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SCOLIOSI

La nostra colonna è formata da un insieme di vertebre che sono perfettamente allineate se le guardiamo su un piano postero anteriore, se guardiamo la colonna da un piano laterale identificheremo delle curve: una lordosi (a livello cervicale), una cifosi (a livello dorsale), una lordosi (a livello lombosacrale). La nostra colonna è formata da 33-34 vertebre, ciascuna zona ha un'identificazione differente, parleremo di 7 vertebre cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 5 sacrali e 4/5 coccigee. Affinché la colonna funzioni correttamente è presente un'alternanza di queste curve (della lordosi cervicale e lombare con interposta la cifosi dorsale). Nel momento in cui il bambino inizia a camminare, la sua colonna che non è dotata di curve, anzi parleremo di una cifosi generalizzata, per compensare gli effetti del peso si formano queste curve, si forma prima la lordosi lombare, segue la cifosi dorsale e ancora seguirà la lordosi.

cervicale.Sul piano sagittale abbiamo due tipi di curve: la cifosi e la lordosi, queste curve possono essere aumentateo ridotte e queste alterazioni saranno di tipo:

Funzionali: le curve sono presenti in maniera fisiologica con un'anatomia corretta, però poi a causa di atteggiamenti posturali, queste curve si accentuano; parleremo quindi di attitudine o di atteggiamento (non sono strutturate e sono auto-correggibili). Possono essere cifosi, lordosi, cifolordosi, iperlordosi

Strutturali (la colonna nasce già con dei difetti anatomici per cui queste curve saranno alterate proprio perché anatomicamente i corpi vertebrali avranno una costituzione differente). Quindi potremo avere una cifolordosi, una cifosi, una lordosi e possiamo anche avere una situazione di rettificazione di queste curve.

Si dividono a loro volta in:

  • Primitiveo Idiopatiche - cioè che non conosciamo la causa
  • Costituzionali - si verifica durante l'accrescimento
  • Congenita presente
dell'accorciamento potrebbe essere necessaria solo se causa sintomi o problemi posturali). L'attitudine scoliotica può essere diagnosticata tramite esami radiografici e trattata con terapie fisiche, come la ginnastica correttiva, e l'utilizzo di corsetti ortopedici. È importante intervenire precocemente per prevenire la progressione della scoliosi e limitare le conseguenze sulla funzionalità della colonna vertebrale.reale si effettua posizionando un rialzo in corrispondenza dell'arto più corto, se invece la patologia è legata ad un accorciamento funzionale, in quel caso si dovrà lavorare su quelle contratture muscolari che saranno responsabili della patologia). Questa patologia necessiterà di trattamenti con: - Scarpe ortopediche; - Rialzi; - Occhiali; - Ginnastica; - Adeguamento di piani di lavoro. L'attitudine scoliotica non evolve in scoliosi e sono due ambiti assolutamente assestanti e hanno caratteristiche differenti. Scoliosi In questo caso abbiamo una deviazione permanente, strutturata perché abbiamo 1 o più vertebre che hanno un difetto anatomico, si verifica nei 3 piani dello spazio (caratteristica fondamentale perché finora quando abbiamo parlato di cifosi, lordosi, da un punto di vista funzionale o strutturato, e quando abbiamo parlato di atteggiamento scoliotico, abbiamo sempre identificato la deviazione su un unico piano dello spazio; nellascoliosi invece la deviazione si verifica sui 3 piani dello spazio) non è auto correggibile. Metteremo in atto dei trattamenti ma la scelta di essi sarà quella di rallentare l'evoluzione, potremo scegliere un trattamento chirurgico e in questo trattamento effettueremo una correzione definitiva ma il trattamento sarà assolutamente più impegnativo. Questo è l'esame obiettivo di un bambino con scoliosi. Queste caratteristiche che andremo a descrivere sono degli elementi che dobbiamo tener presente che visivamente a tutti capiterà di vedere dei bambini e dobbiamo avere la prontezza di inquadrare questa situazione, capire quali possono essere degli elementi patologici. Se guardiamo posteriormente il dorso di questo bambino (1 immagine), troveremo una non orizzontalità delle spalle, troveremo allo stesso modo una asimmetria del bacino (le creste iliache non sono allineate), poi notiamo ancora una asimmetria dei triangoli di taglia (è quello spazioche si delimita tra il tronco e l'arto superiore), poi andiamo a posizionare un filo apiombo cioè un filo con un pesetto, lo facciamo partire dalla vertebra C7 che è la vertebra promminente che riusciamo facilmente a palpare e in condizioni normali, in assenza di alterazioni della colonna, questo filo a piombo deve cadere perfettamente nella piega interglutea, se invece cade spostato di qualche mm a dx o sx parleremo di strapiombo e andremo anche a identificare di quant'è questo strapiombo. Poi diremo al bambino di piegarsi in avanti e noteremo eventualmente la comparsa di altre asimmetrie sempre del dorso, un'asimmetria di un emisoma rispetto al controlaterale e queste asimmetrie le chiameremo gibbo costale quando si verifica in corrispondenza del tratto dorsale o salienza lombare quando si verifica a livello del tratto lombare. Solitamente avremo un gibbo costale (su un lato), una salienza lombare contro laterale e una depressione contro laterale. La

La comparsa del gibbo costale e della salienza lombare ci fa orientare verso una diagnosi di scoliosi. Un'assenza di gibbo costale e salienza lombare fa presupporre che il quadro che abbiamo davanti sia di un atteggiamento scoliotico. Tutti gli elementi che abbiamo descritto nella prima immagine, sono elementi comuni all'atteggiamento scoliotico e allascoliosi. In questo caso invece parleremo di attitudine scoliotica perché se chiediamo alla bambina di inclinarsi in avanti, non è comparso né un gibbo costale né una salienza lombare. La scoliosi può essere determinata già dalla presenza di difetti già a livello dell'embriogenesi, quindi le strutture scheletriche sono formate in maniera anomala e potremo parlare di malformazioni vertebrali quando sono le vertebre che hanno un difetto strutturale, quindi vizi di formazione o vizi di differenziazioni, oppure malformazioni toraciche, un difetto della gabbia toracica e quindi una sinostosi.

Immagine di un difetto congenito di una vertebra, in cui è crollato completamente un muro laterale e questo comporta necessariamente un'inclinazione laterale. Da questa inclinazione laterale si determinerà una deviazione tridimensionale quindi sui tre piani dello spazio.

Oppure la patologia può essere di tipo secondario legata ad altre patologie di tipo neuromuscolari, sono patologie di tipo neurologico con coinvolgimento muscolare (con aspetto di spasticità, siringomielia, di neurofibromatosi o miopatia), oppure associata a patologie post-poliomielitiche, pleuropolmonari (da esiti cicatriziali di tubercolosi), associate a sindromi endocrine (sindrome di Morquio) o a sindrome metaboliche (sindrome di Marfan, è una patologia del connettivo che è caratterizzata da una particolare lassità delle strutture legamentose). La neurofibromatosi è una patologia che si presenta con delle macchie caffè latte, ha una serie di

pigmentazioni del corpo e questa patologia oltre ad avere un'alterazione sul piano cutaneo sarà anche caratterizzata da difetti anatomici delle vertebre. Poi abbiamo le forme idiopatiche, quelle di cui non sappiamo la causa, però per dare una ipotesi prognostica andremo a classificare in base alla fascia di età d'insorgenza, quindi parleremo di insorgenza infantile che sono quelle con una prognosi migliore, perché possono avere un'evoluzione in senso risolutivo e in senso evolutivo. Poi abbiamo la forma giovanile che distingueremo in I (3-6 anni), II (7-9 anni) e III (9- pre-menarca), poi abbiamo la forma dell'adolescenza e poi quella dell'adulto. La fase a ridosso del menarca, quindi dell'adolescenza, è la fase più delicata perché in concomitanza con l'accrescimento scheletrico, questa vertebra o queste vertebre che sono deformate possono andare incontro ad un importante aggravamento della loro.deformità e quindi rischiamo in questa fase di assistere ad un importante peggioramento della patologia.

Le cause sono un interrogativo perché diverse ipotesi sono state formulate, vi è un’ipotesi genetica, tant’è vero che una cosa che chiediamo a questi pz è se vi è una familiarità con il problema, quindi se in famiglia vi sono altri figli con questo problema, se i genitori ne hanno sofferto durante la fase di accrescimento perché uno o più geni saranno sicuramente responsabili (geni che controllano il tessuto connettivo, il collagene, quindi probabilmente un’associazione con le collagenopatie, come la sindrome di Marfan).

Quando guarderemo le radiografie dovremo identificare la curva scoliotica, eventualmente le curve scoliotiche perché può capitare che vi sia una seconda curva, una curva di compenso, una terza curva di compenso. Questa curva la descriveremo in relazione al lato di convessità e poi

identificheremo due vertebre neutre (sono le più inclinate ma le meno ruotate) e una vertebra apicale (quella dove ipotizziamo che vi sia il difetto strutturale della vertebra ed è la più orizzontale ma anche la più ruotata). La vertebra patologia è ruotata, ha una rotazione su se stessa. L'anatomia patologica di questa patologia sarà caratterizzata da una cuneizzazione del corpo vertebrale e da una trocosi (è una vera e propria rotazione della vertebra). La deformità in questa patologia non riguarderà solo la colonna ma anche la gabbia toracica, quindi la colonna deviando porterà con se anche le coste e ci ritroveremo anche con una deformità della gabbia toracica. Avremo una vertebra al massimo due vertebre con delle deformità, quindi con una diminuzione dell'altezza vertebrale, un assottigliamento su un lato del disco vertebrale, un ispessimento contro laterale, ma un elemento caratteristico è la trocosi.

Cioè la rotazione della vert

Dettagli
A.A. 2023-2024
49 pagine
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossellacovi00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie apparato locomotore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Notarnicola Angela.