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III. Corno Inferiore (o Temporale)

Si trova nel lobo temporale. Al centro dei ventricoli laterali notiamo la presenza del setto pellucido, una membrana che li divide medialmente e costituisce inoltre la parete mediale del corno anteriore. A livello del setto pellucido vi sono alcune fibre commessurali dell'encefalo.

Terzo Ventrilo

Le pareti laterali del terzo ventricolo sono i due talami, il pavimento è costituito dall'ipotalamo, il tetto è costituito dal corpo calloso e dalla colonna del fornice (fibre che connettono i corpi mammillari con l'ippocampo a livello del lobo temporale) e il limite posteriore è la ghiandola pineale (o epifisi). Dal terzo ventricolo si va posteriormente, tramite l'acquedotto mesencefalico (o del Silvio), il quale si trova a livello del mesencefalo, al quarto ventricolo. Nel terzo ventricolo si può avere un foro, dovuto all'adesione intertalamica (comunicazione tra i due talami), il quale è

inrealtà presente solo in una bassa percentuale di persone. Osservando il terzoventricolo si nota che la parte più posteriore (a confine con il talamo) è menospigolosa, mentre la parte più anteriore è una sorta di freccia e confina conl’ipotalamo.
  1. quarto ventricolo: ventralmente al quarto ventricolo abbiamo ponte e bulbo (omidollo allungato) e posteriormente il cervelletto. Il pavimento del quartoventricolo si forma dall'esplosione della piega pontina durante l’embriogenesie si chiama fossa romboidea.

Descrizione Anatomica (riferendosi alle due immagini):osservando l’encefalo tramite veduta superiore(asse trasverso) osserviamo il corpo callososia superiormente che inferiormente (i fascibianchi che collegano i due emisferi cerebrali),nella parte centrale si notano invece i dueventricoli laterali e lateralmente, sia a destrache a sinistra la corteccia dell’insula.Medialmente alla corteccia dell’insula, lacapsula

interna (costituita da sostanza bianca e da fibre di proiezione che permettono la comunicazione del telencefalo con strutture sottostanti, come ad esempio il tronco encefalico). Al centro osserviamo il terzo ventricolo, delimitato lateralmente dai due talami (le due strutture in blu). In verde notiamo il talamo e tra i due talami si ha il terzo ventricolo. Posteriormente l'epifisi (glandola pineale). La struttura a forma di C al di sopra dei talami corrisponde agli ippocampi e al fornice, e in alto tra i due ippocampi si trova la commessura del fornice (fibre che comunicano tra un fornice e l'altro). Sopra il fornice si nota il setto pellucido e, a lato di questo, i due ventricoli laterali. Sopra il corpo calloso la scissura interemisferica. Posteriormente vediamo la lamina quadrigemina (4 tubercoli), che fa parte del tetto del mesencefalo. Dal terzo ventricolo si attraverserà il mesencefalo per arrivare al quarto ventricolo. Tra la porzione ventrale del mesencefalo ed il tetto,

costituito dalla lamina quadrigemina, passa l'acquedotto mesencefalico, che permette di arrivare al quarto ventricolo. Il liquido cefalo-spinale (LCS): i ventricoli permettono di far fluire al loro interno il liquido cefalorachidiano o cefalo-spinale. Il LCS circonda completamente e bagna le superfici del SNC. Scorre nei ventricoli ma anche in uno spazio esterno chiamato spazio subaracnoideo. Il liquor è un fluido incolore con scarso contenuto di proteine e isotonico rispetto al sangue. Le funzioni del liquido sono:

  1. impedire il contatto tra le strutture nervose e le ossa circostanti;
  2. sostenere l'encefalo: si ha infatti un "galleggiamento" dell'encefalo (che altrimenti collasserebbe su sé stesso) grazie alla densità maggiore del liquor;
  3. trasportare fattori trofici, messaggeri chimici e sostanze di rifiuto: questo perché non esistono vasi linfatici all'interno dell'encefalo. Nel 2015 sono stati scoperti dei vasi
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linfatici ma solo a livello della dura madre, e non vanno ad approfondirsi all'interno del parenchima

Il liquor viene formato all'interno dei ventricoli nei plessi corioidei (i quali filtrano il sangue e da questo filtrato nasce il liquor). Il liquor circola nei ventricoli, successivamente fuoriesce e passa a livello dello spazio subaracnoideo e viene poi riassorbito a livello dei seni sagittali e delle granulazioni aracnoidee.

Il LCS è prodotto a livello dei plessi corioidei per un 30% (mentre l'altra parte viene prodotta a livello delle cellule ependimali, quindi lungo tutto il perimetro dei ventricoli). La produzione è di circa 500 ml al giorno e solo 150 ml è presente all'interno del sistema ventricolare. Ciò significa che abbiamo un ricircolo o ricambio abbondante di liquor, ogni 6/7 ore il 50% di esso viene cambiato. I plessi coroidei prendono origine dal tetto dei ventricoli laterali e si proiettano al terzo ventricolo attraverso il

sistema di circolazione del liquor cerebrospinale è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. Il liquor cerebrospinale viene prodotto dai plessi coroidei presenti nei ventricoli cerebrali, in particolare nel terzo ventricolo. Dopo essere arrivato al quarto ventricolo, il liquor ha tre possibili vie di uscita: I. Può scendere nel canale centrale del midollo spinale, contribuendo alla nutrizione e alla protezione del midollo spinale stesso. II. Può entrare nel forame di Magendie, che è un unico forame mediano attraverso il quale si passa nella cisterna magna. La cisterna magna si trova inferiormente al cervelletto e dorsalmente al tronco encefalico. III. Può entrare nei forami di Luschka, che sono due forami laterali che mettono in comunicazione il quarto ventricolo con lo spazio subaracnoideo. È importante sottolineare che il sistema di circolazione del liquor cerebrospinale non presenta un motore fisico come nel sistema cardiocircolatorio, in cui il cuore funge da pompa per far circolare il sangue. I movimenti del liquor cerebrospinale sono determinati da diversi fattori: I. Le ciglia delle cellule ependimali, che rivestono le cavità dei ventricoli cerebrali, contribuiscono a muovere il liquor. II. Le pulsazioni a livello dell'encefalo, determinate dal battito cardiaco, contribuiscono a muovere il liquor. III. Il movimento della colonna vertebrale durante la respirazione e il movimento del corpo permettono un miglior passaggio del liquor. In conclusione, il sistema di circolazione del liquor cerebrospinale svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'omeostasi del sistema nervoso centrale, contribuendo alla sua nutrizione, protezione e regolazione.È uno dei motivi per cui è importante fare attività fisica, perché si può in qualche modo migliorare il meccanismo di passaggio del liquor che serve ad eliminare le scorie prodotte a livello dell'encefalo. IV. Il liquor viene riassorbito a livello delle granulazioni aracnoidee, che sono i punti di passaggio per arrivare ai seni durali. Al di sopra dello spazio subaracnoideo, costituito da trabecole e riempito di liquor, c'è la duramadre che in alcuni punti va ad interrompersi. In questi punti si ha la possibilità di far passare il liquor dallo spazio subaracnoideo ai seni durali (contenuti all'interno di due strati di dura madre*). Dai seni durali* il liquor riassorbito tornerà nel circolo venoso e quindi verrà reintegrato nel circolo ematico. *la dura madre a livello encefalico presenta due strati, mentre a livello del midollo spinale si ha un solo strato. Altra distinzione tra encefalo e midollo spinale: le iniezionidi farmaci anestetici nel midollo spinale avvengono nello spazio epidurale (tra la dura madre e l'osso, riempito di tessuto areolare). Questo spazio a livello dell'encefalo non esiste. 1* i seni durali non sono altro che spazi che raccolgono il sangue che è circolato attraverso l'encefalo. idrocefalia: alcune volte il processo di riassorbimento del liquor può essere difficoltoso o interrotto. In questo caso si ha una patologia chiamata idrocefalia. È particolarmente comune nei bambini perché mentre la produzione del liquor nei plessi è presente molto precocemente a livello embrionale (è infatti una delle forze che permette l'espansione del tubo neurale), non è altrettanto precoce la formazione delle granulazioni aracnoidee e quindi del riassorbimento, che si sviluppano soltanto al 3° anno di vita. Prima del 3° anno il LCS viene riassorbito dai vasi a livello dello spazio subaracnoideo. Questo porta i neonati sonoparticolarmente suscettibili ad avere un eccesso di produzione o una mancanza di riassorbimento del liquor, con possibili alterazioni della pressione intracranica. L'idrocefalia può avere due origini: I. idrocefalia non comunicante: definita dalla malformazione di Chiari, dovuta alla malformazione di una porzione del cervelletto, chiamata tonsilla, che va ad incunearsi all'interno del forame magno, schiaccia le strutture del tronco encefalico e blocca il flusso del liquor. La conseguenza è l'aumento della pressione cranica. II. idrocefalia comunicante: totale blocco di riassorbimento a livello delle granulazioni, solitamente in età più avanzata. Anche questo aumenta la pressione intracranica. L'idrocefalia in alcuni casi si risolve spontaneamente. In altri il trattamento più comune in assoluto è lo shunt chirurgico cioè l'inserimento di un sistema di drenaggio. Altrimenti si può utilizzare la ventricolostomia, una procedura chirurgica che crea una comunicazione tra i ventricoli cerebrali per favorire il deflusso del liquor.

procedura riservata ad un ristretto numero di malati, che si esegue effettuando un piccolo foro in uno dei ventricoli cerebrali consentendo il passaggio di liquor fuori dal cervello.

I. sintomi idrocefalia in un bambino: aumento rapido della CC (le ossa del cranio non si sono ancora fuse alla nascita), crisi epilettiche, convulsioni, dolore al collo, vomito, disturbo della deambulazione;

II. sintomi idrocefalia in un adulto: alterazione della visione, alterazione capacità mnemoniche, deficit della deambulazione, febbre, letargia, mal di testa, ritardo della crescita, spasmi muscolari.

L'idrocefalia può portare ad un'espansione della testa e del cranio se ancora è flessibile. Le patologie a livello del SNC sono sostanzialmente patologie di compressione. Ad esempio, come un tumore a livello cerebrale va a schiacciare le altre strutture, allo stesso modo nell'idrocefalia si ha un aumento della pressione nei ventricoli che va a schiacciare le strutture del cervello.

pia madre. La dura madre è il più esterno dei tre strati e ha una consistenza fibrosa. L'aracnoide è uno strato sottile e trasparente che si trova sotto la dura madre. La pia madre è lo strato più interno e aderisce strettamente all'encefalo. La barriera ematoencefalica è una barriera protettiva che separa il sangue dal tessuto cerebrale. Questa barriera impedisce il passaggio di sostanze dannose o indesiderate dal sangue all'encefalo. Il liquido cerebrospinale è un liquido trasparente che circola attorno all'encefalo e al midollo spinale. Questo liquido svolge diverse funzioni, tra cui la protezione e l'ammortizzazione degli urti. La vascolarizzazione abbondante dell'encefalo assicura un adeguato apporto di sangue e ossigeno alle cellule cerebrali. In caso di erniazione a livello del midollo o di perdite di sangue, i nervi possono essere compressi, causando vari sintomi a seconda della regione colpita. Le meningi encefaliche svolgono un ruolo fondamentale nella protezione, nutrizione e sostegno dell'encefalo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sngrvtt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Castagneti Lara.