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ENFASI SUGLI ELEMENTI
oppure, con il coefficiente binomiale
=( )
,
Esempio
= {, , , }
Dato
|| = = 4 = 2
con e
Si determinino tutti i modi possibili in cui, prendendo 2 elementi di I,
è possibile ordinare gli elementi.
➢ Per elemento A , , ,
, ,
➢ Per elemento B , , ,
, ,
=
, Giuseppe Carlomagno
36 Cardinalità delle parti di S
ovvero l’insieme di tutti i possibili sottoinsiemi di S
Ricordando che:
➢ → ()
Insieme potenza di I o Insieme delle parti
L’insieme potenza è un insieme i cui elementi sono tutti i possibili
sottoinsiemi propri o impropri dell’insieme I.
Esempio
|()| = + + + ⋯ +
( ) ( ) ( ) ( )
! ! ! !
|()| = + + + ⋯+
0! ∙ ! 1! ∙ ! 2! ∙ ! ! ∙ !
cioè
|()| = ( )
= Giuseppe Carlomagno
37 Lezione 6
19/10/2023
Variabili aleatorie
Esistono due classi di variabili aleatorie:
➢ Variabili aleatorie discrete;
➢ Variabili aleatorie continue.
Esempio
Esperimento casuale: Lancio di 3 monete (o lancio di 1 moneta per 3 volte)
È un esperimento composto da 3 esperimenti indipendenti l’uno dall’altro.
Ci si interessa al numero di successi k, ovvero un esito stabilito.
Stabilito il risultato “TESTA” come successo, (k = ”TESTA”)
Si ha che: È possibile costruire una funzione discreta
• =
per
= ( , , ) ∶ → {, , , } in cui si riportano:
1 1 2 3 - Sull’asse delle ascisse,
• =
per - l’insieme dei risultati
= ( , , )
2 1 2 3 dell’esperimento (S);
= ( , , )
3 1 2 3 - Sull’asse delle ordinate,
= ( , , ) i valori associati ad S.
4 1 2 3
• Valori Y
=
per 4
= ( , , )
5 1 2 3
= ( , , ) 3
6 1 2 3
= ( , , ) 2
7 1 2 3 1
• 0
=
per 0 2 4 6 8
1 2 3 4 5 6 7 8
= ( , , )
8 1 2 3 Giuseppe Carlomagno
38 Variabile aleatoria discreta X
Una variabile aleatoria discreta X è una funzione matematica definita in S.
(S è l’insieme dei risultati degli esperimenti)
A ciascun risultato dell’esperimento è associato un valore.
∶ → {, , . . . , }
codominio = insieme dei risultati di X
(La variabile aleatoria X è discreta poiché il codominio è un insieme discreto di valori)
➢
Spazio dei risultati ( ) di X
Si definisce spazio dei risultati un insieme di tutti i valori che può assumere X
{{ }: {, }}
= = ∈ , … ,
(attraverso X è possibile caratterizzare i possibili risultati dell’esperimento).
➢ Funzione di massa di probabilità ( ) di X
(0,1]
è una funzione matematica definita in S, con valori compresi tra
(S è l’insieme dei risultati degli esperimenti)
{, } (, ]
: , … , →
ℎ ρ (X = k)
()
⏟
̂
=
{, }
∀ ∈ , … ,
{{X k}: {0, 3}}
Ω = = k ∈ 1, 2,
Nel nostro caso
Con l’esempio di prima
• =
per , ,
{X 0} {( )}
= → 1 2 3
• =
per
{X = 1}
{( ), ( ), }
→ , , , , ( , , )
1 2 3 1 2 3 1 2 3
• =
per
{X = 2}
{(
→ , , ), ( , , ), ( , , )}
1 2 3 1 2 3 1 2 3
• =
per , , )
{X 3} {( }
= → 1 2 3 Giuseppe Carlomagno
39
Funzione di massa di probabilità ( )
Probabilità associata alla variabile aleatoria X
È possibile scrivere la probabilità associata alla variabile aleatoria X
con un valore numerico, nel seguente modo:
• =
per
{ } ρ({ })
ρ , ,
( X = 0 ) → 1 2 3
• =
per
ρ{ }
X = 1 → } { }
ρ({ , , ∪ , , ∪ { , , })
1 2 3 1 2 3 1 2 3
• =
per
ρ{ }
X = 2 → } { }
ρ({ , , ∪ , , ∪ { , , })
1 2 3 1 2 3 1 2 3
• =
per
ρ{ } ρ({ })
, ,
X = 3 → 1 2 3
k ( = ) Grafico
numero di successi 1
0 8 3
3
1 8 2
3
2 1
8
1 0
3 8 0 1 2 3 4
1 3 ()
8 8
Giuseppe Carlomagno
40 ➢ Funzione di ripartizione di probabilità ( ) di X
(0,1]
è una funzione matematica definita in S, con valori compresi tra
(S è l’insieme dei risultati degli esperimenti)
{, } (, ]
: , … , →
ℎ ρ (X ≤ k)
()
⏟
̂
=
{, }
∀ ∈ , … ,
è una funzione CUMULATIVA di massa, strettamente crescente.
k Grafico
()
( ≤ )
numero di successi 1
( )
0 8 3
3
1 ( )
2
8 1
3
( )
2 0
8
1 0 2 4 6 8 10
( )
3 8 Colonna2 F X p X
Giuseppe Carlomagno
41
Proprietà di funzione di massa e di ripartizione di probabilità
Avendo definito:
∶ → {, , . . . , }
1. come variabile aleatoria discreta
{, } (, ]
: , … , →
2. ℎ
ρ (X = k)
()
=
{, }
∀ ∈ , … ,
come funzione di massa di probabilità
{, } (, ]
: , … , →
3. ℎ
ρ (X ≤ k)
()
=
{, }
∀ ∈ , … ,
come funzione di ripartizione di probabilità
Valgono le seguenti proprietà:
1. =
( )
=0
Dimostrazione
Essendo che lo spazio dei risultati (Ω) di X è pari a:
{ 0} { 1}
Ω = = ∪ = ∪ … ∪ { = }
Essendo che è l’unione di eventi a 2 a 2 incompatibili, allora
} { } { })
ρ({
ρ(
Ω) = = 0 + = 1 + ⋯ + =
ρ( )
Ω = 1
Ricordando che
allora per il 2° assioma del teorema della probabilità
( ) ( )
= 1 = =
()
=
=
ma sappiamo anche che:
(X k) ( )
ρ = =
per cui:
( ) ( )
= 1 =
=0 Giuseppe Carlomagno
42 2.
() ()
=
= {, }
∈ , … ,
con
Dimostrazione
ρ (X ≤ k)
()
=
X ≤ k
Ma può anche essere scritto come:
{ } { }
X ≤ k = = 0 ∪ = 1 ∪ … ∪ { = }
Essendo che è l’unione di eventi a 2 a 2 incompatibili, allora:
} { } { })
ρ({
ρ (X ≤ k) = = 0 + = 1 + ⋯ + =
quindi, per il 2° assioma del teorema della probabilità
() ( )
= =
= ()
=
ma sappiamo anche che:
(X i) ( )
ρ = =
per cui:
() ()
=
=
3. ()
=
Dimostrazione
ρ(X = 0)
()
=
(X 0) ( )
ρ = =
Cioè
4. {0,
a ∈ 1, … , N}
(a b) ( ) ( )
ρ < X ≤ = − ∀ < , {
{0,
b ∈ 1, … , N}
0 < < <
In particolare,
Dimostrazione (vedi giù, dopo la definizione di funzione di ripartizione complementare)
Giuseppe Carlomagno
43 ̅̅̅̅
➢ Funzione di ripartizione complementare di probabilità ( ) di X
{, }
∈ , … , <
con
Sia
Essendo che lo spazio dei risultati (Ω) di X è pari a:
{X k}
Ω = ≤ ∪ {X > k}
o meglio
{X k}
Ω = ≤ ∪ {X ≥ k + 1}
Eventi incompatibili
Essendo che è l’unione di eventi a 2 a 2 incompatibili, allora avremo che:
( ) ρ(X k) ρ(X 1)
≤ + ≥ k +
=
Ricordando che:
( )
= 1
Si ha che:
ρ(X k) ρ(X 1)
≤ + ≥ k + = 1
̅̅̅̅
() ()
+ =
Per cui, è possibile definire:
̅̅̅̅ {, }
: , … , &