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NUI: INTERFACCIA UTENTE NATURALE

L'interfaccia utente naturale (dall'inglese Natural User Interface, NUI) è un'interfaccia invisibile e l'utente apprende interazioni sempre più complesse attraverso l'intuizione. La maggior parte delle interfacce utilizzano controlli basati su convenzioni che occorre conoscere e imparare per utilizzare il dispositivo. Esempi di interfacce naturali sono rappresentati dai moderni controller sviluppati da alcuni programmi per il disegno basati sulle gesture, la manipolazione diretta delle immagini o le esperienze di gioco senza controller come Microsoft Kinect. I moderni dispositivi dotati di assistente vocale come Siri di Apple, Google Home di Google o Alexa di Amazon, interagiscono con l'utente attraverso la voce, un'interfaccia naturale.

TUI: INTERFACCIA UTENTE TANGIBILE

Un'interfaccia utente tangibile (dall'inglese Tangible User Interface, TUI) è...

un'interfaccia utente in cui una persona interagisce con le informazioni digitali attraverso la mediazione di oggetti fisici. Lo scopo dello sviluppo delle TUI è potenziare la collaborazione, l'apprendimento e la progettazione, fornendo interfacce fisiche per manipolare informazioni digitali, sfruttando così la capacità umana di afferrare e manipolare oggetti e materiali fisici. Le interfacce TUI di solito prevedono un kit con accessori fisici da collegare al computer e da usare come controller, cioè come un dispositivo per controllare il computer. Uno dei pionieri nelle interfacce utente tangibili è Hiroshi Ishii, un professore del MIT Media Laboratory che dirige il Tangible Media Group. La sua visione particolare per le UI tangibili, chiamate Tangible Bits, è quella di dare forma fisica alle informazioni digitali, rendendo i bit direttamente manipolabili e percepibili. I bit tangibili perseguono l'accoppiamento continuo tra

oggetti fisici e dati virtuali.

PRINCIPI ORGANIZZATIVI

Esistono cinque principi organizzativi che è possibile valutare per organizzare un insieme di elementi: alfabeto, tempo, luogo, continuum (ordine di grandezza) e categorie. Vediamo in breve i principi:

Alfabeto:

  1. consiste nel disporre gli elementi in ordine alfabetico, è una modalità di accesso efficiente di tipo non lineare.

Tempo:

  1. consiste nell'ordinare gli elementi creando una sequenza cronologica.

Luogo:

  1. consiste nell'ordinare gli elementi secondo criteri geografici o spaziali. Ad esempio le mappe delle uscita di emergenza mostrano il percorso da seguire per uscire in maniera più efficiente.

Continuum (ordine di grandezza):

  1. consiste nel disporre gli elementi utilizzando una misura comune agli elementi per ordinarli numericamente.

Categorie:

  1. consiste nel disporre gli elementi utilizzando raggruppamento di elementi affini o correlati. Ad esempio i prodotti in vendita in un e-commerce sono

spesso organizzati in categorie e sottocategorie per consentire un accesso veloce al raggruppamento di oggetti desiderati.

ORGANIZZAZIONE GERARCHICA

Il sistema operativo di un computer utilizza il file system per gestire l'accesso e la lettura dei dati, la memorizzazione dei file (scrittura), l'organizzazione gerarchica in cartelle e sottocartelle. L'organizzazione gerarchica è ampiamente utilizzata per organizzare le informazioni in grandi strutture come ad esempio le aziende, i supermercati, gli ospedali.

modello organizzativo tassonomico, per categorie, un ospedale (radice)

Ad esempio seguendo un può essere costituito da più dipartimenti (sotto elementi), ogni dipartimento è diviso in reparti (sotto elementi di sottoelementi).

modello organizzativo di tipo spaziale, un ospedale (radice)

Se prendiamo in considerazione un può essere costituito da più edifici (secondo livello), ogni edificio ha più piani (terzo livello), ogni

piano è diviso in reparti (quarto livello). Gli esempi precedenti mostrano come non esiste un unico modello organizzativo corretto, esistono sempre più modelli applicabili che forniscono differenti chiavi di lettura sulle informazioni. I sistemi operativi, in fase di prima installazione, organizzano l'hard disk in cartelle e sottocartelle. Ogni sistema ha un suo schema organizzativo. Di seguito riportiamo lo schema delle cartelle in un sistema Windows e uno MacOS.

FILE E CARTELLE tutti i sistemi operativi

In Windows, MacOS e Linux esistono due tipologie di cartelle:

  1. Cartelle di sistema, utilizzate per le applicazioni e per il sistema operativo;
  2. Cartelle utente, dove l'utente crea, modifica e archivia i file.

Le cartelle di sistema presenti nel primo livello dell'hard disk. Di solito sono quelle cartella utente. La rappresenta invece il ramo di sottocartelle in cui i diversi utenti (in inglese account) possono salvare e modificare i file personali. Le modifiche

Operate nella cartella utente hanno ripercussioni solo per quell'utente, le modifiche operate nelle cartelle di sistema hanno ripercussioni su tutti gli utenti del computer e sono potenzialmente distruttive per il sistema operativo, possono rendere il computer inutilizzabile, il computer si accende ma non riesce a caricare il sistema operativo modificato. In questi casi, sarà necessario:

  1. Salvare i dati presenti sull'hard disk in una memoria esterna;
  2. Formattare il disco;
  3. Installare un nuovo sistema operativo;
  4. Trasferire i dati salvati su memoria esterna nell'hard disk.

I file sono contenitori di informazioni in formato digitale (il termine inglese file può essere tradotto "raccoglitore"). Esistono diverse tipologie di file ma tutte sono accomunate da alcune caratteristiche e proprietà di base, in particolare: tutti i file hanno nome, un'estensione (.ext), un formato di file, un percorso.

(path),1- delle proprietà cioè ununa dimensione, una data di creazione, di modifica, di accesso e degli attributi (flag). Ogni file ha un percorso che ne individua la posizione2- nell’hard disk. Le informazioni file sono leggibili tramite3- contenute nei specifiche applicazioni (software), tipi di file diversirichiedono applicazioni diverse per essere visualizzati o modificati. Ogni sistema operativo supportare apertura, lettura, scrittura, chiusura,4- è in grado di le operazioni diriallocazione, trasferimento, copia, rinomina, sovrascrittura ed eliminazione. Le estensioni dei file sono unsuffisso composto da un punto e tre lettere, talvolta quattro (ad es. “progetto_poster.jpg” o“progetto_poster.jpeg”). In base alla sequenza di lettere (estensione) il sistema operativo riconosce il tipo dicontenuto e il formato del file (file format) utilizzato, quindi utilizzerà una specifica applicazione,programma, per aprire il file. Se sul

sistema non è presente alcuna applicazione in grado di aprire quel formato di file il sistema richiederà di scaricarlo dal web o dall'app store.

Estensione e formato del file sono informazioni distinte ma strettamente collegate. I formati dei file possono essere:

  • proprietari, solo l'azienda che lo ha realizzato sa come visualizzare o modificare i file;
  • aperti, basati su standard condivisi che permettono a più aziende di visualizzare e modificare i file creati in quel formato.

Tra i formati di file più comuni troviamo:

  • Formato testo, contiene solo testo puro (lettere, numeri, punteggiatura, simboli) senza formattazione (grassetto, italico, liste, ecc.). È possibile aprire i file di testo con qualsiasi dispositivo. Es. di estensioni: TXT, CSV, HTML, CSS, ecc.
  • Formato immagine, contiene immagini digitali che possono essere di tipo raster come le foto, o vettoriali come le composizioni grafiche digitali. Es. di estensioni

raster: BMP, JPG, PNG, GIF, ecc. Es. di estensioni vettoriali: SVG, EPS, PDF, AI, DWG, DXF, ecc.

Formato audio, contiene tracce audio digitali codificate secondo un apposito algoritmo di codifica (audio• codec) e archiviate in una contenitore (audio coding format). Es. di estensioni: WAV, MP3, AC3, AIFF, FLAC, M4A, OGG, WMA, ecc.

Formato video, può avere una o più tracce video e audio. Le tracce audio e video utilizzano codec di compressione distinti e sono organizzate in un metafile contenitore (container) che le sincronizza. Es. di estensioni: MP4, MKV, AVI, MOV, DIVX, XVID, 3GP, WMV, ecc.

Formato multimediale, può contenere diversi tipi di materiali: testo, foto, diagrammi. I documenti di testo realizzati in Word, le presentazioni con PowerPoint, i file grafici di progetti per il web o per la stampa. Es. di estensioni: DOC, DOCX, PPT, PPTX, PSD, AI, RTF, PDF, PDF, PSD, AI, XLS, XLSX ecc.

Formato archivio, utilizzati per archiviare intere cartelle e file in

un unico file. Tali file utilizzano algoritmi di compressione per ridurre il peso finale dell'archivio. I file archivio richiedono un processo di compressione per essere creati e, viceversa, richiedono un processo di decompressione prima di poter accedere ai file contenuti nell'archivio. Es. di estensioni: ZIP, RAR, 7Z, TAR ecc. Altre tipologie di file:
  • File di sistema, contengono programmi di sistema che vengono utilizzati dal sistema operativo per svolgere i suoi compiti. Se vengono rimossi il sistema operativo può risultare instabile o non funzionante. Di solito i file di sistema sono nascosti all'utente finale, l'utente deve sbloccare un'opzione per poter vedere i file di sistema.
  • File log, rappresentano il registro degli eventi. Sono la scatola nera di ogni applicazioni o del sistema operativo, in caso di un loro malfunzionamento possono essere aperti per trovare la causa del problema.
  • File temporaneo, è un tipo di file che
  1. viene creato quando si apre un file esistente o se ne crea uno nuovo.
  2. Una volta salvato e chiuso il file esistente, il file temporaneo viene eliminato. I file temporanei possono essere un valido punto di partenza nei casi di chiusure inaspettate del software e successivi tentativi di ripristino del file in elaborazione.

CARTELLA PROGETTO

Un buon modo per organizzare il proprio ambiente di lavoro digitale è definire delle convenzioni quando si creano cartelle, sottocartelle e file. I principi organizzativi sono un valido strumento di organizzazione di insieme di elementi (cartelle e file) che proiettano una chiave di lettura sul modo in cui sono ordinati i dati. Ad esempio:

  1. Il lavoro potrebbe essere strutturato in ordine alfabetico in base al nome del cliente, ad es.:
    • Adidas
    • Barbershop
  2. Lo stesso archivio potrebbe essere strutturato in ordine alfanumerico utilizzando un prefisso progressivo per il numero del lavoro e poi il nome del cliente, ad es.:
    • 001_adidas
    • 002_barbershop

002_repubblica3- 003_ba

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Aaron1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica per il design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Lipori Antonello.
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