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Estratto del documento

L

ΔK • PM = ΔL • PM

⇒ k L

SMST = (-) ΔK / ΔL = PM / PM

⇒ LK L k

Rendimenti di scala: quale relazione esiste tra input e output nel lp? dimensione di scala

• rendimenti di scala costanti → aumento proporzionale di tutti gli input incrementa la produzione

nella stessa proporzione (es +10% tutti i fattori; PT + 10%)

• rendimenti di scala crescenti → la produzione aumenta più che proporzionalmente rispetto a

quanto aumenta la scala di impiego degli input (es +10% tutti i

fattori; PT + 15%) 37

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lOMoARcPSD|20866260 Bianca Buscema

• rendimenti di scala decrescenti → la produzione cresce meno che proporzionalmente rispetto

all’aumento nell’impiego degli input (es +10% tutti i fattori; PT

+ 5%)

Fattori che possono generare rendimenti di scala crescenti

1. divisione e specializzazione del lavoro (Smith e gli spilli; Ford e la catena di montaggio)

2. relazioni puramente matematiche: la capacità di un volume cresce più velocemente della

sua area

3. tecnologia che richiede produzioni su larga scala (es. produzione di aerei, di auto)

vantaggi delle produzioni su ampia scala

Fattori che possono generare rendimenti di scala decrescenti

1. inefficienze nel gestire grandi unità di produzione

2. difficoltà di coordinamento e controllo

● perdita e distorsione delle informazioni

● complessità dei canali di comunicazione •

● tempo richiesto per prendere e implementare le decisioni

Quale tipo di rendimenti prevale?

in generale:

- rendimenti crescenti: piccole scale di produzione

- rendimenti costanti: fase intermedia

- rendimenti decrescenti: prevalenti per grandi unità produttive

La funzione di produzione può incorporare tutti e tre i tipi di rendimento

ripasso: la natura dei costi

1. costi espliciti → risorse monetarie usate per perseguire un obiettivo e che potevano

essere impiegate per obiettivi alternativi

2. costi impliciti/costi opportunità → il valore della migliore alternativa possibile cui si

rinuncia quando si compie una scelta.

3. costi economici → costi espliciti + costi impliciti

4. costi sommersi (sunk costs) → costi sostenuti e non recuperabili

costo di produzione di breve periodo

● costo fisso totale (CFT) → costo che l’impresa sostiene per i fattori fissi (indipendente

38

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dalla quantità di output prodotto)

● costo variabile totale (CVT) → costo che l’impresa sostiene per i fattori variabili (dipende

dalla quantità di output che produce) 39

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lezione 8-11-2023

es. in cosa si differiscono i rendimenti marginali decrescenti dai rendimenti di scala

decrescenti?

a. i primi si riferiscono al lungo periodo, i secondi al breve periodo

b. i primi si riferiscono al breve periodo, i secondi al lungo periodo

c. dalla dimensione dell’impresa: i primi si riferiscono alle imprese piccole, i secondi alle imprese

grandi

d. di fatto sono la stessa cosa

es. si hanno diseconomie di scale = rendimento di scala decrescente

a. il prodotto marginale diminuisce

b. la produzione cresce in misura più che proporzionale rispetto ad una variazione di tutti i fattori

produttivi

c. la produzione cresce in misura meno che proporzionale rispetto ad una variazione di tutti

i fattori produttivi

d. la produzione cresce nella stessa misura con cui variano i fattori produttivi

es. un’impresa nel lungo periodo aumenta del 20% l’impiego di tutti i fattori di produzione e

la sua produzione totale cresce del 25%. Questo significa che l’economia è soggetta a:

a. economia di scala

b. diseconomie di scala

c. rendimenti costanti di scala

d. rendimenti marginali di scala

es. la pendenza della funzione di produzione in ogni punto misura

a. il prodotto medio del fattore variabile

b. il prodotto marginale del fattore variabile

c. il prodotto medio del fattore fisso

d. quanto l’impresa produce complessivamente, dato l’impiego dei fattori di produzione

tabella 8.1 40

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5 misure del costo di breve periodo

1. costo totale (CT) = costo fisso totale + costo variabile totale (per tutti i livelli di output)

2. costo marginale (CM) = variazione del costo totale quando si produce un’unità addizionale

3. costo fisso medio (CFM) =costo fisso totale diviso per il livello di output (CFT/Q)

4. costo variabile medio (CVMe)= costo variabile totale diviso per il livello di output (CVT/Q)

5. costo totale medio (CTMe) =costo totale diviso per il livello di output (CT/Q)

CMF+CVMe=CTMe

Dietro le funzioni di costo di BP

- costi di produzione di un’impresa sono determinati dalla sua tecnologia

• Combinazioni (quantità) di input usati

• Prezzi degli input

- la forma della curva dei CTV è determinata dalla forma della curva di PT, che a sua volta

riflette i rendimenti marginali del fattore variabile 41

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lezione 13-11-2023

La curva d’offerta di mercato nel lungo periodo

→ se le decisioni di una singola impresa non hanno effetti significativi sul prezzo degli input,

l’espansione o la contrazione di tutto il settore può averli

→ tre casi

1. industria (o settore) a costi costanti : l’espansione della produzione nel settore non fa

aumentare i prezzi degli input; CMeLP delle imprese invariati: => SLP del settore

orizzontale

2. industria (o settore) a costi crescenti : l’espansione della produzione nel settore fa

aumentare i prezzi degli input; CMeLP dell’impresa aumentano => SLP del settore

inclinata positivamente

3. industria (o settore) a costi decrescenti : l’espansione della produzione nel settore fa

diminuire i prezzi degli input; CMeLP dell’impresa diminuiscono => SLP del settore

inclinata negativamente figura 9.10

offerta di lungo periodo in un

settore a costi costanti

figura 9.10

offerta di lungo periodo in un

settore a costi crescenti

42

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lezione 14-11-2023

curva di costo totale-medio-marginale di lungo periodo, no differenza costi fissi e variabili

costi totali di lungo periodo (CTL) = costo minimo di produzione in funzione dell’ammontare di

output quando possono essere variati tutti gli input

costi medi di lungo periodo = CMeL

→ grafico a forma di u

- economia di scala

- diseconomia di scala

economie di scala → un’impresa può incrementare la sua produzione più che proporzionalmente

rispetto al costo totale degli input (guadagni nell’incremento della produzione)

es. PT (1K;6L) = 3 PT’ (2K;12L) = 8

→ se l’economia di scala fosse stata costante PT (1K;6L) = 3 PT’ (2K;12L) = 6

⇒ ⇒

K = capitale

L = lavoro 43

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diseconomie di scala → la produzione dell’impresa aumenta meno che proporzionalmente rispetto

al costo totale degli input

es. PT (1K;6L) = 3 PT’ (2K; 12L) = 5

→ riflettono i rendimenti decrescenti di scala

figura 8.7 → curve di costo medio di breve e lungo periodo

Importanza delle curve di costo per la struttura di mercato

• scala (minima) efficiente di produzione livello di produzione in corrispondenza del quale il costo

medio raggiunge un minimo

• impatto sulla struttura di mercato

→ numero di imprese

→ proporzione dell’output di ciascuna impresa rispetto a quello di mercato

→ grado di concorrenza

tabella 8.2 → scale minime efficienti

degli impianti 44

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recap

cap 9

ipotesi di concorrenza perfetta o pura

1. numero elevato di attori (compratori e venditori, di dimensioni piccole rispetto al mercato

e non in grado di influenzare/decidere il prezzo di mercato)

2. libertà di entrata e uscita dal mercato

3. prodotto omogeneo (ha tanti beni sostituti)

4. tutti, singoli e imprese, sanno di queste tre ipotesi

→ es: mercato agricolo, risorse naturali, vendita al dettaglio con servizio omogeneo (agenzie

immobiliari)

price taker = imprese e consumatori non possono influire sul prezzo attraverso le loro decisioni

RT = ricavo totale = p • q

RMe = ricavo medio = RT / q

RMa = ricavo marginale = ΔRT / Δq 45

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lezione 15-11-2023

pendenza = 0 elasticità infinita

RT = ricavo totale = P x Q

π = profitto totale = RT - CT

extra profitto → l'eccedenza sul profitto normale del profitto effettivamente conseguito dalle

imprese non marginali, ha rischi (non si ha la certezza che può avvenire)

profitto normale → remunerazione imprenditore e lavoratore

ricavo totale → cresce in modo proporzionale alla quantità venduta

Tabella 9.1 :

costo di breve

periodo e ricavo

di un’impresa

concorrenziale 46

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Questioni da risolvere

1. qual è il livello di produzione ottimale?

2. per quale livello di produzione, l’impresa realizza profitti nel breve periodo?

3. se l’azienda ha perdite, continua a produrre nel breve periodo o interrompe la

produzione?

4. quali sono le scelte effettuate nel lungo periodo?

5. quali profitti può aspettarsi?

Primo punto 47

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lezione 21-11

per rispondere alla prima domanda

seconda domanda

1. primo caso → π > 0

2. secondo caso → π = 0 48

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3. terzo caso → π < 0

risposta alla terza domanda

risposta alla quarta domanda 49

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lezione 22-11

• se CMeT < RMe in corrispondenza del livello di output tale che CMa = RMa, allora il profitto è

negativo

→ due scelte possibili

1. chiusura temporanea

2. chiusura permanente

figura 9.4 → operare in perdita nel breve periodo

curva di offer

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Publisher
A.A. 2023-2024
69 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AndreLisso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Mari Silvia.