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Nascita e famiglia

• Nato a Reggio Emilia l'8 settembre

1474. Padre Niccolò, capitano della

rocca, madre Daria Malaguzzi.

Trasferito a Ferrara in gioventù.

Studi e formazione

• Studi di diritto a Ferrara, abbandonati

per dedicarsi agli studi umanistici e

letterari. Si forma sui classici latini e

sulla letteratura volgare.

Prime opere

• Compose rime, commedie latine e

volgari. La Cassaria (1508) e I

Suppositi (1509) sono tra le prime

commedie in volgare.

La carriera a Ferrara

• Al servizio del cardinale Ippolito

d’Este dal 1503, incarichi diplomatici

e amministrativi. Collaborò anche

con Alfonso I d’Este.

Orlando Furioso –

Introduzione

• Pubblicato nel 1516 (prima edizione)

e nella versione definitiva nel 1532.

Continuazione dell'Orlando

Innamorato di Boiardo.

Struttura dell'Orlando

Furioso

• Poema cavalleresco in ottave. 46

canti nella versione finale.

Narrazione intrecciata di storie,

amori, follie e guerre.

Trama principale

• Le vicende di Orlando impazzito per

amore di Angelica, le imprese di

Ruggiero e Bradamante, la guerra tra

cristiani e saraceni.

Tema della follia

• Orlando impazzisce per l’amore non

corrisposto di Angelica. La follia

come perdita di razionalità e valore

eroico.

Tema dell’amore

• Amore come forza potente,

irrazionale, a volte distruttiva.

Contrapposizione tra amore cortese,

passionale e cavalleresco.

Tema della guerra

• Guerre tra cristiani e saraceni, ma

anche guerre interiori. La guerra è

sfondo epico ma trattato con ironia e

distacco.

Ironia e distacco

• Ariosto introduce un narratore

ironico, consapevole della finzione.

Uso dell’ironia per smascherare

illusioni cavalleresche.

Struttura narrativa

intrecciata

• Stile a intreccio: più storie parallele

interrotte e riprese. Tecnica moderna

che crea suspense e varietà.

Il narratore nell'Orlando

Furioso

• Narratore onnisciente ma soggettivo.

Interviene con riflessioni morali,

ironiche, filosofiche.

Lingua e stile

• Linguaggio armonioso, musicale. Uso

raffinato dell’ottava, equilibrio tra

narrazione e riflessione.

Fortuna editoriale

• Grande successo sin dalla prima

edizione. Diffusione in tutta Europa.

Influenza su Tasso, Cervantes,

Shakespeare.

Ariosto e la commedia

• Scrisse anche commedie come Lena

e Il Negromante. Commedia

rinascimentale: intrecci,

travestimenti, critica sociale.

L’Ariosto uomo

• Schivo, ironico, autonomo. Rifiutò

incarichi diplomatici pesanti,

preferendo la scrittura e la vita

tranquilla a Ferrara.

Rapporto con Ippolito d’Este

• Servizio difficile: Ippolito non

apprezzava l'Orlando Furioso. Ariosto

cercò protezione diretta da Alfonso I.

Gli ultimi anni

• Governatore della Garfagnana dal

1522 al 1525, incarico faticoso.

Ritorno a Ferrara fino alla morte nel

1533.

La poetica dell'Ariosto

• Equilibrio, armonia, varietas. Visione

della vita come commedia umana

complessa e multiforme.

Fantasia e realismo

• Unisce elementi fantastici (ippogrifi,

maghi) a descrizioni realistiche e

quotidiane.

Umanesimo e Rinascimento

• Ariosto incarna l’ideale umanistico

rinascimentale: cultura classica,

ironia, tolleranza, arte come gioco

serio.

La figura di Astolfo

• Astolfo sulla luna recupera il senno di

Orlando. Episodio famoso, simbolo di

recupero della razionalità perduta.

Angelica

• Figura femminile ambigua. Oggetto

di desiderio ma autonoma nelle sue

scelte.

Ruggiero e Bradamante

• Amore cavalleresco, origine della

casa d’Este. Elemento encomiastico

nel poema. La magia

• Maghi come Atlante, castelli

incantati. Magia come metafora di

illusioni e desideri umani.

L'ippogrifo

• Creatura fantastica, simbolo di

fantasia poetica illimitata.

Il proemio dell’Orlando

Furioso

• Celebre per l’attacco: ‘Le donne, i

cavallier, l’arme, gli amori...’. Sintesi

dell’universo tematico ariostesco.

Dettagli
A.A. 2024-2025
38 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzinocariellino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Melosi Laura.