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INFEZIONE
Le infezioni da miceti, definite micosi, non hanno un organo bersaglio, ma riescono a diffondersi facilmente nell’intero
organismo, possono essere:
Esogene, provenienti dall’ambiente esterno:
Superficiali infezioni che interessano solo gli strati cornei della cute e gli annessi cutanei (capelli, unghie…)
→
o con nulla o scarsissima reazione immunitaria da parte dell’ospite, in quanto non c’è contatto con le prime vie di
difesa dell’organismo
Cutanee infezioni che interessano i tessuti cheratinizzati della cute, gli annessi cutanei e anche le mucose con
→
o danni tessutali e una significativa reazione immunitaria da parte dell’ospite
Sottocutanee infezioni che coinvolgono la cute e i tessuti sottocutanei, possono diffondere per contiguità, o per
→
o via linfatica, con rilevante reazione immunitaria da parte dell’ospite
Profonde infezioni che interessano solitamente il polmone, le quali possono eventualmente disseminare per via
→
o ematica con coinvolgimento degli organi interni e della cute (micosi disseminate o sistemiche) con massima
reazione immunitaria da parte dell’ospite
Endogene, legate alla presenza di lieviti commensali, possono essere:
Superficiali
o Sistemiche, ovvero multiorgano
o
FUNGHI LIEVITIFORMI
MALASSEZIA FURFUR
È un lievito responsabile di una micosi cutanea, definita pitiriasi versicolor, caratterizzata dalla
comparsa di macchie bianche sulla pelle = apigmentate, non c’è cheratina. È più evidente nei
mesi estivi in quanto si nota più facilmente la differenza di colore. Il fungo trova la sua massima
espressione nel periodo estivo, favorito dal clima più umido e caldo e dal conseguente aumento
dell'idratazione.
Malassezia furfur è un fungo lipofilo, che trova le sue migliori condizioni di vita in un ambiente ricco di lipidi, condizione
agevolata appunto dall'uso di creme, lozioni e saponi per l'idratazione e la detersione: il binomio caldo-umido e la
frequente idratazione creano un ambiente altamente favorevole alla comparsa ed alla proliferazione del fungo in
questione. La diffusione avviene ed è favorita anche per lo scambio di abiti. È un’infezione cutanea, che va trattata, per
evitare che si diffonda. Fungo esclusivamente cutaneo, solitamente non raggiunge il volto ma soltanto fino al tronco.
Diagnosi: prevede un esame microscopico diretto delle squame epidermiche previo trattamento con KOH (idrossido di
potassio per eliminare la parte cornea) al 10% e colorazione con Calcofluor white, ematossina-eosina o acido periodico di
Schiff. Le lesioni possono essere evidenziate con lampada di Wood, una lampada ad ultravioletti che fa apparire la zona
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interessata rossa e squamosa. Non si effettua di solito esame colturale, ma il lievito cresce bene in 5-7 gg a 30°C in terreni
arricchiti con olio d’oliva, come fonte di lipidi.
CANDIDA ALBICANS
È la più diffusa e rappresentativa della specie Candida.
Fa parte dei miceti lievitiformi, famiglia dei blastomiceti. C.albicans è un micete
cheratinofilo (o no?), abitualmente saprofita ed ubiquitario, che assume carattere
patogeno soltanto quando le difese dell'ospite appaiono ridotte per una qualunque
causa scatenante o debilitante: è un fungo opportunista per eccellenza. Si tratta di un
commensale all’interno del nostro organismo ed è in grado di dare vita a infezioni
endogene. Le manifestazioni cliniche si dividono in:
Candidosi vaginale: C. albicans abitualmente fa parte della flora batterica genitale, può dare origine a infezioni
endogene. È trasmessa attraverso un rapporto sessuale, il contatto diretto di liquidi organici infetti, come sperma e
secreti vaginali, attraverso le mucose. Più frequentemente si diffonde a partire dalla cute del paziente o dalla flora
intestinale. Tuttavia, si sviluppa anche in seguito all’utilizzo prolungato di antibiotici, visto che vengono eliminati i
suoi antagonisti. Altri fattori possono essere fattori ormonali, come durante le mestruazioni o la gravidanza.
L'aumento dell'incidenza di infezioni vaginali è dato dall'esteso uso di antibiotici a largo spettro e dall’impiego di
contraccettivi orali. Altri fattori predisponenti sono: la gravidanza, il flusso mestruale, il diabete mellito, la biancheria
intima troppo stretta e l'uso di farmaci corticosteroidi ed immunosoppressivi.
Candidosi mucocutanea cronica: è caratterizzata da infezioni delle mucose, del cuoio capelluto, delle unghie e della
cute. Si ha la comparsa di lesioni cutanee ipercheratosiche circoscritte, distrofia ungueale (unghia sollevata e
staccata) e parziale alopecia (perdita del capello)
Candidosi orale (mughetto, in quanto forma una patina bianca): può essere provocata da infezioni, traumi,
secchezza della mucosa, agenti tossici o irritanti, ipersensibilità o malattie autoimmuni. Colpisce prevalentemente
persone il cui sistema immunitario non è attivo completamente, soprattutto bambini e anziani. Può anche essere
causata da avitaminosi, eccessivo uso di alcool, tabacco, cibi piccanti o bollenti, farmaci e metalli. Il mughetto è
caratterizzato dalla presenza di chiazze biancastre, lievemente sollevate, con sede sulla lingua e soprattutto sulla
parte interna delle guance. Colpisce spesso i neonati e gli anziani.
Candidosi cutanea: può colpire qualsiasi zona dell’organismo, soprattutto quelle sottoposte a sfregamento. Si
presenta con aree rosse, macerate e intertriginose (che coinvolgono le zone dell’epidermide soggette a sfregamento).
Candidosi gastrointestinale: il tipo più comune è la candidosi esofagea che porta a disfagia (difficoltà a deglutire
quindi mangiare), dolore retrosternale e alla presenza di una o più ulcerazioni superficiali. La candidosi esofagea
costituisce, dopo la pneumocistosi, la più frequente malattia da infezione opportunistica in corso di AIDS.
Altre manifestazioni provocate da Candida albicans sono: endocarditi, meningite cronica, artrite, manifestazioni
focali come osteomielite, lesioni cutanee pustolose, miosite e ascessi cerebrali
Diagnosi: avviene tramite normali terreni di coltura in 24- 48 ore, formando colonie bianche cremose e viene identificata
in base a caratteristiche biochimiche. Vengono anche utilizzati terreni cromogeni (crom-Candida) che in base al
metabolismo di diversi substrati permettono l’evidenziazione delle diverse specie in base alla colorazione. 114
CRYPTOCOCCUS NEOFORMANS
È un lievito ampiamente diffuso in natura, potenzialmente patogeno per l’uomo e diverse specie animali (con una
particolare predilezione per i piccioni, le feci dei quali sembrano favorirne la moltiplicazione per la presenza di creatinina).
L’infezione si contrae per contatto con le feci di piccione, per via inalatoria con localizzazione polmonare, dove provocano
gravi forme di polmoniti, seguita, frequentemente, da disseminazione per via ematica a livello del sistema nervoso
centrale, causando molto spesso meningiti. Le persone maggiormente interessate sono quelle immunodepresse.
Le manifestazioni cliniche riguardano:
Forme polmonari:
Infezione cronica (può produrre noduli o masse, cavità, linfoadenopatia generalizzata)
o Infezione acuta (rara, più frequente nei pazienti AIDS)
o
Forme disseminate:
Sistema Nervoso Centrale (meningoencefalite, raramente masse fungine intracerebrali singole o multiple,
o alterazioni psichiche)
Cute (lesioni poco doloranti tipo papule, placche, ulcere, masse sottocutanee)
o
Altro: tramite il sangue questi lieviti possono raggiungere qualsiasi distretto dell’organismo, dando vita a diverse
malattie, tra cui endoftalmite, corioretinite, congiuntivite, sinusite, otite, miocardite, pericardite, endocardite,
gastroduodenite, epatite, colecistite, peritonite, ascessi renali, artrite, osteomielite, linfoadenite, prostatite
Diagnosi: avviene in terreni di coltura selettivi (terreno di Shields e Ajello) che contiene creatinina, come fattore di crescita
e cloramfenicolo, formando colonie cremose su colore nero. Essendo un lievito ben capsulato, questa caratteristica può
essere messa in evidenza, soprattutto nel caso di diagnosi di meningite, utilizzando il liquor del paziente, depositando su
un vetrino porta oggetti e aggiungendo inchiostro di china. Si ottiene un campo scuro e al centro vi sono delle cellule
bianche, impermeabili all’inchiostro di china. Presenta una capsula polisaccaridi a molto spessa. Non fermenta zuccheri,
ma utilizza inositolo come fonte di carbonio.
Prova biologica: si esegue inoculando, per via intratecale, topini bianchi neonati, che muoiono dopo 5-15 gg con il
caratteristico ingrossamento della scatola cranica (dovuto alla formazione di un granuloma meningo-cerebrale). Ora
questo tipo di prova non viene più eseguita.
FUNGHI MICELIALI (MUFFE)
DERMATOFITI
Si tratta di funghi miceali, quindi di muffe. Molte specie di dermatofiti vivono nel terreno. Alcune specie, grazie al ricco
corredo e apparato enzimatico (cheratinasi, proteasi) sono capaci di moltiplicarsi anche sull’uomo e sugli animali.
In base al loro habitat vengono raggruppati epidemiologicamente in:
Microsporum gypseum, M. nanum
Dermatofiti geofili ( ), si ritrovano soprattutto nel terreno
M. canis, M. equinum
Dermatofiti zoofili ( ), diffusi soprattutto a livello degli animali (i cavalli sono particolarmente
sensibili a questo tipo di infezione)
Epidermophyton floccosum, Trichophyton rubrum
Dermatofiti antropofili ( .), trasmissibili da uomo a uomo
Sono un ben definito gruppo di funghi miceliali responsabili di infezioni alla cute, ai peli e alle unghie, producendo una
grande varietà di malattie cutanee, note con il termine di Tinea:
Tinea capitis Microsporum Trichophyton
, del cuoio capelluto (causata dai gen. e )
Tinea corporis , tipica lesione della cute e delle parti glabre del corpo (causata dal gen. Trichophyton)
Tinea cruris Epidermophyton)
, tipica lesione delle pieghe cutanee (causata dal gen.
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Tinea pedis (o piede d’atleta), lesione cutanea con desquamazione sulle piante e nei solchi interdigitali dei piedi
Trichophyton
(causata dal gen. ). Tipico di chi usa molto le scarpe da ginnastica.
Tinea unguium
, tipica infezione ungueale con accumuli subungueali di tessuto cheratinizzato (causata dai gen.
Trichophyton Epidermophyton
ed )
Tinea barbae
, colpisce prevalentemente i maschi adulti, in zone dove si svolge attività agricola. Le parti del corpo
Trichophyton)
più colpite sono le sedi della barba, dei capelli e dei baffi (causata dal gen.
Diagnosi: avviene tramite i terreni di coltura, ricchi di proteine e con rosso fenolo come indicatore di pH; i dermatofiti,
infatti, per deaminazione degli amminoacidi, alcalinizzano il terreno facendo virare l’indicatore dal giallo al rosso (a