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CLASSIFICAZIONE DEI SOLIDI:
SOLIDI IONICI: ioni positivi e ioni negativi tenuti insieme da legami ionici (NaCl,
K SO ). Sono duri e fragili, solubili in solventi polari (H O). Isolanti elettrici a bassa
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temperatura e buoni conduttori allo stato fuso. Hanno alte temperature di fusione
e bassa conduttività elettrica (allo stato solido), sono poco volatili.
SOLIDI MOLECOLARI: le unità che occupano il reticolo cristallino sono molecole prive
di carica (gas molecolari o atomici). Tenuti insieme dalle forze intermolecolari (forze
di Van der Waals). Hanno bassi punti di fusione e di ebollizione, sono molto
volatili. In genere sono isolanti elettrici;
SOLIDI METALLICI: atomi di metalli o ioni positivi tenuti insieme da un mare di
elettroni. Hanno elevata conducibilità elettrica e termica, lucentezza e duttilità. Non
sono volatili.
SOLIDI COVALENTI o RETICOLARI: costituiti da atomi congiunti con i propri vicini da
forti legami covalenti per tutta l’estensione del solido. Hanno temperature di
fusione e di ebollizione estremamente alte, elevata durezza e rigidità. Sono
poco volatili. DIFETTI STRUTTURALI:
DIFETTI CRISTALLINI:
• Nessun cristallo è perfetto: tutti
contengono difetti ed imperfezioni;
• In ogni struttura cristallina, esistono
delle zone del reticolo in cui la
disposizione atomica non è ordinata;
• Le imperfezioni fanno parte del
reticolo all'equilibrio, ma talvolta
vengono aggiunte intenzionalmente per
modificare alcune proprietà del
materiale;
• I difetti corrispondono a zone in cui viene a mancare l’ordine tipico del reticolo
cristallino e influenzano le proprietà meccaniche, chimiche ed elettriche dei solidi.
• Si generano a causa di un rapido processo di cristallizzazione che determina:
- piani di particelle allineati in modo errato;
- particelle in posizioni errate o assenti;
- presenza di particelle estranee nel reticolo cristallino.
Sono classificati in:
1. Difetti di punto (a zero-dimensione): interessano uno o due siti reticolari;
2. Difetti di linea (o dislocazioni) (a una-dimensione): irregolare disposizione dei piani
reticolari;
3. Difetti di superficie:
- bidimensionali (a due-dimensioni, difetti interfacciali);
- macroscopici tridimensionali: zone di disordine tra cristalli
diversi.
DIFETTI DI PUNTO:
Costituiti da:
▪ lacune o vacanze
▪ imperfezioni autointerstiziali
▪ impurezze interstiziali
▪ impurezze sostituzionali
Vacanza o lacuna: mancanza di una particella in una posizione reticolare ben
determinata;
Imperfezioni autointerstiziali: atomo appartenente al reticolo cristallino si trova, però,
fuori posto, in una cavità tra altri atomi (interstizio);
Impurezza interstiziale: atomi estranei al reticolo che si sistemano nelle cavità tra gli
atomi del reticolo;
Impurezza sostituzionale: atomi estranei al reticolo, che si sostituiscono agli atomi del
reticolo nelle loro posizioni.
DIFETTI DI PUNTO-VACANZA:
• La vacanza o lacuna è formata dall’assenza di uno o più atomi dal reticolo
cristallino.
• Il numero delle vacanze dipende dalla temperatura e cresce esponenzialmente con
essa.
• Si può formare durante la cristallizzazione (una su 10000 atomi) o può essere
creata da riarrangiamenti atomici a seguito della mobilità atomica.
• La mobilità delle vacanze determina un gruppo di vacanze: le vacanze si possono
muovere scambiando posizione con atomi loro vicini.
• Sono causate da deformazione plastica, raffreddamento rapido o bombardamento
di particelle energetiche come i neutroni.
DIFETTI DI PUNTO-INTERSTIZIALI:
Un difetto interstiziale si verifica quando un atomo è
situato in uno spazio compreso tra gli atomi che occupano il
reticolo cristallino;
- se tale atomo è uguale a quello di uno degli elementi del
cristallo tale difetto viene detto auto-interstiziale;
- se tale atomo è diverso dagli elementi del cristallo tale
difetto è detto impurezza.
Un auto-interstiziale è un atomo del cristallo che si trova in
un piccolo spazio vuoto che normalmente non è occupato.
DIFETTI DI PUNTO-INTERSTIZIALI:
• Determinano una distorsione strutturale.
In un metallo, un auto-interstiziale produce una distorsione molto grande nel reticolo
circostante, in quanto l’atomo è più grande dello spazio in cui si viene a trovare. La
formazione di questo difetto è poco probabile ed è presente in concentrazioni
significativamente più basse rispetto alle vacanze.
Spesso le impurezze sono aggiunte al materiale per migliorarne le proprietà.
Es. l’aggiunta di piccole quantità di carbonio al ferro dà luogo all’acciaio che è più
resistente del ferro, mentre l’aggiunta di impurezze di boro al silicio ne cambia le
proprietà elettriche.
DIFETTI DI PUNTO NEI CRISTALLI IONICI:
Nei composti ionici, per mantenere l’elettro-neutralità del materiale, i difetti non
sono mai singoli: un difetto che coinvolge una coppia formata da un catione-vacanza
ed un catione interstiziale è detto difetto di Frenkel.
Un altro tipo di difetto è la coppia formata da catione-vacanza e anione-vacanza
(difetto di Schottky)
• Se due particelle di carica opposta non sono presenti si forma una bi-vacanza
catione-anione (difetto di Schottky);
• Se un catione si muove nel sito interstiziale si forma un doppio difetto vacanza-
auto interstiziale (difetto di Frenkel)
• Questi difetti aumentano la conduttività elettrica.
IMPUREZZE:
Un materiale puro è praticamente impossibile da ottenere: sono sempre presenti
impurezze o atomi estranei.
Le impurezze possono essere di tipo:
a) Sostituzionali: le impurezze sostituiscono gli atomi ospitanti;
b) Interstiziali: le impurezze riempiono i vuoti o gli interstizi presenti tra gli atomi
ospitanti.
IMPUREZZE:
Anche nei materiali ceramici (materiali inorganici non metallici costituiti da elementi
metallici e non metallici legati fra loro prevalentemente da legami ionici e/o covalenti)
le impurezze possono essere di tipo: a) Sostituzionali: le impurezze sostituiscono gli
atomi ospitanti;
b) Interstiziali: le impurezze riempiono i vuoti o gli interstizi presenti tra gli atomi
ospitanti.
Per un interstiziale, il raggio ionico dell’impurezza deve essere relativamente piccolo
rispetto all’anione.
Essendoci sia anioni che cationi, un’impurezza sostituzionale prende il posto dello
ione al quale è elettricamente più simile: un catione sostituisce un catione, un
2+ 2-
anione sostituisce un anione. (ad es. nel NaCl, Ca e O sostituiscono,
+ -
rispettivamente Na e Cl .
DIFETTI DI LINEA-DISLOCAZIONI:
• Difetto lineare intorno a cui gli atomi sono fuori posto; 12 2
• Si formano con facilità, presentano un’elevata densità (10 disl/cm ) ed esercitano
una forte influenza sulle proprietà meccaniche dei materiali: facilitano lo scorrimento
tra i piani del reticolo e quindi la deformazione plastica.
• Dislocazione a spigolo: presenza di un semipiano di atomi aggiuntivo
• Dislocazione a vite: distorsione prodotta da uno sforzo di taglio
• Dislocazione mista: con entrambi i tipi di dislocazione (presente nella maggior
parte dei cristalli).
Difetti lineari: le dislocazioni a spigolo:
➢ La dislocazione a spigolo si ottiene pensando di inserire un piano di atomi fra i piani
del reticolo cristallino;
➢ Le dislocazioni rendono possibili le deformazioni plastiche nei metalli con bassi
sforzi.
DIFETTI DI SUPERFICIE (INTERFACCIALI):
Aree di confine che hanno due dimensioni e che normalmente separano regioni di
materiali con differente struttura cristallina e/o differente orientazione cristallografica.
A queste imperfezioni appartengono:
▪ bordi di grano: rappresentano la tipologia più diffusa;
▪ difetti di impilamento;
▪ geminati;
▪ bordi a basso/alto angolo di incidenza.
BORDI DI GRANO:
• Un materiale policristallino (in genere metallico) è formato da tanti piccoli cristalli
(grani cristallini o cristalliti).
• Nei diversi grani i piani reticolari sono orientati in modo diverso.
• I bordi di grano si creano durante la solidificazione, quando i cristalli formati dai
diversi nuclei crescono e si incontrano tra loro.
• I bordi di grano rappresentano l'interfaccia tra due grani di un materiale poli-
cristallino.
• Sono difetti cristallini principalmente dei metalli.
• All'aumentare dei bordi di grano diminuiscono la conducibilità termica ed elettrica
del materiale.