Modigliani, Pascin, Soutine, Brancal, Masson, Tanguy, Delvaux, Magritte, Dalì - Storia dell'arte contemporanea I

Julies Pascin, Two Young Girls in Repose

Colli lunghi, nasi lunghi, evoluzione primitiva dei tratti del volto, queste pupille totalmente nere, quasi intagliate (come fosse scultura); carattere ruvido e accidentato proprio di opera primitiva (pietra arenaria…)

Famiglia facoltosa; abbandona tutto per dedicarsi a pittura. Si trasferisce a Parigi, dopo varie esperienze (passato a Monaco di Baviera, che si conferma snodo importante nella generazione di questi artisti: Kandinskij, De Chirico, ora con lui – koiné di studenti che si ritrova a Monaco e che opera scelte di diverso tipo che convergono, però, su Parigi. Aveva anche esperienza di grafico e satirico nella rivista Simplicissimus).

Tema delle bagnanti, che richiamano la lezione di Cezanne. Anche qui continuità nella stesura del colore, negli stessi toni di rabbia sull’ocra, sulle terre… portato di quella cultura.

Lascia Parigi per New York, ma quando torna (1920) diviene una di figure di riferimento.

Chagall,

essere condivise). Chaim Soutine, Carcass of Beef

C. Brancal

Classicità mediterranea, rotonda, latina; sconfessa le sperimentazioni maturate in ambito avanguardie storiche, che, però, abbandonerà questi primi insegnamenti a vantaggio della fascinazione di Rodin (testa poggiata senza basamento, direttamente in contatto con la superficie – idea del non finito, di Rodin), ricerca cubista e in riferimento di scultori come Modigliani

Ricerca sempre più radicale ed estrema. Scelta del bronzo levigato (per qualità rispecchianti). Ritroviamo elementi di una scultura astratta, primitiva, minimale, che avrà grande fortuna in ambito minimalista (anni Sessanta e Settanta, riscoprendo Brancusi). Rimane figura ai margini a livello europeo. Primi grandi collezionisti della sue opere sono nordamericani, statunitensi.

Koinè parigina che segnerà destini dell’arte moderna, soprattutto nel suo passaggio di consegne tra prima e seconda metà del

Novecento. André Masson, Automatic Drawing, 1924.

SURREALISMO: desiderio latente, che tendiamo a rimuovere, ma che torna sottoforma di nevrosi o attività onirica (da qui studio e interpretazione dei sogni come strumento di analisi privilegiato). Tenta di reclutare all'interno del suo movimento non solo letterari (surrealismo nasce come movimento letterario), ma anche artisti (De Chirico, dada...)

ANDRE MASSON, STAR, WINGED BEING. Letta da Breton come diretta affiliazione a esperienze surrealiste. Ricorso a materiali extra artistici, come la sabbia.

TANGUY, storm, black landscape. Paesaggi di desolazione e smarrimento.

TANGUY YVES, hour de ienteur, 1937. Desolazione, alienazione, esclusione - scenari apocalittici, da day after, in cui non c'è più traccia umana, ma solo incongruenti frammenti di realtà che a stento tiene insieme la coscienza europea contemporanea. Anni in cui si inasprisce tensione verso regimi totalitari. Dietro questi scenari...

Sinascondono paure. Magritte, Lovers

Amanti costretti alla clandestinità. Legata a vicenda biografica dolorosa (suicidio per soffocamento della madre). Condizione pre-pop, anticipatrice per valenza iconica (cartellone da reclame pubblicitaria). Questa qui non è una pipa: smentisce evidenza di immagine rappresentata, ma coglie il vero. Questa è solo la sua riproduzione per immagini: non è una pipa. Contrasto tra ciò che appare e ciò che sembra.

Opera con finestra e cavalletto su paesaggio. Paul Delvaux, L'aurora, 1937. Realtà più vera del vero. Evidenza plastica figurativa, con effetti perturbanti di straniamento e shock visivo; universo immaginifico, onirico, visionario a creare atmosfere magiche, misteriose, ma autentiche nella misura in cui sono state concepite dall'immaginazione dell'uomo.