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MODALITÀ DI CONTAGIO

Sono poco vitali nell’ambiente esterno, li ritroviamo in acque stagnanti, canali, fogne, quasi mai in acque

salmastre. I topi, roditori e ratti rappresentano uno dei principali ospiti delle leptospire. Il cane stesso

può essere ospite di mantenimento, una volta ingerito per esempio acqua stagnante contaminata da

urine di topo, si infetta e può con le proprie urine contaminare altri ambienti. Esistono, infatti,

leptospire che riconoscono come ospite di mantenimento il topo, il ratto, i ricci ma più si cerca più si

trovano tantissimi ospiti di mantenimento delle varie leptospire ma esistono anche leptospire che

riconoscono come ospite di mantenimento il cane, come la Leptospira canicola. Vediamo come negli

anni, valutando l’andamento della malattia e la sua frequenza, si vede nel corso degli anni c’è stata una

diminuzione dell’incidenza dell’infezione sostenuta da Leptospira canicola rispetto alle altre, che

sicuramente si sono ridotte grazie alla vaccinazione, ma la Canicola è quella ridotta maggiormente,

questo perché la vaccinazione ha permesso di intervenire sull’ospite di mantenimento. Se avessimo la

possibilità di vaccinare anche tutti i topi, probabilmente si ridurrebbe l’incidenza anche della Leptospira

icterohaemorrhagiae ma non abbiamo questa possibilità. Allora succede che nel caso della Leptospira

icterohaemorrhagiae il topo è ospite di mantenimento e cane e uomo accidentali. Nel caso di Leptospira

canicola, il cane è sia ospite di mantenimento che accidentale, poiché si può infettare accidentalmente e

il decorso della malattia sostenuta dalla Canicola è un decorso cronico e lento, rispetto al decorso acuto

che vediamo nella Icterohaemorrhagiae che è proprio estranea al cane. Siccome in Canicola c’è stato un

adattamento all’ospite l’infezione tende a determinare una malattia a decorso più lento che nel

frattempo si accompagna all’eliminazione del patogeno attraverso l’urina nell’ambiente esterno.

Per il cane è stato dimostrato che per quanto riguarda il siero-gruppo Australis, il cane si possa

comportare come ospite di mantenimento, ma anche i procioni negli USA, per i topolini dei campi per la

Bratislava, ma anche in cervo, volpi (canidi selvatici sono lo specchio dei domestici, solo che non

vengono vaccinati → amplificazione poiché non c’è nessun intervento di vaccinazione), opossum,

mammiferi marini.

N.B = risposta a domanda fatta precedentemente: perché è stata consigliata una vaccinazione

semestrale o 8 mesi per la bivalente inattivata di Leptospira canicola e icterohaemorrhagiae rispetto alla

tetravalente? L’obiettivo di quell’intervento era quello di indurre una risposta anticorpale un po’ più

potenziata nella speranza che aspecificamente un po’ di anticorpi si andassero a legare anche nelle altre

leptospire che comunque circolano sul territorio italiano. Modo empirico considerando il fatto che

adesso abbiamo il vaccino giusto, per cui si vaccina una volta sola con un vaccino più completo piuttosto

che richiamarlo dopo 6 mesi → risparmio su ogni punto di vista.

Forme classiche, più documentate e descritte ma le leptospire sul cane possono indurre tutte la stessa

sintomatologia:

Icterohaemorrhagiae: sono più colpiti i cani da caccia che annusano più facilmente, soprattutto in

- tarda estate e autunno dove è più frequente il periodo delle piogge.

Contagio:

• indiretto: soprattutto con l’ingestione di acqua e alimenti contaminati. Soprattutto in

canili, mantenendo i sacchi delle crocchette aperte, c’è tanto movimento, può succedere

che con l’umidità i topi fanno pipì e il batterio permane nel mangime che andrà ad

infettare l’animale. Stesso discorso per le ciotole d’acqua.

Abbiamo oltre alla forma di nefrite, l’ittero e uno stato di interessamento multi-organo

spesso come conseguenza della batteriemia e della setticemia che lo stesso batterio causa.

Canicola: meno stagionale perché l’ospite di mantenimento è il cane. Causa la malattia di

- Stoccarda che ha come caratteristica la nefrite interstiziale uremigena→ tipica della canicola,

tende ad andare a finire in insufficienza renale, classica di questa infezione. 15/10/2020

FORMA DI TRASMISSIONE

Più comune è la via indiretta, legata all’ingestione di acqua e alimenti contaminati. Non è da escludere la

via diretta attraverso la via mucosale, come mucose oculari. Anche una ferita può rappresentare una

porta di ingresso del batterio. Solitamente per le condizioni epidemiologiche correlate al ciclo di

trasmissione delle leptospire avviene indirettamente, grazie alla contaminazione di urine infette →

rappresentano il principale mezzo di diffusione. Nelle urine, il batterio riesce a sopravvivere quando

vengono ad essere diluite, facendo alzare il pH, da un pH 5.5 diventa neutrofilo fino ad alcalino →

condizioni ottimali del batterio nell’ambiente.

Il batterio preso da solo è poco resistente però se si vengono creare condizioni predisponenti può

resistere molto bene all’ambiente esterno. Di solito un mezzo ottimale di trasmissione, diluizione e di

contaminazione e rappresentata dalle acque stagnanti, le fogne. La contaminazione è data dalle urine

del topo, che vanno a contaminare le acque, il cane che contamina il terreno (ingerisce le leptospire per

poi eliminarle con le urine). Per alcune leptospire il cane è solo ospite accidentale, perché in questo

alcune siero-varianti appartenenti a siero-gruppi non trovano nel cane quella situazione tale che

permetta di definire il cane ospite di mantenimento (il batterio non causa grossi danni dal punto di vista

patologico, replica molto bene, l’ospite sopravvive e sopravvive anche il batterio. Nello stesso tempo

l’ospite di mantenimento elimina il batterio attraverso le urine nell’ambiente esterno).

Accanto a siero-varianti appartenenti a siero-gruppi che riconoscono nel topo e nei roditori in generale

ospiti accidentali, esistono leptospire che riconoscono anche nel cane un ospite di mantenimento, è il

caso di Leptospira canicola: il cane può infettarsi con Leptospira canicola, sviluppa la malattia ma è una

malattia che interesserà l’apparato urinario, in particolare i reni, e avrà un andamento più lento come

forma patologica rispetto a quella che si osserva per le infezioni di Leptospira icterohaemorrhagiae. Il

fatto che il cane sopravviva meglio all’infezione da Leptospira canicola fa sì che questo si comporti da

ospite di mantenimento semplicemente per un motivo: il cane eliminerà i batterio con le urine →

leptospiruria per un lungo periodo di tempo. L’uomo rappresenta sempre un ospite accidentale.

NUOVO: strada che il batterio percorre inseguito a esposizione

da parte dell’ospite

Al giorno 0 c’è una prima esposizione alle leptospire, si parla di

penetrazione a livello di mucose perché il batterio o che venga

ingerito con acqua e alimenti o che penetri direttamente

attraverso le soluzioni di continuo (ferite) o mucose oculari, trova

sempre una sorta di ingresso a livello mucosale. A questo punto,

il batterio, una volta penetrato a livello delle mucose, induce una

leptospiremia → lo troviamo nel sangue, dove inizia a replicare a

livello di endoteli determinando vasculite. In seguito a questa,

c’è una penetrazione del batterio nei tessuti, fino a raggiungere il sito di replicazione preferito,

determinato dai tubuli renali. Questa fase in cui si presenta vasculite, è una fase che si protrae per circa

7 gg. Questo significa che se avessi un cane in questa fase, per cui vorrei andare a vedere se positivo da

infezione da Leptospira (quando il batterio si trova in questa fase, i sintomi sono molto aspecifici nel

soggetto, si cominciano a vedere pochi segni clinici non prima di 6-7gg). Quando vado cercare il batterio

in questa prima fase? Quando ho avuto nello stesso ambiente soggetti con leptospirosi conclamata. Mi

faccio poi il problema che anche altri animali si sono potuti infettare. Se presumessi che il cane si trovi in

questa fase e mandassi in laboratorio le urine che conterranno il batterio nei 7gg successivi fino

sicuramente al 14 giorno (se si crea uno stato di portatore cronico per molto più a lungo), se andassi a

cercare il batterio nei primi 7 giorni nelle urine non lo troverei. Per cui in questa fase il campione

principale è il sangue in EDTA o in eparina (batterio non ama molto l’EDTA).

Trascorsi i primi 7 gg, il batterio scompare dal sangue e lo ritroviamo prevalentemente in urine, data da

un intensa replicazione dello stesso a cui consegue una leptospiruria che crea uno stato di portatore:

- Breve termine perché morirà → eliminazione completa delle leptospire nell’ambiente

- Lungo termine: portatore cronico che caratterizza la classica forma di ospite di mantenimento

per le infezioni da Canicola, per esempio.

La teoria è importante ma la cosa più importante è il senso pratico. La prof suggerisce che nel caso si

abbia un sospetto fondato di leptospirosi, sarà meglio mandare in laboratorio sia un campione di urine

che di sangue, per non sbagliare.

CLINICA

Le forme di leptospirosi classica sono quelle di cui si conosce meglio il quadro clinico, dal punto di vista

clinico il coinvolgimento d’organo dipende dalla siero-variante considerata.

N.B siero-variante fa sempre parte di un siero-gruppo → ci si riferisce ad un insieme di siero-varianti che

presentano una stessa cross-reattività anticorpale protettiva → attraverso il test di microagglutinazione,

importante perché con profilassi vaccinale, possiamo proteggere non nei confronti di una singola

variante ma, inoculando una singola variante ci garantiamo che il cane sia protetto nei confronti di tutto

il siero-gruppo.

- Icterohaemorrhagiae: il quadro clinico predominante è quello caratterizzato da una forma

emorragica acuta, caratterizzata da un intensa attività replicativa del batterio a livello vascolare,

soprattutto a livello di endoteli vasali. Tramite questo passaggio nel sangue, il batterio ama andare a

replicare in vari distretti, come endoteli, pareti intestinali e a livello epatico. È possibile riscontrare

una replicazione a livello renale, che può essere

• forma acuta

• sub-acuta: preferibilmente il batterio ama gli endoteli vascolari → obiettivo è quello di

causare un’intensa vasculite, arriva comunque ai reni, ma l’intensa replicazione a livello

vascolare è quella che causa il danno più grave. Si osserva una forma che comunque

sintetizza con un quadro acuto.

- Canicola: il cane è sia ospite accidentale che di mantenimento; si è

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
175 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/05 Malattie infettive degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sbob_Vet di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie infettive 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Di Martino Barbara.