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NB: ALL’ESAME NON DOBBIAMO PROVARE AD INDOVINARE PERCHE CI

DARA OLTRE A QUESTO RENDICONTO FINANZIARIO SEMPLIFICATO UN

ALTRO GRANDE DOVE ESCONO LE DIVERSE VOCI .

Quindi a inizio 2022 aveva come disponibilità liquide 17 millioni ma poi non ha generato tanKssima liquidità del core businees in modo

da coprire B e inoltre ha avuto un uscita di liquidità nell’area C (ancora non possiamo dire perché) che ha fa4o si che ci sia un

decremento delle disponibilità liquide(cioè la somma delle 3 aree) don una diminuzione di 3.981 milioni, portando quindi a diminuire

la liquidità dell’inizio 2022 a 13 milioni.

Cosi come è successo nel 2023 , le somme delle 3 aree è negaKva, quindi vi è un decremento di 7 milioni, l’azienda ha dovuto drenare

risorse liquide dalle proprie casse in modo da autofinanziarsi quindi portando da 13 milione inizio 2023 a 5 milioni fine 2023 , quindi

portando da inizio 2022 che aveva 17 milioni a fine 2023 con 5 milione .

È un’azienda in salute? Cosi senza sapere il rendiconto finanziario grande, posso dire che è un’azienda che ha molta liquidità all’inizio

dell’esercizio, che comunque genera molta liquidità (A) che inoltre quasi copre tuW i suoi invesKmenK e inoltre non ha avuto bisogno

di aumentare i propri debiK in confronto delle banche anzi si vede che probabilmente li ha rimborsi .

qua possiamo vedere informazione in più,

area A= non si può dire molto qua

area B= investe molto in modo simile sia in

immobilizzazioni materiali e immateriale, è

un’azienda che sta crescendo in quanto è nuova

quindi e difficile che ci sia un disinvesKmento perché

dovrebbe?

Area C= l’azienda ha rimborsato dei soldi verso le

banche visto decremento debiK verso banche, inoltre

anche rimborso finanziamenK come questo è dentro

mezzi di terzi non è verso soci ma magari un

invesKtore privato non si sa . quindi vediamo che non

ha dovuto aumentare i propri debiK, ha usato la

propria liquidità per diminuire i propri debiK

Nb: Inoltre avere 17 milioni all’inizio è strano perche

di solito aziende investono tuW quei soldi,

tendenzialmente la cassa viene uKlizzata non tenuta.

15

A= l’azienda riesce a generare uKli, anche se l’incremento fra i

diversi anni non è stato spropositato, comunque è un segno di

solidità.

B= l’azienda ha avuto dei deflussi di casa con un aumento

considerevole fra i diversi anni, comunque l’azienda è riuscita ad

autofinanziarsi quindi sono coperK dalla redditualità A in quanto

A>B ì, non ha dovuto ricorrere a beni di terzi.

C= l’azienda ha avuto dei flussi negaKvi quindi sappiamo che sono

usciK dei soldi che dimostra che l’azienda è in saluta, non possiamo

dire perché o per cosa siano usciK quesK soldi ma magari pagare

dei debiK verso dei terzi in modo di non pagare interessi oppure

pagare dei dividendi agli azionisK, purtroppo con un rendiconto

finanziario semplificato non possiamo sapere queste informazioni

A= l’area A non ci dice molto solo gli uKli che sapevamo fin

dall’inizio.

B= possiamo dire che l’azienda ha invesKto sopra4u4o in

invesKmenK materiali rispe4o alle immobilizzazione materiale

e inoltre ci sono staK anche degli disinvesKmenK ma non sono

considerevoli.

C= l’azienda vediamo che ha pagato dei debiK verso le banche

e inoltre ha pagato dei finanziamenK che non sono state

erogate dalle banche; quindi, vediamo che ha usato le proprie

uKlità per pagare i debiK.

NB= ricorda; anche la situazione in cui si trova l’azienda

magari nel esame siamo in un rendiconto finanziario del

2021, 2022 e 2023 quindi inizia dopo la pandemia , se

vediamo numero strani negaKvi, mentre il 2022 e 2023

migliora, esempio 2021 ha chiesto troppi soldi cioè C posiKvo

ma dopo riesce comunque a pagare i suoi debiK negli anni

successivi quindi stare a4enK. 16

A= l’azienda riesce a generare liquidità, ma in maniera

sproporzionale fra l’anno 2022 e 2023.

B=l’azienda ha un deflusso di casa che le perme4e di invesKre

con l’unica differenza che nell’anno 2022 A<B non riesce a

coprire i propri finanziamenK, quindi probabilmente ha dovuto

ricorrere a dei finanzimenK in modo da poter coprire gli

invesKmenK, mentre nell’anno 2023 A>B, quindi è riuscito ad

autofinanziarsi con la redditualità dell’area A

C=l’azienda ha avuto un deflusso di casa, quindi probabilmente

anche se non sappiamo sono andaK a ripagare i debiK in modo

da non pagare gli interessi oppure a pagare i dividendi agli

azionisK ma senza altre informazione possiamo dire quello

La somma delle 3 aree ci fa vedere che in tuW i due anni vi è un

decremento delle disponibilità liquidi, quindi l’esercizio finale è

sempre in decremento

Com’è possibile che alla fine cassa ci siano dei valori

nega;vi?

Questo perché l’azienda apparKene ad un gruppo, quindi vi è

il bilancio consolidato, in realta barilla non ha un deflusso di

cassa verso banche, clienK terzi, ha un segno deflusso per il

rimborso alla propria società.

InfaW nella parte A vediamo come nel

decremento/incremento verso società del gruppo, in un casa

vi è un deflusso di 261 milioni nell’altro caso un flusso di 190

milioni, per questo vengono numeri sproporzionali.

Nell’area C= vediamo anche che oltre ai finanziamenK ci sono

dei dividendi molto grandi.

NB:Devi vedere anche tu4o in maniera cronologica, es. i primi

2 anni genera tanta liquidità e l’area C è negaKva ma bassa ,

ma il terzo anno gli azionisK chiedono i propri divedendi,

quindi cambiano in modo sproporzionale i daK 17

FORMULE PER CAPIRE LO STATO PATRIMONIALE

Valore originario= è il costo che l’azienda ha sostenuto per acquisire l’immobilizzazione (bene).

ð Nel caso di beni prodotti all’interno dell’azienda, il costo tiene in considerazione anche dei costi diretti e costi indiretti.

ð Nel caso di beni acquistati dall’esterno , il costo tiene conto dei costi accessori(come consulenza, trasporto)

Nb: es.compro un breve4o a 100 milla euro e mi serve solo a 500000 euro di produzione quindi posso fare l’ammortamento, mentre

se fosse al contrario cioè breve4o costa 100000 ma a me vale alla fine 3000000 allora non posso ammorKzzarlo vale il principio della

prudenza.

valore recuperabile: il valore massimo che l’azienda dà ad un determino bene in un determinato momento considerando il valore

del mercato questo valore è il più vicino alla realtà. il valore recuperabile è maggiore che:

Il fair value al netto dei costi di vendita: è il valore che l’azienda può ottenere vendendo il bene , tenendo conto dei

• costi di vendita(negoziazione,costi legali ecc) formula =

valore che mi costa -il valore io che posso recuperare vendendolo

• Il valore d’uso : si riferisce al valore in termini di benefici futuri che un bene bene può generare all’azienda (es.marchio

cioè gucci con il suo marchio genera tanti benefici in quanto è riconosciuta a diFerenza di altre azienda )

NB: Capitalizzazione diverso da ammortamento= capitalizzazione sono tuW i cosK relaKvi ad un’immobilizzazione e invece di

considerarli quesK cosK come spese immediate, l’azienda li “capitalizza”, cioè li inserisce nel valore dell’immobilizzazione e dopo

di che potrà ammorKzzare tuW cosK legaK all’immobilizzazione. Es. azienda costruisce edificio i cosK associaK alla costruzione

vengono capitalizzaK insieme all’immobile(edificio) in modo che nel complesso tu4o venga ammorKzzato.

AMMORTAMENTO = è un criterio uKlizzato per distribuire il costo di un bene nel tempo, perme4endo all’azienda di colmare il divario

tra il pagamento effe4uato per acquistare il bene (al momento dell’acquisto) e i benefici che si o4engono del bene stesso nel futuro

➔ quindi consiste nella ripartizione del costo nei vari esercizi ai quali l’immobilizzazione oFre un contributo

all’azienda , viene messa come costo che rappresenta la parte del costo totale del bene che si considera

“consumata” durante quell’anno quindi quanto il bene ha perso valore per il consumo.

➔ lo si fa in modo da rispettare il principio della prudenza in modo di non sovrastimare i proFiti e i costi

➔ secondo il C.c : le immobilizzazioni hanno una durata limitata nel tempo e per questo devono essere

«sistematicamente ammortizzate “ cioè deve essere utilizzata la stessa formula di ammortizzamento nei

diversi anni in modo di garantire la comparabilità tra bilanci

Regola per ammor7zzare:

1. il valore da ammortizzare : Il C.c. suggerisce che il valore da ammortizzare è dato dalla diFerenza tra il costo

originario e il valore residuo al termine della vità , tuttavia, nella pratica, si suppone che il valore residuo sia para a 0,

• costo originario= in questo caso si devono valutare eventuali rivalutazioni (aumenta valore) o migliorie (bene

potenziato) e anche essere sotratte eventuali svalutazioni (valore bene diminuito)

• valore residuo= è il valore che si stima che avrà il bene alla fine della sua vità utile , questo nella pratica viene

considerato nullo cioè pari a zero perche si suppone che alla fine della sua vitautile questo non avrà più valore,

ma veramente alla fine della vita utile non è che veramente costera 0 Es.macchina che costa 30000 che decido

di ammortizzare 5 anni, ma alla fine dei quei 5 anni non è che costera 0.

2. vita utile:è la durata di tempo durante la quale il bene porterà benefici all’azienda.Tuttavia, è spesso diFicile

determinare con precisione quanto durerà eFettivamente un bene ,quindi si fa una stima ma ci sono dei limiti:

• costi di impianto e ampliamento durata massima 5 esercizi

3. criterio di ripartizione del valore: la ripartizione del valore delle immobilizzazioni può avveneri secondo diversi

criteri, questi sono:

• quota costanti=

➢ formula = valore della’immobilizzazione diviso per l’anno di vita utile 18

➢ Fondo ammortamento = somma delle quote di ammortamento gia imputate nel tempo

➢ Valore netto contabile(VNC)= valore dell’immobilizzazione al netto dell’ammortamento cioè ti dice

quanto vale ancora il bene, particolarmente utile per i beni materiali come macchinari mentre per

quelli imateriali non cosi utile in quanto il marchio non è che alla fine dell’immobilizzazione non avrà

nessun valore.

• quota decrescenti= metodo che prevede quote più alte nei primi anni di vita del bene e minori negli anni

Dettagli
A.A. 2024-2025
55 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leonardowarthon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Market-Driven Management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Bisio Luca.