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Estratto del documento

UNITà 6 DI NURSING CLINICO

Igiene e cure delle mani

Pratica giornaliera che va effettuata prima e dopo ogni pasto, impedisce la diffusione e

moltiplicazione dei germi

Assistenza alla persona durante il pasto

L'assistenza all'alimentazione consiste nel preparare la persona assistita e l'ambiente, nel

servire il vassoio e nel fornire l'eventuale assistenza durante i pasti. L'alimentazione

costituisce una delle attività vitali per la persona.

Molte condizioni, patologiche e non, possono impedire o ridurre la capacità di alimentarsi,

come ad esempio: situazioni legate allo stile di vita; atrofia della mucosa del cavo orale,

delle papille gustative e della lingua con modificazione della capacità gustativa; riduzione

della peristalsi e della secrezione salivare aggravata dalla scarsa introduzione di liquidi;

comparsa di malattie che determinano ridotte abilità globali in destrezza e forza;

alterazione dei meccanismi della deglutizione quale è la disfagia.

La corretta alimentazione e la disponibilità di alimenti salubri e integri influenzano in modo

positivo lo stato di salute e concorrono a prevenire e a limitare l'insorgenza di molte

patologie correlate a una errata alimentazione o conseguenti all'assunzione di alimenti non

conservati in modo idoneo.

Assistere un paziente durante il pasto è un'azione delegabile al personale di supporto

(PS). L'infermiere si occupa dell’assistenza al pasto in tutte quelle situazioni in cui, data la

presenza di condizioni patologiche come ad esempio la disfagia, è richiesta una maggiore

supervisione.

ATTENZIONE = I pazienti non vedenti/ipovedenti hanno bisogno che venga loro descritto

ciò che si trova nel piatto.

Igiene orale

|

XEROSTOMIA = scarsa salivazione del cavo orale - ulcerazioni della mucosa orale

DISGUESIA = alterazioni del gusto - tipico per infiammazione/irritazione del cavo orale,

anche dei pazienti oncologici, sottoposti a radio terapia (come sapore di cartone) (es.

Sars-Covid)

DISFAGIA = difficoltà a deglutire

PAZIENTE NEGLECT = vede solo con uno dei due emisferi cerebrali ( ha solo una visione

parziale )

1. Nutrizione naturale o per OS;

2. Nutrizione Artificiale: Nutrizione Enterale (NE) e Nutrizione Parenterale Parziale (NPP)

e Totale (NPT). Page 25 of 34

SNG = sondino per naso

Sondino di piccolo calibro 7FR

Punta del naso al lobo dell’orecchio Processo Xipoideo

Sondino di Levin =

Gavage =

PEG = sondino che viene posizione sul parete addominale attraverso una via

gastroscropica per cutanea segue una Nutrizione Enterale (NE)

Nutrizione Parental Parziale Tutti gli elementi vengono somministrati alla vena

CVP = Catetere Venoso Periferico viene utilizzata per le vene periferiche (cefalica,

basilica)

CVC = Catetere Venoso Centrale viene utilizzata la vena suppliva e la vena giugulare

interna

CAPITOLO 4 DEL MANUALE DI PROCEDURE

CAPITOLO 7 DI NURSING CLINICO

PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO

L’Asepsi

Assenza di contaminazione microbica e perciò di infezioni. L’insieme di tecniche per

ottenerla.

Le pratiche di controllo delle infezioni che riducono e/o eliminano le fonti di contagio e

aiutano a proteggere i pazienti dalle malattie.

VAP= polmoniti da ventilazione meccanica (infezioni ospedaliere IKA)

In tutti gli ambienti sanitari i pazienti corrono il rischio di contrarre infezioni a casa:

1. bassa resistente ai microrganismi infettivi

2. dell’esposizione a un numero maggiore e tipi diversi di microrganismi patogeni

3. come conseguenza all’esecuzione di procedure invasive.

La sepsi

Affezione caratterizzata da concentrazioni sempre più elevate di batteri nella circolazione

sanguigna e dovuta all’infezione di tessuti e organi. Con batteriemia si intende, invece,

solo l’esordio di questa malattia, quando ancora non costituisce un pericolo per la vita del

paziente. (Si sviluppa l’antibiotico di resistenza)

Tossiemia: affezione del sangue causata dalla presenza in esso di sostanze tossiche, in

genere di natura batterica, ma talvolta anche chimica o ormonale. Malattie tipiche

provocate dalle tossine sono il tetano e la differite.

Definizione e classificazione degli agenti biologici

Per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo che riproducendosi o

trasferendo materiale genetico può causare infezioni,

allergie o intossicazioni.

La sepsi (vie di trasmissione)

La via di trasmissione dell’infezione indica la via che gli agenti patogeni percorrono per

arrivare nell’organismo. Essa può essere diretta o indiretta.

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(TRASMISSIONE DIRETTA)

Infezione da contatto per esempio, mani non pulite.

Infezione con goccioline (flugge): parlando, tossendo o starnutendo, piccole goccioline di

saliva possono essere espulse fino a 2-3 metri di distanza (tubercolosi, influenza, morbillo,

ecc.)

(TRASMISSIONE INDIRETTA)

Gli agenti patogeni vengono trasmessi attraverso il collegamento di diversi mezzi. Tali

"trasmettitori" sono ad esempio: polvere, terra, alimenti. La trasmissione avviene così:

fonte di infezione -> porta d’uscita -> trasmettitore -> soglia di penetrazione ->

nuove portatore di germi

Responsabilità in elegendo e in bigilando

L’Asepsi c’è sempre…?

La presenza di un patogeno non implica necessariamente l'insorgere di una infezione. Lo

sviluppo di questa segue un processo ciclico che dipende dai sei

seguenti elementi:

1. Un agente infettante o patogeno;

2. Un serbatoio o fonte per la crescita del patogeno;

3. Una porta di uscita dal serbatoio;

4. Una modalità di trasmissione;

5. Una porta di ingresso nell'ospite;

6. Un ospite suscettibile al patogeno.

Uso dei guanti

I guanti aiutano a ridurre il rischio di trasmissione dei patogeni mediante contatto indiretto

e diretto.

E importante scegliere il guanto di dimensioni corrette. I guanti non devono stringere

eccessivamente sulle dita, perché possono lacerarsi facilmente, ma devono essere

sufficientemente stretti in modo da permettere di afferrare agevolmente gli oggetti.

Ricordarsi di valutare se il paziente è allergico al lattice prima di indossare guanti in lattice.

Se il paziente o l'operatore sanitario sono allergici al lattice indossare guanti privi di lattice

e di polvere.

DPI: Dispositivo di protezione individuale

Droplet: goccioline (attraverso il parlare, con la salivazione)

Se un guanto sterile tocca un oggetto pulito, contaminato o probabilmente contaminato,

perde la sterilità.

Disinfezione

Disinfettante:

Prodotto che permette, su superfici inerti contaminante, momentaneamente, di eliminare o

uccidere microrganismi e/o di inattivare virus indesiderabili, in funzione di obiettivi

prefissati

Antisettivo: Page 27 of 34

Prodotto che permette, a livello di tessuti viventi, momentaneamente, con limiti di

tolleranza relativi, di eliminare o uccidere microrganismi e/o di inattivare virus

indesiderabili, in funzione di obiettivi prefissati.

Sostanza che provoca una lisi alcolica = OH

Non necessariamente deve uccidere tutti microorganismi: ma deve essere in grado di

ridurli ad un livello tale che non sia pericoloso per la salute e per gli oggetti.

Pochi disinfettanti chimici sono in grado di ottenere la sterilità ed in genere richiedono

tempo molto lunghi.

IN OSPEDALE CI SONO ALMENO QUATTRO PRINCIPALI USI DI DISINFETTANTI ED

ANTISETTICI

1. PER L'IGIENE ALIMENTARE (ES. CLORODERIVATI)

2. PER LA PULIZIA DI SUPERFICI (ES. IPOCLORITI, POLIFENOLI, ALCOLI,

OSSIDANTI)

3. PER LE SUPERFICI ED OGGETTI CONTAMINATI (ES. IPOCLORITI, POLIFENOLI,

GLUTARALDEIDE)

4. PER LA CUTE E LE MEMBRANE MUCOSE (ES.

CLORODERIVATI, IODOFORI, CLOREXIDINE)

Iodopolo = betadine ( se uno soffre di tiroidi in questo caso si usa la clorixidina )

ORDINE CRESCENTE DI RESISTENZA DEI MICRORGANISIMI AL DISINFETTANTI

CHIMICI

SPORE

MICROBATTERI

VIRUS (SENZA RIVESTIMENTO LIPIDICO)

FUNGHI

BATTERI VEGETATIVI VIRUS (CON RIVESTIMENTO LIPIDICO)

Lavaggio delle mani

- Perché è importante?

Il lavaggio delle mani rappresenta il mezzo più efficace per prevenire la trasmissione delle

infezioni.

-ICA-> infezioni corr>ate all’assistenza

-5 Maggio-> giornata mondiale del lavaggio delle mani (OMS)

- Quando deve essere eseguito?

- Diversi tipi di lavaggio delle mani

- Procedura pratica

5 momenti fondamentali

1) Prima del contatto con il paziente

2) Prima di una manovra asettica

3) Dopo l’esposizione a liquidi biologici

4) Dopo il contatto con il paziente

5) Dopo il contatto con ciò che sta attorno al paziente

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Regola 136 (corretto lavaggio delle mani)

Indica i tempi 1(60 secondi)

3 m

LAVAGGIO SOCIALE (40-60 SECONDI)

E' eseguito con acqua e sapone non contente sostanze ad attività antisettica. Ha l'obiettivo

di rimuovere lo sporco visibile riducendo la flora microbica transitoria.

•Quando?

-inizio e fine turno lavorativo

-prima della distribuzione del vitto

-uso dei servizi igienici

-utilizzo di padelle, pappagalli..ecc

-dopo tutte le manovre che prevedono un contatto non a rischio

-quando le mani sono visibilmente sporche

LAVAGGIO ANTISETTICO (2-3 MINUTI)

E' eseguito con acqua e sapone contenente sostanze ad azione antisettica. Ha l'obiettivo

di ridurre sensibilmente la flora microbica transitoria senza necessariamente modificare

quella residente. (Catetere)

Differenze rispetto al lavaggio sociale:

-detergente utilizzato (sapone con antisettico: clorexidina gluconato e triclosan)

-zona da detergere: comprende anche i polsi

-durata della procedura

LAVAGGIO CHIRURGICO (5-6 MINUTI)

Si effettua con detergente ad attività antisettica persistente (clorexidina gluconato) ed

acqua microbiologicamente decontaminata. Ha l'obiettivo di eliminare la flora batterica

transitoria e ridurre quella residente, mantenendo una bassa carica microbica per il

maggior numero di ore possibile.

Differenze rispetto agli altri tipi di lavaggi:

-detergente ad attività antisettica persistente (sapone antimicrobico o

soluzione idroalcolica)

-zona da detergere (sino al gomito)

-durata

Si effettua con detergente ad attività antisettica persistente (clorexidina glauco

Center disease control (CDL) Centro internazionale del controllo (controllo del rischio

infettivo)

*Riportare anche in cartella che ho fatto il lavaggio antisettico*

(prefazione in atto pubblico)-documentazione infermieristica

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LAVAGGIO CON SOLUZIONE IDROALCOLICA (20-40 SECONDI)

Si effettua con soluzione (liquido, schiuma o gel) contenente sostanze ad azione

antimicrobica.

•Quando?

-prima e dopo il contatto con il paziente

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
34 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefanie3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Di Muzio Marco.