Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
Lombalgia  Pag. 1 Lombalgia  Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lombalgia  Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lombalgia  Pag. 11
1 su 11
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CAMBIAMENTO DELLO

STILE DI VITA, RISPESA

DELL’ATTIVITÀ FISICA

Dalle linee guida è

escluso l’impiego di

plantari, trazioni e busti,

poiché non ci sono

prove sulla loro utilità in

questa fase. La

prescrizione del busto è

ugualmente possibile,

perché d’aiuto per

contenere il dolore e

favorire la guarigione.

II. LOMBALGIA CRONICA

È più facile trovare pazienti con lombalgia cronica in età più

avanzata, che hanno avuto pregressi episodi di lombalgia, sesso

femminile, stress, bassi livelli di attività fisica, abitudine al fumo

soprattutto nei giovani, insoddisfazione professionale, lunga durata

dei sintomi, dolore molto esteso, dolore irradiato agli arti inferiori,

limitazione della mobilità articolare.

I core muscles comprendono l’insieme dei muscoli paravertebrali, il diaframma, gli obliqui ed i muscoli retti dell’addome.:

1

agiscono da stabilizzatori della colonna, coadiuvando l’azione della muscolatura rachidea e degli arti inferiori (flessori/estensori

di anca, abduttori/adduttori della coscia) che si inseriscono prossimamente sul bacino. La loro tonicità è condizione necessaria

per una corretta dinamica del movimento, infatti essa favorisce la coordinazione motoria, limitando l’insorgenza di patologie da

sovraccarico. 5

TERAPIA

FARMACOLOGICA

(FANS, miorilassanti e

oppioidi minori)

TERAPIA Aiuta a contenere il dolore, fino alla guarigione (TECAR, ultrasuoni).

STRUMENTALE

TERAPIA Medicina manuale e agopuntura, nelle fasi di riacutizzazione.

ALTERNATIVA Uso temporaneo, limitato a determinate condizioni; si può scegliere

ORTESI LOMBARE anche come prevenzione (es. in caso di lunghi viaggi in macchina)

nelle disabilità più avanzate è importante come aspetto educativo,

per prevenire e prevedere i dolori della riacutizzazione. Si pone

come obiettivi:

Cambiare il rapporto che il paziente instaura con il dolore

o attraverso la presa di coscienza del problema.

Auto-trattamento e presa in carico individuale per ottenere un

TERAPIA COGNITIVO- o coinvolgimento responsabile del paziente.

COMPORTAMENTALE Rieducazione e comportamento corretto attraverso specifici

o stimoli cognitivi.

Richiede un’adesione formale, coinvolgimento di più figure

o professionali, controlli ogni 15-20 giorni per circa 4-6 mesi, follow-

up periodici ogni 30 giorni per ulteriori 6 mesi.

Da intendersi come esercizi da praticare a domicilio a fini preventivi.

RIEDUCAZIONE POSTURALE

Pertanto, mentre i primi due punti mirano alla risoluzione del dolore, i secondi due si occupano

della gestione del dolore, della prevenzione delle riacutizzazioni e del self-management.

III. LOMBOSCIATALGIA E LOMBOCRURALGIA

Per la risoluzione del dolore sono previste:

• Terapia farmacologico fino a 6 settimane: paracetamolo, FANS, miorilassanti, CCs

• Riposo a letto per massimo 2-4 giorni (se la sciatica è severa)

• Terapia strumentali antalgica coadiuvante

Per quanto riguarda la prevenzione delle recidive è, invece, consigliata la correzione delle posture

e dello stile di vita. È bene notare che sono controindicate le manipolazioni, che è

necessario indagare, fare un’opportuna diagnosi ed effettuare videat chirurgico in caso di

deficit neurologici progressivi, sindrome della cauda equina e sciatica iperalgica.

RIABILITAZIONE NELLA LOMBALGIA

1. Rieducazione posturale

Per postura si intende la posizione che il corpo assume nella stazione eretta, seduta o distesa,

adattandosi e opponendosi all’azione della forza di gravità.

6

Le tecniche di rieducazione posturale sono:

• Back School: è un corso strutturato in 10-12 sul muscolo diaframma e sulla sua azione

lezioni pratiche e teoriche, attraverso le quali sinergica con i muscoli posteriori e con

si intende dare indicazioni sull’igiene l’ileopsoas. La scelta delle posture da

posturale (generale e specifica alla tipologia utilizzare è fatta dopo una valutazione del

di lavoro praticata) e mira ad esercizi di paziente effettuata in modo differenziato sui

educazione respiratoria, educazione muscoli dinamici e statici, dopo una

posturale, mobilizzazione, allungamento, anamnesi ed un esame delle retrazioni.

decompressione, stabilizzazione ed

equilibrio del rachide. • Metodo Feldenkrais: si tratta di un metodo

di autoeducazione, basato sulla presa di

• Metodo Mezieres: coscienza dei propri schemi motori e,

attraverso essi, sull’espandere la

consapevolezza di sé nell'ambiente. È

composto da sequenze di semplici

movimenti che coinvolgono ogni parte del

corpo, dall'ascolto profondo delle sensazioni

che essi suscitano, dallo sviluppo di nuovi

modi di muoversi, atteggiarsi e percepirsi.

• Ginnastica Dolce: l’uso di pratiche motorie

basate principalmente sulla percezione delle

sensazioni presenti nel corpo in situazioni sia

statiche che dinamiche. Si tende a stimolare

le percezioni che si riferiscono allo stato di

tensione o di rilassamento della muscolatura

e alle posizioni dei segmenti articolari nello

spazio. La contrazione muscolare richiesta

dagli esercizi ha come fine il miglioramento

• Metodo Souchard: basato sul metodo della coscienza e della qualità del

Mézières, sviluppa un’importante attenzione movimento.

2. Ortesi lombare

Il corsetto, o la fascia lombare, può essere proposto in determinate condizioni di lavoro che

prevedono frequenti sollevamenti o altri movimenti pericolosi per la colonna, migliorando la

postura e le modalità del movimento, con minore flessione lombare e maggiore utilizzo degli arti

inferiori nelle attività di sollevamento. Se utilizzato a lungo, può determinare una riduzione

della flessibilità complessiva della colonna lombare in relazione all’accorciamento delle

strutture molli e atrofia muscolare in seguito all’immobilizzazione dei segmenti vertebrali.

Ha svariate funzioni: 7

3. Terapia fisica strumentale

Si avvale dell’utilizzo di calore, luce, elettricità, onde elettromagnetiche, ultrasuoni, per la cura di

varie affezioni dell’apparato muscolo-scheletrico (può essere utilizzata come unico strumento

terapeutico o in sinergia con altre metodiche).

L’impatto di queste energie sui tessuti genera una catena di reazioni biologiche, che si traducono

in un’azione specifica terapeutica:

• Antidolorifica ed analgesica

• Metabolica locale / trofica

• Decontratturante o tonificante

• Antiflogistica

Le precauzioni per evitare il rischio di trattamenti inutili o dannosi sono:

• Acquisire un’adeguata conoscenza dei mezzi fisici cui si fa ricorso (modalità di azione,

effetti fisiologici)

• Formulare sempre una corretta diagnosi (in quanto alla sede e alla natura della lesione)

• Scegliere la terapia fisica più adeguata alla situazione clinica e all’obiettivo ricercato,

secondo un razionale terapeutico che tenga conto delle altre modalità di intervento

riabilitativo

• Effettuare il trattamento con apparecchi sicuri e con tecnica corretta

L’utilizzo di terapia strumentale è controindicato in pazienti con patologia neoplastica

pregressa o in corso (eccetto la tecnica TENS) ed in pazienti portatori di pacemaker o

malati di epilessia.

Le tecniche possibili sono:

• Magnetoterapia: le onde elettromagnetiche esercitano la loro azione determinando, in virtù

dell’effetto ionizzante, un aumento della permeabilità selettiva cellulare, cui consegue il ripristino

della fisiologica differenza di potenziale di membrana. Vengono utilizzati in ortopedia soprattutto

per il consolidamento delle fratture, favorendo la formazione del callo osseo, e nelle protesi di

ginocchio.

• Ultrasuoni: consistono in onde meccaniche della frequenza compresa tra i 750 KHz e i 3 MHz,

(aumentando la frequenza diminuisce la capacità di penetrazione, l’effetto è più superficiale). Si

distinguono in continui e pulsati, in base alle caratteristiche dell’emissione.

L’apparecchio di ultrasuonoterapia è costituito da un generatore di corrente ad

alta frequenza e da una testa emittente. Il primo trasforma la corrente di rete

in una corrente alternata che tramite un cavo schermato viene convogliata alla

testa emittente contenente il cristallo piezoelettrico (trasduttore ultrasonico).

La produzione degli ultrasuoni si ottiene sfruttando l’effetto piezoelettrico

inverso, che consiste nella proprietà di alcuni cristalli minerali di dilatarsi e

comprimersi (quindi di emettere vibrazioni), quando sono sottoposti all’azione

di un campo elettrico di corrente alternata.

Gli effetti fisiologici sono:

Meccanici: aumento della permeabilità

o delle membrane cellulari e diminuzione

della coesione delle fibre collagene e

fenomeni di cavitazione nei liquidi, con

conseguente formazione di bolle di gas.

Termici: produzione di calore

o prevalentemente a livello dell’interfaccia

grasso/muscolo e muscolo/osso. 8

• Transcutaneous electric nervous stimulation (TENS): correnti variabili bidirezionali con frequenze

inferiori a 150-200Hz, stimoli di breve durata, di debole intensità, di frequenza relativamente alta.

L’effetto analgesico si manifesta entro 20 minuti e si esaurisce in due-tre ore: si basa sulla

teoria del gate contro, secondo la quale, stimolando le grandi fibre non nocicettive afferenti a

chiudere il cancello (normalmente aperto per consentire il passaggio dello stimolo doloroso da

parte delle fibre C nocicettive di piccolo calibro), si facilita il passaggio dello stimolo sensitivo e si

inibisce lo stimolo nocicettivo. La stimolazione elettrica stimola, inoltre, il rilascio di oppioidi

endogeni ed attiva perifericamente i recettori alfa-adrenergici.

• InterX (Neuromodulazione interattiva): apparecchio che

permette di individuare e, contemporaneamente, trattare le

sedi del dolore. Ha effetto antalgico immediato e duraturo,

effetto antiedema ed effetto antiinfiammatorio (regolazione

della circolazione sanguigna e dell’influenza dei

neuropeptidi, della regolazione ormonale, etc).

• Tecarterapia (diatermia da contatto)

Pertanto, essa stimola l’aumento dell’attività metabolica, con incremento della produzione di ATP

e più rapida cicatrizzazione, della circolazione ematica e del drenaggio linfatico (vasodilatazione

da calore), determinando una migliore ossigenazione dei tessuti e un più facile riassorbimento

degli edemi.

È indicato in caso di patologie dolorose infiammatorie osteoarticolari e muscolari (distorsioni,

lesioni tendinee, tendiniti e borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni, artralgie,

c

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fufitus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Iannello Giulio.