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GOOGLE OPTIMIZE
Google Optimize 360 è uno strumento gratuito di Google con la
caratteristica di consentire di realizzate gli ab testing.
Grazie a Google Optimize possiamo lanciare test multipli
personalizzati in base al target che ci siamo imposti di ottenere.
L’ab test è un modo per confrontare due elementi trovando quale
dei due è più appropriato per gli obiettivi che dobbiamo raggiungere
(annunci con foto, font, colori, landing page diversi).
Oltre all’Ab test ci sono tipi diversi di esperimenti come il test di
reindirizzamento (un tipo di ab che consente di testare pagine web
distinte) e i test multivariati (consentono di testare
simultaneamente varianti due o più elementi analizzando anche le
interazioni tra questi elementi).
Per usare Google Optimize basta aggiungere una riga di codice a
Google Analytics.
GOOGLE DATA STUDIO
Google Data Studio è uno strumento di Google che ci permette di
creare dashboard ovvero dei documenti che ci permettono di
controllare l’andamento delle metriche aziendali (o KPI) più
importanti.
Google Data Studio permette di centralizzare le informazioni e
controllarle. In più, grazie ai grafici accattivanti, ha una
comunicazione molto efficace.
I principi base questa piattaforma sono:
- collegare finti di dati; - automatizzare la raccolta dei dati; -
visualizzare efficacemente le informazioni; - condividere le
informazioni.
SEO: COME FUNZIONANO GLI ALGORITMI DEI MOTORI DI
RICERCA
Per SEO si intendono tutte quelle attività finalizzate ad attirare su
un sito web potenziali clienti attraverso i risultati “organici” dei
motori di ricerca, ossia quelli non a pagamento.
Come funziona Google:
I sistemi di ranking di Google sono progettati per ordinare un
enorme quantità di pagine web nell’indice di ricerca in una frazione
di secondo. Questi sistemi sono costituiti da una serie di algoritmi.
Gli algoritmi prendono in esame: le parole precedenti usate nelle
query, la pertinenza, l’affidabilità delle fonti, la posizione e le
impostazioni dell’utente.
I modelli linguistici vengono usati nei motori di ricerca e cercano di
decifrare delle stringhe di parole da cerca nell’indice.
L’algoritmo di Google si aggiorna periodicamente per andare a
colmare i piccoli problemi quotidiani con il fine di dare miglior
risposta e una miglior esperienza all’utente.
Nel 2012 viene introdotto il Knowledge Graph, un database
composto da entità quindi persone, luoghi e oggetti reali messe in
relazione tra loro; quindi nel momento in cui l’utente andrà a
cercare un personaggio Google gli offrirà delle correlazioni. E’ il
tipico pannello che ci appare sulla destra della ricerca in cui
vengono riassunte le informazioni essenziali e correlate, questo
permette di velocizzare la ricerca dell’utente.
Non è sempre chiaro il criterio usato da Google per inserire o meno
un’entità nel suo graph ma sono certe le risorse che vengono usate:
la prima è il markup di Schema.org.
Un altro elemento comune è la fiducia che Google ripone in
Wikipedia da cui prende le descrizioni sintetiche con gli indirizzi
ufficiali dei siti.
Schema.org è il metodo con cui si aiuta Google e tuti i motori di
ricerca a comprendere meglio i contenuti del sito. Serve a
comunicare le informazioni ritenuti importanti utilizzando i dati
strutturati, è importante per le attività di SEO.
Schema.org è un’attività comunitaria collaborativa con la missione
di creare, mantenere e promuovere schemi per dati strutturati su
Internet.
Se guardiamo alle statistiche:
- 93% degli utenti inizia a cercare tramite un motore di ricerca (di
cui 68% Google),
- 82% di loro non arriva alla seconda pagina dei risultati di ricerca,
- 70-80% di loro ignora gli annunci pubblicitari infatti il 95% delle
ricerce avviene organica.
OTTIMIZZAZIONE SEO DI UN SITO WEB:
- SITO STRUTTURATO E PERFOMANTE, struttura responsive e
ben pensata. Meglio integrare un blog se è possibile ha senso
(per integrare tutte le parole chiave correlate su cui vogliamo
puntare). Nelle performance consideriamo: i tempi di
caricamento del sito, l’user experience. Per migliorare le
performance è fondamentale misurare i dati degli utenti.
- CONTENUTI DI QUALITA’, bisogna intercettare le richieste
dell’utente fornendo risposte e diversificando i contenuti dai
nostri competitor, creando contenuti di livello.
Il contenuto per essere di qualità deve essere: unico, originale
e di valore.
Un testo deve contenere molte informazioni, è coerente con
l’argomento trattato, facile da consultare, comprensibile.
Quando creiamo un sito dobbiamo tenere conto del “search
intent” cosa cerca e perché cerca un utente, da queste
informazioni il sito deve essere adattato attraverso delle parole
chiave corrette.
- AUTOREVOLEZZA SUL WEB, un sito che ha autorevolezza è più
attendibile ed incline ad andare nelle prime posizioni, per
riconoscere autorevolezza il sito dele essere linkato da altre
fonti.
I player in gioco nella SEO sono: il sito web, i server (vicini,
performanti, poco affollati), google, gli utenti.
COME AVVIENE L’INDICIZZAZIONE E IL POSIZIONAMENTO
Durante alcuni periodi del giorno, Google lancia il Crawler. Il Crawler
o spider serve a leggere e scansionare il nostro sito che verrà in
seguito indicizzato.
L’indicizzazione è totalmente diversa dal posizionamento o il
ranking, indicizzare significa che il nostro sito è stato registrato
all’interno di Google. Mentre posizionamento significa che il nostro
sito ha ricevuto un ranking /punteggio elevato.
Bisogna quindi essere sempre indicizzati ma per avere dei risultati
bisogna essere posizionati.
Quando un sito è strutturato è costituito generalmente da una
struttura ad albero che parte dalla Home Page. La struttura ad
albero aiuta il Crawler o spider a comprendere i topic del sito e
sapere da dove provengono i contenuti.
Sempre più utenti utilizzano i motori di ricerca da mobile come
smartphone e tablet, proprio per questo Google ha attivato il
Google Mobile First per cui il Crawler durante le scansioni da
un’importanza maggiore al sito mobile friendly.
KEYWORD RESEARCH:
Le azioni che individuano la possibilità di decidere le query utili per
il lavoro editoriale sul sito web o sul blog.
Lo scopo della Keyword research è quello di identificare le parole
chiave che riguardano la nostra attività ottenendo un traffico
importante senza dover sfidare concorrenti con un’autorità elevata.
Quando iniziamo un progetto dobbiamo: fare un’analisi delle query,
prendere delle decisioni strategiche di marketing, dare priorità alle
attività SEO da svolgere, organizzare le informazioni sul sito.
La Keywork reaserch è importante per analizzare i volumi di ricerca
che ci diranno l’andamento di mercato.
Nell’analisi verranno valutate anche le LONG TAIL ossia le parole a
coda lunga. Alcune parole chiave sono difficili da attaccare perché
partendo da zero non abbiamo autorità e sono difficili da usare per
il posizionamento. Una tecnica che è possibile usare è quella della
Long Tail, ossia usare delle parole chiave che hanno volumi minori
ma con cui è più facile posizionarsi.
SEO: ANALIZZARE I DATI PER POSIZIONARSI SUI MOTORI DI
RICERCA
I dati potenziali da analizzare sono centinaia, ma i più importanti
sono questi:
- sessioni organiche (da vedere in Analytics),
- posizionamento delle parole chiave (da vedere in Search Control),
- CTR% (percentuale di click che arrivano su un annuncio – da
vedere in Search Control)
- tasso di rimbalzo (utente che atterra nel sito per uscirne
immediatamente),
- pagine/sessione (quante pagine sono state viste dall’utente nella
singola sessione),
- durata media sessione,
- tempo di caricamento delle pagine,
- pagine di uscita.
IL CONTENUTO
Come abbiamo detto il contenuto è importantissimo e alla base
della strategia di visibilità. Un buon contenuto crea validi contatti,
genera fidelizzazione e fa aumentare i fatturati.
Un contenuto deve essere in grado di: educare, spiegare, informare,
divertire, intrattenere.
Il contenuto è lo strumento migliore con cui posizionarsi su Google,
infatti, al suo interno deve avere più parole chiavi in grado di
valorizzarlo.
I TAG
Un altro aspetto fondamentale della SEO sono i Title o Tag.
I tag H1, H2, H3 (fino ad arrivare ad H6) sono i titoli e i sottotitoli di
un contenuto.
Il tag H1 per il titolo è un fattore determinante per Google. Infatti
permette allo spider di capire subito di cosa stiamo parlando e di
individuare le prime parole chiavi.
E’ sempre meglio usate anche i tag successioni così da rendere il
contenuto più fruibile e i crawler saranno facilitati nella lettura e
nella comprensione del testo.
Il Tag Title è il codice HTLM che specifica il titolo di una determinata
pagina web. Il Title è formato da 60-70 caratteri ed è bene usarli
tutti. E’ importantissimo usare le parole chiave ma anche tecniche
che aumentano il CTR e l’interesse come porre delle domande,
scrivere un titolo emozionale.
Anche una Meta Description ben curata e non generata dal software
cattura maggiormente gli utenti.
I LINK INTERNI
I link interni nella SEO sono fondamentali. I link interni sono quei
link all’interno di una pagina che permettono all’utente di navigare
il nostro sito.
Questo è fondamentale per Google perché gli permetterà di
navigare più facilmente sul nostro sito.
I link interni aiutano tantissimo sul posizionamento in quanto se
abbiamo degli articoli satellite che andiamo a linkare sul nostro sito
madre agli occhi di Google verrà sottolineata l’importanza del sito
stesso.
LE IMMAGINI
Importantissime non solo per la user experience ma anche per le
perfomance. Come abbiamo già visto infatti il contenuto, anche
multimediale, è fondamentale. Anche le immagini devono essere
chiare e accessibili ad ogni dispositivo. Le immagini sono importanti
anche per la ricerca dei siti stessi.
All’interno delle immagini è sempre bene andare a inserire gli Alt
tag che andranno a descriverne il contenuto. In più questo testo
alternativo è specializzato per cui browser usati da persone cieche o
ipovedenti. Anche questo è un fattore ranking.
DATA SCIENCE AUDIT SEO
La data science viene utilizzata per fare previsioni sulle tendenze
future e sul com