Investimento = risparmio perché quanto le imprese vogliono investire dev’essere uguale a quanto i
consumatori e il governo vogliono risparmiare
Funzione del risparmio privato.
(1 – C1) —> propensione marginale al risparmio
Il moltiplicatore keynesiano del reddito è il reciproco della propensione marginale al risparmio.
Uguaglianza tra risparmio aggregato e
investimento
Il paradosso del risparmio
Supponiamo che le famiglie, per ogni livello del reddito disponibile, decidano di risparmiare di più.
Questo corrisponde ad una riduzione della componente autonoma del consumo (riduzione C0),
che determina una traslazione verso l’alto della funzione del risparmio aggregato.
• Aumento di G può essere accompagnato da una riduzione di I;
• Se i consumatori pensano che un valore più alto di G oggi implichi un valore più alto di T
domani, un aumento di G ha scarsi effetti su C;
• Mantenere un elevato livello di Y potrebbe determinare tensioni inflazionistiche;
• Ridurre T o aumentare G potrebbe generare grossi disavanzi di bilancio e portare
all’accumulazione di debito pubblico e quindi determinare problemi di sostenibilità.
I mercati finanziari
I mercati finanziari sono tutte quelle piazze nelle quali soggetti che hanno risorse in eccesso
rispetto alle loro necessità correnti si incontrano e scambiano con soggetti che invece hanno
risorse in difetto. Nei sistemi economici attuali, i mercati finanziari hanno raggiunto un elevato
grado di sofisticazione in quanto vedono la presenza di una moltitudine di soggetti da entrambi i
lati dello scambio e un’ampia varietà di strumenti scambiati. Per studiare il funzionamento dei
mercati finanziari useremo due strumenti, la moneta e un generico titolo privo di rischio
(obbligazione).
La domanda di moneta
Per moneta s’intende l’insieme dei mezzi di pagamento che possono essere utilizzati per
effettuare transazioni di beni e servizi ma che hanno la caratteristica di non pagare interessi.
Esistono 2 tipi di moneta:
1) Il circolante —> moneta cartacea e quelle metalliche offerte dalla banca centrale;
2) I depositi in conto corrente —> offerti dalle banche private a fronte dei quali è possibile
emettere assegni oppure effettuare pagamenti elettronici.
Nel nostro modello di equilibrio dei mercati finanziari, la moneta si contrappone ai titoli che al
contrario pagano un tasso di interesse positivo (i) ma non possono essere usati direttamente per
regolare transazioni di beni e servizi.
In una situazione del genere, la situazione di detenere moneta oppure titoli fruttiferi dipende da
due fattori, ossia:
• Dal livello delle transazioni, ovvero dal reddito;
• Dal tasso di interesse offerto dai titoli.
In un’ottica di breve periodo, il modello che descrive l’equilibrio dei mercati finanziari è
sviluppato assumendo che esista una data ricchezza finanziaria che può essere alternativamente
allocata in moneta e/o titoli. Se questa ricchezza finanziaria è fissa, il mercato della moneta e
quello dei titoli sono collegati dalla legge di Walras secondo la quale se esistono n mercati e n – 1
di essi sono in equilibrio anche l’n – esimo mercato deve essere in equilibrio; pertanto, studiando
l’equilibrio del mercato della moneta siamo in grado anche di avere informazioni anche
sull’equilibrio del mercato dei titoli. Da un punto di vista analitico, la relazione tra domanda di
moneta (Md), reddito nominale (€Y) e tasso di interesse (i) è data dalla seguente espressione:
L (x) è una funzione che indica la propensione alla liquidità.
Questa equazione ci dice che la domanda di moneta Md è uguale al reddito nominale €Y
moltiplicato per una funzione decrescente del tasso di interesse (i), indicata come L(i);
Fissato il reddito nominale, la domanda di
moneta è una funzione decrescente del tasso
d’interesse:
• A parità di (i), la domanda di moneta
Md aumenta il reddito nominale €Y;
• A parità di reddito nominale €Y, la
domanda di moneta Md dipende
negativamente da (i).
La determinazione del tasso di interesse
Per analizzare l’equilibrio del mercato monetario, la domanda di moneta deve confrontarsi con la
rispettiva offerta. Assumiamo che la moneta sia costituita esclusivamente da circolante, ovvero che
non esiste un sistema bancario che offre e gestisce depositi a fronte dei quali è possibile fare
pagamenti; in una situazione del genere, l’offerta di moneta è sotto il controllo diretto della Banca
Centrale, ovvero di quella autorità indipendente incaricata della politica monetaria di un certo
Paese. Quando la Banca Centrale è affiancata da un sistema bancario privato che raccoglie
depositi e concede prestiti, anche le banche hanno un ruolo nella determinazione dell’offerta.
Ms = offerta di moneta
La condizione di equilibrio del mercato monetario è data dall’uguaglianza tra offerta (Ms) e
domanda di moneta (Md), ossia:
➔ Questa equazione dice che il tasso di interesse deve essere
tale da indurre gli individui a tenere una quantità di moneta
pari all’offerta di moneta, M > 0
➔ Il tasso di interesse di equilibrio è quello
➔ Mostra che, un aumento del reddito nominale
che eguaglia domanda e offerta di moneta
(€Y) determina un aumento della domanda di
moneta (Md) e quindi, a parità di offerta M,
provoca un aumento del tasso di interesse di
equilibrio (i’ > i);
➔ Al tasso di interesse iniziale, l’aumento della
domanda di moneta fa sì che gli individui
domandino più moneta di quella disponibile
Consideriamo ora gli effetti di variazioni del reddito nominale o dell’offerta di moneta sul tasso di
interesse di equilibrio
Politica monetaria e operazioni di mercato aperto
La Banca Centrale stampa la moneta circolante, tuttavia, una volta stampata, si pone il problema
di come immetterla nel sistema economico. La moneta stampata dalla Banca centrale entra in
circolazione attraverso le cosiddette operazioni di mercato aperto. Possono essere di due tipi:
1) Espansiva —> la Banca Centrale acquista titoli pagandoli in moneta. In questo caso, la
moneta in circolazione nell’economia aumenta e questo fa aumentare sia l’attivo che il
passivo della Banca centrale.
2) Restrittiva —> la Banca centrale vende titoli in cambio di moneta. In questo caso, la
moneta in circolazione nell’economia diminuisce e questo fa ridurre sia l’attivo che il
passivo della Banca centrale.
Prezzo e rendimento dei titoli
Parallelamente al mercato della moneta, esiste il mercato dei titoli sul quale si determina il prezzo
dei titoli e non il tasso di interesse. Tuttavia, esiste una relazione tra il prezzo dei titoli e il relativo
➔ Mostra invece che un aumento dell’offerta di
moneta M a parità di domanda Md provoca
una riduzione del tasso di interesse di
equilibrio (i’ < i);
➔ Al tasso di interesse iniziale, l’aumento
dell’offerta di moneta fa sì che gli individui
domandino una quantità di moneta inferiore a
quella disponibile
tasso di interesse. Supponiamo che i titoli trattati sul relativo mercato abbiano scadenza annuale,
abbiano un prezzo corrente (€Pt), il valore di rimborso alla scadenza sia pari a 100€ e che non
paghino alcuna cedola. Il tasso di interesse di un titolo così strutturato è pari a:
Visto che il valore di rimborso è fisso, questa equazione implica che quanto più elevato (basso) è il
prezzo del titolo, tanto minore (maggiore) sarà il tasso di interesse pagato dal titolo stesso.
Attraverso l’equazione di prima si può risalire al prezzo del titolo:
➔ Questa equazione rivela che il tasso d’interesse è
positivo, il prezzo del titolo è inferiore al valore di
rimborso, quindi €Pt < 100€
La relazione tra tasso di interesse è molto importante per capire l’andamento dei mercati
finanziari. La definizione del tasso d’interesse e la sua relazione con il prezzo dei titoli, insieme alla
legge di Walras, consente di ottenere informazioni sulla convergenza verso l’equilibrio del
mercato della moneta.
➢ Quando il tasso di interesse > di quello che assicura l’equilibrio sul mercato della moneta
cosicché su tale mercato si registra un eccesso di offerta, sul mercato dei titoli esiste un
eccesso di domanda di pari valore. Pertanto, il prezzo dei titoli sale spingendo al ribasso il
tasso d’interesse.
➢ Quando il tasso d’interesse < di quello che assicura l’equilibrio sul mercato della moneta
cosicché su tale mercato si registra un eccesso di domanda, sul mercato dei titoli esiste un
eccesso di offerta di pari valore. Pertanto, il prezzo dei titoli si riduce spingendo al rialzo il
tasso d’interesse.
In sintesi:
- Il tasso di interesse è determinato dall’uguaglianza tra offerta e domanda di offerta;
- Variando l’offerta di moneta, la banca centrale può influenzare il tasso di interesse;
- La banca centrale cambia l’offerta di moneta tramite operazioni di mercato aperto;
- Vista la legge di Walras che collega il mercato della moneta a quello dei titoli, tali operazioni
fanno variare il prezzo dei titoli e quindi il tasso di interesse.
Finora abbiamo ipotizzato che la Banca Centrale scelga l’offerta di moneta e lasci il tasso di
interesse libero di aggiustarsi. Alternativamente, avremmo potuto immaginare che la Banca
Centrale scelga il tasso di interesse e aggiusti l’offerta di moneta in modo tale da raggiungere
quel tasso (Taylor rule). Questa seconda descrizione è più utile della prima, in quanto è quello che
effettivamente fanno le banche centrali moderne come la BCE oppure la Federal Reserve.
Sui mercati finanziari operano una miriade di intermediari rappresentati da istituzioni che ricevono
fondi da famiglie e imprese utilizzandoli poi per accordare prestiti e acquistare titoli. Le banche
sono una particolare tipologia di intermediari finanziari che ricevono i fondi da famiglie e
imprese i quali si rivolgono alle banche per aprire depositi di conto corrente tramite i quali
effettuare pagamenti attraverso assegni o carte di debito elettroniche.
Visto che i depositi devono poter essere prontamente rimborsati a chi li ha aperti, essi
rappresentano una passività per le banche; tuttavia, le passività delle banche rappresentate da
depositi di c/c sono una forma di moneta e quindi giocano un ruolo nella determinazione del tasso
d’interesse. Le banche gestiscono depositi di conto corrente aperti da famiglie e imprese per far
fronte ai loro pagamenti e la corretta gestione di questi depositi, richiede che le banche detengano
un certo ammontare di riserve. Visto che i
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.