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Il sangue come tessuto connettivo
Il sangue è considerato un tessuto connettivo anche se fluido. È formato da elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma. Il plasma non è prodotto dalle cellule che vi abitano dentro (eccezione, di solito le cellule che ci vivono producono la ECM stessa). Il sangue trasporta CO2, O2, ormoni, sostanze nutritizie e di rifiuto, cellule immunitarie e partecipa alla termoregolazione corporea.
Il plasma non si studia al microscopio perché è fluido. Va studiato con metodiche biochimiche. Lo si deve separare dalla componente cellulare. Si fa un prelievo usando provette trattate con agenti anticoagulanti. Centrifugandolo si formano tre strati. Il più pesante è formato dagli eritrociti. Il valore ematocrito normale in un adulto è il 45%. In 10cc di sangue di un individuo con un valore ematocrito al 43%, il volume del plasma è 5,7. 1 centimetro cubo = 1 millilitro. Sopra si forma il
buffy coat (meno dell'1%), fatto di leucociti e piastrine. Sopra c'è il plasma (55%). Se il sangue non viene scoagulato con agenti anticoagulanti si forma una massa gelatinosa da cui si separa una parte liquida giallognola che non è plasma ma siero. Gli altri elementi sono intrappolati in una rete di fibrina. Il sangue non coagulato contiene fibrinogeno che polimerizza nel momento della coagulazione formando la parte gelatinosa. Il siero è plasma senza fibrinogeno. Nel plasma il 90% è acqua. Il resto è la sostanza secca. Il 9% è formato da sostanze organiche. Il resto sono soprattutto sali minerali. Il plasma è un fluido a pH 7,2-7,3 leggermente basico. Tra le sostanze organiche ci sono: le proteine plasmatiche, cioè le albumine, le globuline, il fibrinogeno, la protrombina, i fattori di coagulazione (tra 6,5 e 7,7 mg/100 ml di plasma). Poi c'è il glucosio (60-100mg/100 ml di plasma). Il colesterolo.(150/200mg/100ml di plasma). I trigliceridi (150mg/100ml di plasma). Sostanze azotate (urea, acido urico, amminoacidi) 20-40mg/100 ml di plasma).
GLI ELEMENTI FIGURATI
Il sangue è formato da molte popolazioni cellulari diverse; alcune non sono vere e proprie cellule. Si studiano mettendo una gocciolina di sangue all'estremità di un vetrino e si fa avanzare un altro vetrino a 45° per evitare la rottura delle cellule.
La maggior parte delle cellule appaiono come dei dischetti: sono gli eritrociti o emazie. Al microscopio ottico (foto) si vede il contorno circolare, l'assenza di nucleo (lo perdono durante la maturazione, riempiendosi di emoglobina) e organelli; al centro appare una zona più chiara perché meno spessa. Il globulo rosso è un disco biconcavo.
Gli eritrociti sono 4,5-5 milioni/mm^3 nella donna, 5-6 milioni/mm^3 nell'uomo. Ogni secondo vengono formati circa 3 milioni di globuli rossi. Sono continuamente formati perché invecchiano,
Sono rimossi dalla milza o dal midollo osseo rosso e dal fegato (in soggetti a cui è stata tolta la milza). La loro vita media è circa 120 giorni. Un globulo rosso ha un diametro di 6,7-7,7 micron. Questo gli permette di passare anche nei capillari più piccoli. Quando il capillare ha un diametro minore del globulo rosso, questo si deforma grazie al suo citoscheletro che gli conferisce elasticità. Il globulo rosso contiene emoglobina, che trasporta ossigeno. L'ossigeno entra con l'ispirazione fino agli alveoli polmonari, attraversa l'epitelio monostratificato che riveste l'alveolo, la lamina basale, a volte uno strato di connettivo, la lamina basale del capillare sanguigno, l'endotelio del capillare; poi entra nel sangue dove entra nel globulo rosso attraversando la sua membrana e si lega all'emoglobina. La forma a disco biconcavo, mantenuta spendendo energia, aumenta la velocità degli scambi gassosi: grazie a questa
Le forme dei globuli rossi hanno una superficie maggiore e così l'ossigeno entra con una maggiore velocità. Il globulo rosso può trasportare anche CO2 anche se solo il 30% della CO2 viaggia legata all'emoglobina; il resto viaggia nel plasma. Il globulo rosso contiene enzimi della glicolisi anaerobica, produce ATP in assenza di ossigeno. Trasporta ossigeno ma non lo utilizza.
Emoglobina: è formata da quattro subunità alfa e beta uguali a due a due. Ci sono diversi tipi di emoglobina: HbA, emoglobina adulta; HbF, fetale, differisce per la presenza di subunità gamma invece che beta. L'ossigeno è legato da quattro gruppi eme: un'emoglobina può trasportare quattro ossigeni. Il monossido di carbonio ha un'affinità per l'emoglobina maggiore di quella dell'ossigeno. Se inalato porta a morte per mancanza di ossigeno nei tessuti.
La talassemia o anemia mediterranea è una patologia in cui una delle due catene
dare sangue solo ad altri soggetti AB. Un soggetto di gruppo 0 può ricevere sangue solo da soggetti di gruppo 0, ma può donare sangue a qualsiasi gruppo. I gruppi sanguigni sono importanti per le trasfusioni di sangue, in quanto è necessario che il sangue donato sia compatibile con quello del ricevente per evitare reazioni avverse.donare solo a soggetti AB. Un soggetto 0 può donare a tutti ma ricevere solo da un altro soggetto 0.
I precursori dell'eritrocito:
- L'eritroblasto, in cui il nucleo sta per essere espulso. Questo nucleo viene fagocitato dai macrofagi del midollo osseo. Il citoplasma è povero di organelli, che sono stati espulsi. Ci sono alcuni ribosomi che servono a sintetizzare l'emoglobina.
I leucociti o globuli bianchi usano il sangue come mezzo di trasporto per spostarsi nei tessuti che ne hanno bisogno. Si possono trovare stazionati negli organi linfoidi (linfonodi, milza e midollo osseo). Catturano eventuali particelle estranee che entrano nel circolo sanguigno. I globuli bianchi entrano ed escono dal sangue attraversando la parete di piccoli vasi (vene piccole o capillari, dove il flusso è più lento). Escono nei vasi che si trovano nel punto della lesione o di infiammazione. I globuli bianchi sono vere e proprie cellule anche se sono considerati elementi figurati.
Si specializzano in diverse categorie. Alcuni hanno la capacità di fagocitare. Si muovono con movimento ameboide, espandendo il loro citoplasma e "trascinando" il corpo.
I leucociti sono quasi mille volte inferiori agli eritrociti: 6000-8000/mm3. Quando ce ne sono troppi potrebbe esserci un'infiammazione oppure leucemia. I leucociti sono divisi in cinque sottoclassi:
- Granulociti, possiedono granuli nel citoplasma: sono neutrofili, eosinofili (o acidofili) e basofili. Il nome deriva dal fatto di colorarsi in modo diverso con i vari coloranti
- Agranulociti, non hanno granuli nel citoplasma: sono monociti e linfociti.
Formula leucocitaria: granulociti neutrofili 55-70%, granulociti eosinofili 1-4%, granulociti basofili 0-1%, linfociti 25-35%, monociti 3-8%. Valori percentuali che si discostano da quelli indicati indicano sempre una situazione ematologica abnorme.
GRANULOCITI Granulociti con colorazione di Wright. L'ematossilina è un colorante
basico che quindicolora il nucleo di blu. L’eosina è acida e colora dirosso.
In a granulocito neutrofilo: nucleo diviso in lobi, ce ne possono essere fino a cinque. Il citoplasma è neutro.
Ci sono solo piccoli granuli lilla. Usa gli pseudopodia, “falsi piedi” per muoversi espandendo il citoplasma,per attaccarsi al substrato. Il suo ruolo è intervenire nel focolaio infiammatorio per eliminare batterirompendone la parete. Contiene granuli primari (lisosomi), secondari e terziari. La fagocitosi neutrofila usail meccanismo antigene-recettore. Usa enzimi digestivi o molecole reattive come H2O2.
In b granulocito eosinofilo: le due sfere bluastre sono il nucleo, strozzato in modo da avere due lobi. Sicolora in blu perché il colorante è basico e il nucleo è acido. Il citoplasma è acidofilo e quindi colorato concolorante basico eosina. I granuli sono i più grandi (0,5 micron). Nei granuli eosinofili ci sono cristalli
che contengono proteine cationiche cioè basiche. Questi granuli hanno un ruolo importante nei processi infiammatori. Bucano le membrane di alcuni parassiti.
In un granulocito basofilo: nucleo bilobato con una strozzatura. Citoplasma basofilo colorato in blu come il nucleo. Nei granuli del basofilo ci sono istamina ed eparina (anche i mastociti le contengono). L'eparina dà basofilia al basofilo.
AGRANULOCITI
Linfociti: il nucleo non presenta lobi ed è tondeggiante, il citoplasma non presenta granuli ed è ridotto. Al microscopio elettronico si vede che il nucleo presenta delle tacche. Esistono tre tipi di linfociti: T, B e NK. I linfociti T (80%) sono prodotti dal midollo osseo e maturano nel timo. Partecipano ad una risposta immunitaria cellula-mediata. I linfociti B (15%) maturano nel midollo osseo rosso. Il nome deriva da un organo presente negli uccelli, la borsa di Fabrizio, che nell'uomo corrisponde al midollo osseo rosso. Questi linfociti diventano plasmacellule.
cioè producono anticorpi (risposta umorale). I linfociti natural killer riconoscono il nemico perché marchiato da anticorpi e lo eliminano. Monociti: il nucleo non ha lobi ma è ripiegato (a fagiolo), il citoplasma è grande. Il monocito esce dal sangue, va nel sito infiammatorio e diventa un macrofago mobile.
PIASTRINE O TROMBOCITI: Sono frammenti di citoplasma di cellule presenti nel midollo osseo, i megacariociti. Le piastrine entrano in gioco nei processi di coagulazione. Possiedono granuli che facilitano la rigenerazione dei tessuti. Sono circa 150-400 x 10^3/mm^3.
IL TESSUTO CARTILAGINEO: È un tessuto connettivo di sostegno. Le cellule sono immerse in abbondante ECM. La ECM è sintetizzata da cellule che vivono al suo interno, i condroblasti. Le cellule che formano la cartilagine sono i condroblasti, condrociti, condroclasti e le cellule condro-progenitrici (cellule non differenziate che danno origine ai condroblasti). La ECM è formata da fibre.
essere troppo vicine tra loro, permettendo così la diffusione di sostanze nutritive e l'eliminazione dei prodotti di scarto. La matrice extracellulare svolge anche un ruolo importante nel fornire supporto strutturale alle cellule e nel regolare l'adesione cellulare e la comunicazione tra le cellule stesse. Inoltre, la ECM è coinvolta nella risposta immunitaria e nella guarigione delle ferite.