reazione chimica è un esempio di trasformazione della materia,
in particolare essa consiste nella ricombinazione degli atomi presenti nelle
sostanze reagenti in modo da ottenere nuove combinazioni chimiche nelle
sostanze formate dalla reazione (prodotti).
-cambiano i legami-
Dalton fu anche il primo ad introdurre i simboli atomici.
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