UMBRIA ANGELINI
A
MACROSTRUTTURA A MATRICE (alta specializzazione, alta differenziazione) è una struttura che si
sposa con una strategia ibrida, perfetta per lavorare in un ambiente tempestoso e persegue gli
obiettivi di efficacia ed efficienza. Ha, dunque, un’elevata capacità di information processing view.
Come suggerisce il nome possiamo comprendere che dal vertice si articolano i poteri e le
responsabilità lungo due differenti linee: in senso verticale ed orizzontale. Questo comporterà che
esistono funzioni centrali che devono coordinare lo svolgimento delle attività corrispondenti nelle
divisioni. Vale a dire il dirigente della funzione marketing coordinerà i diversi responsabili marketing
delle varie divisioni, e così per ogni funzione. Con una struttura a matrice (che può essere anche
tridimensionale) l’azienda è in grado di elaborare e gestire un ampio numero di informazioni.
Ovviamente, seppur in grado di perseguire molteplici obiettivi, è una struttura complessa che
prevede il coordinamento simultaneo delle unità funzionali per gestire interdipendenze di flusso di
varie divisioni (dunque inerenti al medesimo prodotto, cliente, servizio ecc) e tale controllo non è
semplice. I manager devono prendere in considerazione numerosi problemi e tenere conto di
numero conflitti (principale sfida di tale struttura) che possono generarsi tra le varie unità funzionali
e divisionali, conflitti che generano un sovraccarico di informazioni in tutta l’azienda. Questi conflitti
comportano che se c’è un ritardo nella risoluzione di un problema o nell'esecuzione di un’attività
questo, attraverso l’effetto gelatina, si ripercuoterà sull’intera macrostruttura.
Al vertice è affidato il compito di risolvere i conflitti tra unità, oltre che di supervisione e controllo e a
livello strategico deve fare affidamento ai manager delle unità i quali devono avere bassa avversione
alle incertezze e con forte elasticità mentale per coordinare e controllare attività
contemporaneamente. Dato che un’azienda che opera con questa struttura si trova in un ambiente
tempestoso altramente complesso e imprevedibile è raro che la struttura a matrice rimanga fissa,
anzi cambia rapidamente adattandosi a nuove situazioni.
Accade infatti che si costruiscano matrici temporanee a rete interna con attività di coordinamento
più informali che servono per perseguire specifici fini di lungo durata.
Un altro metodo di matrici a rete interna è dato dalla matrice adhocrazia dove l’aggregazione tra
unità divisionali e funzionali è definita ad hoc in base alle diverse esigenze della clientela: è
maggiormente finalizzata all’innovazione, richiede elevatissima flessibilità.
La grandezza della matrice deriva dalla moltiplicazione delle unità funzionali per quelle divisionali e,
a causa dell’effetto gelatina, è preferibile che non abbia troppe unità né dell’una né dell’altra
differenziazione. Essendo molto costosa, affinché si scelga tale struttura i benefici devono essere
maggiori dei costi.
Performance negative possono essere causa di un mancato funzionamento della matrice dovuto a:
-numerosi conflitti interni che sovraccaricano il vertice
-sovraccarico informativo dei manager delle funzioni e divisioni che passano troppo tempo a
coordinarsi
-trascurare alcuni problemi
-superamento dei budget
-personale che si trova in difficoltà in quanto lavora in un clima troppo carico di tensione.
SPAN OF CONTROL=numero di persone che un manager della gerarchia è in grado di gestire
Descrivere i meccanismi di integrazione orizzontali e trasversali si sovrappongono ad una struttura
gerarchica già predisposta in senso funzionale o divisionale Differenziazione orizzontale (ampiezza)
è definita dalla numerosità ed eterogeneità di attività svolte allo stesso livello gerarchico
Step 3.5 esterne
Relazioni
Per fare un analisi e diagnosi della struttura bisogna valutare anche le attività che devono o
possono essere eseguite nell’azienda e quelle che conviene acquistare da soggetti esterni.
Il problema dei confini organizzativi va considerato e analizzato da un’ampia prospettiva:
• la divisione del lavoro all’interno dell’azienda
• La divisone della oro al sistema delle la legano con gli altri soggetti che fanno parte dello stesso
ambiente.
Se si vuole ESTRNALIZZARE alcune attività bisogna adottare determinati meccanismi di
coordinamento e controllo per regolare le relazioni tra soggetti a cui sono delegate determinate
attività.
Gli accordi esterni stabiliscono le aspettative reciproche di azion, definendo “chi deve fare cosa e
quando”: stabilendo cosa bisogna aspettarsi dall’alta parte riducendo l’incertezza
comportamentale.
Gli ACCORDI sono il presupposto della cooperazione perché implicano l’identificazione di
obbligazioni e aspettative reciproche che portano alla costruzione di rapporti di fiducia. questi
possono essere interni o esterni all’azienda: i confini organizzativi possono essere definiti
individuando sia quegli asset di proprietà dell’azienda e sia quali addetti e lavoratori sono assunti
direttamente dall’azienda.
ACQUISIZIONE ALL’ESTERNO DI LAVORI,
Alcuni accordi di beni e servizi si riferiscono ad accordi
per svolgere attività che potrebbero essere internalizzati e che possono essere acquistati
all’esterno. Un’azienda può definire molte tipologie di accordi esterni relative alle attività che le
servono (es. Nike fa produrre le scarpe da un sistema di subfornitori e si concentra sulla gestione
del brand e delle vendite). Anche gli accordi che coinvolgono personale esterni all’azienda, spesso
utilizzato solo per lavorare ad uno specifico compito; nella relazione entrano 3 attori distinti: il
lavoratore, l’azienda, e l’intermediario.
Alcune persone si avvalgono di numeroso personale esterno, altre di un numero molto inferiore: a
volte la distinzione è difficile da rilevare, perché entrambi sono supervisionati dal mangement
aziendale e lavoro amo entrambi alla produzione di un bene o per l’erogazione di un servizio.
Gli accordi favoriscono la cooperazione e il coordinamento delle attività, stabilendo i limiti tra i
diversi soggetti coinvolti. Gli accordi hanno un duplice ruolo:
1. Favorisce la scomposizione delle attività
2. Facilita il coordinamento di quelle stesse attività
information processing:
Gli accordi favoriscono il processo di riducono incertezza e creano fiducia.
Le relazioni esterne dipendono da:
-permeabilità dei confini
-cross fertilization -ASSETTO AD “ISOLA” o ad “ARCIPELAGO”= si
caratterizza per l’assenza di accordi o per la
presenza di accordi ma che non modificano. I
confini dell’azienda (cd. Arcipelago). Queste
aziende i non hanno rapporti con l’esterno o
costituiscono nuove isole (nuove e separate
organizzazioni che racchiudono specifiche
competenze e conoscenze). Le join venute
“consistono nella creazione di una nuova
organizzazione formalmente indipendente da
quelle che l’hanno generata, sebbene queste
avranno un certo controllo”. La relazione tra
azienda “madre” e “figlia” è gestita da una
gerarchia societaria che consente alle prime di
performance
controllare e coordinare le delle
attività rispetto alle joint venture, tramite di tutti che competono loro in funi one della quota di
capitale controllata. Le join ventur sono create da aziende già esistenti, una volta creati e combinati
gli asset e i prodotti/servizi le joint venture diventano un nuovo soggetto giuridico. Le aziende madri
devono scegliere e negoziare questioni e interessi importanti dagli aspetti finanziari alla
condivisione della tecnologia e brevetti.
Altri casi sono i consorzi: aggregazione volontaria, legalmente autonoma, che svolge specifiche
attività per conto dell’azienda. È un soggetto autonomo rispetto ai suoi membri, è caratterizzato da
stabilità e viene costituito mediante un apposito contratto e produce effetti obbligazionari anche
verso terzi, svolgendo attività esterne non solo dalle parti.
ASSETTO OUTSOURCER = azienda che acquiesca da altri soggetti numerosi lavori, beni o servizi
indispensabili per lo svolgimento delle attività del suo ambito operativo. L’outsorcing cambia il
modo in cui le aziende con elevato orientamento all’efficienza si organizzano per competere a livello
globale. Le unità organizzative interne coinvolte nei processi produttivi dovranno soddisfare:
-esigenze operative e di coordinamento interne
-governare il modo in cui la rete dei fornitori di bensì e servizi gestisce le funzioni esternalizzatre.
L’outsorcing ha effetto di coordinamento e controllo dei costi adottati dall’azienda. Es. Boeing777,
Lego. (Pag 159).
COLLABORATIVE COMMUNITY= basso grado di permeabilità e per la presenza di accordi che
coinvolgono intensamente persone esterne con elevate qualificazioni personali e elevate
competenze che intendono favorire processi di innovazione basati sulla contaminazione di
conoscenze. Il caso più complesso che possiamo avere più aziende che ritengono di poter
raggiungere performance superiori con la costruzione di un sistema stabile di accordi di
collaborazione. Si tratta di un assetto che consente di sviluppare strategie innovative fondare
sull’exploration (molto aggressive) differenziandole per settori e unità divisionali per potersi
confrontare con ambienti localmente instabili: l’azienda non apre i propri confini ma accetta di
scambiare o mettersi in comunicazione con altre aziende. Le attività della collaborative community
includono la condivisione della tecnologia, delle conoscenze e delle competenze delle risorse
umane coinvolte. I partner collaborano e condividono le conoscenze delle proprie risorse umane
per realizzare un progetto comune innovativo. la partecipazione è limitata ad un particolare settore,
tecnologia o area di conoscenze, all'interno del quale i partner si rendono disponibili ad una
effettiva e profonda condivisione di competenze professionali. La gestione della community segue
un approccio di “gestione volontaria e collettiva di beni, servizi, diritti e competenze organizzative
comuni". ogni risorsa svolgo la maggior parte delle attività al di fuori" della community: il suo
coinvolgimento si concentra solo su specifiche attività, finalizzate a favorire lo sviluppo di prodotti o
servizi innovativi. La collaborative community è creata per la realizzazione di un obiettivo specifico
Tipicamente per dare vita ad una collaborat
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Riassunti materiale aggiuntivo Organizzazione Aziendale Gatti
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Cinematica del punto materiale
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Dinamica del punto materiale
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Paniere di Strategia d'impresa e organizzazione industriale (2025) - Teoria materiale