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Il tempo di trattamento (o tempo di processo) tp, corrisponde
all’intervallo di tempo nel quale, all’interno dell’autoclave, la temperatura resta
costante e pari a quella massima TM. Per calcolarlo andiamo prima a calcolate
tb (tempo di fine riscaldamento) cioè il tempo in corrispondenza del quale, nel
punto freddo del prodotto, si ha la fine del riscaldamento e quindi l’inizio della
fase di raffreddamento. Tra tp e tb esiste la seguente relazione:
=t +0.
t 42⋅t
B p cut
dove tcut, ovvero il come-up-time, è il tempo necessario affinché
nell’autoclave si raggiunga la temperatura massima TM. Il tempo tb è più alto
del tempo tp del 42% (o 0,42) rispetto al tcut.
Il metodo matematico parte proprio dal fatto che durante il trattamento
termico in autoclave la temperatura del punto freddo del prodotto ha un
andamento diverso rispetto alla temperatura nell’autoclave. Il modello
matematico che descrive la storia termica del punto freddo (cioè l’equazione di
Ball) in particolare nelle fasi di riscaldamento e raffreddamento è:
log (TM – T) = - t/fh + log [jh (TM – Ti)]
Secondo questo modello, la temperatura del punto freddo dipende da una serie
di fattori che sono:
TM è la temperatura del vapore (fluido caldo, che corrisponde anche alla
temperatura dell’autoclave) se stiamo considerando la fase di
riscaldamento o la temperatura dell’acqua fredda (fluido freddo, che
corrisponde anche alla temperarura dell’autoclave) se stiamo
considerando la fase di raffreddamento;
Ti è la temperatura iniziale del punto freddo se stiamo considerando la
fase di riscaldamento o la temperatura del punto freddo all’inizio della
fase di raffreddamento, ovvero la temperatura massima raggiunta dal
punto freddo, se stiamo considerando la fase di raffreddamento;
T è la temperatura del punto freddo al tempo t;
t è il tempo;
fh è la costante di velocità di riscaldamento se stiamo considerando la
fase di riscaldamento o la constante di velocità di raffreddamento se
stiamo considerando la fase di raffreddamento. Questa costante tiene
conto della velocità di riscaldamento o raffreddamento del punto freddo.
Ha le dimensioni di un tempo.
jh è il fattore di ritardo per il riscaldamento se stiamo considerando la
fase di riscaldamento o il fattore di ritardo per il raffreddamento se
stiamo considerando la fase di raffreddamento. Esso tiene conto di come
il prodotto si riscalda o raffredda in ritardo rispetto a ciò che c’è
all’esterno. E’ adimensionale.
Per il riscaldamento e il raffreddamento i valori assunti da fh e jh sono diversi.
Spesso fh e jh si usano per la fase di riscaldamento e fc e jc si usano per la
fase di raffreddamento, talvolta per la fase di raffreddamento si utilizza TW al
posto di TM.
Consideriamo solo la fase di riscaldamento: Questa equazione di Ball può
essere utilizzata per qualsiasi tempo t; andiamo quindi a riscriverla per il tempo
tb. Anche la temperatura generica T corrispondente al tempo generico t va
sostituita con la temperatura del punto freddo al tempo tb cioè Tb. La
differenza tra TM e Tb l’abbiamo chiamata g. Riscriviamo l’eq:
Per stimare jh e fh dobbiamo passare attraverso la costruzione di un grafico (si
usa excel o un carta millimetrata con asse logaritmico) e questo grafico lo
costruiamo se conosciamo la curva di penetrazione del calore che corrisponde
alla storia termica del punto freddo del prodotto confezionato sottoposto al
trattamento termico in autoclave. Costruiamo un grafico con due assi y;
riportiamo sull’asse delle x il tempo t del trattamento termico, sull’asse delle
y1 (a sinistra) la temperatura del punto freddo T e sull’asse y2 (a destra) la
differenza tra la temperatura del fluido caldo e la temperatura del punto freddo
(TM-T), questo secondo asse deve essere logaritmico e deve essere ruotato di
180° rispetto all’asse x, cioè deve essere orientato dai valori più alti ai valori
più bassi, in questo modo sia T che TM-T sono crescenti e la curva ha
andamento crescente (al contrario la curva avrebbe un andamento
decrescente perché TM-T nel corso del trattamento si va a ridurre poiché, in
autoclave abbiamo sempre la temperatura TM mentre il prodotto si sta via via
riscaldando e quindi ha valori di T che aumentano gradualmente).
NB: es: preso un tempo t = 16 min, TM, che è la temperatura del mezzo caldo
o anche la temperatura dell’autoclave ed è 120°C, la vado a sottrarre alla T del
punto freddo a quel tempo t letta sull’asse y1, in questo T = 80°C, e ottengo il
corrispondente punto sull’asse y2 allo stesso tempo t che equivale in questo
caso a 40°C e rappresenta la differenza tra la temperatura del fluido caldo (o
dell’autoclave) e la temperatura del punto freddo del prodotto al tempo t (TM-
T).
Come otteniamo TA dal grafico? La curva è crescente ma ha un primo tratto
non lineare e un secondo tratto lineare. Per leggere TA (detta anche Tpi)
dobbiamo andare a tracciare sul tratto lineare la tangente alla curva, questa
tangente (che ovviamente sul tratto lineare coincide con la curva stessa) la
dobbiamo prolungare fino a farla incontrare con l’asse y1. Il valore di
temperatura corrispondente all’intersezione della tangente con l’asse y1 è la
TA. La temperatura pseudo-iniziale è la temperatura nel punto freddo all’inizio
del trattamento nel caso in cui la curva fosse sempre lineare in tutto il range di
tempo considerato. Calcolata TA è possibile calcolare jh dalla formula
precedente.