INFEZIONI INTRAVASALI E CARDIACHE
Con infezioni intravasali intendiamo infezioni a carico del circolo ematico, e possono essere:
- BATTERIEMIE: ovvero presenza di batteri nel sangue (che generalmente è un ambiente asettico, ovvero privo di batteri). I batteri in circolo possono entrare a causa di infezioni (es. polmoniti), durante interventi chirurgici oppure a seguito dell'utilizzo di cateteri o dispositivi che entrano nelle vene. Distinguiamo 3 batteriemie:
- Transitorie: causate da batteri che restano in circolo per pochi minuti o qualche ora.
- Intermittenti: batteriemie transitorie in tempi ravvicinati.
- Persistenti: provocano febbre e brividi e restano in circolo per tanto tempo nel sangue.
- SEPSI: disfunzione d'organo che ne compromette il funzionamento, causata da un'eccessiva risposta immunitaria ad un'infezione. Ha un alto tasso di mortalità, e la diagnosi deve essere fatta tempestivamente per ridurre la mortalità ed iniziare la terapia. Sintomi: febbre o ipotermia,
con terapia farmacologica e riposo.-PERICARDITE: infiammazione del pericardio (membrana che avvolge il cuore).Sintomi: dolore toracico acuto, febbre, tosse secca, respiro corto, affaticamento.Terapia: farmaci antinfiammatori e riposo.-ENDOMIOPERICARDITE: infiammazione contemporanea di endocardio, miocardio e pericardio.Sintomi: febbre, dolore toracico, affaticamento, difficoltà respiratorie.Terapia: farmaci antinfiammatori e riposo.-MIOSITE: infiammazione dei muscoli del cuore.Sintomi: dolore toracico, affaticamento, difficoltà respiratorie.Terapia: farmaci antinfiammatori e riposo.
Edema,
elevata frequenza cardiaca,
rapida respirazione,
diminuzione della glicemia,
confusione,
pressione bassa.
Terapia:
antibiotici a largo spettro,
somministrazione di liquidi e
supporto per la disfunzione d'organo.
Con
infezioni cardiache intendiamo infezioni a carico del cuore:
-
ENDOCARDITE: stato infiammatorio dell'endocardio (ovvero il tessuto che riveste le cavità interne del cuore e le valvole cardiache).
Sintomi: febbre, anemia, sudorazione, brivido, anoressia, ingrossamento della milza, congiuntivite, leucocitosi.
Terapia: meglio chirurgica con sostituzione delle valvole.
-
MIOCARDITE: infiammazione del miocardio (muscolo del cuore) generata soprattutto da virus.
Sintomi: difficoltà nella respirazione, dolore toracico, aritmia (battito irregolare).
Possiamo avere diverse forme:
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Fulminante: improvvisa disfunzione cardiaca.
-
Simil-fulminante: dolore toracico.
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Artimica: aritmie gravi.
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Cronica: progressivo è lento scompenso cardiaco.
Generalmente si risolve con terapia farmacologica e riposo.
-
PERICARDITE: infiammazione del pericardio (membrana che avvolge il cuore).
Sintomi: dolore toracico acuto, febbre, tosse secca, respiro corto, affaticamento.
Terapia: farmaci antinfiammatori e riposo.
-
ENDOMIOPERICARDITE: infiammazione contemporanea di endocardio, miocardio e pericardio.
Sintomi: febbre, dolore toracico, affaticamento, difficoltà respiratorie.
Terapia: farmaci antinfiammatori e riposo.
-
MIOSITE: infiammazione dei muscoli del cuore.
Sintomi: dolore toracico, affaticamento, difficoltà respiratorie.
Terapia: farmaci antinfiammatori e riposo.
spontaneamente dopo 4/5 settimane.
PERICARDITE: infiammazione del pericardio (struttura di rivestimento e protezione del cuore) che genera dolore intenso in alcune posizioni o per inspirazioni profonde. Tra i due foglietti del pericardio è fisiologicamente presente una piccola quantità di liquido, ma in caso di infiammazione questa può aumentare ed è risolvibile con terapie mediche. Può essere causata da infarto, neoplasie, insufficienza renale, traumi toracici, etc.. Sintomi: febbre, difficoltà respiratorie, dolore toracico che si aggrava con movimenti del torace o tosse. Terapia: utilizzo di antiinfiammatori.
ZOONOSI ED INFEZIONI DA ARTROPODI: Sono infezioni che vengono trasmesse dall'uomo all'animale (che è il serbatoio naturale dell'infezione anche se spesso non è malato). L'infezione arriva all'uomo in maniera accidentale, ma non è possibile trasmissione uomo-uomo. Queste infezioni sono presenti solo
In alcune aree geografiche e dipendono dalle condizioni igienico-sanitarie ma anche dal ciclo di vita dell'animale che la trasmette. Le vie di ingresso sono:
- Cute: può essere infettata in 3 modi:
- per la presenza di alterazioni cutanee (es. un taglio).
- a causa di un morso da parte di un animale infetto che fanno arrivare il patogeno direttamente a livello sottocutaneo o in circolo.
- tramite introduzione del patogeno con punture di insetto.
Alcuni patogeni che infettano tramite la cute sono: Bartonella Bacilliformis, Spirillum minor, virus della rabbia, etc..
- Inalazione: ci si può infettare in 2 modi:
- tramite microrganismi presenti nella saliva di animali infetti.
- tramite microrganismi presenti nel suolo contaminato o in arcasse di animali infetti.
Poiché ci si infetta per via inalatoria la prima manifestazione clinica che abbiamo è la polmonite.
Alcuni patogeni che infettano per inalazione sono: Bacillus Anthracis, Histoplasma capsulatum, virus dell'ebola.
etc..-Ingestione: tramite l'infezione di cibo o acqua contaminati da patogeni. Alcuni patogeni che infettano per ingestione sono: Salmonella, Giardia Lamblia, Toxoplasma Gondii. Vediamo nel dettaglio i patogeni che generano queste infezioni:
-
BRUCELLE: GRAM-, coccobacillo, acapsulato, asporigeno ed aerobio facoltativo. 4 delle specie esistenti che infettano gli animali sono patogene per l'uomo:
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B.Melitensis: causa l'aborto nei caprini.
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B.Abortus: causa l'aborto nei bovini ed è la specie più diffusa nel mondo.
-
B.Suis: causa l'aborto nei suini e nei roditori.
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B.Canis: causa l'aborto nei cani femmina ed infezione nell'apparato genitale dei cani maschi. Queste specie si differenziano per la diversa concentrazione di antigeni di membrana M ed A. Provoca BRUCELLOSI ed è una malattia infettiva che decorre lentamente dopo un incubazione che va da 1 a 6 settimane. Sintomi: febbre, mal di testa, depressione, milza ingrossata, parziale perdita di
funzionalità del fegato e dolori muscolari. Nel 20/60% dei casi si possono avere complicanze come artriti o osteomieliti, ma anche complicanze gastrointestinali con coinvolgimento genito-urinario. L'uomo viene a contatto con questo microrganismo tramite l'ingestione di latte non pastorizzato o contatto diretto con l'animale infetto. Una volta entrati i batteri tramite il sangue arrivano alla milza, fegato, linfonodi e midollo osseo dove si moltiplicano all'interno delle cellule macrofagiche.
Terapia: dura per circa 6 settimane con un antibatterico.
LEPTOSPIRA: GRAM- a forma di spirale ed aerobio obbligato. Per la sopravvivenza necessitano di acqua/umidità e pH neutro. Alcune specie sono patogene (es. Leptospira Biflexa) mentre altre sono saprofite (si nutrono di materia organica in decomposizione, es. Leptospira Interrogans). Serbatoio di questo patogeno sono roditori, cani, animali selvatici e da fattoria. L'uomo è un ospite accidentale.
- microrganismo penetra nella pelle attraverso l'epidermide oppure attraverso ingestione di acqua/cibo contaminati da animali infetti o per contatto diretto con l'animale.
- Provoca la LEPTOSPIROSI con sintomi come febbre, mal di testa, emorragia dai polmoni, che se accompagnata da ittero ed insufficienza renale diventa "Malattia di Weil". Le forme non complicate non hanno bisogno di ricovero ospedaliero, basta solamente il trattamento con antibiotico per via endovenosa, che deve essere tempestiva, nei primi giorni di malattia per assicurarsi il funzionamento.
- Vediamo adesso alcune patologie ottenute per zoonosi od artropodi:
- PSITTACOSI: malattia infettiva causata da Chlamydophila Psittaci, che viene trasmessa dagli uccelli (soprattutto pappagalli e piccioni) all'uomo, ma anche da animali come cani, gatti e pecore. La trasmissione da uomo a uomo è molto rara ma possibile. Se viene coinvolto in primis il polmone, il periodo di incubazione dura 1/3 giorni, oppure
- Salmonellosi: 1/32 settimane se si habatteriemia con coinvolgimento della milza e del fegato. L'infezione viene trasmessa inalando le Clamidie presenti nelle feci essiccate, nelle secrezioni nasali e nelle povere provenienti dal piumaggio degli uccelli (es. durante la pulizia della gabbia, visite allo zoo, o nei negozi di animali). Sintomi: febbre, anoressia, difficoltà respiratorie, diarrea, mal di testa, dolore muscolare e tosse, ma può complicarsi e provocare endocardite o avere un coinvolgimento neurologico. Terapia: antibiotica. Se non trattata può condurre alla morte del 20% dei pazienti.
- Rabbia: malattia virale che causa infiammazione del cervello nell'uomo e in altri animali a sangue caldo (cani, pipistrelli, lupi, ecc.). Il virus della rabbia appartiene alla famiglia degli Lyssavirus (RNA a forma di proiettile). Sintomi: febbre, prurito nel sito di esposizione, paralisi, insonnia, allucinazioni e delirio. Segni: movimenti violenti, emozioni incontrollate,
prodromica: dopo il morso si possono avere sintomi aspecifici come febbre, mal di testa, dolori muscolari ed un sintomo specifico ovvero parestesia (alterazione della sensibilità) nella regione del morso.
-Fase di latenza: detta anche "rabbia furiosa" che provoca nell'80% spasmi della laringe (che non si verifica negli animali ma solo nell'uomo) nel momento in cui andiamo ad idratare il paziente; mentre nel 20% provoca paralisi.
-Fase paralitica: in questa fase si ha una paralisi progressiva che coinvolge diverse parti del corpo, fino ad arrivare alla paralisi respiratoria e alla morte.
La rabbia è una malattia virale che colpisce il sistema nervoso centrale e si trasmette principalmente attraverso il morso di un animale infetto, come cani, gatti, volpi e pipistrelli. È una malattia molto grave e letale, ma può essere prevenuta attraverso la vaccinazione.
terminale: il virus ha colonizzato il
SNC e si riscontrano sintomi neurologici che provocano nell'80% dei casi sintomi come aggressività, irascibilità, allucinazioni, aumento della salivazione etc.. mentre nel 20% dei casi provoca paralisi. Il periodo che va dal momento in cui la malattia viene contratta alla manifestazione dei sintomi può variare da 1 a 3 mesi, per arrivare anche ad un anno, e questo tempo varia a seconda della distanza che il virus deve percorrere per arrivare al SNC; inoltre, la malattia viene diagnosticata solo nel momento in cui iniziano i sintomi. Una volta che il virus penetra localmente si replica, raggiunge poi il SN, e dopo aver infettato il cervello migra verso le ghiandole salivari per essere trasmesso ad un altro ospite. Si trasmette tramite morso (poiché gli animali infetti tendono ad avere a volte un atteggiamento aggressivo, e tendono ad attaccare senza essere provocati) o graffio di un animale infetto sull'uomo, mapuò essere trasmessa anche attraverso la saliva infetta di un animale. La trasmissione da uomo a uomo è molto rara, ma sono stati segnalati alcuni casi a seguito di trapianto di organi. Non esiste una terapia efficace una volta che i sintomi si sono manifestati. Dopo il morso, è importante lavare bene la ferita e disinfettarla. La terapia consiste nella somministrazione di immunoglobuline anti-rabbia. Grazie al vaccino, il rischio di contrarre la rabbia è ridotto.
Altre infezioni trasmesse da artropodi includono:
- MALARIA: una malattia parassitaria causata da protozoi del genere Plasmodium. Il ceppo più pericoloso, a causa del suo elevato tasso di mortalità, è il P. falciparum. I vettori di questa malattia sono le zanzare del genere Anopheles. La malaria è diffusa principalmente in Africa, Asia e America del Sud. Colpisce soprattutto bambini e donne in gravidanza. Può essere trasmessa attraverso la placenta o tramite trasfusioni di sangue o aghi infetti.
L'infezione naturale avviene solo con la puntura di zanzara. La forma infettante del plasmodio è lo sporozoite.