Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 75
Malattie infettive 2 Pag. 1 Malattie infettive 2 Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 75.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Malattie infettive 2 Pag. 71
1 su 75
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

EPIDEMIOLOGIA

Virus descritti SOLO negli Equidi. Sono altamente specie-specifici, non si trasmettono da una specie

all’altra.

La malattia si può vedere anche negli asini, i cavalli sono recettivi ma anche molto più sensibili.

Responsabile per lo più di una forma respiratoria (EHV-4), il EHV-1 è associato anche a forme

abortigene.

La trasmissione di entrambi è sempre per via ORO-NASALE. Anche se il tipo 1 dà aborto, l’entrata è

sempre per quella via.

C’è cmq il problema degli animali serbatoio

▪ Infezioni latenti (p.e. a carico del ganglio del trigemino)

▪ Infezioni sporadiche o asini (o cmq animali con forme asintomatiche)

PATOGENESI →

Penetrazione (ORO-NASALE) replicazione a carico delle cellule delle prime vie respiratorie

EHV-4 EHV-1

infezione rimane confinata a livello respiratorio tende ad arrivare anche a liv bronchiale e tracheale ma

(scolo nasale, rinite, ecc) è in grado di dare VIREMIA

→ può raggiungere qualsiasi parte.

Ciò che ci importa è quello che accade a livello del SN e

utero.

➢ Se la femmina è gravida, il virus è in grado di replicare a carico delle cellule uterine, quindi darà

→ →

luogo ad infiammazione quindi ci sarà edema questo potrà provocare distacco della placenta

→ aborto. (lo osserviamo in tutto il ciclo teoricamente, ma la prevalenza è dal 6° mese in poi. Si

parla di ABORTO TARDIVO DELLE GIUMENTE).

➢ →

A livello del sistema nervoso infiammazione dovuta a presenza di immunocomplessi che si

→ → →

depositano a livello del SNC infiammazione vasi trombo ischemia cerebrale. L’animale a

livello clinico può recuperare se la lesione è piccola.

SINTOMATOLOGIA

֎ Infezione respiratoria (EHV-4)

o Periodo di incubazione 2-21 gg (dal punto di vista sperimentale, è molto breve, 48-72-96h)

si parla di 21 giorni che potremmo osservare nella pratica, quando abbiamo cavallo con

latenza che poi slatentizza ecc.

o Febbre 39-40°C (difficile > 40°C a differenza dell’influenza)

o Congiuntivite, rinite. Infiammazione delle prime vie respiratorie

Queste 3 sono le forme più comuni; ci possono essere anche aumento volume dei linfonodi

sottomascellari (a palpazione), edema labbro inferiore (poco visibile); con decorso di 7-10gg.

Può presentarsi la tosse (non spesso) e c’è una letalità molto bassa.

֎ Aborto (EHV-1)

➢ Aborto tardivo, dal 6° mese in poi;

➢ Espulsione di feto e placenta che non manifestano niente di evidente;

➢ No problemi per successive gravidanze;

➢ L’infezione se avviene nelle ultime settimane, può dar luogo a nascite di puledri poco vitali;

bisogna valutare il FEGATO del puledro piccoli puntini biancastri necrotici, tipici!

(il virus replica a livello del fegato del feto) Se il fegato lo invio al laboratorio, si può

isolare il virus o sezione istologica per valutare presenza dei corpi inclusi

intranucleari.

֎ Forma nervosa (EHV-1), non c’è un sintomo specifico

➢ Si manifesta sporadicamente

➢ Turbe nella stazione e deambulazione

Tipiche lesioni virali a carico del sistema nervoso: manicotti perivascolari; intorno al vaso si depositano gli

immunocomplessi. La colorazione indica la presenza di antigene virale.

DIAGNOSI

La clinica, soprattutto nelle forme respiratorie è impossibile! Se compaiono le forme abortigene

(soprattutto nelle ultime fasi di gravidanza), posso pensare.

In laboratorio, per forma respiratoria, portiamo il tampone nasale da animali che da meno tempo hanno la

sintomatologia + se c’è aborto, fegato del feto o feto intero. Da qui si può fare isolamento virus su linea

cellulare RK13 (linea cellulare di rene di coniglio), PCR. Si può fare anche indagine sierologica

(sieroneutralizzazione, fissazione del complemento); molto limitata nelle forme abortigene perché l’aborto

si ha in una fase tardiva della malattia, non acuta; quindi, il prelievo di sangue non serve, devo andare a

verificare la presenza del virus. Nella forma respiratoria si.

PROFILASSI

▪ Igienico-sanitaria: bisogna sempre farla (Controllo movimentazioni, introduzioni, detersione,

disinfezione, ecc);

▪ Vaccinale: in Italia si usano gli INATTIVATI. Proteggono dal sintomo non dall’infezione.

Il programma vaccinale cambia a seconda se vogliamo farla per infezione respiratoria o proteggere dalla forma

abortigena (il vaccino è lo stesso).

Per la forma respiratoria vaccino intorno al 5-6 Per la prevenzione dell’aborto: si vaccinano solo le

mesi e poi faccio seconda inoculazione dopo 4-6 femmine gravide e si fanno 3 interventi a 5°-7°-9°

settimane. Richiamo annuale o in base al rischio, mese di gravidanza. Si vaccina ad ogni gravidanza.

anche ogni 6 mesi o 4 mesi.

WEST NILE VIRUS E USUTU VIRUS

WN: Malattia infettiva NON CONTAGIOSA. Trasmessa da artropodi e sostenuta da un Flavivirus

appartenente al Sierogruppo delle Encefaliti Giapponesi. Virus a RNA. Appartiene al gruppo degli Arbovirus

(ARthropod-BOrn VIRUSes). È una malattia importante per i cavalli, possono colpire anche altre specie

come volatili (in particolare, soprattutto i selvatici), sono stati descritti episodi di mortalità importanti. È

una ZOONOSI.

In qualsiasi specie, le forme cliniche sono molto diverse: DA FORME ASINTOMATICHE (++ nei volatili, ma è

possibile che si trovino anche in altre specie ospite); forme più o meno blande SIMIL-INFLUENZALI; piccola

quota può manifestare FORME NEUROLOGICHE. Molto dipende dalla competenza immunitaria del

soggetto, da età, stato di salute.

Flavivirus: virus a RNA (mutazioni!!). Questo codifica per 10 proteine, tra cui le più importanti sono quella

dell’envelope (importante perché è il primo contatto tra il virione e la cellula ospite) e quella capsidica.

Codifica anche per una serie di proteine definite NS (non structural protein) che hanno attività regolatoria

o enzimatica, coinvolte nel ciclo replicativo nella produzione di nuovi virioni.

RESISTENZA: l’envelope, come in altri casi, riduce la resistenza a livello ambientale, ma si sono evoluti e

specializzati nella trasmissione tramite artropodi, proprio per persistere!

Numerosi virus rientrano nel Siero-complex (il capostipite è il virus dell’encefalite giapponese, umano)

all’interno del quale rientrano l’usutu virus e quello della west nile.

WNV definito così perché Isolato e descritto a partire da una donna con sintomatologia febbrile in Uganda

nel 1937, nel distretto “west nile”. In genere viene distinta in WestNileFever (solo le forme influenzali) e

WestNileEncephalitis (forme nervose più gravi).

La prima descrizione di forme cliniche in Italia in cavalli, 1998.

Anche USUTUvirus ha origine africana. Nasce come virus capace di infettare solo i volatili, tuttavia sempre

più recentemente sono stati segnalati anche focolai in umana.

WNV.Esiste una certa eterogeneità genetica; le prime 2 linee genetiche riconosciuta sono state Lineaggio

1 e 2; entrambi segnalati e circolanti nell’uomo e utleriori studi hanno permesso di sottoclassificare i

lineaggi in sottogruppi. C’è nei lineaggi una certa territorialità, una certa distribuzione geografica.

Per USUTUvirus vengono identificati 2 gruppi genetici: africano e europeo.

EPIDEMIOLOGIA:

Il ciclo di mantenimento del virus in un territorio è abbastanza complesso e

coinvolge diversi ospiti e vettori. Gli ospiti primari o principali, sono i selvatici

(ciclo selvatico) con particolare adattabilità per alcune specie di riferimento,

soprattutto corvidi, o comunque volatili che per le loro caratteristiche etologiche, si prestano ad essere

ospiti primari o serbatoio; quindi, popolazioni abbondanti, con alta densità e distribuite molto a livello

geografico. Trasportano il virus da un habitat all’altro. Il tutto è mantenuto se c’è la presenza di artropodi.

La WND potrebbe esser definita ad andamento stagionale perché strettamente legata ad attività degli

artropodi; la distribuzione geografica è legata alle caratteristiche climatiche di un’area che devono essere

compatibili per la sopravvivenza dell’artropode. Sono state riscontrate profonde modifiche legate al

cambiamento climatico. Ci sono diversi generi di artropodi; i più competenti nel mantenere e trasmettere

il virus sono il Culex (C.pipiens, zanzara) e Edes (zanzara tigre). I mammiferi e l’uomo sono ospiti

accidentali; entrano in contatto col virus solo in condizioni favorevoli (intensa carica virale negli ospiti di

→contaminazione →

riferimento massiccia artropodi trasferimento all’ospite accidentale che però non

sono competenti per trasmettere di nuovo il virus agli artropodi (ospite a fondo cieco) perché la carica

virale sarà bassa.

VETTORI

:

▪ Culex sp. Per entrambi i virus

▪ →trasmissione

Pasto di sangue su diverse specie (volatili, equidi e uomo)

▪ Possibile co-positività, seppur rara (possono tramettere diversi tipi di virus durante il loro pasto)

▪ Cross protezione probabile

▪ O aumento RI alla seconda infezione

Tra le altre specie possiamo vedere il Culex Neavei, Culex Aedes Albopictus, ecc. L’USUTUvirus è stato

segnalato anche in ZECCHE.

CULEX PIPIENS

Alta efficienza e competenza nella trasmissione dei flavivirus

Diverse sottospecie (pipiens, molestus)

ˣ Anautogeno (la deposizione delle uova richiede un pasto di sangue)

ˣ Autogeno (la deposizione delle uova non richiede un pasto di sangue)

➢ Eurigamo (accoppiamento in spazi aperti)

➢ Stenogamo (accoppiamento in spazi ristretti)

Diapausa invernale (eterodinamico)

Senza diapausa invernale (omodinamico). Sempre più spesso è possibile che questa diapausa venga

superata, soprattutto legato al fatto che le temperature basse che si osservano in inverno, non

vengono mantenute per molto tempo ciò aumenta la capacità di riproduzione dell’artropode.

La maggior attività degli artropodi si verifica nei periodi estivi, tardo estivi, naturalmente.

Non tutti i volatili sono responsabili della trasmissione, però i passeriformi sono quelli con maggior

competenza, cioè quelli che più hanno il potenziale per trasmettere il virus agli artropodi. Viremia molto

alta, che rimane tale anche per molti giorni.

Sotto ai passeriformi ci sono i Cicogniformi, moderatamente competenti, di durata più breve; come anche

gli strigiformi e i caradriformi (per esempio i gabbiani).

Poi ci sono altri che possono esser paragonati ad ospiti a fondo cieco, come i volatili domestici; questi

sviluppano la risposta anticorpale quindi sono utili per la sorveglianza, come animali sentinella, infatti si

usano p

Dettagli
A.A. 2021-2022
75 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/05 Malattie infettive degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescarabottini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Marsilio Fulvio.