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ATTENZIONE INTEGRAZIONE E INCLUSIONE NON SONO SINONIMI!

Con il termine "integrazione scolastica" si intendono tutte quelle attività che prevedono un affiancamento professionale mirato per allievi con disabilità, così come l'adozione di strumenti e tecnologie che permettano a bambini e ragazzi di imparare, comunicare e socializzare nel miglior modo possibile.

Con il termine "inclusione", si intendono esclusivamente le attività che incoraggiano la socializzazione e l'apprendimento, senza tuttavia prevedere strumenti, strategie o piani mirati alla formazione.

P a g . 16 | 69 "qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento* per l'OMS permanente o transitoria in ambito educativo o di apprendimento, dovuta all'interazione tra vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata" la L. 517/77 riguardò inizialmente solo la scuola materna,

elementare e media. Con la Sentenza n. 215/87 della Corte Costituzionale, si dichiarò il diritto pieno e incondizionato di tutti gli alunni con disabilità alla frequenza nelle scuole di ogni ordine e grado.

Tendenzialmente oggi le classi ridotte non possono superare i 25 alunni. Il Consiglio di classe, attraverso il Dirigente scolastico, può adottare forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap con la prestazione di insegnanti specializzati.

Legge 30 marzo 1971, n. 118 Scuola elementare: la scuola dell'obbligo deve attuare forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap con la prestazione di insegnanti specializzati.

Legge 4 agosto 1977, n. 517 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica, salvi i casi in cui i soggetti siano insegnanti specializzati."

di scuola materna, affetti da gravi deficienze Scuola media: sono previste nelle classi comuni delle intellettive o da menomazioni forme di integrazione e di istituzioni scolastiche di ogni fisiche di tale gravità da sostegno a favore degli alunni ordine e grado e nelle istituzioni impedire o rendere molto portatori di handicap. universitarie. difficoltoso l'apprendimento o Le classi che accolgono alunni L'integrazione scolastica ha l'inserimento nelle predette portatori di handicap sono come obiettivo lo sviluppo delle classi normali." costituite con un massimo di 20 potenzialità della persona alunni ("classe ridotta"). handicappata Le classi differenziali sono nell'apprendimento, nella abolite. comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione." Scolastico, può richiedere al Direttore Scolastico Regionale, la formazione di classi con un numero non superiore a 20 alunni a condizione che dal progetto di integrazione risultino

raggruppa le informazioni relative all'alunno con disabilità, come previsto dalla Legge 104/92. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è un documento che descrive in modo chiaro gli obiettivi, i metodi e i criteri di valutazione degli interventi educativi e didattici personalizzati destinati all'alunno. Viene redatto congiuntamente dalla scuola e dai Servizi Psico-Sociosanitari, con la collaborazione della Famiglia. Inoltre, viene redatto anche un Profilo Dinamico Funzionale (PDF), che indica il periodo di inserimento scolastico dell'alunno (circa 2 mesi dall'inizio dell'attività didattica).dovrà contenere lo sviluppo il prevedibile livello di sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio che l'alunno dimostra di avere in termini, desunto dall'esame dei seguenti parametri: - Cognitivo - Affettivo-relazionale - Linguistico - Sensoriale - Motorio-prassico - Neuropsicologico - Autonomia - Apprendimento È redatto da una equipe formata dal referente dell'Unità Multidisciplinare, dalla famiglia, dai docenti curriculari e di sostegno, da eventuali specialisti ed educatori. Inoltre, vengono considerati anche: 2. disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, etc) secondo la L. 53/2003 e L. §170/2010; 3. disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici e culturali secondo la L. 53/2003. Le tipologie 2 e 3 non prevedono la presenza del docente di sostegno e della classe ridotta. Il Gruppo di lavoro e di studio d'Istituto (GLHI) è formato dal Consiglio di classe.e• dai genitori si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. Il docente di sostegno è contitolare dell'azione didattica come docente• specializzato che viene assegnato alla classe per l'integrazione dell'alunno con disabilità e NON al singolo alunno con disabilità. Il docente di sostegno è richiesto dal Dirigente Scolastico sulla base della• diagnosi funzionale e sulla base del PEI. Nel caso la situazione dell'alunno lo richieda il DS è tenuto a richiedere ulteriori ore in deroga. Nel caso in cui la situazione dell'alunno lo richieda, oltre agli insegnanti• curricolari e di sostegno, sono previste altre figure come gli assistenti ad personam. Nota prot. 4 agosto 2009 n. 4274 – "Linee guida per l'integrazione scolastica• degli alunni con disabilità da parte del MIUR". La definizione di integrazione o inclusione degli alunni con disabilità prevede che essifacciano esperienze e apprendano insieme agli altri, condividendo obiettivi e strategie, e non soltanto stando accanto agli altri. Per non disattendere questo obiettivo è necessario che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari insieme all'insegnante di sostegno. Il ragazzo con disabilità deve sentirsi al centro, come tutti gli altri, ma non rigidamente privilegiato nell'attenzione! L'inclusione del ragazzo con disabilità deve essere vista sin dall'inizio come vantaggio educativo per tutti i ragazzi e ragazze della classe, un fattore di amplificazione delle loro capacità di mettersi in relazione. Come integrare e includere questi ragazzi? Aiutare il compagno a predisporre il materiale, aiutarlo a scrivere i compiti sul diario, accompagnarlo in piccoli spostamenti o ad assolvere piccole consegne (andare a fare fotocopie, ecc.), svolgere momenti di attività in

laboratorio

  • fare in modo che l'intervallo sia sempre fatto con i compagni di classe,
  • gli spostamenti della classe vanno sempre effettuati includendo l'alunno con
  • disabilità e vanno particolarmente curati, (l'insegnante di sost. deve ritirarsi il più possibile lasciando il ragazzo con i compagni),etc etc
  • Difficoltà

L'ultimo report sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità pubblicato dall'ISTAT mostra che:

  • gli alunni con disabilità che frequentano le scuole sono ancora in crescita;
  • al 59% di loro ancora non viene garantita una continuità didattica;
  • il 66% non partecipa alle gite con pernottamento;
  • c'è discontinuità del rapporto tra alunno e insegnante di sostegno, a causa dei troppo cambi di insegnante che avvengono durante il ciclo scolastico;

P a g . 18 | 69Metod. Profe. SCUOLA – Massetti

Vista dell'implementazione delle tecnologie informatiche, c'è una forte presenza di barriere architettoniche nelle scuole italiane.

  • STRANIERI, INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE SCOLASTICA

Il diritto d'accesso a scuola dei minori stranieri è tutelato da:

  • legge 6 marzo 1998 n. 40
  • D. Lgs. del 25 luglio 1998

I minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all'obbligo scolastico; ad essi si applicano tutte le disposizioni vigenti in materia di diritto all'istruzione, di accesso ai servizi educativi, di partecipazione alla vita della comunità scolastica.

L'effettività del diritto allo studio è garantita dallo Stato, dalle Regioni o dagli enti locali anche mediante l'attivazione di appositi corsi e iniziative per l'apprendimento della lingua italiana.

La comunità scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come un valore da porre a fondamento del rispetto reciproco, dello

Scambio tra le culture e della tolleranza; a tal fine promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza, alla tutela della cultura e della lingua d'origine, e alla realizzazione di attività interculturali comuni.

DPR 394/99: "I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico (l'iscrizione alle classi della scuola dell'obbligo va accolta in qualsiasi momento dell'anno, in coincidenza con il loro arrivo sul suolo nazionale, vanno accolti anche se sprovvisti di permesso di soggiorno o privi di documentazione) vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l'iscrizione a una classe diversa."

Per l'iscrizione ad una classe diversa, è necessario tener conto:

  • dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno,
  • che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a

quella corrispondente all'età anagrafica dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione

dell'alunno;

del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;

del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno.

Accoglienza e integrazione alunni stranieri

Nota prot. 19 febbraio 2014, n. 4233 - "Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri"

gli alunni straniti attraversano 3 fasi:

  • L'apprendimento iniziale dell'italiano per comunicare:
  • Intervento intensivo e con orario a scalare (più denso nei primi 2/3 mesi)
  • sviluppo della capacità di ascolto e comprensione dei messaggi orali,
  • acquisizione del less
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
69 pagine
SSD Scienze mediche MED/50 Scienze tecniche mediche applicate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ari.prof99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della professione di assistente sanitario per la promozione della salute per la scuola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Massetti Damiano.