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MEZZO DI CONTRASTO
Negativi: aria, CO2, altri gas. Sono radiotrasparenti anche perché attenuano i raggi X meno dei tessuti molli. L'immagine risulterà nera perché i raggi X passano di più.
Positivi: questi mezzi contengono lo stesso numero di atomi per volume dei tessuti molli (stessa densità) ma alcuni atomi del mezzo di contrasto (iodio e bario) hanno un numero atomico più alto e quindi attenuano i raggi X più dei tessuti molli. L'immagine risulta bianca perché assorbe la radiazione e vengono chiamati mezzi di contrasto radiopachi.
Idrosolubili: soluzioni acquose che di solito vengono iniettate (dipendono dalla perfusione perché vanno a contatto con il sangue), contengono atomi di iodio legati a strutture aromatiche.
Baritati: sospensioni di cristalli di bario che di solito vengono fatte bere.
RECETTORI DI IMMAGINE
Trasformano l'immagine invisibile della radiazione emergente in immagine visibile. Possono
essere:- pellicole radiografiche: strati di alogenuri d'argento su supporto plastico- cassette contenenti schermi fluorescenti che permettono di amplificare il segnale: materiali fluorescenti (fosfori) che convertono l'energia radiante in luce visibile (amplificazione del segnale)- camere di ionizzazione che assorbono raggi X per produrre impulsi elettrici → immagine digitale
Le cassette fluorescenti permettono di amplificare il segnale dei raggi X. Le lastre che fanno parte di queste cassette contengono alogenuro d'argento su cui si appoggiano degli schermi fluorescenti. In questo caso i raggi X indurranno fluorescenza sullo schermo fluorescente, il quale produrrà più fotoniche impressioneranno la lastra.
Intensificatore di immagine
I raggi X emergenti dal paziente colpiscono uno strato di materiale fluorescente (fosforo di ingresso): la fluorescenza provoca, nella superficie fotoelettrica stesa sullo schermo (catodo fotoelettrico), un'emissione
di e- che vengono accelerati e focalizzati da un campo elettrostatico sotto vuoto su di un secondo strato fluorescente (fosforo di uscita) che trasforma la loro energia in luce visibile. Si può anche usare in maniera digitale → e- creando direttamente l'immagine digitale.RX E COVID-19
La radiografia (e TAC) è stata utilizzata per la diagnosi di polmoniti interstiziali durante il periodo COVID-19.
Le polmoniti interstiziali sono caratterizzate dalla raccolta dell'edema e dell'infiltrato infiammatorio cellulare negli spazi interstiziali (pareti alveolari), e solo negli stadi più avanzati di malattia iniziano a riempire gli spazi cavi, prima in maniera subtotale (ground glass) e poi totale (consolidamento).
Nei primi casi l'analisi molecolare arrivava dopo il ricovero, la radiografia permette di identificare polmoniti interstiziali. Si può effettuare al letto del paziente ed è sensibile.
FLUOROSCOPIA
Con raggi X posso effettuare analisi
dinamiche caratterizzata da successione di radiografie fatte nel breve tempo e diventano un filmato → fluoroscopia, si utilizza schermo a fluorescenza che poi produce l’immagine direttamente su ccd. Ho tubo raggi X che diffonde dal basso verso l’alto → meno dannoso per l’operatore. Il sistema è invertito rispetto alle normali radiografie. Il CCD è in alto. Posso osservare qualcosa di dinamico anche grazie a mdc → da studio anatomico a (quasi) studio funzionale.
VENTRICOLOGRAFIA
Viene usata molto in cardiologia. Tecnica radiologica con cui si ottiene l’opacizzazione del ventricolo mediante iniezione al suo interno di un mezzo di contrasto. Consente di documentare con un’elevata risoluzione l’anatomia cardiaca e quindi di rilevare con grande precisione un’eventuale patologia. Dopo l’iniezione di mdc ci sono battiti ectopici dovuti alla variazione di volume ventricolare per iniezione del mdc stesso poi diastole e
sistole; fornisce informazioni di FE (frazione di eiezione → volume di sangue che viene fatto uscire con un battito) valutando lo svuotamento del ventricolo e l'uscita del mdc. FE diventa biomarcatore di funzionalità cardiaca, la densità è solo un mezzo per vedere le strutture. In una ventricolografia normale, grazie ad un catetere che inietta un mezzo di contrasto bianco si vedono dei battiti ectopici ed è perfettamente visualizzabile il fatto che il ventricolo si dilata in una grande diastole. Successivamente grazie ad un'unica sistole si elimina il mezzo di contrasto. In una ventricolografia patologica, il ventricolo mette in atto una semi diastole che non permette di far uscire il mezzo di contrasto e di conseguenza la frazione di eiezione è bassissima. Posso decretare quale percentuale di mezzo di contrasto è stata eliminata o è rimasta nel ventricolo. STUDIO DELLE CORONARIE Le coronaropatie sono ad esempio ostruzioni ostenosi di un vaso o infarto indotto da farmaci, sostanze d’abuso (cocaina, vasocostrizione), omalformazioni. In alcuni casi è possibile che nonostante l’ostruzione di un ramo coronarico, il tessuto venga irrorato normalmente grazie alla presenza dianastomosi distali che permettono di avere un flusso retrogrado fino alla zona male-irrorata.
Se non ci sono ostruzioni non ho resistenze al passaggio di sangue; se la coronaria ha stenosi ho limitazione al passaggio → vasodilatazione capillaridistali che provano a sopperire il ridotto afflusso di sangue. All’aumentare della pressione la capacità di dilatarsi dei capillari arriva a un massimo, poi siha distress → l'apporto ematico non è sufficiente alla richiesta di O.
Questo meccanismo di compenso (autoregolazione coronarica), tuttavia, rappresenta una limitazione in termini di riserva coronarica, intesa comecapacità di aumentare il flusso coronarico in caso di aumento delle richieste.
Al progredire della stenosi coronarica, aumenta la vasodilatazione arteriolare necessaria per mantenere costante il flusso a riposo, a spese della riserva coronarica, cioè contemporaneamente si riduce il flusso massimo ottenibile. Oltre un certo grado di stenosi (>95%) il meccanismo di autoregolazione si esaurisce e comincia a ridursi anche il flusso in condizioni di riposo. In presenza di stenosi coronarica, ad un aumento delle richieste metaboliche legate all'esercizio, corrisponde un aumento del flusso coronarico. Esaurita la riserva coronarica, si raggiunge la soglia ischemica, oltre la quale il flusso non aumenta più ed si ha il mismatch "flusso-metabolismo", con l'instaurarsi del processo ischemico. L'alterata perfusione produrrà un alterato metabolismo nel muscolo cardiaco che produrrà un'alterata meccanica di conduzione del muscolo che produrrà un segnale elettrico alterato che produrrà alla fine i...Coronarografia
L'angiografia coronarica o coronarografia è una metodica radiologica che, mediante l'iniezione di mezzo di contrasto, consente la visualizzazione delle arterie coronariche, al fine di studiarne la morfologia, il decorso ed eventuali alterazioni.
Il catetere viene fatto avanzare nelle arterie, in aorta e fino all'imbocco delle arterie coronarie dove l'iniezione del mezzo di contrasto "colora" e opacizza i vasi rendendoli visibili ai raggi X. Se è presente un coagulo, le arterie non si colorano. Mdc nero è nero, una coronaria okay si colora di nero, una coronaria occlusa non si tinge di nero. Si studia la perfusione. Si mettono stent in caso di occlusione.
6TAC
La TAC utilizza i raggi X e produce una descrizione di un corpo tridimensionale grazie all'uso di una successione di immagini bidimensionali. Permette di visualizzare la struttura ricostruendo una sorta di 3D. Si chiama tomografia computerizzata.
proprio perché taglia a fette un organismo tridimensionale, descrivendolo sotto forma di sezioni assiali/sagittali/coronali successive. Le immagini TAC invertono il lato destro e sinistro, è come se il paziente sia sdraiato sul lettino e noi lo stiamo osservando dai piedi. Sul lato alla nostra sinistra c'è il lato destro del paziente.
La tomografia computerizzata produce delle immagini in scala di grigi che dipende dalla densità degli organi (nero nei tessuti meno densi e bianco in quelli più densi). Questa tecnica permette un'elevata risoluzione di strutture a basso contrasto come i tessuti molli e permette di visualizzare anche piccole variazioni nella densità dei tessuti.
La TC è visualizzabile attraverso diverse "finestre": una finestra per il parenchima polmonare, una finestra per l'osso e una finestra per i tessuti molli. Queste finestre si ottengono schiacciando la scala di grigi, che viene utilizzata per
riportare l'immagine, sui bianchi o sui neri per aumentare la differenza di colore fra organi che hanno differenze di densità molto piccole oppure differenze fra organi molto poco densi come il polmone. Il biomarker è la densità. Nella TC abbiamo un tubo radiogeno che ruota su un anello solidale con un rilevatore e gira intorno all'organismo del paziente sdraiato sul lettino. Otteniamo quindi acquisizioni successive da diversi punti di vista della stessa sezione dell'organismo. In questo modo andando a vedere la sezione da diversi punti di vista, si andrà a risalire a posteriori considerando tutte le proiezioni e si potrà ricostruire la densità box cell per box cell. Il tubo radiogeno ruotando attorno al paziente emette un fascio a ventaglio sottile di raggi X che attraversa l'organismo e produce una certa attenuazione dall'altro lato. Il fascio emergente viene rilevato da detettori che ruotano in sincronia con il tubo eche forniscono una rappresentazione numerica dell'attenuazione del fascio.
Se immaginiamo che il rilevatore sia dal lato opposto rispetto all'organismo quindi opposto al tubo radiogeno, otterrò dei coefficienti di attenuazione di 30, 40, 20. Se ruoto il tubo radiogeno e dall'altro lato ci sarà sempre il tubo radiogeno, otterrò dei coefficienti di attenuazione di 30, 30, 30. Presi questi risultati, posso ricostruire ciò che è successo attraversando la sezione da diverse parti.
Il corpo viene attraversato da un pennello sottile di raggi X, che ruota intorno all'asse longitudinale del paziente. Il fascio emergente viene rilevato da "detettori" che ruotano in sincronia con il tubo e che forniscono una rappresentazione numerica dell'attenuazione del fascio.
A ciascun elemento di volume corporeo viene assegnato un valore di attenuazione che rispecchia il valore medio dell'assorbimento di radiazioni del corrispondente
el rivelatore ruota continuamente intorno al paziente mentre il tavolo si muove in avanti. Questo permette di acquisire immagini a spirale del corpo, consentendo una visualizzazione tridimensionale dei tessuti. La TC a spirale è particolarmente utile per la diagnosi di patologie vascolari, tumori e lesioni traumatiche. TAG HTML:Il volume di tessuto può essere misurato utilizzando la densità del tessuto, espressa in unità di misura Hounsflield (HU). In modo semplice, si assegna il valore 0 all'acqua e il valore -1000 all'aria.
Nella TC a spirale (evoluzione della TC), l'anello del rivelatore ruota continuamente intorno al paziente mentre il tavolo si muove in avanti. Questo permette di acquisire immagini a spirale del corpo, consentendo una visualizzazione tridimensionale dei tessuti. La TC a spirale è particolarmente utile per la diagnosi di patologie vascolari, tumori e lesioni traumatiche.