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METODI E TECNICHE DELL'INTERVISTA

Introduzione

La ricerca con intervista e la ricerca con questionario sono due metodi distinti per raccogliere informazioni e dati dai

partecipanti, ciascuno con vantaggi e svantaggi specifici. Le differenze principali riguardano la struttura, la flessibilità,

il tipo di dati raccolti e l’approccio analitico. Vediamo in dettaglio le differenze.

1. Struttura e flessibilità

• Intervista: La ricerca con intervista, soprattutto quella semi-strutturata o non strutturata, è

caratterizzata da un alto grado di flessibilità. Le domande possono essere modificate in base alle risposte del

partecipante, permettendo al ricercatore di esplorare in profondità temi che emergono spontaneamente. Le interviste

possono anche essere adattate durante la conversazione per ottenere una maggiore chiarezza o approfondire specifiche

aree di interesse. Questo approccio è particolarmente utile quando si vuole ottenere una comprensione qualitativa e

dettagliata delle opinioni, dei pensieri o delle esperienze personali dei partecipanti.

• Questionario: Un questionario è generalmente uno strumento rigido e strutturato. Le domande sono

predefinite e vengono poste nello stesso ordine a tutti i partecipanti, senza possibilità di cambiamenti o adattamenti

durante la compilazione. Questo tipo di approccio standardizzato consente di raccogliere dati in modo uniforme e

comparabile tra i partecipanti, ma limita la possibilità di esplorare risposte in modo approfondito. È più adatto per

raccogliere dati quantitativi o misurabili, piuttosto che informazioni dettagliate o narrative.

2. Tipo di dati raccolti

• Intervista: Le interviste raccolgono principalmente dati qualitativi, come opinioni, esperienze,

interpretazioni personali e narrazioni. L’obiettivo è ottenere una comprensione approfondita di argomenti complessi

o esplorare fenomeni che non sono ancora ben compresi. Le risposte sono generalmente discorsive e ricche di dettagli,

ma difficili da quantificare.

• Questionario: I questionari sono ideali per raccogliere dati quantitativi, anche se possono includere

alcune domande aperte per raccogliere risposte qualitative. Le domande chiuse, come le scale di valutazione (es.

Likert), opzioni multiple o domande a risposta binaria (sì/no), consentono di misurare opinioni, comportamenti o

atteggiamenti in modo standardizzato. La natura del questionario facilita l’analisi statistica, poiché le risposte

possono essere facilmente codificate e aggregate.

3. Tempo e risorse

• Intervista: Condurre interviste richiede più tempo e risorse, sia per la fase di raccolta dati (poiché le

interviste possono durare da 30 minuti a diverse ore) sia per l’analisi, che può essere complessa e lunga, specialmente

se si devono trascrivere le risposte. Il rapporto uno a uno tra intervistatore e intervistato rende il processo più intensivo

rispetto ai questionari.

• Questionario: I questionari richiedono generalmente meno tempo, sia per la distribuzione che per la

raccolta dei dati. I partecipanti possono compilare i questionari autonomamente, senza la necessità della presenza di

un ricercatore. Anche l’analisi dei dati è solitamente più veloce e semplice, poiché le risposte possono essere

aggregate automaticamente se il questionario è digitale.

4. Interazione con i partecipanti

• Intervista: L’interazione tra il ricercatore e l’intervistato è diretta e attiva. Il ricercatore può porre

domande di chiarimento, esplorare in profondità risposte interessanti o modificare la sequenza delle domande a

seconda del flusso della conversazione. Questa interazione crea un ambiente in cui i partecipanti possono esprimere

pensieri più complessi e approfonditi.

• Questionario: Nei questionari, l’interazione tra il ricercatore e il partecipante è generalmente minima

o inesistente. I partecipanti rispondono alle domande in modo indipendente e autonomo, senza la possibilità di chiarire

dubbi immediati o ricevere ulteriori spiegazioni. Questo può comportare risposte incomplete o poco accurate se una

domanda non è compresa appieno.

5. Numero di partecipanti e generalizzabilità

• Intervista: A causa del tempo e delle risorse necessarie, il numero di partecipanti in una ricerca con

intervista è solitamente più ridotto rispetto a una ricerca con questionario. Le interviste offrono un’analisi più

profonda e dettagliata dei partecipanti, ma questo può limitare la generalizzabilità dei risultati a un gruppo più

ampio. • Questionario: I questionari possono essere distribuiti a un numero molto più grande di partecipanti in

modo rapido ed efficiente, permettendo di raccogliere un grande campione. Questo rende i risultati più generalizzabili,

soprattutto se il campione è rappresentativo della popolazione di interesse.

6. Contesto e aderenza alle risposte

• Intervista: Durante un’intervista, il ricercatore può esplorare il contesto dietro le risposte del

partecipante, capendo meglio le motivazioni, i sentimenti e le circostanze che influenzano il loro punto di vista. Le

risposte possono essere più sfumate e collegate a una narrazione personale.

• Questionario: I questionari, con le loro risposte chiuse o predefinite, rischiano di non catturare la

complessità del contesto in cui si inseriscono le opinioni dei partecipanti. Questo approccio può risultare troppo

limitante, specialmente se i partecipanti non trovano opzioni che riflettano accuratamente le loro esperienze o pensieri.

7. Analisi dei dati

• Intervista: L’analisi dei dati delle interviste è più complessa e richiede metodi qualitativi, come la

codifica tematica o l’analisi narrativa. L’interpretazione delle risposte richiede una comprensione contestuale e spesso

richiede di ascoltare più volte le registrazioni per captare dettagli sottili o non verbali.

• Questionario: I dati dei questionari, essendo generalmente quantitativi, possono essere analizzati

utilizzando strumenti statistici. L’analisi è più rapida e può essere automatizzata, soprattutto se il questionario è

strutturato con domande chiuse e viene compilato digitalmente.

8. Applicazioni

• Intervista: Le interviste sono più adatte a ricerche esplorative o quando si desidera approfondire un

tema complesso. Vengono utilizzate spesso in studi qualitativi, come le ricerche etnografiche, o per raccogliere

testimonianze personali in ambito sociale, medico o psicologico.

• Questionario: I questionari sono usati quando si vuole raccogliere dati su larga scala o condurre studi

quantitativi, come sondaggi di opinione, indagini di mercato, o ricerche accademiche in cui è necessario misurare e

confrontare opinioni, comportamenti o atteggiamenti tra diversi gruppi di persone.

La scelta tra intervista e questionario dipende dagli obiettivi della ricerca e dal tipo di informazioni che si desidera

raccogliere.

L’intervista qualitativa è un po’ come fare il pane: spesso siamo capaci di avere la lista degli ingredienti ma il risultato

non è quello che speravamo. Più lo si fa più si diventa capaci: questo ha a che fare con la relazione che si crea con le

persone. Quando abbiamo bisogno di informazioni ci basta solamente andare a chiederle: è un processo molto

naturale, il che non è sempre facile da gestire. La naturalezza di una conversazione va moderata all’obiettivo

dell’intervista.

Un’intervista qualitativa è una forma di informazione professionale che segue regole e impegna specifiche tecniche.

La creazione dello strumento dell’intervista richiede:

a. Lo sviluppo di un razionale, e cioè un’indicazione dei contenuti, l'articolazione delle unità tematiche, la lista

delle informazioni attese dalla ricerca; fa riferimento ai contenuti dell’indagine (obiettivi conoscitivi).

a. La definizione di una guida, e cioè lo sviluppo di una procedura, un’interrogazione.

Costruisco dunque un indice e identifico le informazioni necessarie e sufficienti a coprire le finalità dell’indagine.

Definisco poi una guida/traccia per la conduzione dell’intervista facendo riferimento ai modi con cui proporre

l’intervista (la consegna), e ai modi con cui condurre l’intervista (domande/interventi).

Dopo aver deciso l'argomento specificare i temi o le aree che si potrebbero approfondire (quello che è stato definito

precedentemente razionale). Dispongo le aree nella sequenza più appropriata...

 ...da temi più impersonali a più personali (collocando i temi delicati o intrusivi più avanti nell'intervista per

consentire all'intervistato di sentirsi a proprio agio -ad esempio, un'intervista sulle preferenze politiche

potrebbe partire da domande sui vari partiti, per affrontare poi gli atteggiamenti verso la politica e, infine, le

preferenze politiche-)

 ...da temi generali a temi particolari (tecnica a imbuto - funneling)

 ...mantenendo un filo logico/fluido/naturale (passaggi da un argomento ad un altro non repentini, tuttavia

possibili accompagnando l'intervistato - "ora vorrei passare ad altro")

Pensare alle domande appropriate in relazione a ciascuna area e disporle in ordine seguendo le indicazioni

date al punto precedente.

Pensare ai possibili interventi di approfondimento delle risposte fornite, nel caso in cui le domande risultino troppo

generali o complesse per un particolare intervistato. Tale eventualità va prevista preparando domande di chiarimento e

approfondimento. Si inizia con le domande più generali, nella speranza che siano sufficienti a far parlare l'intervistato.

In caso di difficoltà, si procede con gli approfondimenti. Le domande specifiche vanno poste nei casi più difficili,

dove l'intervistato esita.

Alcune regole base per una corretta operazionalizzazione della domanda:

 Porre una domanda per volta

 Formulare le domande in maniera chiara e senza ambiguità

 Evitare termini "complessi" e "tecnici" (se intervista rivolta a non esperti dell'area indagata)

 Evitare termini o frasi che indicano una valutazione o connotazione da parte dell'intervistatore

 Domande dirette (l'intervistatore affronta esplicitamente l'argomento che lo interessa) vs domande indirette

(domande proiettive, ad esempio: "molte persone su questo tema la pensano così...lei?"

 Domande aperte us domande chiuse le domande chiuse incoraggiano risposte dicotomiche (evitare le

domande che presuppongono un si o un no), invece che incoraggiare l'intervistato a rilevare i propri pensieri,

opinioni, sentimenti, ecc

 Domande generali vs domande specifiche: le domande generali sono "economiche", in quanto colg

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Publisher
A.A. 2024-2025
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beadavii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e tecniche dell'intervista e del questionario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Savarese Maria Rosaria.