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FONDAMENTI DI

PSICHIATRIA

TEORIE E PRATICHE ASSISTENZIALI:

INTRODUZIONE ALLA PSICHIATRIA

ARGOMENTI:

Introduzione

Le pratiche magiche

Il positivismo e la nascita della psichiatria scienti ca

Il periodo dei manicomi

Il rinnovamento: la chiusura dei manicomi

La nascita della psichiatria di comunità

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INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

In ogni tempo l’uomo si è posto il problema di darsi spiegazioni

circa i comportamenti bizzarri e di trovare rimedi per

manifestazioni mentali oltre la normale comprensibilità,

sviluppano diverse pratiche terapeutiche da effettuare in diversi

luoghi di cura.

L’attività psichica è interiore nella persona e l’osservazione dei

gesti e dei comportamenti connota l’atteggiamento mentale di

un individuo, mettendosi in paragone con quelli che sono

effettivamente i comportamenti e i gesti compresi dalla società.

Il concetto di normalità, prima di essere di ordine statistico, è di

ordine normativo ed in qualche modo noi valutiamo

comportamenti e gesti che troviamo mediamente comprensibili

e, quindi, condivisibili.

LE PRATICHE MAGICHE

Nell’era prescienti ca, nel 1972, nasce con Ellenberger la

pratica magica, una pratica in cui la fonte che causa questo tipo

di comportamento va trovata attraverso:

intrusione di un oggetto malattia: estrazione di un oggetto

malattia ( x es.: nel dipinto di Gerolamo Bosch viene

rappresentata l’estrazione di una pietra dal cranio di un

paziente; questo è rappresentato anche nelle Filippine per

togliere i tumori dall’intestino dei pz. ), tolto il quale la malattia

scompare;

assenza dell’anima: trovare, richiamare e restituire l’anima.

La malattia mentale non si associa ad un oggetto ma allo

spirito -> anima rappresentante della psiche e, quindi, della

mente; fi

introduzione di uno spirito: varie forme di trattamento

dell’anima:

• esorcismo

• estrazione meccanica di uno spirito esterno:

liberare l’anima da un possesso (x es.:

possessione demoniaca, malocchio); qualcosa

che si introduce e dal quale ci dobbiamo liberare

con trattamenti.

trasferimento dello spirito estraneo da una persona ad

un’altra: il possesso di un’anima può contagiarne un’altra;

infrazione di un tabù: utilizzo di forme strumentali di

confessione con l’espiazione; l’individuo si libera di un peso,

oltre che di un disturbo, che ne consegue il senso di colpa

( ancora oggi studio di alcuni disturbi: comportamento

ossessivo, disturbo depressivo );

stregoneria: con la magia riparatrice, o magia bianca, in

condizioni di possesso dell’anima ne conviene un ruolo

(l’antico curatore) che libera l’individuo dal problema

attraverso rituali ( x es.: popolazioni africane hanno forme di

possessione spirituale e allo stesso tempo di magie riparatrici

che ride niscono l’ordine ).

IL POSITIVISMO E LA NASCITA DELLA

PSICHIATRIA SCIENTIFICA

Dopo la rivoluzione francese si ha un cambiamento del

paradigma, che diventa positivista, la quale ricerca riscontri:

sarà l’inizio della scienza, perciò non più rivolgersi alla natura e

allo spirito, ma avere dei riscontri che possono essere veri cati.

Alcuni psichiatri del periodo sono:

Pinel, in Francia

Chiarugi, in Italia

Tuke, in Inghilterra

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Tutti e tre sono pionieri della psichiatria scienti ca ed in

particolare Pinel con i trattamenti morali, la liberazione morale

dell’individuo dalla malattia mentale.

In quel periodo si pone il problema di dove svolgere le cure, che

prima avvenivano nell’abitazione, ora, all’inizio del XIX secolo,

negli asylums: luoghi per ospitare ed accogliere persone

inferme, che hanno valenza per permettere l’osservazione ed il

trattamento delle varie forme di malattia ( soprattutto quella

mentale ).

Il neopositivismo permette di trovare un riscontro di tipo

anatomo-patologico delle malattie mentali.

Bayle, durante lo studio di alcune forme cliniche di encefalite,

riesce a porre in correlazione queste manifestazioni cliniche

con la Lue (si lide terziaria).

Emil Kraepelin, psichiatra e studioso tedesco, comincia a

valutare i disturbi mentali con la moderna nosogra a, secondo:

eziologia: l’origine della malattia, possibilmente organica;

sintomatologia: le manifestazioni con segni e sintomi

caratteristici;

decorso: l’andamento del disturbo, se cambiano o si

mantengono o scompaiono;

esito: se c’è una guarigione o rimane un difetto dovuto alla

malattia mentale.

Altro aspetto importante, derivato dalla cultura del periodo, è

l’andamento deviante di tipo criminoso con l’aspetto

antropomorfo e l’eredità, quindi l’aspetto della costituzione.

Per esempio: in Italia, un illustre studioso, Cesare Lombroso,

nei suoi scritti la forma del cranio o i tipo di faces che gli

individui avevano, veniva posto in correlazione secondo alcuni

parametri con le manifestazioni dei comportamenti ( in

particolare devianti e criminali ).

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Una ricerca pionieristica cerca di in uenzare, sul soma,

attraverso dei trattamenti basati su:

insulinoterapia, di Sakel, attraverso esperimenti prima sugli

animali e poi sull’uomo;

piretoterapia: con il brusco innalzamento e abbassamento

della temperatura

ECT (elettrochemioterapia) di Cerletti e Bini.

Questi esperimenti di derivazione medica avevano l’idea di

base che il cervello, anormalmente considerato, doveva

ristabilire un ordine, un’armonia, attraverso le terapie di shock.

Alcune forme meno etiche di trattamento, condotto no agli anni

’50/’60, è la psicochirurgia: l’introduzione di un ago nella cavità

orbito frontale in cui si recidevano le connessioni della parte

anteriore del cervello, tagliando le altre fuori.

Un’altra terapia è l’elettroconvulsivante: produrre attraverso

delle onde elettriche uno shock elettrico cerebrale, un

azzeramento molto limitato nel tempo dell’attività cerebrale

( reset ) a cui poteva conseguire l’azzeramento di alcune

sintomatologie, soprattutto quelle psicotiche e,

successivamente, quelle depressive che avevano il carattere di

disturbo o patologia mentale.

IL PERIODO DEI MANICOMI

Il re Luigi Filippo, in Francia, promulgò la prima legge

sull’istituzione del manicomio; l’esigenza fu difendersi dalla

società e dalle sue forme morbose, isolandole e mettendole in

luoghi chiusi con l’aspettativa che avrebbe portato non solo alla

segregazione del malato mentale ma anche ad una possibile

cura.

In realtà l’assistenza psichiatrica nella legislazione italiana, nel

1904, era basata su due concetti che poco avevano a che fare

con il sistema di cura: pericolosità e vigilanza.

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Nel corso del XX secolo:

l’aumento degli ospiti è in forte crescita ( in Italia da 45.000

soggetti nel dopoguerra a 260.000 negli anni ’60 ) che

precludono l’apertura dei manicomi;

poichè i pazienti si cronicizzavano, il decorso della malattia

peggiorava, perciò essi avevano più motivi per rimanere

piuttosto che accedere a cure esterne, cosa che avveniva in

un limitato numero di casi. Per esempio, a Roma, è presente

il Museo della Mente, una struttura mussale che racconta la

storia di Santa Maria della Pietà: al suo interno vi è tutto il

percorso del paziente, dall’entrata, alla stanza d’osservazione

ed accoglienza. Da lì, si perdevano tutti gli oggetti, i quali

venivano messi in una fardellerai; indossavano casacche e

camici, e i letti erano provvisti di misure di contenzione in cui i

pazienti, agitati ed aggressivi, venivano legati. Un altro

metodo per rendere il malato più mansueto era metterlo,

come gli americani chiamano tutti’oggi alcuni istituti

psichiatrici, nella Silent Room: una stanza chiusa e blindata,

come un carcere, dove al paziente veniva gatto indossare un

camice di forza con le maniche legate dietro la schiena per

sfogare la sua agitazione;

il personale adatto alla sorveglianza non era adeguato e di

scarso numero;

si evidenziò l’incapacità di produrre cure capaci di migliorare

la salute dei degenti. Questa situazione rischiava di rendere il

paziente dipendente dalla struttura anche quando il disturbo

aveva un’area di minore gravità e, di conseguenza, diventava

più grave;

comparvero nuove forme di patologia: sindrome da

istituzionalizzazione, cioè la creazione di una sofferenza e

dipendenza.

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
9 pagine
SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MellyMelly97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Procracci Michele.