Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 140
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 1 Management infermieristico ed ostetrico Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 140.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management infermieristico ed ostetrico Pag. 91
1 su 140
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO

I pronto soccorso ospedalieri sono spesso sovraccaricati da richieste

inappropriate. A livello internazionale, si registra un aumento annuo dell'8%

delle prestazioni. Questo fenomeno è attribuibile a vari fattori: la crisi dei

medici di base, i limiti della sanità territoriale e l’esenzione dal ticket per alcuni

interventi. La conseguenza è l’aumento dei tempi di attesa, con possibili rischi

per i pazienti.

Funzione e Obiettivi del Triage

Per migliorare l’efficienza e ridurre i ritardi per i pazienti più urgenti, è stata

trier,

introdotta la funzione di triage (dal francese scegliere). Nel pronto

soccorso, il triage è un sistema di accoglienza e valutazione dei pazienti per

stabilire le priorità di intervento, distinto da altre forme di triage (come quello

nei disastri o telefonico del 118).

Secondo le linee guida ministeriali, il triage deve essere svolto da personale

infermieristico adeguatamente formato, seguendo protocolli prestabiliti

dal responsabile del servizio.

Attivazione e Risorse Necessarie

Le linee guida specificano che il triage deve essere sempre attivo nei pronto

soccorso con più di 25.000 accessi annui. In strutture con minori accessi, il

triage deve essere garantito durante periodi di picco. Le aziende sanitarie sono

obbligate a fornire le risorse necessarie.

Processo di Triage

Il triage si basa su:

Osservazione visiva del paziente.

 Valutazione dei sintomi dichiarati.

 Domande mirate per comprendere la gravità della condizione.

Il processo si conclude con l’assegnazione di un codice di gravità che

determina l'ordine di accesso alla visita medica. L'infermiere triagista è

essenziale in questo sistema e deve avere una formazione specifica per gestire

queste responsabilità.

Responsabilità e Supervisione

Il triage è definito come attività infermieristica, seppure svolta secondo

protocolli approvati dal medico responsabile del pronto soccorso. Tuttavia, non

si può considerare l'infermiere "sotto supervisione" medica, poiché l’infermiere

agisce in autonomia professionale in base a competenze definite.

Problemi e Criticità

Tre principali criticità emergono nel sistema di triage:

1. Organizzative: interazione insufficiente tra sistemi sanitari, carenza di

personale, inadeguata disposizione delle aree di attesa.

2. Assistenziali: raccolta dati incompleta, valutazione non adeguata,

mancata rivalutazione del paziente.

3. Relazionali: difficoltà di comunicazione per barriere linguistiche,

culturali o familiari.

Ruolo e Autonomia dell’Infermiere

Il triage è riconosciuto come una funzione infermieristica, centrata

sulla selezione dei pazienti e la prioritizzazione degli interventi. Non

richiede una diagnosi medica, ma un’attenta valutazione dei bisogni immediati

del paziente. L’infermiere triagista svolge un ruolo collaborativo con il medico,

ma con autonomia nell’identificazione dei bisogni assistenziali. Il triage è uno

strumento fondamentale per garantire efficienza e sicurezza nei pronto

soccorso. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla corretta formazione del

personale, dalla disponibilità di risorse e dal rispetto dei protocolli.

Triage, consenso informato e diritto alla riservatezza

Il principio del consenso informato è pienamente integrato nel nostro

ordinamento giuridico. L'articolo 15 del Codice deontologico (FNOPI, 2019)

dispone che l'infermiere "si assicura che l'interessato, o la persona da lui

indicata come riferimento, riceva informazioni precise, complete e tempestive

sul proprio stato di salute, condivise con l'équipe di cura, rispettando le sue

esigenze e adottando modalità culturalmente appropriate". La dottrina medico-

legale riconosce che l'informazione al paziente durante il triage e l'acquisizione

del consenso per pratiche svolte dall'infermiere – anche come anticipazione di

attività successive – siano di competenza dell'infermiere stesso. Questo è

giustificato dal fatto che tali attività rientrano nella sua sfera professionale,

consentendogli di fornire una descrizione esauriente delle caratteristiche delle

procedure. Va inoltre considerato che la raccolta dati da parte dell'infermiere

avviene spesso in strutture come le sale di triage, che, in molti casi,

corrispondono ancora alle vecchie sale d'attesa, non sempre adeguate a

garantire la riservatezza dei dati personali. In tali situazioni, è necessario

adottare tutte le misure possibili per tutelare la privacy del paziente, come

previsto dalle linee guida ministeriali del 2001 ("Linee guida sul triage

intraospedaliero per gli utenti che accedono direttamente in pronto soccorso")

e già richiamato dalla dottrina. Infine, per l'infermiere, la protezione della

riservatezza delle informazioni e dei dati relativi alla persona costituisce non

solo un obbligo giuridico, ma anche deontologico, sancito dall'articolo 19 del

Codice FNOPI (2019).

Scheda infermieristica di triage: obblighi di registrazione

In linea con l'attuale tendenza ad affidare agli infermieri maggiori

responsabilità di registrazione, è essenziale documentare con attenzione

l'attività di triage. La scheda infermieristica di triage è considerata un "atto

pubblico" e, come tale, soggetta alle norme penali sulla falsità documentale.

Per evitare problemi di liceità, è preferibile strutturarla come una "raccolta dati"

piuttosto che come un'anamnesi contenente diagnosi mediche, poiché la

diagnosi è una competenza esclusiva del medico, derivante dall'elaborazione di

dati clinici e diagnostici.

L'uso del termine "diagnosi infermieristica" è possibile ma poco rilevante in

questo contesto. È invece fondamentale riportare l'ora di inizio e fine del triage,

come già avviene in altre attività sanitarie regolamentate (ad esempio,

trasfusioni di sangue o atti operatori). Ulteriori elementi essenziali includono la

documentazione delle domande poste al paziente, l'assegnazione del codice

colore e le eventuali rivalutazioni.

Secondo le più recenti disposizioni ministeriali, la scheda di triage deve essere

chiara, veritiera e completa. Essendo un documento relativamente nuovo,

sorge il dubbio sulla sua conservazione. In caso di ricovero, dovrebbe essere

conservata insieme alla cartella clinica. Anche se il triage è un atto

preterapeutico, può includere interventi diagnostici e terapeutici importanti. È

quindi opportuno conservare le schede di triage per il periodo massimo

previsto per una causa civile di risarcimento danni (dieci anni).

Va infine sottolineato che, pur essendo compilata dall'infermiere professionale,

la scheda di triage deve essere predisposta o almeno approvata dal dirigente

responsabile del pronto soccorso o del dipartimento di emergenza. A differenza

della cartella infermieristica, l'infermiere non ha piena autonomia nella

gestione della scheda di triage.

Profili di responsabilità dell'infermiere

L'infermiere, come ogni professionista, può essere chiamato a rispondere in

sede penale, civile e disciplinare. Di seguito vengono evidenziati alcuni aspetti

rilevanti:

1. Protocolli di triage

La responsabilità della congruità, pertinenza e adeguatezza dei protocolli

di triage spetta al dirigente medico del pronto soccorso, come stabilito

dall’intesa Stato-Regioni del 15 aprile 1996. Questa intesa specifica che il

triage è svolto da personale infermieristico adeguatamente formato,

secondo protocolli definiti dal dirigente del servizio.

I protocolli devono essere basati sulle evidenze scientifiche più

o aggiornate (evidence-based medicine ed evidence-based nursing).

Devono garantire correttezza, applicabilità, chiarezza, trasparenza,

o flessibilità e aggiornabilità.

Gli infermieri possono proporre modifiche ai protocolli in base alla

o loro esperienza pratica.

2. Responsabilità dell’infermiere

L’infermiere è responsabile della corretta applicazione dei protocolli e

risponde di eventuali errori secondo i criteri della responsabilità colposa

(negligenza, imprudenza, imperizia).

I problemi principali sorgono da una sottovalutazione dei codici

o colore di gravità, che può esporre l’infermiere a conseguenze legali

per lesioni personali colpose o, nei casi più gravi, omicidio colposo.

3. Triage out non ammesso

Non è consentito all’infermiere dimettere un paziente senza una

valutazione medica. Ogni paziente che si presenta al pronto soccorso ha

il diritto di essere visitato da un medico.

Tuttavia, si invita a usare ragionevolezza in caso di richieste

o palesemente inappropriate di accesso al pronto soccorso.

Alcuni autori ritengono che, in situazioni eccezionali come le

o maxiemergenze, l’infermiere possa indirizzare pazienti al proprio

medico curante senza visita medica ospedaliera.

Le linee guida aggiornate sul triage di pronto soccorso, pubblicate sulla

Gazzetta Ufficiale, sono riportate nello schema seguente.

Linee guida sul "Triage" intraospedaliero per gli utenti che accedono

direttamente in pronto soccorso*

Considerazioni generali

Il triage è un sistema organizzativo per gestire gli accessi non programmati a

servizi di emergenza. Consiste nella selezione e classificazione dei pazienti in

base alla gravità e all'urgenza delle loro condizioni, definendo le priorità per la

visita medica, senza sostituirla.

Ambiti di Applicazione

Il triage viene utilizzato in diversi contesti:

Centrale operativa

 Pronto soccorso

 Territorio

 Maxiemergenze e catastrofi

Origine del Termine trier

Derivato dal verbo francese (scegliere, classificare), il triage implica la

valutazione immediata per stabilire il grado di priorità nel trattamento.

Applicazione in Ospedale

Secondo le linee guida Stato-Regioni e il DPR del 27 marzo 1992, il triage è

obbligatorio nei dipartimenti di emergenza (DEA) e pronto soccorso con oltre

25.000 accessi annui. In strutture con meno accessi ma flussi irregolari (es.

stagionali), la funzione di triage deve essere garantita proporzionalmente.

Personale

Il triage deve essere effettuato da un infermiere esperto e formato,

 presente nell’area di accoglienza del pronto soccorso.

L’infermiere opera secondo protocolli approvati dal dirigente del pronto

 soccorso o DEA e sotto la supervisione del medico di turno.

Formazione

Il personale deve avere un diploma infermieristico e almeno sei mesi di

esperienza in

Dettagli
A.A. 2024-2025
140 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ernestoinfermi99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Management infermieristico ed ostetrico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Visioli Francesco.