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 FORMAZIONE: LE PRIME SCUOLE PER INFERMIERE IN ITALIA

Florence Nightingale, un’infermiera durante la guerra di Crimea (1854-1856), è stata

o riconosciuta come la prima infermiera e da lei sono partite le prime scuole in

Inghilterra con l’idea di formare anche delle insegnanti per aprire delle altre scuole per

infermiere

Diceva che le infermiere dovevano avere un grado d’istruzione molto alata,

 provenire da una buona famiglia, dovevano avere una buona cultura, dovevano

conoscere la matematica, l’igiene, …; infatti le prime direttrici delle scuole

bastate sul modello di Florence Nightingale erano donne di estrazione sociale

molto alta

Nel 1896 viene fondata a Napoli da Miss Grace Baxter la prima scuola per infermiere

o della “Croce azzurra” in Italia, la prima aperta secondo il modello di Florence

Nightingale, con una durata di 2 anni

La “rivoluzione infermieristica” italiana sarà patrocinata da Anna Celli, Amy

 Turton, Grace Baxter e Dorothy Snell

 Anna Celli nacque a Berlino nel 1878 da una famiglia della buona

borghesia; nel 1901 iniziò dei corsi annuali dove i medici tenevano delle

conferenze mentre lei seguiva le iscritte negli ambulatori e nelle corsie

per insegnare tutte le nozioni pratiche per assistere un ammalato

Non hanno nessun tipo di regolamentazione (non c’era nessun tipo di

 normativa ma solo un’indicazione) per questo ogni scuola fa il proprio corso

con una diversa durata quindi si cercò di aprire nel 1908 un’università per le

infermiere per dare una formazione uniforme a tutte, questo tentativo fallì

perché alle iscritte mancava il titolo di studio necessario, la quinta elementare

Il Ministero dell’Interno italiano condusse un’indagine nel 1902 evidenziando che su

o 8.380 fra infermiere ed infermieri, il 40% erano suore

Vi era una infermiera ogni 12 letti mentre in Inghilterra una ogni 5,4 letti e in

 Austria una ogni 4,8 letti

Le scuole nascono nei maggiori ospedali perché il tirocinio è una parte indispensabile

o Per far fronte al disordine viene pubblicata una legge nel 1925 che stabilisce l’apertura

o delle scuole convitto (scuole con alloggio) professionale per infermiere e nel 1929 ne

viene pubblicata una che definisce il loro funzionamento (durata, …)

Per essere ammesse si deve avere almeno la scuola media o un titolo

 equipollente

Solo le donne potevano diventare infermiere professionali, non era aperta agli

 uomini

I corsi duravano 2 anni e con un successivo corso di un anno si poteva

 diventare caposala o coordinatore infermieristico

 FORMAZIONE INFERMIERISTICA 2

Creazione di programmi trasversali per tutti gli infermieri anche con settori di

o specializzazione diversa, che dipendevano dalla specialistica dell’ospedale

Nel 1934 le norme sulla formazione infermieristica vengono inserite nel Testo

 Unico delle leggi sanitarie

Nel 1938 vengono approvati i programmi di formazione infermieristica

La prima legge che sottolinea l’importanza che deve avere l’assistenza pediatrica è

o quella del 1940 che ne regolamenta anche la sua formazione

Perché prima non si facevo controlli durante la gravidanza, e altro quindi c’era

 un alto tasso di mortalità

Solo alcuni ospedali ai tempi sono solo pediatrici perché nobili donavano soldi

 per costruirli, cosa particolare al tempo

Vigilatrice dell’infanzia nel 1940 infermiere pediatrico oggi

 

Formazione di 3 anni per diventare vigilatrice + 1 anno per diventare

 caposala/coordinatore

La puericultrice è una figura che con 1 anni di corso si occupa dell’assistenza

 al bambino sano per questo si trova in neonatologia (bambini fisiologici)

oppure sul territorio

 La puericultrice e l’OSS non sono responsabili dell’assistenza

infermieristica mentre l’infermiere si

Le scuole per vigilatrici d’infanzia

o Nascevano negli ospedali pediatrici come il Meyer, Buzzi, Gaslini, … grazie al

 contribuiti donati da nobili, soprattutto da nobildonne

Con la legge del 1971 abbiamo un’estensione della possibilità a diventare infermiere

o anche agli uomini

Alcune scuole convitto rimangono attive per chi veniva da zone lontane ma non

 hanno più la funzione che avevano prima, vengono trasformate in scuole per

infermieri professionali e viene abolito l’obbligo dell’internato

Nel 1972 la formazione infermieristica passa dalla competenza statale a quella

o regionale mentre rimangono di competenza dello Stato la determinazione dei requisiti

di ammissione ai corsi, la definizione dei programmi, della durata dei corsi e la

regolamentazione degli esami di Stato e dell’abilitazione all’esercizio professionale

Accordo europeo di Strasburgo del 1967

o Rettificato dall’Italia nel 1973

 Punti

  Funzioni dell’infermiere

 10 anni di scolarità (elementari, media, ammissione al 3° anno di

superiori) requisiti minimi

 Durata del corso (3 anni)

 Materie di insegnamento, di cui almeno 1/3 di istruzione teorica

 Requisiti di tirocinio clinico (4600 ore di formazione teorico-pratica)

 Requisiti per l’organizzazione delle scuole (direzione, corpo insegnate-

medici e infermieri)

 Modalità di controllo degli studi (esami)

Visto che è un accordo europeo chi si diplomava poteva lavorare anche

 all’estero

Da questo accordo nel 1975 viene stabilito che i requisiti minimi per la

 formazione infermieristica sono: una durata di tre anni, dieci anni di scolarità

pregressa, 4600 ore di formazione teorico-pratica 3

Legge 1976 “limiti di età per l’accesso ai corsi ed alle scuole per le professioni

o sanitarie ausiliarie”

Consente l’amissione agli studenti che abbiano compiuto 16 anni entro il 31

 dicembre dell’anno solare in cui iniziano il primo anno di corso

Nel 1990 si istituisce il diploma universitario quindi nel 1991 vi è il passaggio da scuola

o professionale a formazione universitaria

Per accedere c’è bisogno del diploma di maturità

 Fino al 1995 si verifica un doppio canale formativo, perché chi aveva iniziato il

 corso prima del 1991 doveva finire il corso mentre chi l’aveva iniziato dopo

aveva una formazione di tipo universitario

 Nel 1996 la formazione infermieristica passa definitivamente ed

esclusivamente sotto l’ordinamento didattico universitario

Per tutti quelli cha hanno fatto il diploma e non una laurea vi è un’equipollenza

 dei titoli

 In graduatoria chi ha una laurea potrebbe avere un punteggio maggiore

 FORMAZIONE MANAGERIALE/DOCENTI

Negli anni 70 alcune università iniziano a sviluppare dei corsi di 2 anni per dirigenti

o docenti infermieri

Dirigenti infermiere gestisce al livello macro gli infermieri (infermieri

  

coordinatore un altro dirigente)

 

La formazione infermieristica tradizionale prevedeva degli specifici corsi di carattere

o manageriale, per l’infermiere abilitato a funzioni direttive (caposala)

 IL SUPERAMENTO DEL DIPPLOMA UNIVERSITARIO E L’ISTITUZIONE DELLE LAUREE

Con una legge del 1999 viene stabilito che il rimo titolo viene conseguito dopo un

o percorso triennale conseguendo il diploma di laurea, un percorso successivo di durata

biennale per il conseguimento della laurea specialistica e l’università può rilasciare

anche il diploma di specializzazione e il dottorato di ricerca

Il più alto titolo infermieristico conseguibile in Italia è quello di Dottore di ricerca

o conseguibile attraverso il Dottorato di Ricerca

I corsi universitari sono attivati dalle Facoltà di Medicini e Chirurgia

o Con i due decreti MURST 2001 le professioni sanitarie vengono raggruppate in quattro

o classi di laurea

Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica

 Professioni sanitarie della riabilitazione

 Professioni sanitarie tecniche

 Professioni sanitarie della prevenzione

D.M. 22 ottobre 2004 n 270

o Normativa attuale

 Laurea in infermieristica/

infermieristica pediatrica Master di primo livello

Laurea magistrale Master di secondo livello

Dottorato di ricerca 4

La laurea

o Il diploma di laurea diventa il normale titolo per poter esercitare un qualsivoglia

 tipo di professioni sanitaria non medica

I corsi sono attivati dalle facoltà di medicina e chirurgica con il concorso, ove

 previsto dallo specifico profilo formativo, di altre facoltà

I regolamenti e gli ordinamenti didattici sono stati recepiti nel decreto del 2004

 Tutte le professioni sanitarie vengono raggruppate in quattro distinte classi di

 laurea

1. Classe delle lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione

sanitaria ostetrica

2. Classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione

3. Classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche

4. Classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione

La laurea magistrale

o Gli ordinamenti didattici delle lauree specialistiche sono regolamenti dal

 decreto del 2004

L’esatta numerazione e denominazione delle lauree magistrali ricalca la

 classificazione data per le lauree triennali

1. Classe delle lauree magistrali nelle scienze infermieristiche e ostetriche

2. Classe delle lauree magistrali nelle scienze delle professioni sanitarie della

riabilitazione

3. Classe delle lauree magistrali nelle scienze delle professioni sanitarie

tecniche

4. Classe delle lauree magistrali nelle scienze delle professioni della

prevenzione

LEZIONE 7.11.2024

 L’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

Le professioni sanitarie sono state suddivise in 3 categorie con una legge del 1934

o Professioni sanitarie principali medico-chirurgo, veterinario, farmacista ed

 

odontoiatra

Professioni sanitarie ausiliarie levatrice (ostetrica), assistente sanitaria

 

visitatrice (assistente sanitario), infermiera

Arti ausiliarie delle professioni sanitarie odontotecnico, infermiere generico,

 

massofisioterapista

Nel 1974 sulla Gazzetta viene emanata una legge riguardo le mansioni dell’infermiere

o professionale e della vigilatrice d’infanzia (2° mansionario)

È molto precisa ma è molto rigida visto che non permette di avanzare con

 l’avanzamento delle scoperte scientifiche e tecnologiche

Delimita il “fare” infermieristico

 Al momento dell’emanazione viene accolto favorevolmente ma in tempi brevi

 diventa anacronistico a causa delle trasformazioni indotte dal progresso

scientifico e tecnologico

Questa legge rimarrà in vigore fino al 1992

Con una

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Publisher
A.A. 2024-2025
19 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher daisyviola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica pediatrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Zannini Lucia.