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Le deformazioni principali (elementari) subite da un corpo possono essere:
- variazione di lunghezza
- da angoli tra segmenti
- ai volumi
Queste deformazioni possono essere identificate nel tensore delle deformazioni e:
Coefficiente di dilatazione lineare
Analizza la variazione della lunghezza di un segmento PQ al suo spostamento piú in un'intorno. La deformazione puó avvenire una variazione di lunghezza e contemporaneamente
εn = (lf - li) / li è adimensionale, positivo se un allungamento,
è ha valori molto piccoli per ipotesi di piccoli spostamenti.
Considero un corpo allo stato iniziale:
OP = [ x y z ]dove xi=li
Ricavo O'P tramite: O'P = OP + T∞P
O'P = [I + ∇S ] OP
= O'P = [I + ∂u/∂x ∂u/∂y ∂u/∂z ] = ε
Quindi:
(OP')2|O'P|1 =
1 + (1 + 2 ∂u/∂x ) - (∂u/∂x )2 - (∂u/∂x )2 3(p)
εx = (1 + 2 ∂u/∂x)x2
Ora guarda a εx = (εxεxi
e per HP al P.S.: = εx2 = (2εx + 3(x) ) (2)
Prendo ⊙e2:
(1 + 2 ∂u/∂x)liii = (1 + 2 ∂u/∂x)x2 = [εx = ∂u/∂x]
Uguale per y e z: εy = ∂v/∂y e εz = ∂w/∂z formula di congruenza
Si pongono sulla diagonale e ≡ ∇∇ → ∂wi)
ε = [εx 1/2 (∂u/∂y + ∂v/∂x) 1/2 (∂u/∂z + ∂w/∂x)][1/2 (∂u/∂y + ∂v/∂x) εy 1/2 (∂u/∂z + ∂w/∂y)][1/2 (∂u/∂z + ∂w/∂x) 1/2 (∂u/∂z + ∂w/∂y) εz]
COEFFICIENTI DI SCORRIMENTO ANGOLARE
...sempre nelle piccole deformazioni.
...mm = di - df ...
... è indipendente dalle direzioni dei segmenti.
...è ADIMENSIONALE ... se l'angolo diminuisce è positivo.
Se usiamo i coeff. di allungamento lineare:O'I = (1 + Ex) ...
Sfrutto le prodotto scalare:O'I × O'I = (1 + Ex) × (1 + Ey) cos ...
Sviluppo...(1 + Ex) × (1 + Ey) ...O'I × O'I = xy xy xy ... (1)
Algebraicamente ottengo invece O'I × O'i = ... (2)
Uguagliando (1) e (2):...{delta x} y - dy + dz dx ... (idem per Vy e Xz)
Ottengo le E. di CONGRUENZA per lo scorrimento angolare.
Ne desumo:E̅ = [ ...x ... dyxy/2 ...]
2) EQ. INDEFINITE DI EQUILIBRIO
Considero un parallelepipedo.
In più agiscono tensioni per l'equilibrio variare dallo spostamento del corpo.
In più agiscono forze di volume per X, Y, Z.
Considerando solo l'asse x ottengo: ∂τxx/∂x + ∂τxy/∂y + ∂τxz/∂z + X = φ
Analogo per y e z ottengo le 3 equazioni di equilibrio.
- τnx = θxnx + τyny + τxnz = fx
- τny = τynx + θyn + τyznz = fy
- τnz = τzxnx + τzyny + θzn = fz
In forma matriciale:
- ∂τxx/∂x + ∂τxy/∂y + ∂τxz/∂z + X = φ
- ∂τyx/∂x + ∂θy/∂y + ∂τyz/∂z + Y = φ
- ∂τzx/∂x + ∂τzy/∂y + ∂θz/∂z + Z = φ
Due ho 6 incognite ma 3 equazioni!
3) SIMMETRIA DI τ̅
Studio l'equilibrio alla rotazione = Lo faccio sull'asse z quindi considero sul'ente un momento su X ≤silo le forze applicate su x e y partendo dal baricentro delle facce del parallelepipedo.
Posso escludere le forze di volume X e Y e le componenti σx, σy, Tzx, Tzy per il calcolo dei momenti grazie allo scato sato.
Quindi avrò nessun momento per tul la faccia xy, per ↸ faccia xz avrò agente solo τxy
Studiando l'equilibrio alla rotazione (forza = braccio) e semplificando ottengo:
τxy = τyx e analogo per la rotazione intorno x e y.
τxy = τyx ; τyz = τzy ; τxz = τzx → la τ̅ è simmetrica
L'energia accumulata durante il processo deformativo è detta ENERGIA DI DEFORMAZIONE. Questo mantiene il bilancio energetico nullo infatti restituisce all'ambiente l'energia necessaria per portare un corpo dallo stato A allo stato B.
È funzione di stato ossia dipende solo dallo stato iniziale e finale ma non dal percorso, in più esendo un materiale elastico e quindi un processo reversibile. Dato che l'energia non si accumula internamente per elasticità quando un materiale compie una trasformazione da A→B può poi tornare da B→A senza deformazioni residue.
Matematicamente:
dλ = ∂ij dεij = dω
Quindi:
dω = ∂ω / ∂εij dεij = ϑij dεij
che è la LEGGE COSTITUTIVA DIRETTA e se integro:
ωΣ = ∫ ∂ij dω
Tra l'altro ω è un'energia per unità di volume perché si occupa di tratti infinitesimali:
ωΣ(ε) = ∫₀ε ϑ dε
Graficamente:
Se voglio restringere all'ambiente lineare instauro una relazione esprimendo la LEGGE di Hooke ϑ = Eε generede.
Θij = Dijkl Εkl
e ricordo: Θij = ∂ω / ∂εij
TENSORE ELASTICO
∂ω / ∂εij = Dijklejkle
Graficamente:
Niki Bajestrieri
Analizzando la deformazione di base di una flessione semplice retta e, in particolare, le ipotesi di Eulero-Bernoulli per travi snelle si deduce che l'asse della trave descrive un arco di cerchio.
Coordinatezando, richiamamo 2 ip. di Eulero-Bernoulli:
- Nel caso di trave retta senza tutte le sezioni rimangono piane. Prendendo sezioni trasversali, mi accorgo che le deformazioni sono simmetriche rispetto a sezione mediana e la ottengo due tronchi caricati come quello iniziale.
- Le sezioni sono ortogonali all'asse della trave e, grazie al concavo, approssimate a un arco di circonferenza.
Da 2 posso quindi stimare R(raggio di curvatura) e un centro di curvatura,
Ciò vale perché siamo nell'ipotesi di piccole defórmazione!
Ora, ricordo la legge per le deformazioni, in particolare calcolando le coeff. a dilatazione lineare.
- Ez = P - Ei = (2+y)dbR/R = RbB - yR
Ma 1/R (inverso della curvatura) sul piano ortogonale coincide con la
curvatura sul piano ortogonale a x = Kx.
Equazione e data Ez = KX = 1EIMx.
Elx è modulo di rigidità flessibile, cioè quanto un materiale resiste alla flessione;
Curvatura
La curvatura è costante su tutta la trave ed essendo l'arco un arco di circonferenza la curvatura costante ovvero R = cerchio.
Se derivato, ottengo U.
Se derivato l'equazione, ottengo Mx.
Che è legge dell'equazione elastica