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Il successo di un libro e i racconti ambientati in Inghilterra
Questo libro ebbe un grande successo e diventa di colpo una figura importantissima nel mondo letterario giapponese. Nello stesso periodo scrive altri racconti di tono diverso rispetto a quello precedente: racconti quasi tutti ambientati in Inghilterra, tradotti in italiano come "Racconti sospesi nel vuoto", in giapponese comprendono "Rondon Tō Karairu Hakubutsukan" ("La torre di Londra"), ("Il museo Carlyle") Rondon Tō.
Il più famoso è nel quale il narratore va a visitare la torre di Londra, questo luogo lo colpisce per la sua imponenza ma anche per il peso della storia che grava su questo edificio. Lui entra e descrive la visita che lui fa, in ogni istanza che lui visita ha delle visioni, ci sembra di vedere personaggi della storia inglese, ogni scena rappresenta un episodio della storia inglese che si è svolto all'interno della torre di Londra. Racconto non di fantasmi ma il modo in cui vengono descritte queste scene ha un
Po' un elemento fantastico; anche qualche altro racconto della stessa raccolta ha degli elementi fantastici. Sōseki romanziere realista ma con delle aperture fantastiche dovute al fatto che in quel periodo forte interesse per i fenomeni paranormali, molto attratto da ipnotismo, mesmerismo e lui stesso ha tradotto un capitolo di un saggio di uno scienziato americano che indagava su questi fenomeni paranormali.
Bocchan Continua a scrivere, dopo questa raccolta scrive un romanzo chiamato ("Il signorino"), è il primo capitolo del romanzo, l'inizio. È la storia di un ragazzo che non è particolarmente amato dai genitori i quali preferiscono il fratello maggiore a lui, che viene trascurato. Lui ha una tata con cui lui è cresciuto sin da piccolo, la quale pensa che lui sia la persona migliore del mondo, carenza affettiva colmata dalla tata. Accetta un lavoro a Matsuyama come insegnante di liceo di materie scientifiche, riferimento autobiografico ma
cambia dellecose; fa amicizia con alcuni insegnanti ed entra in conflitto con altri. Nell'insieme il libro lascia una sensazione abbastanza positiva, libro che ha avuto molto successo e tutt'ora è molto letto. Ha fatto diventare una figura dell'immaginario giapponese molto importante nella società, ovvero la figura del professore che va in un ambiente totalmente diverso, che affronta una serie di difficoltà e che piano piano riesce a instaurare un buon rapporto con questo mondo che conosce poco. Nelle versioni successive il romanzo è meno pessimistico e influenza tantissimo drama e film, che tendono a portare il personaggio su una dimensione molto ottimista. Kusamakura Dopo scrive un libro completamente diverso, ("Guanciale d'erba"), che ha definito un romanzo haiku, ovvero lirico/poetico. Inizialmente era contento di questo romanzo ma poi preso da questa sindrome di autosvalutazione lo ha rinnegato. È la storia di un pittore.Che va in un villaggio termale dove ci sono pochissimi uomini perché sono partiti per la guerra russo-giapponese. Questo pittore va lì per dedicarsi alla pittura ma anche per trovare una dimensione spirituale, contemplativa, rilassarsi e trovare una dimensione che possa favorire la sua ispirazione artistica, incontra una donna, Nami, la figlia del proprietario della locanda dove lui alloggia che è separata dal marito; è una donna bella e misteriosa.
In questo romanzo ci sono molti riferimenti culturali alla tradizione culturale e alla letteratura e alla pittura inglese, in particolare alla pittura preraffaelita, che avevano una serie di soggetti soprattutto femminili, donne affascinanti, a volte figure della storia medievale (come Ginevra) e sono state fatte delle mostre con tutte le opere d’arte citate nel suo romanzo.
All’interno del romanzo, e all’interno di altri suoi romanzi, ci sono donne silenziose che non si esprimono, non hanno una
personalità molto assertiva ma che esercitano un forte fascino sui protagonisti maschili, c'è una certa influenza l'Ophelia di questa figura preraffaelita che è di Milais. Nel libro cita anche Bashō, Wordsworth, Wilde, Shakespeare, Ibsen. Questo romanzo verte molto sull'idea di che cosa sia l'arte, che significato abbia nella vita. Secondo Sōseki, quindi, chi è sensibile soffre di più e gioisce di più. Di solito gli scrittori sono quasi tutti affetti da una particolare forma di sensibilità che si può notare anche dalle loro storie e forse è proprio la loro sensibilità, anche esagerata come nel caso di Sōseki, li rendeva capaci di captare il tutto.
LEZIONE 11
Sōseki decide di lasciare l'università e questa sua decisione coglie tutti di sorpresa perché avere un posto come professore alla Tōdai era considerata la cosa più prestigiosa che potesse esserci all'epoca. Quindi,
Il fatto che lui abbia lasciato questo posto per diventare un collaboratore fisso dello Asahi Shinbun è una cosa che all'epoca fece molto scalpore. Sōseki era una figura molto popolare in Giappone, dalla pubblicazione di Wagahai wa neko de aru, tutto quello che faceva aveva una certa risonanza. Prima di questa offerta, meno di un anno prima aveva ricevuto un'offerta abbastanza simile dallo Yomiuri Shinbun, che però rifiutò perché probabilmente riguardava la sua collaborazione come responsabile nelle pagine di letteratura. Lo Asahi, invece, gli propone di pubblicare i suoi romanzi a puntate, simile a come accadeva in Europa con i romanzi feuilleton, ovvero i romanzi a puntate. Accettando questo lavoro Sōseki riesce ad eliminare una delle sue fonti di stress, ma questo non elimina tutte le sue malattie psicosomatiche e rimaneva comunque una persona molto tormentata, con crisi psicologiche e problemi fisici che costellavano tutta la sua vita. Sōseki aveva unaGrande soddisfazione derivata dal fatto di essere riconosciuto come grande scrittore, non capitava a tutti, lui godeva di questo enorme prestigio. Un altro elemento positivo era circondato da una corte di ammiratori, soprattutto giovani appassionati ai suoi discorsi e frequentavano la sua casa. Ne aveva così tanti che non riusciva più a lavorare, decise di fissare un solo soggiorno in cui riceveva tutte queste persone, diventato un appuntamento per le abbondanti persone interessate al mondo letterario. Non aveva grandi rapporti con gli scrittori del suo tempo, preferiva interfacciarsi con i giovani intellettuali, vena abbastanza ribelle si tende a sopravvalutare la sua immagine come scrittore istituzionale del Giappone, figura capace di entrare in conflitto. Accetta incarico con lo Asahi Shinbun, prima scriveva con i suoi tempi e ritmi e pubblica prima su riviste letterarie poi su volumi, adesso doveva scrivere per un pubblico di 500 mila lettori.
Gubi Jinsō
Parte con un'opera
intitolata (“Papavero selvatico”). Romanzo ogginon considerato tra le sue opere di spicco, considerato opera minore quasidimenticato, all’epoca molto successo. Fu oggetto di grande campagnapubblicitaria, fatto che scrivesse romanzo per un quotidiano suscitò grandeinteresse ma non lasciò grandi tracce, protagonista una donna presentatacome una figura di donna attraente e sensuale che attira gli uomini ma ha uncomportamento freddo e manipolatore, non suscita simpatia nel lettore,romanzo aveva elementi melodrammatici che lo resero popolare.
Kōfu (“Il minatore”) è il romanzo successivo ma piacque meno perché era unromanzo strano, non aveva una trama particolarmente attraente; oggi èrivalutato e considerato come un romanzo quasi sperimentale, lo scrittore nonrisponde alle aspettative del pubblico ma va per la sua strada, romanzointrospettivo. Protagonista ragazzo di 17 anni, in seguito a una delusioned’amore va via da casa.
cresce in un ambiente protetto, incontra un personaggio losco che ha un lavoro che consiste nel piazzare le persone in vari posti di lavoro, gli suggerisce di andare a lavorare in una miniera. Il ragazzo attratto dal senso di ribellione che si prova quando si ha una forte delusione amorosa, decide di andare in una miniera dove entra in contatto con la realtà della vita e con la brutalità di questo lavoro che metteva le persone in difficoltà. Esce da questa situazione, lascia il lavoro e torna in città. Tutto avviene senza che ci sia un'evoluzione del personaggio, romanzo non si può considerare un Bildungsroman (romanzo di formazione) in cui il protagonista attraverso varie esperienze raggiunge la maturità. Romanzo rivalutato, l'elemento di non avere una evoluzione positiva e un lieto fine lo rende un romanzo molto moderno, può essere imparentato con opere importanti della letteratura del '900. Yume Jūya Un'altra opera chepubblica sulla rivista è ("Dieci notti di sogni" o "Sogni di dieci notti") yume = sogno, jūya = dieci notti; è composta da 10 racconti, definite cronache oniriche, racconti di sogno, alcuni di questi hanno un incipit in cui c'è scritto "ho fatto questo sogno", non tutti i racconti hanno questo incipit, lo troviamo quando è ufficialmente espresso che si tratti di un sogno; negli altri si tratta che è un sogno per l'atmosfera onirica e perché fanno parte di questi racconti di sogni, quindi il lettore entra direttamente nel sogno. Notevole la sua capacità di creare l'atmosfera onirica, sia nel cinema che nella letteratura non è facile raccontare i sogni, alcuni di questi sogni sono impressionanti: nel primo il narratore è al capezzale di una donna malata, con i capelli sparsi sul cuscino, lui le sta accanto e la donna gli dice che sta per morire, lui ha incertezza, la donna glichiede di farle una promessa dove si incontreranno in un posto e lui deve presentarsi lì ogni giorno. Si reca in quel posto ogni giorno finché passano 100 giorni o 100 anni ma lei non si è mai presentata, al termine del centesimo giorno spunta un fiore, il racconto termina così. Un altro è su un uomo che cammina con un bambino di sei anni sulle spalle, il bambino lo guida verso una destinazione, si accorge che il bambino è cieco egli chiede quando è diventato cieco, il bambino gli parla con ironia e l'uomo è turbato del fatto che il bambino gli si rivolga senza dargli rispetto. Arrivano alla destinazione e il bambino dice che ha sentito il rumore degli uccelli che passano sul fiume. Lo porta nel luogo dove il padre lo ha ucciso e il bambino diventa come un di pietra pesantissimo. Sanshirō, Pubblica poi un libro che è il vero bildungsroman, considerato uno dei suoi romanzi più importanti. Sans