vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ESAME DI CORRELAZIONE:
Può rappresentare uno step preliminare all'esecuzione di un esperimento vero e proprio
Può rappresentare l'unico metodo applicabile
La variabile indipendente non può essere manipolata dallo sperimentatore
DEFINIZIONE DI CAMPIONE SPERIMENTALE:
Parte di un insieme che ne rappresenta le caratteristiche qualitative e che quindi lo rappresenta
Consideriamo come l'exit poll, l'interesse di prevedere l'esito delle elezioni relative all'intera popolazione dei votanti, esaminando il voto dato da una proporzione di individui facenti parte della popolazione
Esempio dell'exit poll: Per essere autorizzati a eseguire delle inferenze sulla popolazione generale avendo dei dati parziali, è necessario assicurarsi che i soggetti esaminati costituiscano un campione rappresentativo della popolazione, inoltre vanno considerate le caratteristiche socio/demografiche e la grandezza/numerosità del campione
Vi deve essere la
selezione casuale del campione ovvero ciascun membro dellapopolazione deve avere la stessa probabilità di essere inserito nel campione di studio
MERODO SPERIMENTALEE’ il più idoneo per verificare la sussistenza di una relazione causale tra variabili
Il ricercatore:
- formula delle ipotesi sperimentali e individua le variabili (indipendente edipendente)
- definisce le variabili in termini operazionali (definizione concreta delle variabili) inmodo da poter assegnare loro un valore e misurarle
- recluta i soggetti (campione sperimentale)
- esegue l’esperimento (raccolta e registrazione dei dati)
- elabora i dati attraverso l’applicazione di procedure di analisi statistica codificate
- interpreta i risultati
- comunica i risultati alla comunità scientifica. Questi descritti sono i passi tipici di unesperimento.
E’ il più idoneo per controllare le variabili potenzialmente interferenti- Fattori che “inquinano” la relazione tra
variabile indipendente e variabile dipendente- Allestimento di condizioni di controllo (costituzione di gruppi diversi)- Stabilità (standardizzazione) delle condizioni di valutazione- Validità e affidabilità degli strumenti di valutazione della prestazione- Selezione casuale del campione- Misurazione delle variabili interferenti e inclusione nell’esperimentoLa prestazione ai test o alle procedure sperimentali costruite ad hoc è valutataattraverso l’esame degli indici:- Accuratezza- Latenza della risposta (tempo di risposta o tempo di reazione)METODO OSSERVAZIONALE/DIFFERENZIALELa differenza sostanziale rispetto al metodo sperimentale è l’assenza dellamanipolazione della variabile indipendente da parte dell’esaminatore, l’esame delledifferenze connesse all’appartenenza di genereMETODO DELL’OSSERVAZIONE NATURALISTICAIl comportamento del soggetto è osservato nell’ambiente di appartenenza (assenza
dimanipolazione della variabile indipendente) Limiti: - Caratteristico degli studi etologici - Studi ecologici nell'uomo - Soggettività dello sperimentatore - Scarsa strutturazione delle condizioni di studio - Relativamente bassa strutturazione dei metodi di rilevazione dei dati - Influenza dell'osservatore sul sistema osservato METODO DELL'INCHIESTA L'obiettivo è di descrivere atteggiamenti o associazioni tra fenomeni. La scelta del metodo e del disegno sperimentale è connessa con il modello statistico da applicare ai dati al fine di validare/falsificare le ipotesi di partenza. - Statistica inferenziale - Statistica descrittiva DEFINIZIONE OPERAZIONALE DELLE VARIABILI OGGETTO DI RICERCA Traduzione di un concetto generale in un insieme di operazioni concrete - Assegnare un valore ad una variabile indipendente - Misurare una variabile dipendente Le procedure applicate nell'esperimento devono fare variare esclusivamente le variabili indipendentidi altre variabili produce rumore e "inquinano" la comprensione della natura della relazione tra variabile indipendente e variabile dipendente. Presenza di fattori latenti non considerati dal ricercatore ma che giocano un ruolo nell'influenzare il comportamento della variabile dipendente. ES: vi è uno studio con l'obiettivo di valutare la sospensione della terapia a base di dopamina nei pazienti con Parkinson sulle funzioni di working memory (memoria di lavoro). Sono stati somministrati dei test di memoria di lavoro con: - Materiale visivo-spaziale (ricordare delle posizioni nello spazio) - Materiale verbale (ricordare delle parole) Sono stati somministrati in 2 condizioni: senza il farmaco e dopo averlo preso, tutti e 3 i test. On = con il farmaco Off = senza farmaco La linea rossa rappresenta la media. MEMORIA BREVE: Passiva, processi di mantenimento dell'informazione. MEMORIA DI LAVORO: processi attenzionali di alto livello. È emerso che l'effetto dellaesempio ilsesso. Con queste scale si rileva qualitativamente un determinato attributo o qualità (presente/assente; si/no; positivo/negativo; caldo/freddo, etc...) permettendo la determinazione dell'uguaglianza/differenza tra attributi
- Ordinali: utilizzate per variabili qualitative come l'appartenenza a determinate classi (scolarità, graduatorie, etc...) mutualmente escludentesi. Queste scale sono utilizzate per misurare l'ordine dei valori e consentono di stabilire una gradualità (maggiore o minore)
- Ad intervalli: utilizzate per variabili quantitative consentono l'applicazione delle diverse operazioni matematiche. Tra gli intervalli la distanza è la stessa (ad esempio rispondendo ad un test in funzione di una scala Likert da 1 a 5 punti con l'intervallo di 1 punto). Oltre alle funzioni delle scale precedenti, le scale ad intervalli consentono la definizione della distanza.
- A rapporti: utilizzate per variabili quantitative
consentono la definizione in termini di rapporto tra i diversi attributi. PARAMETRI DI MISURAZIONE - Indici di posizione: Misure di tendenza centrale - Media aritmetica o valore medio (addizione dei singoli valori del campione/numero di osservazioni) - Mediana (punto medio di un insieme di valori disposti in ordine numerico) Quale è l'indice migliore? Esempio: punteggi di diversi soggetti ad un test di memoria 2 5 4 7 5 2 4 30 3 Media=6,9 Media=4 (2 2 3 4 4 5 5 7 30) Quale è l'indice migliore? - Scegliere il parametro che si discosta in misura minore dai singoli punteggi del campione - Si calcola lo scarto medio: differenza di ciascun punteggio dalla media/mediana; addizione delle differenze/numero dei punteggi. - Si sceglierà la misura di tendenza centrale che meno si discosterà dal punteggio ottenuto Misure della variabilità - Due gruppi di soggetti, pur mostrando misure della tendenza centrale simile, possono presentare differenze evidenti - Dispersionedi variabilità dei punteggi o range: - Campo di variazione si ottiene sottraendo dal punteggio più alto il punteggio più basso. - Deviazione Standard (scarto quadratico medio - scarto tipo): misura della variabilità dei punteggi. La deviazione standard consente di quantificare l'importanza delle differenze. - Stima della variabilità della distribuzione dei punteggi (relativi ad una popolazione o ad una variabile). La deviazione standard è una misura dell'informazione contenuta nella valutazione. L'ampiezza della deviazione standard e la quantità di informazione sono tra loro correlate positivamente. Varianza: deviazione standard = media dei quadrati degli scarti di ciascun punteggio dalla media di tutti i punteggi (elevazione al quadrato lo scarto di ciascun punteggio/N). ANALISI DEGLI EFFETTI Quanto sarebbe ampio un determinato effetto o una differenza se la relazione tra le variabili fosse casuale? Per stabilire se l'ipotesi sperimentale è vera in termini di variabilità dei punteggi o range, è necessario effettuare un'analisi degli effetti.Probabilistici i modelli matematici applicati devono verificare se l'entità dell'effetto, della differenza o del cambiamento osservato è significativa. È accettato nella comunità scientifica che se la probabilità che un determinato cambiamento sia dovuto al caso è inferiore al 5% o all'1% (dall'applicazione dei modelli statistici indicato con p<0.05 o p<0.01), si può ritenere che la manipolazione della variabile indipendente ha determinato un effetto significativo sulle variazioni osservate nella variabile dipendente.
OBBIETTIVI DELLA RICERCA IN NEUROPSICOLOGIA
- Valutazione dei correlati neurobiologici dell'attività psichica
- Studio dell'architettura funzionale dei processi mentali