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Durante il Terrore (1793–1794), Bonaparte fu brevemente imprigionato dopo la caduta di Robespierre,
ma fu liberato e riabilitato. Il momento decisivo arrivò nel 1795: quando i monarchici tentarono
un'insurrezione contro il governo repubblicano del Dire orio, Napoleone fu incaricato di difendere Parigi.
Represse la rivolta con grande decisione, guadagnandosi fama nazionale e il comando dell’Armata d’Italia.
Nel 1796–1797, durante la campagna d’Italia, Bonaparte guidò un esercito male equipaggiato contro le
forze austriache e i loro allea . Con una serie di audaci manovre, o enne importan vi orie a
Monteno e, Lodi, Cas glione, Arcole e Rivoli, costringendo l’Austria a firmare il Tra ato di Campoformio.
In Italia fondò repubbliche "sorelle" come la Repubblica Cisalpina e la Repubblica Ligure, ponendosi come
liberatore, ma anche come dominatore.
Nel 1798, intraprese la campagna d’Egi o, con l’obie vo di colpire gli interessi britannici in India. Vinse la
ba aglia delle Piramidi, ma la sua flo a fu distru a nella ba aglia del Nilo da Hora o Nelson.
Nonostante il fallimento strategico, portò con sé numerosi scienzia e studiosi, contribuendo alla nascita
dell’egi ologia con il ritrovamento della Stele di Rose a.
Nel 1799, mentre la Francia era minacciata internamente ed esternamente, Napoleone rientrò in patria e
a uò un colpo di stato il 18 brumaio (9 novembre), abolendo il Dire orio e is tuendo il Consolato, con sé
stesso come Primo Console.
3. Il Consolato (1799–1804)
Il Consolato fu un periodo di profonde riforme. Napoleone si mosse per stabilizzare la Francia, rafforzare
lo Stato e consolidare la propria autorità. Nel 1800 lanciò una nuova campagna militare in Italia,
culminata nella vi oria di Marengo, che gli assicurò il controllo del nord della penisola.
Sul piano interno, a uò una vasta riforma amministra va: creò i prefe , rafforzò il centralismo statale,
is tuì la Banca di Francia (1800), varò il Codice Civile (1804), una delle sue eredità più durature, che
codificava il diri o privato in modo sistema co, eliminando gli eccessi giuridici dell’Ancien Régime. Fece
inoltre firmare il Concordato del 1801 con Papa Pio VII, normalizzando i rappor con la Chiesa e
riconoscendo il ca olicesimo come “religione della maggioranza dei francesi”.
Napoleone seppe anche usare la propaganda: promosse un culto della personalità con bus , dipin e
medaglie, e controllò stre amente la stampa.
Nel 1802 si fece nominare console a vita, e nel 1804, in un ulteriore passo verso l’assolu smo, si fece
proclamare Imperatore dei Francesi. L’incoronazione avvenne il 2 dicembre a Notre-Dame, alla presenza
del papa, ma fu Napoleone stesso a cingersi la corona sul capo, simbolo della sua volontà autonoma.
4. L’Impero e le guerre napoleoniche (1804–1812)
L’Impero di Napoleone fu contrassegnato da una serie di guerre che cambiarono profondamente l’Europa.
Tra il 1805 e il 1807 Napoleone sconfisse le grandi monarchie con nentali in una serie di brillan
campagne.
Nel 1805, formata la Terza coalizione, Napoleone sconfisse gli austriaci e i russi nella celebre ba aglia di
Austerlitz (ba aglia dei Tre Imperatori), considerata il suo capolavoro ta co. Con il Tra ato di Presburgo,
dissolse il Sacro Romano Impero, sos tuendolo con la Confederazione del Reno, so o l’egida francese.
Nel 1806, sconfisse la Prussia a Jena e Auerstädt, occupando Berlino. Lanciò quindi il Blocco Con nentale,
un embargo economico contro il Regno Unito, che mirava a strangolare il commercio britannico, ma che si
rivelò difficile da far rispe are.
Nel 1807, sconfisse i russi a Friedland e firmò con lo zar Alessandro I il Tra ato di Tilsit, dividendo
l’Europa orientale in sfere d’influenza franco-russa.
Napoleone estese la sua influenza su gran parte del con nente: mise sul trono di Napoli il fratello
Giuseppe, su quello di Spagna il fratello maggiore Giuseppe, su quello d’Olanda il fratello Luigi, mentre
altri paren governavano Wes alia, Toscana e altre regioni. Ma questo sistema familiare suscitò
risen men e ribellioni.
Nel 1808, in Spagna, un’insurrezione popolare contro l’occupazione francese e l’imposizione di Giuseppe
Bonaparte portò a una lunga e sanguinosa guerriglia, sostenuta dagli inglesi, guida da Wellington.
Il culmine dell’espansione si ebbe nel 1812, quando Napoleone lanciò l’invasione della Russia con la
Grande Armée, composta da oltre 600.000 uomini. La campagna fu un disastro: la presa di Mosca non
portò alla resa dello zar e l’esercito francese, decimato dalla fame, dal freddo e dalle ba aglie, si ri rò in
condizioni catastrofiche.
5. La caduta (1813–1815)
La disastrosa campagna di Russia fu il punto di svolta. La Sesta coalizione, composta da Regno Unito,
Prussia, Austria, Russia, Svezia e altri Sta , si riorganizzò e affrontò Napoleone in una serie di scontri
culmina nella ba aglia di Lipsia (1813), nota anche come la Ba aglia delle Nazioni, in cui Napoleone fu
sconfi o.
Nel 1814, le truppe alleate invasero la Francia. Nonostante la resistenza e una brillante campagna difensiva,
Parigi cadde e Napoleone fu costre o ad abdicare. Il Tra ato di Fontainebleau gli garan l’esilio all’isola
d’Elba, di cui fu nominato sovrano.
Ma l’orgoglio e l’ambizione di Napoleone non erano spen . Il 1º marzo 1815, sbarcò in Francia con un
piccolo seguito. Marciando verso Parigi, seppe riconquistare l’esercito e l’opinione pubblica senza
spargimento di sangue. Iniziava così il periodo noto come i Cento Giorni.
Le potenze europee reagirono con decisione. Il 18 giugno 1815, Napoleone affrontò una coalizione anglo-
prussiana a Waterloo, in Belgio. Dopo una giornata di comba men , l’arrivo decisivo dei prussiani di
Blücher determinò la sconfi a defini va dell’Imperatore.
6. L’esilio a Sant’Elena e la morte (1815–1821)
Dopo Waterloo, Napoleone cercò rifugio presso gli inglesi, ma fu arrestato e deportato sull’isola di
Sant’Elena, un remoto possedimento britannico nell’Atlan co meridionale. Vi giunse nell’o obre 1815 e
visse so o sorveglianza nel modesto edificio di Longwood House, in condizioni clima che e sanitarie
difficili.
Durante gli anni dell’esilio, de ò le sue memorie ai fedeli ufficiali rimas con lui, tra cui il generale Bertrand,
e costruì un’immagine di sé come mar re della libertà e grande legislatore d’Europa. Queste memorie
contribuirono al mito napoleonico nel corso del XIX secolo.
Napoleone morì il 5 maggio 1821, probabilmente a causa di un cancro allo stomaco, anche se sono state
avanzate ipotesi di avvelenamento. Le sue ul me parole furono: “Francia, armée, tête d’armée, Joséphine.”
Nel 1840, le sue spoglie furono traslate con grandi onori a Parigi, nella chiesa degli Invalides, dove tu ora
riposano.
7. L’eredità di Napoleone
Napoleone Bonaparte è una delle figure più complesse della storia moderna. Fu un genio militare, capace
di rivoluzionare l’arte della guerra, ma anche un sta sta che lasciò un’impronta indelebile in Europa. La sua
opera di riforma interna in Francia ge ò le basi dello Stato moderno: laico, centralizzato, meritocra co.
Il Codice Civile fu ado ato (o imitato) in mol paesi europei, contribuendo alla diffusione di una visione
razionale e uniforme del diri o. Le sue guerre portarono distruzione, ma anche diffusero gli ideali della
Rivoluzione: uguaglianza legale, abolizione dei privilegi, razionalizzazione amministra va.
L’ambizione smisurata lo condusse però a cercare il dominio sull’intero con nente, portando a milioni di
mor . Il suo tenta vo di costruire un impero universale fallì, ma il mito di Napoleone sopravvisse: celebrato
da alcuni come eroe e riformatore, condannato da altri come ranno e usurpatore.
In ogni caso, il XIX secolo fu, in larga parte, figlio della sua epoca: dalla restaurazione post-napoleonica alla
nascita del nazionalismo moderno, dalle guerre d’indipendenza italiane e tedesche all’affermazione della
borghesia, Napoleone fu non solo protagonista del suo tempo, ma catalizzatore delle sue trasformazioni più
profonde.
4. L’Impero e le guerre napoleoniche (1804–1812)
L’Impero di Napoleone fu contrassegnato da una serie di guerre che cambiarono profondamente l’Europa.
Tra il 1805 e il 1807 Napoleone sconfisse le grandi monarchie con nentali in una serie di brillan
campagne.
Nel 1805, formata la Terza coalizione, Napoleone sconfisse gli austriaci e i russi nella celebre ba aglia di
Austerlitz (ba aglia dei Tre Imperatori), considerata il suo capolavoro ta co. Con il Tra ato di Presburgo,
dissolse il Sacro Romano Impero, sos tuendolo con la Confederazione del Reno, so o l’egida francese.
Nel 1806, sconfisse la Prussia a Jena e Auerstädt, occupando Berlino. Lanciò quindi il Blocco Con nentale,
un embargo economico contro il Regno Unito, che mirava a strangolare il commercio britannico, ma che si
rivelò difficile da far rispe are.
Nel 1807, sconfisse i russi a Friedland e firmò con lo zar Alessandro I il Tra ato di Tilsit, dividendo
l’Europa orientale in sfere d’influenza franco-russa.
Napoleone estese la sua influenza su gran parte del con nente: mise sul trono di Napoli il fratello
Giuseppe, su quello di Spagna il fratello maggiore Giuseppe, su quello d’Olanda il fratello Luigi, mentre
altri paren governavano Wes alia, Toscana e altre regioni. Ma questo sistema familiare suscitò
risen men e ribellioni.
Nel 1808, in Spagna, un’insurrezione popolare contro l’occupazione francese e l’imposizione di Giuseppe
Bonaparte portò a una lunga e sanguinosa guerriglia, sostenuta dagli inglesi, guida da Wellington.
Il culmine dell’espansione si ebbe nel 1812, quando Napoleone lanciò l’invasione della Russia con la
Grande Armée, composta da oltre 600.000 uomini. La campagna fu un disastro: la presa di Mosca non
portò alla resa dello zar e l’esercito francese, decimato dalla fame, dal freddo e dalle ba aglie, si ri rò in
condizioni catastrofiche.
5. La caduta (1813–1815)
La disastrosa campagna di Russia fu il punto di svolta. La Sesta coalizione, composta da Regno Unito,
Prussia, Austria, Russia, Svezia e altri Sta , si riorganizzò e affrontò Napoleone in una serie di scontri
culmina nella ba aglia di Lipsia (1813), nota anche come la Ba aglia delle Nazioni, in cui Napoleone fu
sconfi o.
Nel 1814, le truppe alleate invasero la Francia. Nonostante la resistenza e una brillante campagna difensiva,
Parigi cadde e Napoleone fu costre o ad abdic