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Ogni persona, poiché vive in una società, possiede un sapere sociale di senso comune (o

sociologia ingenua): ha cioè tutte le competenze che servono per vivere in società. Si tratta

di un sapere pratico (efficace) e affidabile (che permette di effettuare previsioni attendibili).

1.1 È allora necessario uno studio scientifico della società?

La sociologia ingenua o di senso comune ha in realtà dei limiti:

1. Limite di estensione: applicabilità limitata a quella piccola porzione di mondo sociale

di cui abbiamo esperienza.

Abbiamo delle competenze non su tutti i tipi di società, ma solo su una società

circoscritta. Il primo limite del nostro sapere sociale che ci permette di vivere è che

noi abbiamo un portale di sapienza che deriva dal contesto in cui viviamo. La società

umana però è molto più complessa. Noi conosciamo solo una parte della società e

su questa creiamo la nostra visione del mondo > le idee che creiamo però si

riferiscono solo a ciò che conosciamo. Limite che ci porta ad avere dei pregiudizi: se

qua funziona così anche nel resto del mondo sarà lo stesso. Ognuno di noi si porta

dietro il modo di vedere la società che deriva dalla sua esperienza > abbiamo quindi

visioni diverse del mondo.

2. Limite di prospettiva osservativa: questo sapere è influenzato dalla particolare

posizione sociale che l’individuo occupa.

Ognuno di noi poiché è nato in un determinato posto ha un suo modo particolare di

vedere la società, sviluppa le proprie mappe cognitive. Il modo in cui siamo stati

cresciuti, educati… ci porta a vedere le cose in maniere differenti. Anche questa è

una fonte di pregiudizi: tendiamo a pensare che anche gli altri vedano le cose come

le vediamo noi. Menti strutturate in maniera diversa (es Cina, Europa > diverso

modello di alfabeto, ciò porta ad avere una struttura mentale differente), cultura

diversa…

3. Limiti temporali: questo sapere è limitato nel tempo della nostra memoria ed è

concentrato sul presente.

Il nostro sapere sociale è limitato dalle capacità della nostra memoria e dal tempo di

vita che viviamo e dall’esperienza che facciamo in quel frammento di tempo. Ogni

generazione ha le sue esperienze e delinea una sua visione della vita. Le società

vivono molto più a lungo dei singoli individui (I’impero romano ha visto susseguirsi un

centinaio di generazioni). C’è una differenza tra l’esperienza di un individuo e quella

della società intera. Un individuo non può avere una visione e una conoscenza di

un’intera società. Tempi diversi con modi di pensare diversi.

4. Le nostre menti sono gli strumenti con cui noi vediamo il mondo: sono delle mappe

concettuali. Avere dei concetti in testa piuttosto che altri ci porta a vedere la realtà in

maniera diversa. La nostra struttura mentale è uno dei più importanti limiti che

abbiamo.

Nel quarto punto rientrano:

• Limiti cognitivi: abbiamo dei limiti di conoscenza, per questo tendiamo a semplificare il

mondo. Di solito l’uomo tende a sbagliare i calcoli di probabilità > visioni diverse in base

all’età: un giovane si comporterà in maniera diversa rispetto a un anziano poiché

quest’ultimo ha più consapevolezza della morte. 1

• Limiti linguistici: gli eschimesi possono avere vari termini con cui esprimere un concetto,

che noi magari non abbiamo. In più il fatto di non sapere una lingua può precluderci alcune

informazioni scritte in quella lingua.

La sociologia, in quanto sapere scientifico della società, cerca di andare oltre a questi limiti.

Avere un’immagine più dettagliata e giusta della società permette anche di governarla

meglio.

1.2 Perché studiare la sociologia è importante?

Il dato sulla società diventa sempre più importante > avere dati sulle persone aiuta le grandi

multinazionali a vendere prodotti specifici a quella persona in base alla struttura personale

(messaggi personalizzati non solo per il marketing ma anche dal punto di vista politico).

-Negli Stati Uniti ciò viene utilizzato anche nelle campagne elettorali > aumentare la probabilità di

votare per un partito. Attraverso i social si viene profilati e in caso di bisogno si lanciano certi

messaggi.

-Primavere arabe: soluzione pensata in alcuni paesi per andare contro a dei regimi: i dati creavano

dei contatti tra le varie persone con idee simili per andare contro al regime.

Da ciò possiamo dedurre che:

● I dati quindi sono la nuova materia strategica: data mining, big data… Trattati in modi

sempre più elaborati, così complessi e massivi da ricorrere spesso alla IA.

● Per fare scelte corrette servono informazioni, cioè dati, e analisi (e non solo questo

come vedremo).

● La comunicazione pubblica è spesso basata su dati. Ed è densa di fake news, per

cui è importante sapersi orientare tra le informazioni e comprendere come i dati

vengono prodotti.

> Fake news vengono utilizzate per indirizzare il pensiero collettivo > oggi si riesce a

renderle verosimili possibili; per questo è importante avere una cultura del dato per

saperle riconoscere.

In conclusione, saper leggere i dati, sapere come vengono rilevati, comprendere le analisi è

sempre più importante. Le scienze sociali sono importanti perché ci permettono di

raccogliere e elaborare questi dati.

1.3 Sondaggio fatto in classe: un esempio di rilevazione di dati 29/10

• Raccolta di opinioni di entrambi i generi sui rapporti tra generi; di dati sociodemografici >

mettere in relazione attraverso strumenti statistici le opinioni con i profili sociali permette di

capire chi pensa cosa e in che modo. Quali profili sociali pensano cosa: l’operaio di 45 anni

anni con bassa istruzione che vive nel nord Italia cosa ne pensa riguardo a una determinata

questione?

• Le opinioni riguardαvano: i ruoli lavorativi (a chi sono più adatti), la gestione della

quotidianità extralavorativa (a chi spetta fare cosa), ambito della relazione (uomo attivo,

donna passiva > stereotipo da indagare, è ancora così per le nuove generazioni?).

Domande anche sulle violenze di genere.

L’Italia è uno dei paesi con il più basso tasso di femminicidi in Europa. Oggi gli uomini più

violenti si trovano nel Nord Europa. In Italia in generale vengono ammazzate un centinaio di

persone l’anno; negli Stati Uniti invece, solo per le armi da fuoco, ogni anno muoiono 30 mila

persone.

Gli Stati Uniti hanno il maggior numero di omicidi, suicidi e uso di stupefacenti che

provocano la morte… tutto ciò è dovuto principalmente a una mancanza di welfare. Il 40% di

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persone negli Stati Uniti non ha una protezione sanitaria; il costo della sanità è altissimo.

Una parte della popolazione non è quindi coperta da assicurazioni; grande disuguaglianza

sociale.

Un altro grande problema è la grandissima quantità di armi: ci sono più armi che persone.

Anche molti film hanno denunciato come l’eliminazione del welfare crea delle situazione che

peggiorano la situazioni successive rispetto a quelle precedenti: non c’è più quel contatto

sufficiente tra genitori e bambini nell’educazione (se ad esempio una madre non ha soldi e

quindi è costretta a fare più lavori e a essere fuori casa tutto il giorno). Inoltre, una grande

sofferenza sociale porta a sofferenza psichica (depressioni…) > la presenza di armi quindi

porta a un loro uso pericoloso.

In Canada anche posso utilizzare le armi, ma lì non ci sono così tanti morti: la differenza è

che qui si ha un welfare. Il welfare ha un grande impatto nel ridurre le disuguaglianze sociali,

situazioni di sofferenza sociale e psichica.

=Molto importante rilevare il contesto sociale per capire alcuni fattori.

I questionari generalmente sono composti da sistemi di domande/batterie di items: domande

collegate una all’altra, rispondere a queste domande serve a capire che concetti la persona

ha in mente, quali sono gli stereotipi e gli schemi mentali di una persona. Le domande

vengono poi sottoposte a un’analisi integrata. Nei gruppi di domande tendenzialmente le

persone rispondono coerentemente, se si risponde in questa maniera ciò fa emergere i vari

stereotipi che le persone hanno.

Le domande analizzate con una tecnica, cioè l’analisi fattoriale esplorativa, permette di fare

emergere i concetti delle persone e che guidano anche le loro risposte. Rilevare concetti,

emozioni, struttura di personalità.

Nella scienza sociale ci sono delle rilevazioni di dati che vengono analizzati e che

permettono di capire i ragionamenti, le percezioni delle persone su determinati temi.

Analizzando poi anche il profilo sociodemografico si può capire chi pensa cosa.

La parte teorica dà quegli strumenti concettuali che permettono di fare queste analisi.

2 - L’oggetto della sociologia

L’oggetto di studio della sociologia è la società: la sociologia è lo studio scientifico della

società.

Ma che cosa si intende con società? Individui che interagiscono tra loro (e che possono

portare alla formazione di gruppi), che si organizzano e che hanno in comune una stessa

cultura, valori (cose che in un luogo sono consentite in un altro magari no, esso rappresenta

anche ciò che abbiamo in mente e che orienta il nostro comportamento)… Inoltre, ogni ruolo

sociale incorpora dentro di sé dei comportamenti che sono accettati e altri no (non mi

comporterò in un bar nello stesso modo in cui mi comporto in aula).

Inoltre la sociologia non è l’unica scienza che studia la società (scienza politica, economia,

antropologia culturale…).

Che cosa differenzia queste scienze sociali tra di loro? Che cosa differenzia la sociologia

dalle altre scienze sociali? La sociologia è nata tra l’altro dopo la scienza politica (moderna

1500) e l’economia. La sociologia in generale studia la società nel suo complesso, mentre le

altre scienze si occupano di un ambito specifico all’interno della società (scienza politica:

realtà politica; economia: ambito economico…). La sociologia quindi studia il sistema nel suo

complesso, essa considera tutti i diversi ambiti in maniera integrata. Tuttavia, esiste anche la

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sociologia politica, o quella economica. Che cosa differenzia queste dalla scienza politica o

dall’economia? La sociologia politica cerca di capire, oltre al funzionamento del sistema

politico, anche come quel pezzo di società si relaziona con il resto. Ad esempio un governo

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
7 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale.cap.18 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e dell'innovazione digitale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Valle d'Aosta o del prof Zanetti Massimo Angelo.