Estratto del documento

CLASSIFICAZIONE DECIMALE

DEWEY racchiunde dati divisi in 10 aree disciplinari del sapere umanistico.

Il catalogatore con la SOGGETTAZIONE suddisivide i termini in base al loro

LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE, di due tipi:

- NON CONTROLLATI: da essi derivano i termini del documento stesso/parti

significative oppure dal testo del documento. Qui le KEYWORDS non sono

controllate.

- CONTROLLATI: assegnano ai concetti dei termini scelti (TERMINI PREFERITI o

DESCRITTORI) controllati a vari livelli.

IL VOCABOLARIO CONTROLLATO: lista che elenca alfabeticamenti i

DESCRITTORI e per ogniuno di essi elenca i TERMINI NON DESCRITTORI

(sinonimi).

THESAURO: vocabolario controllato dove si controllano rapporti tra descrittori e

oggetti correlati. In esso si controllano le relazioni di 2 tipi:

- GERARCHICHE: sussiste tra i descrittori di concetti con stesso ambito di

applicazione, ma uno è più specifico dell'altro. Sono il MAIN TERM.

- ASSOCIATIVE: sussiste tra i descrittori di concetti coordinati (allo stesso livello)

che possono essere definiti alternativi. Sono il RELATED TERM.

Quando nuovi termini sono richiesti da un DOCUMENTO CATALOGATO nel

THESAURO, le collezioni di nuovi termini si dicono LITERARY WARRANT: essi

sono rinviati e rimandati

finchè non fanno parte del collegamento completo perfetto, parlando anche di

LINKED DATA. Inoltre i dati richiedono accesso per essere visti, 3 tipi di accesso:

- ECONOMICO: per distribuzione commerciale (abbonamento, pay to view...)

- DI COPYRIGHT: per un numero ristretto di utenti (Si usano strumenti legali del

DIGITAL RIGHT MANAGEMENT)

- TECNICO: i contenuti sono fruibili solo se è installato un software proprietario

specifico (Flash...) o se il contenuto non è fruibile per utenti con una disabilità.

Rimane l'idea dei prodotti OPEN ACCESS (accessibili a tutti) per il principio di

una diffusione di dati e divulgazioni scientifiche disponibili per tutti.

OPEN SCIENCE (Scienza aperta): movimento esistente per promuovere la

ricerca scientifica libera rimovendo le barriere d'accesso e di visualizzazione.

Per il content servono licenze d'uso che consentono agli autori di dichiarare il

proprio consenso all'uso delle proprie opere da parte del pubblico. Quindi è

istituta

la LICENSE CREATIVE COMMONS (CC) delle license d'uso per definire il

copyright. Spesso il prodotto necessita di una valutazione preliminare da parte

di chi controlla

che non ci siano infrangimenti di copyright (PREPRINT) e il prodotto finito viene

redatto dal PUBLISHER come versione definitiva.

ARCHIVIO APERTO: piattaforma con funzionalità per

archiviazione/reperimento/visualizzazione dati. I ricercatori, prima di mettere in

rete una loro applicazione mettono

la versione PREPRINT (versione non ancora ufficiale dei futuri articoli)

GREEN OPEN ACCESS: libera disponibilità della versione preprint o postprint di

un'articolo tramite disseminazione di un archivio aperto. Gli archivi spesso

hanno

collegamenti con i portali istituzionali o universitari. Esistono anche portali di

aggregazione di più stati, (OpenAIRE per l'Unione Europea).

GOLD OPEN ACCESS: accessi diretto totale alla versione completa di un articolo

scientifico.

E' importante la PRESERVAZIONE DIGITALE dei documenti e la loro

RIPRODUCIBILITA'/RIUSO nel dataset. Dei dati si occupa il bibliotecario virtuale

DATA STEWARD.

LETTERATURA GRIGIA: dati e testi non dedicai alla pibblicazione tradizionale,

ma per risorse utili alle istituzioni. Inoltre si parla anche di DATI OPEN-ACCESS

di

tipo NON-PROFIT che sono distribuiti in formato digitale. Spesso le biblioteche o

enti di ricerca per mandare avanti le pubblicazioni hanno bisogno di FONDI

PREZIOSI.

INFORMATION RETRIEVAL si basa principalmente sui dati pubblici, e si parla di

INFORMATION RETRIEVAL AUMENTATO (l'utente invia feedback e collabora per

l'invio di nuove

informazioni. Gli strumenti sono importanti per i fornitori, e questo porta a

relazioni di collaborazione tra creatori e fruitori delle opere. Le relazioni sono:

- A MONTE: biblioteche e ricercatori possono lavorare insieme prima del

progetto dell'INFORMATION RETRIEVAL. Si collabora per il monitoraggio

scientifico.

- A VALLE: se si lavora oltre il recupero delle informazioni richieste dal

cosumatore, arricchendo il panorama informativo e usando il DATA BINDING,

cioè coinvolgere

il consumatore a inviare FEEDBACK al lavoro informativo svolto e se possibile

collaborare al recupero di altre informazioni.

Capitolo 9 - Tecnologie Educative

Le tecnologie servono per molteplici scopi, anche in ambito informativo e

educativo. I PROCESSI DI APPRENDIMENTO sono di vari tipi:

- FORMALI: si svolgono nei sistemi scolastici organizzati e strutturati con ordini

e gradi che rilasciano una certificazione finale (diploma e laurea).

- NON FORMALI: si svolgono al di fuori del contesto scolastico, soprattutto in

associazioni di volontari lavoratori.

- INFORMALI: pratiche intenzionali e non che l'individuo acquisisce nella propria

vita da varie fonti (famiglia, associazioni, web...)

MINIATURIZZAZIONE: riduzione delle dimensioni dei dispositivi elettronici: ciò

ha ridotto i costi di produzione e ha espanso l'elaboratore personale. Ciò ha

permesso

uno sviluppo educativo applicato alle conoscenze informatiche. Tutto ciò è utile

per piani di porgettazione.

- PORTABILITA': caratteristica di un software o hardware di essere portatile o

semplice da usare.

Inoltre vi è il criterio della TRASPARENZA, ciò parla della possibilità dei

dispositivi elettronici di essere meno ingombranti e invasivi.

I DOCENTI effettuano il PROGETTO DIDATTICO impiegando le conoscenze

informatiche e gli strumenti che hanno a disposizione avendo cura

(INSTRUCTIONAL DESIGN).

FORMAZIONE A DISTANZA: forme di apprendimento che avvengono con sistemi

educativi e tecnologici che collegano più persone in spazi (e tempi) diversi fra

loro.

La diffusione della conoscenza si basa sull'UNIONE tra SCRITTURA, STAMPA e

NUOVI MEDIA: si affermano così le nuove tecnologie TELEMATICHE AUDIOVISIVE

e di SCRITTURA.

Si diffonde cosi per le tentità che permettono l'istruzione le PIATTAFORE E-

LEARNING: attività di formazione a distanza di terza generazione attraverso la

rete.

Il sistema educativo così pone l'accento sul DISTANCE LEARNING (didattica a

distanza) per aggirare problemi e ostacoli all'educazione non a distanza.

L'E-LEARNING risparmia i costi di formazione e aggiornamento. Inoltre si usa il

BLENDER LEARNING (momenti informativi alternati in presenza e distanza).

Il contatto E-LEARNING può avvenire in modi differenti, e la comunicazione può

essere di tipo:

- ZERO: una persona comunica con altre persone per dare testi o esercizi

virtuali da fare a casa

- AVANZATO: più persone comunicano contemporaneamente e si parlano

reciprocamente (INTERATTIVITA' e COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE) e

l'apparato educativo è integrato con

il sistema di collegamento (per fare esami o facilitare l'istruzione). Inoltre la

formazione a distanza può essere di 2 tipi:

- ASINCRONA: la separazione tra docente e alunna è sia spaziale che

temporale: il messaggio del docente non è in tempo reale con lo studente.

- SINCRONA: il messaggio del docente avviene con lo studente che ascolta in

diretta, anche in teleconferenza o chat.

Inoltre l'ambiente della formazione a distanzaè online, ma è usato in modi

diversi. L'ambiente può essere:

- DESTRUTTURATO: l'E-LEARNING avviene solo per la diffusione di materiali o

per interazioni tra documenti e studenti, senza usare altre sovrastrutture.

- STRUTTURATO: l'E-LEARNING e la formazione a distanza avvengono su più

piattaforme, le LEARNING MANAGEMENT SYSTEM che gestiscono più attività di

formazione e

migliorare la presenza di materiali con funzioni che integrano più programmi

(Moodle, BloackBoard...) gratuiti o ad abbonamento mensile.

LEARNING OBJECT: unità didattica modulare che può essere riutilizzata in corsi

diversi da quello originale (corsi particolari).

In questo ambiente si usano programmi per la didattica a distanza per le

videoconferenze (Google Meet, Microosft Teams, ZOOM...) e sono diffusi anche i

WEBINAR per

creare seminari sul web per insegnamenti (o vi sono anche i WEBCAST).

Affiancato al docente vi è il TUTOR che può svolgere 3 funzioni:

- TECNOLOGICA: aiuta lo studente nello sfruttare gli strumenti via web per fargli

raggiungere gli obiettivi prefissati.

- RELAZIONALE: gestisce i rapporti sia di studio che di collaborazione tra

studente e docente.

- DISCIPLINARE: supporta il docente in base alle sue competenze,

segnalandogli feedback e informazioni.

MOOC (Massive Open Online Courses): corsi online gratuiti per offrire la

preparazione di base a persone di corsi disparati. Vi sono molti siti (Corsera,

Udacity...)

i MOOC hanno migliaia e migliaia di iscritti, ed essi hanno modularità/nedialità

e interattività.

Si usano anche lavagne interattive e importanti programmi dedicati (strumenti

come Notebook, Smartboard...) con diversi tipi di formati.

PODCASTING: tecnologia push con la quale si diffondono dati e video (con

programmi AGGREGATORI). Ha sia funzione di intrrattenimento che educativa e

pedagogica.

Il PODCAST è utile per lo studio per fornire servizi in diretta agli studenti. Gli

strumenti del PODCASTING sono:

- AGGREGATORE: funge da FEED READER cioè interpreta i servizi di podcasting.

- ABBONAMENTO: atto con cui si segnala all'aggregatore l'indirizzo del feed di

un nuovo servizio di podcasting.

- CONFIGURAZIONE:segnala la frequenza con cui un client visita i siti ai quali si

è abbonati.

- DISTRIBUZIONE e PRODUZIONE del servizio: è distribuito su vari software di

rete che lo rendono visibile; per essere prodotto si deve avere bisogno di

componenti

tecniche di un PC o strumenti importanti (microfoni, programmi per l'audio

come Audacity...) per migliorare la qualità video.

Gli utenti di un servizio podcasting possono usarlo per varie esigenze. Vi sono

tre tipi di utenti:

- CENTRALI: frequentano le lezioni regolarmente e ripassano le lezioni scorse

rivedendo i reupload dei podcast precedenti.

- PROSSIMALI: frequentano le lezioni sporadicamente e sfruttano il podcasting

per risolvere alcune lacune informative.

- DISTALI:studenti non frequentanti che usano il podcasting per la didattica a

distanza.

Il podcasting poi deve essere di QUALITA', legata ALL'AMBIENTE DI

DISTRIBUZIONE MULTIMEDIALE, ALL'AMBIENTE DI PRODUZIONE e al PRODOTTO

con le sue sottocategorie.

ALlo stesso modo questi strumenti di FORMAZIONE A DISTANZA devono essere

usati

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabryvx di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bogdani Julian.
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