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TUTELA DEL SEGRETO
L'articolo 99 afferma che: "Ferma la disciplina della concorrenza sleale, il legittimo detentore dei segreti commerciali di cui all'articolo 98, ha il diritto di vietare ai terzi, salvo proprio consenso, di acquisire, rivelare a terzi od utilizzare, in modo abusivo, tali segreti, salvo il caso in cui essi siano stati conseguiti in modo indipendente".
Acquisizione: essere a conoscenza delle informazioni senza consenso
Rivelazione: metto al corrente il pubblico di informazioni
Utilizzazione: impiego delle informazioni nell'attività economica di chi ha acquistato quelle informazioni in maniera illegittima
La sanzione civile è l'inibitoria → quelle informazioni non possono essere usate.
ACQUISIZIONE LECITA DEL SEGRETO
Il segreto commerciale è lecito secondo l'articolo 3 della direttiva UE: "L'acquisizione di un segreto commerciale è considerata lecita qualora il segreto commerciale sia ottenuto con"
Una delle seguenti modalità:
- Scoperta o creazione indipendente
- Osservazione, studio, smontaggio o prova di un prodotto o di un oggetto messo a disposizione del pubblico o lecitamente in possesso del soggetto che acquisisce le informazioni, il quale è libero da qualsiasi obbligo giuridicamente valido di imporre restrizioni all'acquisizione del segreto commerciale
- Esercizio del diritto all'informazione e alla consultazione da parte di lavoratori o rappresentanti dei lavoratori, in conformità del diritto e delle prassi dell'Unione e nazionali
- Qualsiasi altra pratica che, secondo le circostanze, è conforme a leali pratiche commerciali.
Con la creazione indipendente si percorrono strade diverse e s converge nello stesso punto. L'ingegneria inversa consiste nel prendere qualcosa, studiarla e capire come è fatta. L'ingegneria inversa deve essere fatta in tempi e costi ragionevoli. Può succedere che
L'ingegneria inversa è vietata per contratto.
ACQUISIZIONE ILLECITA DEL SEGRETO
L'articolo 99 afferma:
"1-bis. L'acquisizione, l'utilizzazione o la rivelazione dei segreti commerciali di cui all'articolo 98 si considerano illecite anche quando il soggetto, al momento dell'acquisizione, dell'utilizzazione o della rivelazione, era a conoscenza o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza del fatto che i segreti commerciali erano stati ottenuti direttamente o indirettamente da un terzo che li utilizzava o rivelava illecitamente ai sensi del comma 1."
Quando si ricevono informazioni è bene controllare la fonte - onere di controllo da parte del soggetto terzo.
"1-ter. La produzione, l'offerta, la commercializzazione di merci costituenti violazione, oppure l'importazione, l'esportazione o lo stoccaggio delle medesime merci costituiscono un utilizzo illecito dei segreti commerciali di cui
All'articolo 98, quando il soggetto che svolgeva tali condotte era a conoscenza o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza del fatto che i segreti commerciali erano stati utilizzati illecitamente ai sensi del comma 1. Per merci costituenti violazione si intendono le merci delle quali la progettazione, le caratteristiche, la funzione, la produzione o la commercializzazione beneficiano in maniera significativa dei suddetti segreti commerciali acquisiti, utilizzati o rivelati illecitamente.
Un macchinario realizzato con disegni sottratti è una merce costituente violazione → anche in questo caso il soggetto ha un onere di controllo. Fino al 2010 si diceva che la tutela del segreto era un diritto reale → opponibile a tutti. La tutela reale è stata modificata per evitare distorsioni in caso di acquisizione indipendente.
1-quater. I diritti e le azioni derivanti dalle condotte illecite di cui ai commi 1, 1-bis e 1-ter si prescrivono in
cinque anni”Concorrenza sleale e concorrenza dell’ex dipendenteSolo un imprenditore concorrente può commettere un atto di concorrenza sleale.Bisogna garantire che i lavoratori possano liberamente circolare sul mercato → mobilità del lavoratore, il lavoratore può entrare in contatto con segreti → collidono due diritti costituzionali.Un lavoratore ha l’obbligo di fedeltà → non deve fare concorrenza al datore di lavoro, il comportamento del lavoratore deve uniformarsi alla correttezza professionale. 8E’ legittimo l’impiego di savoir faire del dipendente quando l'utilizzazione del valore aziendale è esclusivamente costituito dalle capacità professionali dell’ex dipendente, non distinguibili dalla sua persona, poiché si perverrebbe altrimenti al risultato, doppiamente inammissibile di vanificare i valori della libertà individuale inerenti alla personalità del lavoratore.costringendolo a una situazione di dipendenza che andrebbero oltre i limiti contrattuali, e di privilegiare nell'impresa, precedente datrice di lavoro, una rendita parassitaria derivante, una volta per tutte, dalla scelta felicemente a suo tempo fatta con l'assunzione di quel dipendente. Lo strumento per evitare controversie è lo strumento contrattuale.PROFILI SOGGETTIVI DEL BREVETTO
Il titolare del brevetto è il soggetto che ha creato l'invenzione. L'articolo 63 dice: "I diritti nascenti dalle invenzioni industriali, tranne il diritto di essere riconosciuto autore, sono alienabili e trasmissibili. Il diritto al brevetto per invenzione industriale spetta all'autore dell'invenzione e ai suoi aventi causa."
Possiamo dedurre da questa norma che l'autore dell'invenzione è titolare del diritto al brevetto → diritto ad ottenere la brevettazione dell'invenzione, questa regola incontra numerose ed importanti
Deroghe nell'articolo 64 e 65
Le deroghe dipendono dalla struttura recente dell'attività di ricerca, perché l'attività di ricerca non è più svolta da un singolo individuo, ma è svolta all'interno di aziende che hanno nella loro struttura un ramo di ricerca e sviluppo.
La regola generale non è più quella che si evince dall'articolo 63 ma è diversa, il diritto al brevetto spetta a chi sopporta il rischio e il costo dell'attività di ricerca, questo viene sopportato sia dall'inventore sia dall'impresa che è il datore di lavoro dell'inventore.
Il diritto al brevetto spetta a dei soggetti che abbiano la capacità di agire, non ce l'ha il minore di 18 anni, un incapace, un interdetto ovvero soggetti che non l'hanno ancora perché sono minori o soggetti che.
L'hanno perso perché hanno perso la capacità. Qualora l'invenzione sia realizzata da un minore deve presentare la domanda il genitore. Anche le società ovvero le persone giuridiche hanno la possibilità di essere titolari di diritti al brevetto, hanno la capacità giuridica di agire. I mandatari non sono i soggetti che hanno la titolarità del diritto al brevetto, sono i soggetti incaricati di redigere la domanda di brevetto, per brevetti nazionali non è necessario un mandatario, mentre per i brevetti europei sono necessari mandatari abilitati. Nel momento in cui viene creata un'invenzione su quest'ultima possono sorgere due categorie diverse di diritti:
- diritti morali: spetta sempre e solo al soggetto fisico che hanno realizzato l'invenzione → inventore persona fisica. Questo viene detto nell'articolo 62: "Il diritto di essere riconosciuto autore dell'invenzione può essere fatto valere"
dall'inventore e, dopo la sua morte, dal coniuge e dai discendenti fino al secondo grado; in loro mancanza o dopo la loro morte, dai genitori e dagli altri ascendenti ed in mancanza, o dopo la morte anche di questi, dai parenti fino al quarto grado incluso.
- diritti patrimoniali o economici: possono spettare anche a soggetti diversi, anche nel caso in cui il diritto patrimoniale al brevetto secondo la disciplina debba aspettare per esempio la datore di lavoro, le norme stabiliscono che l'inventore ha sempre il diritto di essere riconosciuto autore dell'invenzione → diritto morale di paternità dell'invenzione. Questo è detto nell'articolo 63 nel primo comma:
[...] i diritti derivanti dall'invenzione stessa appartengono al datore di lavoro, salvo il diritto spettante all'inventore di esserne riconosciuto autore
Il diritto morale spetta solo e sempre all'autore dell'invenzione, è il diritto di essere
riconosciuto autore.Riconosciuto autore dell'invenzione, non può essere ceduto a terzi, non ha immediate conseguenze economiche o patrimoniali, ma le può avere indirettamente (sono un famoso inventore mi pagano di più e trovo più lavoro). C'è la possibilità di indicare come inventore dell'invenzione AI.
Nel nostro sistema si divide il diritto al brevetto (diritto di poter ottenere la brevettazione dell'invenzione) dal diritto di brevetto (il diritto di avere l'esclusiva sulla produzione-utilizzazione dell'invenzione).
La regola è quella di attribuire il diritto al brevetto a quel soggetto che ha sopportato il costo e il rischio della ricerca → chi ha rischiato nell'attività di ricerca, rischia l'inventore. Rischia anche l'imprenditore che organizza l'attività di impresa. L'attuale struttura dell'attività di ricerca fa sì che ci siano più soggetti →
Le norme cercano di identificare un soggetto solo a cui attribuire i diritti derivanti dall'invenzione, agli altri conferiscono il diritto ad ottenere un compenso economico. Le ipotesi previste dalla legge sono varie e si distinguono in due macrosettori:
- Settore che si occupa delle invenzioni realizzate da dipendenti all'interno di imprese private
- Settore che riguarda le invenzioni realizzate dai ricercatori delle università o di enti pubblici di ricerca
INVENZIONE REALIZZATE DA DIPENDENTI ALL'INTERNO DI IMPRESE PRIVATE è disciplinato dall'articolo 64 che prevede tre diverse categorie di invenzioni:
- Invenzioni di servizio (comma 1)
- Invenzioni aziendali (comma 2)
- Invenzioni occasionali (comma 3)
Queste categorie dicono a chi appartiene il diritto al brevetto.
Invenzioni di servizio:
Il dipendente inventore è stato assunto dall'impresa per svolgere attività di ricerca e sviluppo → un lavoratore subordinato
assunto dall'impresa e pagato da essa per inventare. Il costo e il rischio è tutto dell'inventore. Il diritto di brevetto spetta al datore di lavoro → ha integralmente sopportato il costo e il rischio della scoperta. L'articolo 64 primo comma dice: "Quando l'invenzione industriale è fatta nell'esecuzione"