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“SI” PASSIVO

Il pronome “si” ha in italiano due valori fondamentali: #

impersonale-passivo

(A) ,

impersonale - come soggetto indefinito con la III pers. sing. del verbo ( es “si dice che…”

può riferirsi solo a persone e, anche se si usa alla III pers. sing., è

“si deve”),

semanticamente plurale.

Persone che puoi usare oltre alla III pers. sing. #: la I pers. plurale e la II pers. sing. del

V possono prestarsi a un’interpretazione generica, cioè possono riferirsi a un numero

non definito di possibili referenti (= ‘la gente’), (

“qui trovi tanta carta”, Noi), si pensava [=

così come la III pers. plur.: “

‘pensavamo’] di andare a bere qualcosa, Alla radio dicono

a III persona pl. può avere anche interpretazione indeterminata, un Soggetto il

che…”, l

cui referente non è specificato (= ‘qualcuno di cui non si conosce l’identità’): “Hanno

.

ammazzato…”

passivo - In Trentino si producono molte mele [= Sogg.] In Trentino si sono prodotte molte

, formule ideomatiche fisse presentano il

mele [= Sogg.], Dopo si controllano quei dettagli

clitico in posizione postverbale ( ), ancora, ci sono espressioni

vendesi, cercasi, affitasi

presentative ( …)

c’è, ci sono, esserci, volerci, ci vuole

riflessivo-reciproco

(B) , che può essere usato in tutte e sei le persone (es: Mi lavo, ti

lavi, si lava, ci laviamo, vi lavate, si lavano), si sono scambiati gli auguri. #

valore presentativo, con soggetto sempre post-verbiale # ( ),

CI - # Ce ne sono pochi

esistenziale (= ‘esistere’) e locativo (= ‘essere qui/lì’).

>SINTAGMA VERBALE: GLI ARGOMENTI E I RUOLI TEMATICI

Consideriamo V che esprimono un’azione, cioè un evento iniziato da un essere

animato con decisione volontaria. 37

Intendiamo per AGENTE l’attante responsabile dell’inizio dell’azione espressa dal V.

Intendiamo per OGGETTO o TEMA, l’attante coinvolto dall’evento verbale che però non

controlla l’azione.

Consideriamo il TERMINE o FINE, l’attante verso cui è diretta l’azione verbale.

Quando nell’evento non interviene nessun AGENTE, si tratta di un accadimento o di

una situazione e quindi il soggetto ha il ruolo di oggetto. #

L’ESPERIENTE è l’attante animato nella cui “psiche” si svolge l’esperienza. A differenza

dell’AGENTE, l’ESPERIENTE ha un controllo pressoché nullo sull’azione verbale. ##

I verbi che comportano una localizzazione assegnano il ruolo di LUOGO, o di META o di

ORIGINE.

Infine, verbi come avere e possedere assegnano tanto il ruolo di POSSESSORE (Fabio),

quanto quello di OGGETTO (una bella moto).

NB: il ruolo tematico esprime la funzione semantica di un argomento del verbo e va

tenuto distinto da quelle che sono la struttura e la funzione sintattica di tale

argomento, in alcuni casi, uno stesso ruolo tematico può realizzarsi sintatticamente in

modi diversi.

SINTAGMA NOMINALE

Il sintagma nominale (= SN) ha come testa un nome (= N).

modificatori

Tra i che possono trovarsi in posizione di specificatore troviamo la

categoria dei , che comprende - articoli, - dimostrativi, -quantificatori

DETERMINANTI

(cioè gli indefiniti e i numerali) - interrogativi e esclamativi; essi sono tra loro perlopiù

incompatibili, ( ), oppure i , o i

guarda dopo per gli approfondimenti POSSESSIVI SINTAGMI

(= SA).

AGGETTIVALI

modificatori

I che si trovano in posizione di complemento possono essere SINTAGMI

(= SP, ) e (

PREPOSIZIONALI il venditore di giornali PROPOSIZIONI il desiderio di conoscere la

complementi del nome

). i N, come i V, possono selezionare degli argomenti. I

verità

si possono dividere in nucleari (o argomentali) ed extranucleari.

In posizione postnominale possiamo trovare anche degli elementi con funzione di

attributi : i (= SA, ) e

SINTAGMI AGGETTIVALI il maglione rosso le FRASI RELATIVE (la casa di

cui parlo).

>GENERE

morfologicamente marcati

I N sono per la categoria del genere e quella del numero;

per il genere, con i N che indicano referenti non animati, va interpretato come una

categoria puramente grammaticale, in certi casi la differenza di genere grammaticale

è utilizzata per indicare una differenza sistematica, come in pèsco / pèsca, mentre per

gli esseri animati l’alternanza morfologica del genere è invece normalmente associata

con differenze di sesso (ma non è sempre così); quando il sesso dell’individuo a cui ci

si riferisce non è pertinente, si usa in genere il m., il genere non-marcato ( ).

es. il cliente

La differenza di genere viene indicata mediante l’alternanza di suffissi flessivi

specifici: -o/ -i oppure -e/ -i per il m., -a/ -e per il f., oppure (A) con l’aggiunta alla forma

m. oppure f. di suffissi derivazionali: per es. professore + -essa → professoressa, capra

+ -one → caprone (B) con l’alternanza di due suffissi derivazionali diversi, come -tore e

-trice: attore / attrice, (C) attraverso due N lessicalmente diversi, come uomo / donna

(D) mediante l’uso dell’articolo m. o f. davanti a N che presentano la stessa

terminazione per entrambi i generi: il / la nipote; (E) attraverso l’aggiunta dei N

maschio / femmina (animali): gorilla maschio / femmina, o l’aggiunta di N donna

(persone): donna poliziotto. 38

>NUMERO

La categoria del numero realizza la distinzione tra singolare e plurale, la

corrispondenza non è sempre effettiva. I nomi si raggruppano i due categorie: contabili

e massa. I nomi contabili indicano referenti che costituiscono entità discrete (cioè

‘distinte’, ‘divise’): , i nomi massa designano dei referenti che

matite, palloni, cani

costituiscono delle unità indifferenziate, non suddivisibili in entità discrete: I

acqua, oro.

proprietà:

N massa hanno le seguenti (a) indicano tipicamente sostanze o materie

anziché individui; (b) non sono numerabili; (c) sono usati di norma solo al singolare.

>GENITIVO SOGGETTIVO

I SN che mostrano una struttura funzionale simile a quella della frase sono quelli in cui

il N testa è derivato da un V (o collegato semanticamente ad esso), sono detti

deverbali: . Chiamiamo nominalizzazione la trasformazione in N di

partire → partenza

un’altra categoria lessicale (V, A).

Se si considerano delle frasi con le rispettive nominalizzazioni, si notano delle

 precise corrispondenze funzionali:

-- a. Mario è partito per l’India b. La partenza di Mario per l’India

-- a. Luca ha telefonato a Maria b. La telefonata di Luca a Maria

La scrittura di Ungaretti

Quello che nelle frasi di tipo a. è il Sogg (Mario, Luca) è espresso nei SN di tipo b.

con un SP introdotto dalla P di (di Mario, di Luca). Gli altri argomenti del V (per

l’India e a Maria) rimangono uguali nei relativi SN di tipo b. Possiamo dire dunque

che SP come di Mario e di Luca nelle frasi di tipo b., poiché realizzano una funzione

analoga a quella del Sogg delle corrispondenti frasi, svolgono il ruolo di Soggetto

del SN. Il SP di un SN che svolga il ruolo di Soggetto del SN è detto genitivo

soggettivo. #

Si veda ora un N derivato da un V transitivo

 -- a. Andrea ha rifiutato l’invito -- b. Il rifiuto dell’invito da parte di Andrea

In questo esempio, al Sogg della frase a. (Andrea) corrisponde in b. il SP introdotto

dalla locuzione preposizionale da parte di (da parte di Andrea), all’Oggetto diretto

di a. (l’invito) corrisponde in b. il SP introdotto dalla P di (dell’invito). Il SP di un SN

che svolge il ruolo di Oggetto diretto del SN è detto genitivo oggettivo. #

Va rilevato che il ruolo del Soggetto di un SN può essere espresso anche attraverso

 un aggettivo di relazione (materno = ‘della madre’, governativo = ‘del governo’;

per es. il desiderio materno) o attraverso un possessivo (per es. il suo rifiuto

dell’invito).

>SPECIFICATORI DEL NOME

DETERMINANTI - ARTICOLI DEFINITI gli allomorfi occorrono in contesti diversi

(distribuzione complementare); l’Art def si usa quando il parlante ritiene che

l’ascoltatore sia in grado di individuare il referente al quale il SN che contiene l’Art def

rimanda. L’individuazione del referente può avvenire mediante strategie diverse:

mediante il rinvio al contesto linguistico precedente (riferimento anaforico a) # o

mediante il rinvio alla situazione extralinguistica (riferimento esoforico o

extralinguistico b) #.

a) - . e

Ho visto una bici bellissima. La bici è rossa e molto leggera una bici bellissima La bici

coreferenziali

sono in quanto rimandano allo stesso referente; è

una bici bellissima

l’antecedente anaforico di La bici.

b) Tale uso si ha:

- con SN indicanti una classe, quando cioè non si fa riferimento a dei referenti 39

particolari, ,

Il cane è il miglior amico dell’uomo

- con SN individuati mediante ostensione (cioè indicando con mezzi extralinguistici, il

dito) - Passami il piatto (indicandolo con un dito)

- con SN individuati mediante conoscenze comuni al parlante e all’ascoltatore: - Il cane

SN che indicano

ha fatto una buca in giardino (detto di un cane ben noto agli interlocutori);

una proprietà (alienabile o inalienabile) del tema della frase: - Mi fanno male i piedi (= i

); oppure SN che hanno un referente unico (sole, luna):

piedi che appartengono a chi parla

- Il sole sorge alle 6.30.

DETERMINANTI - ARTICOLO INDEFINITO - il parlante introduce nel discorso un

referente, di cui non viene richiesta all’ascoltatore l’identificazione. L’uso dell’Art indef

è limitato ai N contabili o numerabili. #

Dal punto di vista del riferimento, l’Art indef si può suddividere in due tipi: # specifico

(quando il referente del SN è noto al parlante, ma non all’ascoltatore, “ cerco un libro

”) e non specifico (quando il referente del SN non

che avevo messo qui, ma non lo trovo.

è noto né al parlante, né all’ascoltatore, “Cerco un libro da leggere, ma non ne trovo

nessuno”)

DETERMINANTI - ARTICOLI PARTITIVI - Con i N massa (al singolare) e con i N contabili al

plurale si usa per esprimere l’indefinitezza, con entità astratte per esempio.

DETERMINANTI - DIMOSTRATIVI - I dimostrativi sono elementi deittici, questo è un

dimostrativo prossimale (indicante referenti prossimi al parlante); quello è un

dimostrativo distale (indicante referenti lontani dal parlante), i cui allom

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Publisher
A.A. 2022-2023
76 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LisiBisi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Marru Chiara.