Letteratura epico-
cavalleresca
Storia Medievale - Argomento
54
Introduzione alla letteratura
epico-cavalleresca
• La letteratura epico-cavalleresca fu uno
dei generi più importanti e popolari del
Medioevo. Raccontava le gesta eroiche di
cavalieri, re e santi, fondendo elementi
storici, religiosi e mitici.
Le origini orali dell’epica
medievale
• Molte di queste opere hanno origine nella
tradizione orale. I trovatori e i giullari
tramandavano storie di battaglie e amori
attraverso il canto e la recitazione
pubblica.
Il contesto storico e sociale
• La società feudale, la cristianizzazione
dell’Europa e le crociate fornirono il
contesto ideale per lo sviluppo dell’epica.
Il cavaliere incarnava i valori dominanti.
Caratteristiche generali del
genere
• Il genere epico-cavalleresco si distingue
per lo stile solenne, la presenza di un eroe
centrale, l’esaltazione della fedeltà,
dell’onore, della fede e della forza
d’animo.
Eroi, valori e ideali
• L’eroe epico è coraggioso, leale al suo
signore, fedele a Dio, pronto al sacrificio. È
un modello per la società cavalleresca e
cristiana.
La chanson de geste
• Le 'chansons de geste' (canzoni di gesta)
sono poemi epici francesi in versi, che
narrano le imprese di cavalieri e sovrani al
servizio della cristianità.
La Chanson de Roland
• La 'Chanson de Roland' è il più celebre
poema epico francese. Racconta la
battaglia di Roncisvalle, l’eroismo di
Orlando e la lealtà verso Carlo Magno.
L’epica germanica e i
Nibelunghi
• L’epica germanica ha nel 'Canto dei
Nibelunghi' la sua massima espressione. Si
ispira a miti nordici e racconta passioni,
vendette e battaglie leggendarie.
I cicli epici: carolingio,
bretone, classico
• Tre sono i grandi cicli epici: quello
carolingio (Carlo Magno), quello bretone
(Artù), quello classico (Enea e Alessandro
Magno). Ogni ciclo aveva tematiche e toni
propri.
Il ciclo carolingio e Carlo
Magno
• Il ciclo carolingio celebra Carlo Magno e i
suoi paladini. Si fonda su valori religiosi,
patriottici e militari. Ha un tono austero e
sacro.
Il ciclo bretone e re Artù
• Il ciclo bretone ruota attorno a re Artù, i
cavalieri della Tavola Rotonda, la ricerca
del Graal. Combina elementi cristiani,
celtici e magici.
Il ciclo classico: eredità
greco-romana
• Il ciclo classico si ispira alla tradizione
greco-romana. Reinterpreta figure come
Enea e Alessandro, adattandole ai valori
medievali di onore e cavalleria.
La figura del cavaliere
cristiano
• Il cavaliere epico è al servizio del re, della
patria e di Dio. Col tempo, si avvicina
anche alla figura del cavaliere cortese,
sensibile e raffinato.
L’amor cortese e la
trasformazione dell’eroe
• L’amore entra nella narrazione come forza
nobilitante. Il cavaliere serve la sua dama
con rispetto e dedizione, unendo forza e
sentimento.
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