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FRATELLI MACHADO: ANTONIO E MANUEL

Danno sfogo alle nuove forme della poetica modernista. Antonio Machado è un oppositore del franchismo. Invece, Manuel

Machado decide di assecondare il regime e si assiste all’esclusione di Manuel, perché emerge Antonio.

Gli elementi più tipici del modernismo di Antonio Machado sono intimismo, fusione con il paesaggio e il ricordo, tensione

verso l’ideale, la ricerca di un’intimità profusa negli elementi che compongono il mondo.

Gli elementi più tipici del modernismo di Manuel Machado sono musicalità verlainiana, indeterminatezza e ekphrasis.

Manuel tenta di descrivere quadri, pitture ed elementi artistici attraverso componimenti poetici.

Oltre ai fratelli Machado, emerge anche Juan Ramón Jiménez --> supera la tensione modernista, l’attraversa e la porta più

in là. Si arriva alla poesia pura. Egli compie una traiettoria poetica che inizialmente è vicino al modernismo, poi tenta di

liberare la poesia da tutte le cose formali, vuole una poesia più nuda, vuole trovare il nome esatto delle cose. Quando si

avvicina alla poesia pura, utilizza nomi generici. Ci sono degli elementi che caratterizzano la sua esistenza, soprattutto la

sua nascita andalusa (nasce a Moguer). La sua produzione si può suddividere in 3 epoche:

• poesia sensitiva: fa riferimento da un lato all’estetica modernista che la caratterizza e dall’altro lato al richiamo e

all’adozione frequente di elementi simbolisti. Si avvicina alla lirica popolare. La sua poesia e la sua produzione in

prosa è caratterizzata da una ricerca della libertà e si avvicina al decadentismo, predomina il verso alessandrino e

compone vari testi;

• poesia intellettuale/poesia pura: quest’epoca nasce da un viaggio che compie perché nel 1913 aveva conosciuto

una nord-americana di origine spagnola e nel 1916 decidono di sposarci. Lui deve recarsi a New York in nave,

all’interno della nave e una volta sceso in erra scrive una collezione Diario de un poeta recién casado. In questa

epoca sostituisce al sentimentalismo (che caratterizzava un’epoca modernista e pura di Juan Ramón)

l’intelligenza, l’idea di ricercare la nudità espressiva a tutti i costi e l’abbandono delle forme metriche rigide. La

sua esistenza è abbastanza isolata, è chiuso in casa. È uno dei poeti più riflessivi. Da questo nasce la volontà di

ricercare l’essenza delle cose (termine generale che usa Juan Ramón stessa nei suoi componimenti);

• poesia metafisica: nella fase finale, si raggiuge una poesia pura che tende verso l’infinito, verso l’idea di ritrovare

Dio all’interno delle parole che compongono i suoi componimenti. C’è l’espressione massima della parola.

Antonio Machado - El limonero lánguido suspende

Questo componimento presenta versi endecasillabi e settenari. È ambientato in primavera, a marzo, in un patio-chiostro-

giardino con fonte e limonero che vi pende sopra. L’autore tenta di ricordare i patios sevillanos che frequentava da

bambino. Torna “palido”, i colori sono molto vaghi e sfumati: oro-luce vs bianco, pallido è il colore della purezza che riporta

all’infanzia.

L’Io poetico partecipa al componimento. Osserva limonero e incantato vede i frutti d’oro (limoni) in fondo all’acqua

(riflesso) --> visione da bambino, alla fine del componimento tenta di coglierli. È da solo nel patio silenzioso, cerca “illusione

candida e antica”: ricordo intimo, piano temporale passato da ripercorrere vs malinconia del presente.

Termina con il ritorno al ricordo: si rivolge a un ipotetico tu, forse assimilazione con la madre precedentemente presente,

che l’ha visto inserire la mano.

I frutti incantati sono elemento di connessione fra i due tempi e proprio perché non riesce a prenderli (riflesso) non può

tornare ad essere fanciullo.

Juan Ramòn Jiménez – Soledad de Diario de un poeta recién casado (1917)

È una poesia più corta, con un’espressività più libera.

L’Io poetico situato sulla nave sta osservando il mare. Non sono presenti aggettivi e l’unico tema trattato è il movimento

intimo. L’ultimo verso presenta un ossimoro: come può essere pieno (presenza) ciò che è solo (assenza).

Si identifica l’Io poetico con il mare, ricerca gli elementi che potrebbero collegarli.

ES: heridas = onde --> rughe fronte; onde --> pensieri.

Ode al mare e alla sua condizione di essere sempre attraversato dalle onde come lui lo è nei pensieri.

Juan Ramòn Jiménez - Jardines Lejanos (1904)

L’analisi strofica rileva versi di 8 sillabe, si ha assonanza nei versi pari e ci si rimanda a forme tradizionali (i romanzes, genere

narrativo diffuso in epoca medievale, basati sulla trasmissione orale) riscoperte tramite il modernismo.

A differenza di Machado che esplicita subito l’Io lirico, in questo caso non c’è una partecipazione istantanea, la particella

“me” a fine componimento ci fa scoprire che c’è un osservatore.

Si ha la volontà di ritrovare qualcosa al di là della realtà osservabile, si lascia trasportare da tutti i sensi (inizio

componimento sinestesia, dolce e fresco → abbondanza di aggettivi).

Non è più necessario raccontare, bisogna evocare, non contestualizzare (obiettivo modernismo, questa è una fase di

transizione, il poeta percepisce la realtà e cerca di ricrearla attraverso la poesia).

L’animo del poeta si abbandona alle emozioni che sente dentro di sé, c’è una ricezione soggettiva del paesaggio;

osservazione della realtà interrotta da una voce melanconica e distante (emozioni del poeta), sensazione comparabile a

voce di donna o ad un pianoforte, si riversa sul paesaggio.

Il paesaggio, rasserenato dalle proiezioni stesse del poeta, chiarisce cosa sente e ci fa sentire la sua presenza; “piangere

per nessuno e per qualcosa”, non è chiaro e forse non bisogna neppure ricercare qualcosa, se non la soggettivizzazione

della natura. Inoltre, non è più necessario neanche narrare lo spazio.

Juan Ramòn Jiménez – Eternidades de Diario de un poeta recién casado (1918)

Il verso è più libero. Si fa appello all’intelligenza, non più al cuore. Si chiede all’intelligenza la capacità di nominare

esattamente le cose, ricreare direttamente tutto ciò che ci circonda, fare sì che l’oggetto passi attraverso di noi e sia

rimodellato dalla soggettività, nominando una cosa la si crea, quasi biblico, nominare equivale a creare (--> vedi

creazionismo come avanguardia, poeta come demiurgo).

Chi non conosce le cose potrà affacciarsi al modo in cui si ricrea la realtà, chi le ha dimenticate riscopriranno il gusto della

parola come possibilità di accedere a questo mondo interiore, anche coloro che le conoscono potranno riscoprire.

Non si richiama nulla di complicato, lessico semplice e asciutto, poesia più “nuda”.

Juan Ramòn Jiménez – Vino primero pura de Eternidades (1918)

Si rivolge alla poesia, racconta il suo modo di fare poesia: inizialmente come un bambino la ama in quanto pura (metafora

tra poesia e donna), poi comincia a odiarla inconsciamente così “agghindata” (la percepisce come regina piena di tesori),

si spoglia di nuovo e lui inizia a sorriderle (rimane vestita della tunica, l’elemento essenziale, candido).

Si toglie anche la tunica candida, appare nuda di nuovo e si scopre la purezza ma anche la carnalità, ciò che il poeta vuole

seguire è la purezza ed essenza delle cose.

RAMON DEL VALLE INCLAN

Dà libero sfogo al modernismo, soprattutto nel campo del teatro. È la figura più vicina al dandy, al bohemien. Si affaccia

al modernismo a modo suo ricalcando ad esempio la lezione di Wilde.

Si sviluppa una corrente modernista, ad esempio con Gaudì (le strutture dell’architettura classica vengono rase al suolo,

gli elementi naturali sono incastonati all’interno dell’architettura --> le forme si modificano, riferimento a ossa, squame).

A Barcellona inizia ad emerge il giovane Picasso che comincia ad avvicinarsi alla scomposizione della realtà.

LE AVANGUARDIE – IL FUTURISMO

Arrivano dal centro Europa e sono movimenti che si diffondono molto velocemente. Il manifesto futurista viene pubblicato

nel 1909 da Marinetti in Italia, poi tradotto in spagnolo. La trasmissione dell’avanguardia avviene in maniera molto più

rapida e alcuni artisti spagnoli sono stati anche precursori dell’avanguardia.

Con questo movimento, emerge un desiderio di rottura dichiaratamente con il passato, si ha un atteggiamento

provocatorio. Le avanguardie sono movimenti che hanno un inizio e una fine molto breve, spesso si fagocitano tra loro ma

lasciando un’impronta, una caratteristica.

Rispetto al modernismo, le avanguardie sono qualcosa di programmatico. Rispettano lo stesso iter, insegnano come

seguire quel tipo di poetica. Le avanguardie rifiutano programmaticamente anche il modernismo, non lo fanno nei termini

concreti ma la volontà è quella di essere provocatori e rompere con il passato. Le posture degli artisti delle avanguardie

sono più radicali. Gli artisti delle avanguardie gridano i messaggi, lanciano messaggi di provocazione.

Le avanguardie spezzano le strutture delle poetiche precedenti. In Spagna, le avanguardie sono chiamate -ismos, (in

maniera provocatrice e anti ironica) e ciò simboleggia il reciproco fagocitamento di movimenti che vogliono spezzare il

legame con il passato.

RAMON GOMEZ DE LA SERNA

Anticipa le avanguardie in Spagna. È un personaggio eccentrico, vive isolato, è una persona basata sull’individualismo, ma

partecipa anche a cenacoli letterari.

Si fa portatore delle voci che ascolta e propone al popolo spagnolo, quindi fonda la rivista Prometeo con un programma

futurista, pubblica il manifesto futurista.

È uno scrittore prolifico, scrive di tutto e pubblica Ismos in cui descrive ironicamente le avanguardie e le caratteristiche, si

inventa addirittura un’avanguardia della quale deve essere lui stesso l’esponente.

De la Serna è ricordato anche per le sue invenzioni, che prendono il nome di greguerìas, cioè metafore molto brevi con

componente ironica che stimolano la riflessione --> la relazione tra due elementi provoca una reazione umoristica.

Non c’è una dichiarazione concreta di cosa si vuole fare, ma solo una volontà di rottura (manifesto di Marinetti), destinata

a risolversi in pochi anni, in tempi brevi.

CUBISMO

Contemporaneamente al futurismo (che esalta la volontà di esporsi e lanciarsi verso il nemico), si sviluppa il cubismo -->

ini

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Publisher
A.A. 2023-2024
40 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nemistrip di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura e letteratura spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Bazzaco Stefano.