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Ricorrente: IVU alte o 1 IVU alta + IVU bassa, o IVU basse.
• Persistente.
• IVU complicata: Associata a anomalie delle vie urinarie, resistenza ai trattamenti, microrganismi
insoliti.
3. Fattori di Rischio
• Storia familiare di IVU o malattie renali.
• Anomalie strutturali (malformazioni) delle vie urinarie.
• Stasi urinaria (es. vescica neurologica, calcolosi).
• Stipsi, febbri ricorrenti, ipertensione, scarso accrescimento.
4. Eziologia delle IVU
• E. coli: Causa il 75-90% dei casi di IVU.
• Klebsiella, Pseudomonas, Staphylococcus aureus: Altri patogeni comuni.
• Proteus mirabilis: Più frequente nei maschi.
• Staphylococcus saprophyticus: Comune nelle donne sessualmente attive.
5. Clinica delle IVU (continua)
• Cistite (IVU Bassa):
• Sintomi principali: pollachiuria (aumento della frequenza della minzione), disuria (dolore o
bruciore durante la minzione), urgenza urinaria (bisogno urgente di urinare), alterazioni del mitto
(flusso urinario debole o intermittente).
• Si instaura per migrazione ascendente di batteri dai genitali esterni. Il sesso femminile è più
predisposto per la brevità dell'uretra e la vicinanza con lo sfintere anale.
• Pielonefrite (IVU Alta):
• Febbre alta (>38°C), dolore ai fianchi, malessere generale, spesso associati a batteriuria (presenza
di batteri nelle urine).
• Segni sistemici più gravi rispetto alla cistite, con possibili complicanze renali, come ascessi renali
o setticemia.
6. Diagnosi delle IVU
• Esame delle Urine:
• Esame chimico-fisico delle urine: rileva la presenza di leucociti, batteri, emazie, cilindri
leucocitari, e variazioni del pH.
• Esterasi leucocitaria e nitriti: Il test della dipstick può rivelare l'esterasi leucocitaria (enzima
prodotto dai globuli bianchi, indicativo di infezione) e la presenza di nitriti (trasformazione dei
nitrati ad opera dei batteri).
• Esame microscopico: utile per individuare batteri, leucociti e altri segni di infezione.
• Urinocoltura:
• Considerata positiva con:
• 1.000 CFU/ml (unità formanti colonie per millilitro) da puntura sovrapubica.
• 10.000 CFU/ml da catetere vescicale.
• 100.000 CFU/ml da mitto intermedio.
• È fondamentale raccogliere il campione in modo corretto per evitare contaminazioni.
• Indagini Radiologiche:
• Ecografia renale e vescicale: utile per identificare anomalie strutturali come idronetrosi,
dilatazione del bacinetto renale, o ispessimento delle
pareti vescicali.
• Indicata in caso di primo episodio di IVU nei bambini, o di IVU ricorrenti o complicate.
7. Terapia delle IVU
• Obiettivi del trattamento:
• Eradicazione dell'infezione: evitare la progressione verso complicanze renali più gravi, come
pielonefrite o setticemia.
• Prevenzione di sequele a lungo termine: ridurre il rischio di danni renali permanenti, ipertensione
e insufficienza renale cronica.
• Prevenzione della batteriemia (infezione sistemica del sangue).
• Trattamento antibiotico:
• Il trattamento si basa sull'antibiogramma, ma in casi urgenti si può iniziare una terapia empirica
in attesa dei risultati.
• Batteriuria asintomatica: non sempre trattata, ma può richiedere trattamento in pazienti con
gravidanza, nefropatie o altre condizioni predisponenti.
Sindromi da Insufficienza Renale
1. Insufficienza Renale Cronica (IRC)
• Progressione: La perdita di nefroni è graduale e progressiva, con distruzione lenta ma
irreversibile di glomeruli e tubuli renali. A differenza dell'insufficienza renale acuta (IRA), l'IRC
non è reversibile, poiché la distruzione dei nefroni è permanente.
• Conseguenze: L'IRC provoca ritenzione di metaboliti azotati (uremia), con progressiva
insufficienza della funzione tubulare, che compromette la capacità del rene di regolare l'equilibrio
idro-elettrolitico e l'omeostasi acido-base.
2. Alterazioni Elettrolitiche e Metaboliche
• Iperkaliemia: Aumento dei livelli di potassio nel sangue, che può portare a aritmie cardiache.
• Acidosi Metabolica: L'IRC causa una ridotta eliminazione di acidi, con conseguente acidosi
compensata. L'aumento della ritenzione di fosfati e acidi organici peggiora l'equilibrio acido-base.
• Deficit di Vitamina D e Iperparatiroidismo Secondario: L'insufficienza della produzione renale di
vitamina D attiva (calcitriolo) provoca una compensatoria iperproduzione di paratormone (PTH),
con conseguenti alterazioni ossee
come osteodistrofia renale.
• Anemia: Provocata dalla riduzione della produzione di eritropoietina da parte del rene e
dall'effetto tossico dell'uremia sul midollo osseo, che diminuisce la produzione di globuli rossi.
• Iperfosfatemia e Calcificazione dei Tessuti Molli: L'aumento dei livelli di fosfato può portare alla
precipitazione di fosfato di calcio nei tessuti molli, causando calcifilassi o arteriolopatia uremica
calcifica, una condizione
potenzialmente letale.
3. Altre Conseguenze Cliniche dell'IRC
• Ritenzione di Sodio e Acqua: Porta a ipertensione, edema e, nei casi più avanzati, scompenso
cardiaco.
• Disturbi Ossei: L'alterazione del metabolismo del calcio e del fosfato provoca fragilità ossea e
aumenta il rischio di fratture.
• Alterazioni della Coagulazione: L'uremia compromette la funzione delle piastrine, aumentando il
rischio di sanguinamento.