PS
in quanto cambiano i valori di attività degli ioni
coinvolti nell’equilibrio
Variazione della temperatura
RICORDA: I composti meno solubili hanno KPS molto piccoli
Equilibri di complessazione – composti di coordinazione
Un composto di coordinazione è costituito da un atomo centrale con carica positiva
che coordina attorno a sé, secondo definite geometrie, un numero definito di molecole
neutre o anioni mono o poliatomici (leganti o ligandi, L)
Nel caso in cui l’atomo centrale sia un metallo si parla di ione metallico e relativo
complesso metallico
La carica del complesso risultante è determinata dalla carica del metallo e la somma
delle cariche dei leganti (e.g., se il metallo è lo ione Pt2+, si possono avere vari
complessi dove i leganti sono molecole di ammoniaca o ioni cloruro a carica diversa
I complessi posso essere neutri, anionici, o cationici
La reazione di formazione di un composto di coordinazione (complessazione) è una
reazione acido-base in cui:
- Lo ione centrale (e.g., metallo) si comporta da acido di Lewis accettando una
(o più) coppia di elettroni non condivisa
- I leganti si comportano da basi di Lewis donando almeno una coppia di
elettroni non condivisa
Il legame chimico alla base di questa classe di composti è di tipo dativo o di
coordinazione
- Si definisce numero di coordinazione il numero di leganti che circondano il
metallo in un composto di coordinazione (varia da 2 a 6 ma può arrivare a 12)
- L'insieme dei leganti forma la sfera di coordinazione del complesso
- La geometria di coordinazione descrive l’arrangiamento o disposizione
spaziale dei leganti intorno all’ atomo o ione metallico centrale
In genere, il numero di coordinazione è maggiore della valenza del metallo perché il
metallo mette a disposizione orbitali atomici “d” vuoti ed energeticamente accessibili
I metalli sono caratterizzati da basse energie di ionizzazione, affinità elettroniche
piccole o positive e bassa elettronegatività perciò tendono a perdere gli elettroni di
+
valenza formando cationi M
Gli ioni metallici che più facilmente possono dar luogo a composti di coordinazione
sono quelli che hanno:
- alta carica (+2, +3 e maggiore)
- piccolo raggio ionico
- orbitali esterni non completamente occupati
Spostandosi a destra diminuisce il
numero di orbitali d liberi (i.e.,
formazione di complessi più
difficoltosa e solo con leganti
estremamente nucleofili)
Nella tavola periodica il raggio
atomico diminuisce lungo il periodo
ma aumenta lungo il gruppo 5
Nel blocco d, i raggi diminuiscono fino alla configurazione d poi rimangono costanti
per i successivi tre elementi, e poi aumentano
Equilibri di complessazione- stereochimica dei complessi
N = 2 raro, si osserva con cationi monovalenti di Cu(I), Ag(I), e Au(I) e divalenti come
Hg(II); la geometria di coordinazione e’ lineare
N = 3 raro, il metallo si trova al centro di un triangolo equilatero, la geometria e’
planare trigonale [Hg(II), Fe(III), Cu(II)] o piramidale trigonale [Sn(II]
N = 4 sono possibili due geometrie di coordinazione: d d
Tetraedrica: Preferita dalle configurazioni elettroniche e ; complessi di
0 10
metalli di non transizione [Li(I), Be (II); Al (III)] e di transizione [Co (II), Mn(I)]
Quadrata planare: Preferita dalla
d8 d9;
configurazione elettronica e Complessi di metalli Ni(II), Pd(II), Pt(II), Rh(I),
Ir(I), Au(III), Cu(II)
N = 5 è meno comune del 4 e 6 ma comunque importante; sono possibili due
geometrie di coordinazione:
N = 6 è il più importante dal momento che quasi tutti i cationi formano complessi di
coordinazione a geometria ottaedrica
Equilibri di complessazione – tipi di leganti
Il numero di centri basici del legante (i.e., atomi con coppie elettroniche non condivise
in grado di dare legami) condivisibili con uno o più centri acidi serve per la loro
classificazione
Equilibri di complessazione – leganti monodentati
Equilibri di complessazione – legami polidentati
Si definiscono polidentati i leganti che nella stessa molecola presentano due o più
atomi donatori che agiscono contemporaneamente
Più in generale si parla di leganti che esercitano un’azione chelante nei confronti del
centro metallico
Laboratorio propedeutico – lezione 7
Equilibri di complessazione – costanti di equilibrio
Come tutte le reazioni acido-base anche la reazione di formazione di un complesso
ha una costante di equilibrio che indica la tendenza di un catione ad associare certi
leganti e formare un composto di coordinazione
Se K è molto grande la reazione di formazione del complesso viene sfruttata per la
f
determinazione analitica del metallo in soluzione, i.e., titolazione
complessometrica
Tanto più il valore della K è piccolo, tanto più lo ione complesso è stabile
inst
Equilibri di complessazione – reattività
Complessi labili: le reazioni di sostituzione di uno o più leganti da parte di altri
leganti è rapida
Complessi inerti: le reazioni di sostituzione sono lente (o non avvengono)
cinetici
Questi termini sono e non vanno confusi con i termini termodinamici di stabile
o instabile che si riferiscono alla tendenza di una specie a esistere, in condizioni di
equilibrio 3+
[Co(NH ) ] esiste in soluzione acida per mesi come conseguenza della sua inerzia
3 6
cinetica, pur essendo termodinamicamente instabile, come indicato dal valore della
costante di equilibrio della reazione
Equilibri di complessazione – composti di coordinazione
d
Specie acide di Lewis con orbitali possono associare una o più basi di Lewis
formando complessi
In generale, le K diminuiscono al crescere del numero di leganti associati, i.e.,
f
l’aggiunta di leganti successivi è sempre meno favorita per ragioni statistiche,
steriche, ed elettrostatiche
A loro volta i complessi possono cedere in successione uno o più leganti al mezzo
(analogamente agli acidi poliprotici)
La reazione di dissociazione globale del complesso è la somma delle 4 reazioni parziali
Quanto più stabile è un complesso, tanto più difficile riconoscere gli ioni mediate l’uso
di reattivi analitici (ioni mascherati).
Per esempio, ad una soluzione di Fe (NO ) si aggiungono diversi complessanti del
3 3
+
Fe3 : 3+
In questi complessi lo ione Fe è gradualmente più mascherato perché sono via via
più stabili. Aggiungendo una soluzione di tiocianato si ottiene una colorazione tanto
3+
più intensa quanto maggiore è la concentrazione di ioni Fe liberi e quindi quanto
meno stabile è il complesso.
Aggiungendo una soluzione di tiocianato a ciascun complesso si ottiene una
colorazione tanto più intensa quanto maggiore è la concentrazione di ioni Fe3+ liberi e
quindi quanto meno stabile è il complesso.
Separazione di miscele –
introduzione
Spesso nella pratica chimica, sia analitica che di sintesi, è necessario ottenere un
composto puro da una miscela.
La scelta dell’impiego di una determinata tecnica separativa dipende dal tipo di
miscela (omogenea o eterogena) e dalla natura del componente da separare.
Per miscele omogenee, le tecniche di separazione più comuni sono:
Precipitazione
Cristallizzazione
Estrazione
Distillazione
Cromatografia
Per miscele eterogenee, le tecniche di separazione più comuni sono:
Evaporazione
Filtrazione
Centrifugazione
Separazione di miscele- separazione per precipitazione
Se una soluzione contiene ioni di diversa natura, si può effettuare una precipitazione
controllata selettiva (precipitazione frazionata) mediante la quale uno ione viene
separato da un altro in base alle differenze di solubilità dei rispettivi composti poco
solubili.
L’ ordine con cui gli ioni precipiteranno per aggiunta di quantità crescenti di un
reattivo comune seguirà l’ordine in cui vengono soddisfatte le KPS (i.e., l’ordine in cui i
prodotti ionici superano le KPS).
L’ ordine della precipitazione dipende quindi da:
KPS
Concentrazione iniziale degli ioni
-
Una soluzione di AgNO3 è lentamente aggiunta ad una soluzione 0.01 M di Cl e 0.01
-
M di Br . Quale dei due ioni (Cl- o Br-) sarà il primo a precipitare dalla soluzione?
Ad una
soluzione
0.040 M di BaCl e 0,020 M di Na CrO viene aggiunta una soluzione 2 M di AgNO per
2 2 4 3
effettuare una precipitazione frazionata dei due Sali d’ argento. Quale precipita prima?
Una precipitazione si definisce completa quando soddisfa delle condizioni arbitrarie
per lo ione da precipitare:
Concentrazione massima in soluzione < 10-6 M
Quantità minima di ione precipitato > 99.9%
Una separazione tra due composti può ritenersi quantitativamente riuscita quando
6
il rapporto tra concentrazione dei due ioni in soluzione è ≥ 10 mol/L a favore del
composto più solubile.
Maggiore sarà la differenza tra le solubilità’ in soluzione acquosa di due sostanze
aventi un anione o catione in comune proveniente dal reattivo precipitante, più
completa risulterà la loro separazione.
La possibilità di separare due cationi o anioni mediante precipitazione può essere
ricavata direttamente dai valori di KPS dei due sali corrispondenti
- -
Consideriamo la separazione di Cl e I come sali d’ argento
Dal valore di Kps mi ricavo il rapporto
+ -
degli ioni nel caso di Ag e Cl ---- SI
6
PERCHE’ È 10 Br−¿ −10
1,8 X 10
¿¿
- -
- Cl / Br = =
Cl− −13
3,3 X 10
¿
= 545 NON SI POSSONO SEPARARE
6
perché minore di 10
−¿
I −13
3,3 X 10
¿
- - 6
- Br / I = = = 3882 NON SI SEPARA perché minore di 10
−
Br ¿ −17
8,5 X 10
¿
Oltre all’ uso di reagenti precipitanti, si può indurre la precipitazione selettiva di ioni in
soluzione modificando il pH
I solfuri sono in genere composti poco solubili con l’eccezione dei solfuri dei metalli
alcalini e alcalino terrosi
La precipitazione frazionate dei solfuri si può’usare in chimica analitica per separare
2-
due cationi metallici da una soluzione per aggiunta dello ione precipitante S
2-
S e’la base coniugata dell’acido solfidrico e la sua concentrazione dipende dal pH
Se la solubilità dei due solfuri è sufficientemente diversa, si possono separare
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Appunti Laboratorio propedeutico all'analisi di medicinali
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Quaderno di laboratorio propedeutico ad analisi dei medicinali
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Relazioni di laboratorio propedeutico ad analisi dei medicinali di sostanze incognite
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Relazioni di laboratorio
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