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GUSTO
Senso che permette la definizione qualitativa di una sostanza in base al sapore. Questo coinvolge cellule ricettive che rispondono a 4 qualità di stimoli: dolce, salato, acido, amaro. Ogni sensazione gustativa comporta 3 eventi: generazione dello stimolo nella cavità orale, traduzione in stimolo nervoso che va al cervello, interpretazione in termini sensoriali ed edonici. Il senso del gusto varia fortemente da un individuo all'altro, per lo più per fattori genetici. Esistono soggetti supertaster (altamente sensibili al gusto) e i nontaster (quasi insensibili).
SISTEMA SOMATOSENSORIALE
Senso multiplo o aspecifico, perché comprende diverse modalità di senso che si distinguono in sensazioni tattili, termiche, dolorose e propriorecettive. Viene suddiviso in base alle 3 funzioni principali: esterocezione, interocezione e propriorecezione. Tocco: pressione, temperatura, dolore -> i recettori tattili si trovano distribuiti sulla superficie e all'interno del corpo. Le
- Nel 1804 Troxler scoprì che quando si fissa un oggetto, ciò che è statico intorno "scompare".
- A livello dei recettori sensoriali, gli stimoli che non cambiano non danno avvio a nuovi potenziali e i recettori smettono di attivarsi (re).
- A livello di processamento visivo (corteccia visiva), il cervello dà un senso all'immagine e riempie i vuoti con l'informazione più appropriata disponibile (lo sfondo bianco).
- I nostri occhi però sono quasi sempre in movimento (i recettori si attivano per inviare al cervello), quindi questo fenomeno si incontra di rado.
Percepiti come una unità dotata di significato -> le sensazioni raccolte dagli organi di senso vengono cio codificate, organizzate, riconosciute e interpretate. L'organizzazione, l'interpretazione, l'analisi e l'integrazione degli stimoli viene fatta da parte di organi di senso e cervello.
REALTÀ FISICA E REALTÀ PERCEPITA (fenomenica)
La differenza tra il mondo come è e sul mondo come lo percepiamo
Psicologia ingenua = ciò che percepiamo è una fotocopia dello stimolo, ovvero la realtà fisica (realismo -> uguaglianza tra realtà fisica e percepita)
La realtà percepita o fenomenica non sempre coincide con la realtà fisica, come dimostrato dalla scuola della Gestalt -> ciò che ci appare non sempre è ciò che è nella realtà fisica
FENOMENICA = la REALTÀ FISICA vista attraverso gli occhi del soggetto.
REALTÀ
Ci interessa in che modo il nostro cervello costruisce la realtà fenomenica.
Esempio film
Matrix -> ciò che crediamo sia realtà, in realtà è la risultante di segnali elettrici oggetto di studio l'esperienza percettiva. La percezione visiva ha come oggetto ciò che noi vediamo, così come lo vediamo. La percezione visiva studia l'organizzazione dello spazio percettivo, data una certa configurazione di stimoli limitata nel tempo e nello spazio. Limiti dell'esperienza fenomenica: - Limite sensoriale/limite percettivo: - sensibilità parziale (soglie assolute e differenziali) - errori sistematici (illusioni, distorsioni, incoerenze) - difetti Discrepanze tra realtà fisica e realtà fenomenica: 1) Fenomeno: quello che esiste nel mondo fisico, ma che non percepiamo a livello percettivo (es. figure mascherate o nascoste: mimetismo) 2) Fenomeno: quello che percepiamo sul piano fenomenico, ma che non ha una corrispondenza nella realtà fisica.(anomale)fenomenico non esiste sul piano sico (Una discrepanza fra oggetto sico e fenomenico ottiche)3) (illusionifi ff ò fi à ff fi À à à ì ff fi ì ò ì à fi fi fiÀ ù ff fi fifi fi è fi fi ò fi fi ò è à fi à fi è à fi ò àFIGURE MASCHERATE1) -> non si vedono oggetti che sicamente sono presenti(es facce nell’albero)FIGURE ANOMALE2) -> i contorni del triangolo non sono sicamente presenti, puressendo percettivamente colti. Si tratta di contorni anomali e illusori, generati dalladistribuzione e dall’organizzazione degli elementi della stimolazione.- PERCEPIAMO QUALITÀ CHE FISICAMENTE NON ESISTONO -> triangolo grigio susfondo nero nella realtà fenomenica appare più chiaro di quello su sfondo bianco; illusione dellaillusion)scacchiera (Checker-shadowILLUSIONI OTTICHE3)Nel campo delle illusioni, possiamo distinguere di erenti tipi di illusioni visive:- gure ambigue- gure paradossali -> Se osserviamo
Attentamente la figura notiamo che non può (elefante con tante zampe) esistere come oggetto tridimensionale. Il nostro sguardo ripercorre incessantemente la figura, come se andasse alla ricerca di una chiave di soluzione, un indizio di stabilità, ma impossibile trovare soluzione- distorsioni. La corrispondenza tra realtà fisica e realtà percepita non è un dato di fatto, come sostiene il realismo ingenuo, ma è il frutto di un'attività di elaborazione e organizzazione delle informazioni soggetta a molti errori. Due errori che si possono compiere se si è convinti dello stimolo = che il percetto coincida con lo stimolo fisico: l'errore che si compie nei fenomeni di illusione ottica, per cui noi descriviamo non ciò che vediamo ma ciò che dell'esperienza sappiamo; l'errore per cui attribuiamo alla realtà fisica attributi che invece appartengono alla percezione e quindi alla realtà fenomenica. CATENA PSICOFISICA =
modo da produrre la percezione dei fenomeni della realtà.- grado di organizzare e interpretare le informazioni raccolte a livello prossimale.
- fifi fi à fl fi fi fi à à ìfi èfi fi fi à fi à fi ff fi fi fi à fi fi fi ò
- INDETERMINAZIONE= modo diverso x riferirsi al fatto che l'info che arriva ai nostri organi di senso è limitata.
- Costanza percettiva interviene per correggere tipi di indeterminazione.
- Esempi:
- L'informazione prossimale varia continuamente:
- Ad esempio, al crescere della distanza di un oggetto diminuisce la grandezza dell'immagine che l'oggetto proietta sulla retina;
- Guardando l'oggetto da punti di vista diversi, cambia la forma dell'immagine che esso proietta;
- L'immagine retinica bidimensionale
- L'informazione prossimale ambigua:
- Un oggetto grande e lontano e uno piccolo e vicino possono proiettare un'immagine retinica delle stesse dimensioni - Come distinguiamo tra un oggetto bianco illuminato da una luce rossa e un oggetto rosso illuminato da una
- L'informazione prossimale varia continuamente:
luce bianca?-TEORIE PERCEZIONE
PERCEZIONE COME AZIONE
Si potrebbe pensare alla percezione come strumento nalizzato alla conoscenza del mondo esterno, una modalit di raccolta e immagazzinamento dati.
In realt , la percezione nalizzata alla nostra possibilit di agire nel mondo, all’azione.
Llin s: lo sviluppo del sistema nervoso necessario principalmente per orchestrare azioni e non per attuare processi cognitivi. Per chi non dotato di un sistema motorio, percepire non ha alcun senso.
- Teoria ecologica di Gibson
- Idea che l’informazione raccolta dai recettori sensoriali contenga tutto ci che serve alla percezione.
- Secondo Gibson non sono necessari processi di organizzazione o conoscenze pregresse per produrre il percetto, ma esso immediato e spontaneo (percezione diretta). Il fondamento della percezione l’informazione disponibile nell’ambiente.
- La percezione si evoluta per supportare l’azione e guidare il comportamento.
- Le proprietà di un oggetto che "suggeriscono" all'individuo le azioni appropriate per usarlo/manipolarlo
- Sono le potenzialità di azione che vengono attivate alla sola visione di un oggetto => solo vedere gli oggetti attira in noi delle possibilità di azione
- Una possibilità di azione compatibile con le caratteristiche dell'oggetto e con