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EPATITE ACUTA
• Asintomatica
• Spossatezza (astenia)
• Pelle e/o occhi gialli (ittero)
• Aumento delle transaminasi e della bilirubina
• Presenza di anticorpi contro il virus
- Sifilide:
E’ una infezione dell’apparato genitale data dal batterio Treponema Pallidum e che evolve in 3 stadi.
- Sifilide Primaria: Sifiloma (piccola ferita tonda indolore)
- Sifilide Secondaria: Eruzione cutanea rossastra o bruna senza prurito, febbre, linfonodi ingrossati, mal di gola,
perdita di capelli a chiazze, mal di testa, perdita di peso, mialgia (dolori muscolari), stanchezza
- Sifilide Terziaria: Danni a vari organi e localizzazione al sistema nervoso con paralisi, confusione mentale,
demenze, fino alla morte
- Gonorrea:
E’ un’infezione dell’apparato genitale data dal batterio Neisseria Gonorrhoeae
SINTOMI
• Bruciore quando si urina e frequente stimolo alla minzione
• Abbondanti perdite gialline, dette “Scolo” di tipo muco-purulent
• Nelle donne spesso asintomatico o poco sintomatico
- Herpes Genitalis:
E’ un’infezione della regione genitale causata dall’ Herpes Virus tipo II (HVII).
Le recidive sono comuni in quanto il virus infetta cronicamente i gangli del nervo sensitivo sacrale, da cui si riattiva e
reinfetta la cute.
SINTOMI
• Bollicine Bianche dolorose che si rompono, formano delle croste e guariscono in circa 10 gg
• Senso di prurito, tensione, dolore
• Febbre e rigonfiamento dei linfonodi inguinali
• Rossore
- Tricomonas:
E’ un protozoo flagellato in grado di dare infezione nell’apparato genitale sia negli uomini che nelle donne.
SINTOMI:
• Intenso Prurito
• Dolore nell’urinare e nei rapporti sessuali
• Perdite schiumose giallo verdastro con tipico odore di "carne andata a male",
• Dolori pelvici
- Piattole:
Sono i pidocchi del pube (pediculus pubis), sono degli animaletti di colore chiaro dal corpo piatto e le zampe simili a quelle
di piccoli ragni che si attaccano ai peli del pube
SINTOMI: Prurito dei genitali esterni e del pube
Malattie sessualmente Trasmesse:
Terapia:
Il trattamento per le malattie sessuali dipende dal tipo di infezione contratta. Alcune possono essere curate, mentre di
altre possono essere trattati solo i sintomi. Curare le malattie sessuali prima possibile può prevenire alcuni dei problemi a
lungo termine come: ⮚ Infertilità
⮚ dolori cronici
⮚ cancro della cervice
⮚ danni cardiaci e cerebrali ed epatici
Assistenza Infermieristica alla persona in situazione caratterizzata da patologia infettiva: La Tubercolosi polmonare
(TBC)
Colpisce prevalentemente il parenchima polmonare. Si diffonde poi a meningi, reni, ossa e linfonodi.
Il microrganismo infettivo principale è il mycobacterium tubercolosis che è un germe aerobio, acido resistente che è
sensibile al calore.
Altri batteri come Mycobacterium bovis sono associati allo sviluppo di un ‘infezione tubercolare
La tubercolosi rappresenta un rischio riemergente con la globalizzazione degli ultimi anni
OMS ha definito l’Italia come Paese a «bassa incidenza»
E’ una malattia infettiva spesso contagiosa causata da Mycobacterium tuberculosis o, meno frequentemente, da
Mycobacterium bovis
Le manifestazioni cliniche riguardano più spesso il polmone e sono sostenute da lesioni di tipo granulomatoso
L’infezione può tuttavia essere generalizzata o coinvolgere in modo selettivo altri distretti corporei come meningi,
ossa, linfonodi, apparato urogenitale
Si diffonde per via aerea (tramite particelle da 1-5 micron): i batteri si depositano negli alveoli, il sistema
immunitario reagisce con una risposta infiammatoria utilizzando i macrofagi che inglobano molti batteri, tale
reazione determina un accumulo di essudato negli alveoli.
L’infezione iniziale si verifica da 2 a 10 settimane dopo le esposizioni. I granulomi sono nuove masse di tessuto di linfociti
vivi o morti che sono circondati da macrofagi che formano parete protettiva attorno a questi granulomi e che sono poi
trasformati in masse di tessuto fibroso la cui porzione centrale diventa materiale necrotico che forma massa caseosa che
può diventare calcificata e formare una cicatrice di collagene, a questo punto i batteri diventano silenti e non c’è un
ulteriore progressione di malattia.
Fattori di rischio sono un elemento importante da valutare perché ci permette di fare diagnosi:
Stretto contatto con qualcuno affetto da tubercolosi attiva
Stato di immunodepressione (es infezioni hiv, cancro, tp con alte dosi di corticosteroidi)
Abuso di sostanze anche alcool correlate
Persone indigenti
Patologie persistenti (diabete, IRC, malnutrizione, emodialisi, trapianti d’organo, bypass ecc)
Istituzionalizzazione (struttura per lungodegenti, rsa)
Immigrazione da paesi ad alta prevalenza di TB
Vivere in case sovraffollate e povere
Essere un operatore sanitari che esegue attività ad alto rischio
RESISTENZA NELL’AMBIENTE del Mycobacterium Tubercolosis:
sopravvive per mesi nell’ambiente esterno soprattutto se incluso in materiale organico (escreato) e al riparo dalla
luce solare;
è il più resistente agente patogeno non sporigeno nei confronti di agenti fisici e chimici:
o resiste al calore secco per 2 h a 100°C
o è acido ed alcalino resistente
è inattivato da:
luce solare diretta
Calore umido a 60°C per 30’
Formalina al 3%
Tintura di iodio
Raggi UV
Diagnosi e accertamento:
esame obiettivo;
Test cutaneo tubercolina o intradermoreazione di Mantoux o tramite esame del quantiferon;
Rx torace;
Tampone colturale con isolamento del bacillo tubercolare, nell’espettorato.
: Intradermoreazione di Mantoux:
test che ci permette di identificare la presenza di anticorpi contro il bacillo, quindi il
fatto di avere un intradermoreazione mantoux vuol dire che siamo venuti in
contatto con il microbatterio tubercolari ma questo non vuol dire che abbiamo la
patologia.
Si inietta nell’avambraccio l’estratto di bacillo tubercolare (tubercolina)in
particolare un derivato proteico purificato (PPD),
viene iniettato nello strato intradermico sulla parte volare dell’avambraccio (tra il terzo superiore ed il terzo
medio), circa 10 cm sotto la piega del gomito
si utilizza un dosaggio intermedio 5 unità di PPD in siringa da tubercolina, con ago lungo 1,2 cm (26-27 gauge),
Somministrazione:
l’ago, con il bisello rivolto verso l’alto, viene inserito nel derma, poi si iniettano il PPD (derivato proteico purificato),
creando il cosiddetto “pomfo” (presenza di un moderato, pallido sollevamento cutaneo “a buccia d’arancia”, della
dimensione di 6-10 mm di diametro);
registrare data e ora;
Raccomandazioni:
non detergere la sede del pomfo per almeno un ora;
l’area non deve essere protetta con cerotto (eventuali reazioni allergiche possono interferire nella lettura,
rischio di infezione se rottura di flittene dopo la rimozione).
lettura: 48-72 h dopo l’iniezione;
non si deve misurare l’eritema ma si attua misurazione del diametro dell’ infiltrato, evidenziabile con una
penna a sfera (l’area eritematosa non ha alcun significato di positività).
Possono esserci delle interazioni: corticosteroidi, immunosoppressori può sopprimere la reattività al PPD
nessun problema in gravidanza, reazioni locali in soggetti ipersensibili (eritema, edema, tensione, prurito,
vescicole).
raramente febbre, astenia
attenzione alla corretta via di somministrazione (derma no sottocute!!!)
Interpretazione dei risultati:
0-4 mm: non significativo (non significa negatività);
uguale o superiore di 5 mm: positivo in soggetti HIV positivo , in contatti recenti di tb, in rx compatibile con tb, in
trapiantati e immunosoppressi
10 mm: in immigrati di recente da area ad alta prevalenza,residenti e operatori di ambienti a rischio, presenza di
diabete, irc, lecuemie
Superiore o uguale a 15 in soggetti senza fattori di rischio
Anche se si ha il Mnatoux positivo non è detto che abbia la malattia, allora aspetto ad effettuare il test del Quantiferon
TBC: il tine test:
Il test cutaneo alla tubercolina è l'unico modo per scoprire chi è stato infettato con il bacillo della tubercolosi.
per la sua esecuzione in alcune situazioni, utilizzato un dispositivo (tine test)
Per la tutela della salute il ministero della salute propone di fare alcune cose per evitare che ci si ammali:
valutazione epidemiologica in base
a:contagiosità caso, zona potenzialmente contaminata….
Valutazione del rischio degli operatori sanitari:
va ripetuta con periodicità non superiore a 3 anni
Ma una rivalutazione del rischio espositivo deve essere effettuata tutte le volte che sia diagnosticata
Pianificazione assistenziale infermieristica per la persona affetta da TBC:
variano
Manifestazioni a seconda di che stadio sia la malattia. Di solito hanno febbre notturna
Stato respiratorio: tosse produttiva, emoftoe, presenza di rumori respiratori, sintomi soggettivi (dispnea)
Dolore: toracico, pungente
Temperatura corporea: febbricola, sudorazione profusa notturna
Stato nutrizionale: inappetenza, calo ponderale
Fatigue
Livello di conoscenza in merito a: comportamenti da adottare per evitare la diffusione;
Livello di conoscenza/capacità/volontà in merito a: corretta assunzione/gestione della terapia antitubercolare
Alcuni bisogni di assistenza infermieristica:
La persona a causa dell’aumento delle secrezioni bronchiali è incapace di liberare le vie aeree e satura 87%
(respirare)
La persona a causa della perdita dell’appetito ha possibilità di malnutrizione; (alimentarsi e idratarsi)
La persona a causa della mancanza di conoscenze sui comportamenti da adottare per prevenire la diffusione
rischia di diffondere la malattia (amb.sicuro)
La persona a causa della mancanza di capacità/conoscenze/volontà inerenti la corretta assunzione/gestione della
terapia antitubercolare ha possibilità di avere effetti collaterali aumentati.
La terapia farmacologica:
Farmaci di prima scelta:
Isoniazide
Rifampicina
Pirazinamide
Streptomicina
Etambutolo
Vengono somministrati associati con un regime di terapia prolungato (6-12 mesi) ecco perché valutare l’aderenza al
trattamento è fondamentale
Gli effetti collaterali sono spesso la ragione del fallimento del piano terapeutico.
Neuropatia periferica;
Epatite;
Lesione 8 nervo cranico…..che comporta la sordit&ag