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La Tabella dei Ranghi

La Tabella dei Ranghi è stata inventata da Pietro il Grande nel 1722 perché prima lo stato era guidato dallo zar e dai consiglieri intorno a lui in clan (influenti e quasi più importanti). Pietro, essendo stato in mezzo ai clan, ha visto gli effetti negativi e ha deciso di spostare la capitale a Pietroburgo e per ridurre il loro potere ha istituito la Tabella dei Ranghi (dovevano lavorare). Lo stato funziona meglio e lui ha ancora più potere, c'erano le promozioni da rango a rango e quindi potevi diventare qualcuno partendo dal nulla, senza legami con lo zar. C'è differenza tra servizio militare (generale, tenente) e servizio statale (cancelliere, consigliere). I gradi da 9 a 14 conferiscono la nobiltà personale, da 8 in su anche per la mia famiglia perché diventa nobile anche la mia discendenza. Dopo la guerra di Crimea la nobiltà si impoverisce e per tenere alti i loro diritti viene ristretta la nobiltà di famiglia.

Ereditaria solo dal quarto rango in su. Il Capitano in Tolstoj rappresenta il capo del popolo, perché era l'ultimo rango prima di salire sull'ottavo gradino ed era difficile il passaggio, poche persone riuscivano ad accedere al grado 8 e Tolstoj era comunista e populista.

Sotto i ranghi, non ancora nella tabella, ma con un ruolo, vi erano: sottoufficiale, sergente, caporale e soldato.

LEV NICOLAEVICH TOLSTOJ

Era un conte ma si vestiva come un contadino; nato nel 1828 a Jasnaja Poljana e la madre muore, va per un po' a vivere dalla zia, muore suo padre e la famiglia si sposta a Mosca. Viene seguito da diverse zie. All'università di Kazan studia le lingue orientali, Kazan era una città tartara che viene presa da Ivan il Terribile. Teneva un diario dei suoi piani scolastici, molto ambizioso e fin troppo rigido con sé stesso e i suoi obiettivi. Nel 1847 prende un pezzo della sua casa a Jasnaja Poljana e torna indietro, inizia il suo diario e non torna.

In università, si parla molto della malattia venerea che ha. Si rimprovera anche per il fatto che non riesca a sottrarsi dal desiderio sessuale che gli porta queste malattie di cui soffre. Nei diari di Tolstoj si vedono bene i suoi pensieri, ciò su cui ragiona e registra in modo più onesto possibile ciò che vive e ciò a cui pensa. Il fratello si trova nel Caucaso nel servizio militare e lui lo segue arruolandosi come Junker, ovvero quando entri con rango alto solo perché sei nobile. Va anche al Mar Nero con il servizio militare finché non scoppia la guerra di Crimea ci va e inizia a scrivere racconti. "L'infanzia" (è una trilogia) è stato il suo primo racconto, parla in prima persona di un ragazzo che cresce e che riesce a capire intorno a lui descrivendo quello che vede. "I racconti di Sebastopoli" fanno parte del tema della guerra, lascia poi in servizio militare e va a vivere a Mosca per un po'.

facendo anche un viaggio all'estero. Ha fatto vedere una foto famosa di lui con altri scrittori della rivista "Sovremennik" nel 1856. A guerra finita. Per un certo periodo della sua vita, negli anni '70, si concentra sulla pedagogia ed è molto interessato a come insegnare ai propri contadini perché non c'erano scuole. Sposa una certa Sofija. Scrive il romanzo "I cosacchi", "Anna Karenina" e "Guerra e Pace". Nel 1878 dice di aver avuto una crisi, inizia a pensare alla fede, alla sua importanza e a tutto ciò che ha scritto prima come robaccia da intrattenimento senza uno scopo nobile e degno. Scriveva molti racconti anche per i contadini; c'è poi una fase in cui era convinto che il matrimonio fosse una farsa e che le ragazze già da piccole venivano educate in un certo modo per prepararle e corromperle. Le donne cercano di essere attraenti e hanno tanti poteri nelle sue opere, in realtà.l'atmosfera di Sebastopoli nel mese di dicembre. La storia si svolge alla Severnaja, uno degli ormeggi della base navale di Sebastopoli, all'alba. Lui era arrabbiato con il sesso perché in teoria non poteva farlo. "La morte di Ivan II" è uno che sta per morire e pensa alla sua vita. "La sonata Kreutzer" descrive un uomo che uccide sua moglie perché la prende come traditrice. "Padrone e servo" è un umile contadino onesto. "Padre Sergio" parla di un principe che diventa prete e capisce che nemmeno quello va bene e decide di diventare un eremita (continui scontri con sé stesso ed il suo ego). "La resurrezione" è un romanzo lungo su un nobile che cerca di salvare una contadina che lui stesso aveva rovinato anni prima (?). Viene scomunicato dalla chiesa russa perché è credente ma contro la chiesa, che era un'autorità. I RACCONTI DI SEBASTOPOLI SEBASTOPOLI NEL MESE DI DICEMBRE (Riassunto mio mentre leggevo) Ci troviamo alla Severnaja, uno degli ormeggi della base navale di Sebastopoli ed è l'alba. Tolstoj ci fa immedesimare spiegandocicosa vedremmo se fossimo lì in quel momento. Ci imbarchiamo diretti a Sebastopoli e un quadro del porto, con navi affondate e qualcuna che sta arrivando, ma anche i nemici all'orizzonte. Cita Grafskaja (che su googla mi dà come una stazione di Sebastopoli) e descrive la città come un via vai di gente tranquilla; tutti sono calmi, ma se entriamo nella Grande sala dell'assemblea possiamo vedere malati e morti. Questi sono i veri eroi, i difensori della patria. Conosciamo un soldato ferito alla gamba e un marinaio con sua moglie, che lo elogia e viene ripresa dal marinaio (lo stesso Tolstoj che odiava le donne perché non poteva fare sesso a causa della sua malattia). Il marinaio rimprovera la moglie e ci dice di lasciarla stare perché dalla bocca delle donne escono solo stupidaggini. Incontriamo anche una donna mutilata mentre portava il pranzo al marito su un bastione, ci viene detto che se il lettore ha i nervi può entrare nella sala delle mutilazioni.amputazioni. Qui si vede la vera guerra che è sofferenza e morte, non schiere ordinate di soldati. Ci viene detto che, uscendo di là, tutto torna come prima e ce ne dimentichiamo, che anche se ci imbattiamo in un funerale lo prendiamo come una bella celebrazione e non torniamo ad avere i pensieri di poco prima perché la città sembra normalissima in realtà. Gli abitanti sono fermi e coraggiosi, i giovani soldati che si incontrano nelle locande possono a prima vista sembrare arroganti, ma presto si capisce che sono solo giovani scampati al pericolo che scherzano sul fatto che in guerra nei bastioni si stia male per il fango e non per la morte continua dei compagni o il pericolo di perdere la propria. Ci viene per esempio detto da un giovane soldato che si sta male nel quarto bastione perché c'è pieno di fango e ci sono pensieri contrastanti su questo appostamento. Chi c'è stato dice che i problemi sono quelli e chi non lo ha fatto.dice che se si va la si muore di sicuro. Se si va in certe parti della città le case sono rotte, si vede sangue nella strada principale; si può poi continuare verso i monti, dove gli spari si fanno più vicini di come li si sentiva in lontananza dalla città. Nel monte c'è pieno di fango e i soldati sono pronti a sparare, si vedono schegge e bombe inesplose. Vorrebbe entrare nelle trincee, ma c'era troppo fango e allora fa come gli altri e prosegue camminando. Non siamo ancora arrivati al quarto bastione, anche se già questo scenario ci spaventa, dobbiamo continuare e sulla strada incontriamo un ufficiale che, se gli verrà chiesto, ci racconterà del bombardamento del 5 dicembre. L'ufficiale della marina quasi sicuramente vorrà vantarsi e ordinerà di caricare i cannoni, inizierà un continuo di fuoco e risposta, in cui tutti rischiano di morire (anche noi). Tolstoj ci descrive i suoni, odori e visuale di.

Ciò che vedremmo, proprio come se fossimo lì, in mezzo a palle di cannone sparate e colpi. L'ufficiale viene colpito e va via in barella, per poi morire poco dopo probabilmente, ed i compagni ci dicono che è così tutti i giorni. Scendiamo dal monte sereni perché capiamo come e perché questi soldati difendano la loro città, Sebastopoli. Ci vuole infatti una nobile motivazione per andare in guerra, che non sia solo per costrizione o per promozione; ci viene descritto come loro dicano "Moriremo, urrà, ma non cederemo Sebastopoli" e per questo vengono lodati dallo scrittore, che apprezza il loro amore per la patria e dice che è presente in ognuno di noi.

4/11/2022

LA GUERRA DI CRIMEA

Dura poco meno di 4 anni è stata molto estesa con diversi teatri: Nord Europa con la Guerra del Mar Bianco (Norvegia) e Mar Baltico, Il Pacifico con Cina e Giappone, il Caucaso ed il Mar Nero (Il conflitto si sposta tra Danubio, Odessa,

Crimea e Sebastopoli). Pensiamo solo alla Crimea, ma in realtà era molto più estesa ed arrivava a toccare anche Pietroburgo, dove si cercava di proteggere lo Zar. Alla fine, la Russia si è dovuta piegare ad una pace perché Pietroburgo era minacciata, era meglio perdere la Crimea che era lontana dalla capitale e c'era poca gente. Pace fatta da Alessandro II (riformatore che poi emancipa anche i servi della gleba) perché ogni anno gli Inglesi si avvicinavano sempre di più alla capitale. Sebastopoli è stata sotto assedio da settembre 1854 a settembre 1855 e Tostoj ci spiega 3 mesi diversi in 3 momenti di una guerra che sta andando male. Alleanza tra Ottomani, Impero Turco, francesi e britannici, nemici dei russi. Nel settembre 1854 gli alleati si stanziano e iniziano a scendere verso Sebastopoli, devono fare 56km e ci mettono un anno con diverse battaglie importanti. Sebastopoli viene bombardata 6 volte. Le battaglie avvengono sul Fiume Alma,

Inkerman (grande sconfitta russa su un fiume), Sebastopoli e Balaklava, che diventa il centro delle operazioni inglesi. Costruiscono anche una ferrovia che portava il necessario dalle barche in collina (era rialzata).

Nella battaglia dell'Alma l'esercito russo perde rovinosamente, non se lo aspettavano perché la Crimea non era il punto della guerra più importante.

I marinai della flotta russa diventano soldati e per proteggere Sebastopoli affondano le navi perché intanto non possono uscire (non esiste più un esercito).

SEBASTOPOLI NEL MESE DI DICEMBRE

Lui vuole capire cosa sta dietro al soldato, che cos'è la guerra; cerca di descrivere la naturalezza e bravura con un tono molto patriottico.

Se avesse avuto una posizione pacifista non avrebbe potuto pubblicare nulla.

Il coraggioso romanzato che prende e va contro il nemico finisce male e lui lo critica (ufficiale della marina) e invece loda i calmi.

Tolstoj scriveva anche del lato estetico bello

delle

Dettagli
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/21 Slavistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mariabozzo2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura russa II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Dickinson Sara.