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SECONDA PARTE
ANALIZZATORI A QUADRUPOLO
Questo analizzatore agisce da «filtro» di massa utilizzando la combinazione di un
potenziale elettrostatico e di un potenziale derivante da una radio frequenza.
La proprietà degli analizzatori a quadrupolo di separare le masse si basa sulla stabilità
o instabilità intrinseca dello ione all’interno dello strumento.
L’analizzatore a quadrupolo consiste di quattro poli o barre cilindriche disposte
parallelamente e collegate elettricamente a due a due a un generatore di potenziale
elettrostatico e ad un generatore di radiofrequenza. Si ottengono due campi elettrici
ortogonali, uno generato dalla corrente continua (DC) mentre l’altro oscilla a una data
radiofrequenza (RF). Risulta un campo quadrupolare.
Si dice campo quadrupolare un campo elettrico la cui dipendenza lineare dalle
coordinate spaziali è:
Questo campo si instaura tra quattro elettrodi di sezione cilindrica quando si applica
un potenziale composto da una componente continua (dc) U e una componente a
radiofrequenza (ac-rf) V.
Gli ioni escono dalla sorgente spinti da un debole potenziale di accelerazione (5-15
volts) ed entrano nell’analizzatore lungo l’asse longitudinale. Qui subiscono l’azione
dei due campi combinati (campo quadrupolare) e assumono traiettorie complesse. Il
risultato è che per un certo valore del rapporto Potenziale
elettrostatico/radiofrequenza solo alcuni ioni aventi un certo rapporto m/z riescono a
passare oltre il quadrupolo e arrivare al rivelatore; tutti gli altri si scaricano sulle barre
metalliche.
Variando sia il potenziale elettrostatico che la radiofrequenza del quadrupolo è
possibile selezionare gli ioni nell’intervallo di massa. Il risultato è creare una frequenza
di risonanza per ogni valore di m/z e gli ioni che risuonano alla frequenza del
quadrupolo sono in grado di attraversarlo e essere rilevati.
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
La scansione viene effettuata con la variazione
sistematica della forza di questi campi e il
conseguente cambiamento del valore di m/z
trasmesso attraverso l’analizzatore.
In questo modo i vari ioni con diverso valore m/z
vengono fatti giungere al rivelatore uno dopo l’altro,
registrando così l’intero spettro di massa.
Range: 30 – 1000 m/z
Velocita di scansione: 1 sec
La sensibilità dello strumento a quadrupolo è maggiore di quello a settore
magnetico/elettrostatico. La risoluzione del quadrupolo è minore di quella del
magnetico/elettrostatico (1 amu mentre quella del magnetico è 0,001 amu) ed è
costante in tutto l’arco di masse. La velocità di scansione del quadrupolo è maggiore
di quella del magnetico.
ANALIZZATORI A TRAPPOLA IONICA
È simile al quadrupolo ma non agisce da filtro. È costituita da un elettrodo anulare al
centro e da due coperchi sopra di esso. Usa campi generati da radiofrequenza (RF) e
da corrente continua (DC).
La trappola ionica si può immaginare come derivata dalla rotazione lungo l’asse z del
quadrupolo: la coppia di elettrodi A formerà un iperboloide continuo mentre gli
elettrodi B formeranno due iperboloidi separati, a tappo. La trappola ionica è un
sistema a tre elettrodi.
È costituita da un elettrodo centrale ad anello di sezione toroidale e da una coppia
d’elettrodi a calotta. All’elettrodo ad anello è applicato un potenziale variabile a
radiofrequenza mentre gli elettrodi a calotta sono collegati a terra.
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
Applicando all’elettrodo anulare un voltaggio RF di appropriata grandezza e frequenza
sono intrappolati ioni che coprono un vasto intervallo di massa. Gli ioni orbitano
all’interno della trappola finché non sono espulsi a causa della variazione del voltaggio
elettrico.
Quando si vuole registrare uno spettro di massa viene aumentata l’ampiezza del
voltaggio. Si ha come conseguenza che gli ioni a m/z sempre più elevato diventano
instabili (il loro moto all’interno della camera aumenta in ampiezza e li porta oltre i
confini fisici del sistema). A questo punto sono espulsi dalla trappola in una sequenza
di massa attraverso dei fori presenti sull’elettrodo terminale.
Lo spettro viene prodotto aumentando l’ampiezza del voltaggio; ioni con m/z sempre
più elevati diventano instabili e vengono espulsi dal sistema in una sequenza di massa
attraverso un foro applicato all’ elettrodo terminale, verso il rivelatore. Lo spettro di
massa dell’analita, in un selezionato range, è ottenuto dal cambiamento sequenziale
di frequenze, emettendo un solo rapporto m/z in un certo tempo.
Trattiene gli ioni al suo interno: applicando all’elettrodo anulare un voltaggio RF di
appropriata grandezza e frequenza sono intrappolati ioni che coprono un vasto
intervallo di massa. Variando il potenziale è quindi possibile far giungere al rivelatore
gli ioni con il rapporto m/z voluto.
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
In alternativa, i potenziali possono essere scelti in modo tale che solo ioni con un m/z
selezionato seguano una traiettoria stabile, rimanendo intrappolati, mentre altri con
differenti valori di m/z assumano traiettorie instabili e siano quindi espulsi dalla
trappola. Sullo ione intrappolato si possono eseguire ulteriori esperimenti.
Range: 30 – 2000 m/z.
Velocita di scansione: 1 sec.
Risoluzione unitaria (Dm=1).
C’è la possibilità di ridurre notevolmente il rumore di fondo. Lo ione d’interesse viene
trattenuto all’interno della trappola e ulteriormente frammentato, mediante un gas
respingente. Questo permette di eseguire analisi MS/MS. La funzionalità
dell’analizzatore a trappola ionica si basa sul parametro tempo, a differenza del
quadrupolo il cui lavoro di separazione avviene in base allo spazio.
ANALIZZATORI A RISONANZA CICLOTRONICA
Uno ione posto in un campo magnetico B è
sottoposto ad una forza che lo costringe ad una
traiettoria circolare. La frequenza di rotazione dello
ione su questa orbita è detta «frequenza ciclotronica
naturale» e dipende dal campo magnetico B e dal
rapporto m/z dello ione.
Se si sottopone lo ione al campo elettrico di una
radiofrequenza (rf), quando la rf è uguale alla
frequenza ciclotronica naturale, avverrà un
fenomeno di risonanza: lo ione assorbirà energia dal
campo rf e si muoverà in un percorso a spirale
(moto orbitale coerente).
Gli ioni in moto orbitale emettono un debole segnale (immagine) che viene raccolto
dalla piastra di rivelazione. La frequenza del segnale misurato alla piastra di
rivelazione è uguale alla frequenza orbitale dello ione e all’inverso del suo rapporto
m/z.
Il segnale totale, trasformato dal dominio del tempo al dominio delle frequenze dalla
trasformata di Fourier, genera lo spettro di massa. Se il vuoto è molto spinto, il moto
orbitale degli ioni può essere mantenuto per tempi relativamente lunghi e la frequenza
misurata numerose volte per una accuratezza molto elevata.
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
Gli strumenti FT-ICR sono in grado di produrre spettri di massa ad alta risoluzione e
alta sensibilità. Elevato costo strumentale e elevate spese di gestione del criomagnete
(richiede come fluidi criogenici azoto e elio liquidi).
ANALIZZATORI A TRASFORMATA DI FOURIER ORBITRAP
Nel 2005 è stato lanciato lo spettrometro di massa a trasformata di Fourier Orbitrap.
L’Orbitrap utilizza un campo elettrostatico per intrappolare gli ioni obbligandoli a
gravitare intorno a un elettrodo perno. Le oscillazioni degli ioni sono rilevate come
corrente immaginaria che può essere convertita in un valore di massa molto accurato
(risoluzione fino alla quinta decimale). Gli ioni iniettati nella trappola gravitano
intorno al perno centrale per attrazione
elettrostatica.
Gli ioni oscillano avanti e indietro con una
frequenza che è funzione della loro massa.
Le oscillazioni degli ioni sono rilevate come
corrente immaginaria e l’informazione è
convertita in massa attraverso la
trasformata di Fourier.
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
RIVELATORE Ogni ione generato nella sorgente e
separato dall’analizzatore arriva al
rivelatore per essere «contato».
Al rilevatore, per ogni ione, un
elettromoltiplicatore induce una cascata
di elettroni: una serie di dinodi moltiplica
il numero di elettroni (di un fattore 105)
prima che questi raggiungono l’anodo
dove si misura la corrente.
Ogni ione generato nella sorgente e separato dall’analizzatore arriva al rivelatore per
essere «contato».
Al rilevatore, per ogni ione, un elettromoltiplicatore induce una cascata di elettroni:
una serie di dinodi moltiplica il numero di elettroni (di un fattore 105) prima che questi
raggiungono l’anodo dove si misura la corrente. L’intensità della corrente generata è
proporzionale al numero di ioni (per ogni valore m/z). Si registra lo spettro di massa
normalizzato a 100.
SPETTROMATRIA DI MASSA
Calibrazione
Gli spettrometri di massa necessitano di calibrazione. Si usano standard con massa
esatta e nota per riconoscere l’esatto valore del campo a cui corrisponde un dato
valore di massa. Nei sistemi a E.I. i più comuni standard di calibrazione sono:
Perfluorokerosene (PFK);
Perfluorotributilammina (PFTBA);
(Standard fluorurati hanno massa nominale prossima a19 uma).
La PFTBA (Perfluorotributilammina) genera ioni abbondanti con massa inferire a 219
m/z e segnali deboli sopra questo valore. La calibrazione viene eseguita su 5 ioni a m/z
69,131,219,264, 502 in condizioni di E.I. Si cerca un compromesso tra risoluzione e
sensibilità. Si visualizzano gli ioni in profilo, oltre che nella visualizzazione classica con
il baricentro dei picchi in istogramma.
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
Risoluzione
Esprime la capacità dell’analizzatore di distinguere due ioni di differente valore m/z.
Viene calcolata identificando la più piccola differenza di massa D m tra due picchi tra
di loro risolti.
Risoluzione= ∆m
Potere risolvente= m/∆m
Maggiore è il potere risolvente di uno spettrometro di massa, migliore è la sua
capacità di separare due picchi aventi masse simili.
Range di massa: indica il limite inferiore e superiore di m/z che può essere misurato
dall’analizzatore.
Velocità di scansione: esprime la velocità con la quale l’analizzatore compie la
scansione (secondo o millisecondo).
METODOLOGIE AVANZATE IN ANALISI CHIMICA-TECONOLOGICA
SPETTRO DI MASSA
Lo s